Ogni anno è così: arriva l’estate e tutti vogliono essere in forma, sembra quasi che "dieta" sia diventato un sinonimo di estate!
La stagione estiva più che il periodo di dolorose rinunce culinarie dovrebbe essere il periodo in cui ci si accosta con gioia a tutti i prodotti che la terra offre in abbondanza, frutta e verdura in particolare.
La bella stagione è il tempo in cui si arrivano a maturazione pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, albicocche, ciliegie, pesche, cocomeri e meloni, tutti prodotti ricchi di vitamine e sali minerali.
È importante consumarli freschi, appena raccolti se possibile, senza lasciarli per giorni in frigorifero: la lunga permanenza di frutta e verdura in frigorifero è causa della distruzione di molti dei principi nutritivi che questi cibi contengono in notevoli quantità.
Non a caso molti dei nutricosmetici che si possono acquistare in farmacia o in erboristeria contengono vitamine o microlementi carenti nella dieta occidentale sia perché il consumo di frutta e verdura non è adeguato sia perché questi alimenti spesso si lasciano "a tempo indeterminato" in frigorifero favorendo la distruzione, per esempio della vitamina C, una delle più labili.
I nutricosmetici sono delle preparazioni di solito in compresse, che tentano di correggere alcuni inestetismi cutanei: ve ne sono per pelli acneiche o disidrate, con funzione anticellulite o antirughe.
Alcuni di loro servono anche per garantire alla pelle una perfetta colorazione ambrata poiché contengono b-carotene, un pigmento colorato largamente presente in tutta la frutta e verdura colorata (albicocche, carote e meloni).
Un abuso di queste pillole può donare alla pelle una sgradevole colorazione giallo-arancione.
Leggendo la composizione dei nutricosmetici con funzione antirughe in particolare si ritrova, in quasi tutte le formulazioni la vitamina C che in effetti svolge un’importante attività antiossidante: ma possibile che ci sia bisogno di integrare l’introduzione di vitamina C?
Studi condotti da importanti multinazionali farmaceutiche hanno sottolineato quest’evidenza: non se ne assume a sufficienza. Ecco perché "dieta" non deve significare non mangiare affatto o mangiare pochissimo, ma deve significare alimentarsi nel modo giusto.
Il ministero della salute, a questo proposito, ha delineato le linee guida per una corretta alimentazione:
- controllo del peso e moderata attività fisica;
- maggior consumo di cereali, legumi, ortaggi e frutta;
- qualità dei grassi in quantità limitata;
- limitare zuccheri, dolci e bevande zuccherate;
- assunzione giornaliera di acqua in abbondanza;
- poco sale;
- bevande alcoliche in quantità controllata.
- maggiore varietà a tavola.
(Fonte: Le Scienze)
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