venerdì 14 luglio 2023

L'evoluzione delle galassie

Le galassie sono enormi sistemi di stelle, gas e polvere tenute insieme dalla forza di gravità. Possono avere dimensioni molto diverse, dalla piccola galassia nana di Canis Major, che contiene solo poche centinaia di milioni di stelle, alla grande galassia ellittica di Messier 87, che contiene oltre 100 miliardi di stelle.

La galassia a spirale NGC 253, nella costellazione dello Scultore.


La nostra galassia, la Via Lattea, è una galassia spirale. Ha una forma a disco con un nucleo centrale e quattro bracci spirali. Il nucleo centrale contiene stelle molto vecchie e dense, mentre i bracci spirali contengono stelle più giovani e meno dense.

La formazione delle galassie avvenne circa 13,8 miliardi di anni fa, all'inizio dell'Universo. I primi ammassi di galassie si formarono da una nuvola di gas e polvere che si era contratta sotto l'azione della forza di gravità. Questi ammassi di galassie hanno continuato a fondersi e a crescere nel corso del tempo, dando origine alle galassie che vediamo oggi.

L'evoluzione delle galassie è un processo continuo. Le galassie possono scontrarsi e fondersi, formando nuove galassie più grandi. Le galassie possono anche emettere gas e polvere nello spazio interstellare, che può poi essere utilizzato per formare nuove stelle.

Il nostro Universo è in continua espansione, e le galassie si allontanano l'una dall'altra. Questo significa che le galassie che vediamo oggi non sono più le stesse galassie che erano quando si sono formate. Le galassie sono in continua evoluzione, e continueranno a evolvere nel corso del tempo.


I diversi tipi di galassie

Esistono diversi tipi di galassie, che si distinguono per la loro forma e per la distribuzione delle stelle. I quattro tipi principali di galassie sono:

Galassie spirali: le galassie spirali hanno una forma a disco con un nucleo centrale e quattro bracci spirali. La nostra galassia, la Via Lattea, è una galassia spirale.

Galassie ellittiche: le galassie ellittiche hanno una forma sferica o ellittica. Sono costituite da stelle molto vecchie e dense.

Galassie irregolari: le galassie irregolari non hanno una forma definita. Sono costituite da stelle di età diverse e densità diverse.

Galassie a spirale barrata: le galassie a spirale barrata hanno una forma a disco con una barra centrale che si estende dal nucleo. Sono costituite da stelle di età diverse e densità diverse.

La forma di una galassia dipende dalla sua massa e dalla sua velocità di rotazione. Le galassie più massicce e con velocità di rotazione più elevate sono generalmente galassie ellittiche. Le galassie meno massicce e con velocità di rotazione più basse sono generalmente galassie spirali.


L'evoluzione delle galassie

Le galassie evolvono nel tempo a causa di diversi processi, tra cui:

La formazione di nuove stelle: le galassie formano stelle dalla materia interstellare. La velocità di formazione di nuove stelle dipende dalla massa e dalla velocità di rotazione della galassia.

Le fusioni di galassie: le galassie possono scontrarsi e fondersi, formando nuove galassie più grandi. Le fusioni di galassie possono avere un profondo impatto sull'evoluzione delle galassie.

L'espulsione di gas e polvere: le galassie possono espellere gas e polvere nello spazio interstellare. Questo gas e polvere può poi essere utilizzato per formare nuove stelle.

L'azione della radiazione: la radiazione ultravioletta e infrarossa emessa dalle stelle può avere un impatto sull'evoluzione delle galassie. Questa radiazione può causare la formazione di nuove stelle e la morte di stelle già formate.

L'evoluzione delle galassie è un processo complesso e affascinante. Le galassie sono in continua evoluzione, e continueranno a evolvere nel corso del tempo.

mercoledì 12 luglio 2023

Cosa sono gli esopianeti?

Gli esopianeti sono pianeti che orbitano intorno a stelle diverse dal nostro Sole. La scoperta degli esopianeti ha rivoluzionato il campo dell'astrofisica, aprendo nuove possibilità di ricerca sulla formazione, l'evoluzione e la diversità dei sistemi planetari. Inoltre, gli esopianeti ci offrono la possibilità di indagare una delle domande più affascinanti della scienza: esiste la vita al di fuori della Terra?


Il primo esopianeta fu scoperto nel 1992 da Aleksander Wolszczan e Dale Frail attorno a una pulsar. Nel 1995 Michel Mayor e Didier Queloz, due astronomi svizzeri, scoprirono il primo esopianeta orbitante attorno a una stella simile al sole.

