L'intuizione che una dieta ipocalorica possa allungare la vita è rimasta indimostrata per oltre 70 anni. Finalmente è arrivata la conferma sperimentale. In realtà già da tempo si sapeva che i topi sottoposti ad una dieta "povera" vivevano fino al 50% in più rispetto a topi che invece avevano a disposizione tutto il cibo che volevano. Tuttavia fino a questo momento era mancata la spiegazione "genetica" di questo fatto.
Recentemente alcuni scienziati della Harvard e della Cornell Medical School (Usa) in collaborazione con i National Institutes of Health, hanno individuato due geni, chiamati Sirt3 e Sirt4, 'chiave' per un invecchiamento sano e 'duraturo'.
Questi geni potrebbero diventare la base di nuovi farmaci per combattere diabete, patologie neurodegenerative e cancro.
Nel nuovo lavoro, gli studiosi hanno rilevato che Sirt3 e il Sirt4 agiscono mantenendo 'alta' la vitalità dei mitocondri contenuti nel citoplasma, cosa che contribuisce indirettamente a preservare la longevità e a evitare la morte delle cellule. "Non a caso i mitocondri - spiega David Sinclair, patologo a capo della ricerca - sono definiti i 'guardiani' delle sopravvivenza cellulare".
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