In matematica il concetto di insieme è fondamentale. Nel linguaggio comune corrisponderebbe a concetti come collezione, classe, aggregato, raggruppamento, raccolta... Però è interessante vedere quale fosse la concezione di insieme secondo due grandi menti della matematica.
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| Richard Dedekind (1831 - 1916) | Georg Cantor (1845 - 1918) |
Un aneddoto racconta come una volta Richard Dedekind e Georg Cantor abbiano espresso il concetto di insieme, ciascuno secondo la propria concezione.
Dedekind disse che si raffigurava un "insieme" come un sacco chiuso che contenesse degli oggetti determinati, che non si potevano né vedere, né conoscere, salvo il fatto che esistevano ed erano determinati.
Cantor, per fare conoscere la propria concezione sugli "insiemi", ergendosi in tutta la sua statura, descrisse un ampio gesto col braccio alzato e guardando verso l'infinito esclamò: "Io mi raffiguro un insieme come un abisso".
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Il pericolo dipende dalla quantità di carica che passa nel corpo: il valore di soglia per gli esseri umani è circa 100 mC (millesimi di Coulomb). 
Supponiamo di avere perso i nostri chili di troppo dopo una lunga, faticosa, estenuante dieta durata mesi e mesi. A questo punto siamo presi dal panico: e ora? Cosa posso mangiare per non tornare come prima o anche peggio?
"... la voce popolare definisce il sonno come il fratello minore della morte. Ogni volta che ci addormentiamo ci esercitiamo a morire. Addormentarsi presuppone allentamento da ogni controllo, da ogni intenzione, da ogni attività, richiede da noi disponibilità e fiducia, capacità di abbandonarsi a ciò che è sconosciuto. Non è possibile addormentarsi attraverso la costrizione, l'autocontrollo, la volontà e lo sforzo. Ogni volontà attiva è il modo più sicuro di impedire il sonno. Noi possiamo soltanto creare le premesse più favorevoli per il sonno, ma poi dobbiamo aspettare pazientemente che il sonno si decida a scendere su di noi. Non riusciamo neppure a osservare questo processo, perché l'osservazione ci impedirebbe di addormentarci."