Nel corso degli ultimi trent'anni, sono stati rilevati oltre 4000 esopianeti, grazie a diverse tecniche di osservazione. La più comune è il metodo del transito, che consiste nel misurare la diminuzione di luminosità di una stella quando un pianeta le passa davanti. Un'altra tecnica è il metodo della velocità radiale, che sfrutta l'effetto Doppler per rilevare le variazioni della velocità di una stella causate dalla presenza di un pianeta in orbita. Altre tecniche meno usate sono il metodo del microlensing gravitazionale, che si basa sulla deviazione della luce di una stella lontana da parte di un pianeta intermedio, e il metodo dell'astrometria, che misura i piccoli spostamenti della posizione di una stella dovuti all'attrazione gravitazionale di un pianeta.

Gli esopianeti scoperti finora presentano una grande varietà di caratteristiche fisiche, che spaziano da giganti gassosi più grandi di Giove a pianeti rocciosi simili alla Terra. Alcuni esopianeti si trovano nella cosiddetta zona abitabile della loro stella, cioè la regione in cui la temperatura permette la presenza di acqua liquida in superficie. Questi pianeti sono considerati i candidati più promettenti per ospitare forme di vita, anche se ci sono molti altri fattori da tenere in considerazione, come l'atmosfera, il campo magnetico e la stabilità orbitale.

Per studiare gli esopianeti in modo più approfondito, sono necessari strumenti sempre più potenti e sofisticati. Attualmente, i principali telescopi spaziali dedicati alla ricerca degli esopianeti sono il Kepler e il TESS, mentre tra i telescopi terrestri spiccano il VLT e il Keck. In futuro, si prevede il lancio di nuove missioni spaziali, come il JWST e il PLATO, e la costruzione di nuovi telescopi terrestri, come l'E-ELT e il TMT. Questi strumenti ci permetteranno di ottenere immagini dirette degli esopianeti, di analizzare le loro atmosfere e di cercare eventuali segni di vita.

Gli esopianeti rappresentano una delle frontiere più avvincenti dell'astrofisica moderna. Ogni nuova scoperta ci aiuta a comprendere meglio il nostro posto nell'universo e a sognare mondi lontani e diversi dal nostro.

martedì 4 luglio 2023

Emmy Noether, la donna che superò Einstein.

Emmy Noether è stata una delle più grandi matematiche del XX secolo, ma la sua vita e la sua carriera sono state segnate dalle discriminazioni di genere. In questo post, voglio raccontarvi la sua storia e il suo contributo alla scienza, mettendo in luce le difficoltà che le donne devono affrontare nel campo scientifico.


Emmy Noether nacque nel 1882 a Erlangen, in Germania, da una famiglia di ebrei tedeschi. Suo padre era un noto matematico e lei mostrò fin da piccola una grande passione per i numeri. Si iscrisse all'università di Erlangen, dove fu una delle poche donne ad ammissione alla facoltà di matematica. Si laureò nel 1907 con una tesi sulle forme algebriche invarianti.

Nonostante il suo talento, Emmy Noether non trovò facilmente un lavoro accademico, a causa del pregiudizio che esisteva nei confronti delle donne nel mondo universitario. Dovette lavorare come assistente non retribuita di vari professori, tra cui David Hilbert e Felix Klein, presso l'università di Gottinga. Qui si dedicò allo studio della teoria dei campi algebrici e della fisica matematica, portando un contibuto alla formulazione della relatività di Einstein.

Nel 1918, Emmy Noether formulò il suo celebre teorema, che stabilisce una relazione tra le simmetrie di un sistema fisico e le leggi di conservazione dell'energia, della quantità di moto e del momento angolare. Questo teorema è considerato uno dei più importanti e profondi della fisica moderna, ed è alla base della meccanica quantistica e della relatività generale.

Emmy Noether fu finalmente nominata professore straordinario nel 1919, ma senza stipendio né diritto di voto. Continuò a insegnare e a fare ricerca, sviluppando la teoria degli anelli, degli ideali e dei moduli, che sono concetti fondamentali dell'algebra astratta. Fu anche una delle fondatrici della scuola algebrica di Gottinga, che influenzò molti matematici successivi.

Nel 1933, Emmy Noether dovette lasciare la Germania a causa delle leggi razziali naziste, che proibivano agli ebrei di insegnare nelle università. Si trasferì negli Stati Uniti, dove ottenne una cattedra al Bryn Mawr College, in Pennsylvania. Qui continuò a lavorare sulla teoria dei campi algebrici e sulla topologia algebrica, fino alla sua morte improvvisa nel 1935, per complicazioni dopo un'operazione chirurgica.

Emmy Noether fu una donna eccezionale, che superò molti ostacoli per realizzare la sua vocazione scientifica. Il suo lavoro ha avuto un impatto enorme sulla matematica e sulla fisica del XX secolo, ma è stato spesso trascurato o minimizzato dai suoi colleghi maschi. La sua storia ci ricorda quanto sia importante promuovere la parità di genere nel campo scientifico e valorizzare il contributo delle donne alla scienza.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...