Una scia lasciata da un'astronave aliena? Un getto di materia proveniente da un buco nero? Niente di tutto questo. Questa immagine ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble è solo una piccola porzione del residuo di supernova SN 1006. Si tratta del gas espulso da una tremenda catastrofe stellare avvenuta poco più di 1000 anni fa.
Approssimativamente l'1 maggio 1006, molti si accorsero che nel cielo, nella costellazione del Lupo, brillava una nuova stella straordinariamente luminosa. La "nuova stella" fu descritta da osservatori in Svizzera, Egitto, Iraq, Cina e Giappone. Alcune fonti indicano che la stella fosse abbastanza brillante da proiettare ombre; fu certamente visibile durante il giorno per qualche tempo, tanto che l'astronomo moderno Frank Winkler ha suggerito che "nella primavera del 1006, la gente potrebbe essere stata in grado di leggere manoscritti a mezzanotte per mezzo della sua luce". Era la testimonianza di una tragedia cosmica che avveniva a oltre 7000 anni luce di distanza. Fu visibile per quasi due anni e mezzo prima di indebolirsi e oltrepassare la soglia di visibilità dell'occhio umano.
L'evento fu dimenticato per quasi un millennio, quando, verso la metà degli anni '60, i radioastronomi trovarono una radiosorgente nella posizione corrispondente all'apparizione della stella. I diametro della sorgente era di circa 30 secondi d'arco. Ciò significa che i gas espulsi dall'esplosione della stella avevano raggiunto un diametro di 60 anni luce. La velocità di espanzione misurata era di 13 milioni di chilometri ogni ora. Dopo 1000 anni dall'esplosione è davvero notevole!
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