giovedì 25 giugno 2009

Un fiume straripato distrugge una strada in pochi minuti (video)

 

Lo straripamento di fiumi e torrenti è un fenomeno molto frequente anche in Italia. In questo filmato vediamo gli effetti di un fiume straripato su una strada. Al flusso impazzito dell’acqua bastano pochi minuti per creare danni irreparabili all’asfalto. Questo video deve essere ben memorizzato da tutti gli automobilisti: spesso mettersi in viaggio in condizioni di maltempo estremo può essere molto rischioso. La prudenza non è mai troppa ;-)

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Un nuovo tipo di turbina eolica

 

In questo filmato possiamo vedere i dettagli di un nuovo tipo di turbina eolica, 4 volte più efficiente delle turbine “tradizionali”.

Le normali turbine hanno una efficienza piuttosto bassa, che si attesta intorno al 50%. In parole povere riescono a sfruttare solo la metà dell’energia del vento.

Il risultato è che le normali turbine eoliche sono molto ingombranti, fragili, ed hanno una bassa velocità di rotazione.

Facendo uso di una turbina di dimensioni minori, però dotata di un “profilo aerodinamico” pensato apposta per non perdere nulla dell’energia del vento, è possibile ottenere degli impianti di dimensioni più ridotte e, soprattutto una maggiore efficienza.

In questo caso possiamo vedere che è possibile sfruttare anche l’energia del vento a bassa velocità; inoltre questa turbina è in grado di orientarsi secondo la direzione del vento.

Il risultato è notevole, perché si riesce a raggiungere un’efficienza che è ben 4 volte superiore a quelle delle normali, enormi, pale eoliche ad asse orizzontale.

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Come nasce, vive e muore una stella. Video di 12 miliardi di anni in 6 minuti

 

Le stelle del cielo ci sembrano ferme e immutabili, ma questa apparenza è dovuta solo al breve tempo delle nostre vite e delle nostre epoche storiche, confrontate con la maestosa immensità dei tempi cosmici. Un stella può vivere svariati miliardi di anni; questo ci fa capire perché nel corso della nostra storia umana le variazioni delle stelle visibili siano state trascurabili.

In questo filmato possiamo ammirare lo sviluppo, dalla nascita alla morte, di una stella. 12 miliardi di anni condensati in soli 6 minuti.

Buona visione :-)

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mercoledì 24 giugno 2009

Un video assolutamente da vedere. Chiudete gli occhi e vi sembrerà di essere sotto ad un vero temporale.

 

La capacità di creare rumori che imitano i suoni della natura può essere considerata arte in tutto e per tutto. E’ esattamente ciò che vediamo in questo filmato dove questo gruppo riesce a imitare i suoni di un temporale. Il realismo è tale che se lo ascoltate con gli occhi chiusi difficilmente riuscirete a distinguerlo da un vero temporale. Notate la tecnica per ottenere il suono della pioggia e quello dei tuoni.

Buon ascolto ;-)

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Impianto eolico domestico in azione

 

Filmato di  un generatore eolico Zephyr Airdolphin da 1 Kw in azione. Anche se si tratta di energia pulita, non si può ignorare il rumore che genera. Un generatore di questo tipo produce comunque una certa quantità di “inquinamento sonoro”. Le turbine eoliche ad asse verticale (quella di questo post invece è ad asse orizzontale), in genere sono meno rumorose. I problemi più importanti da risolvere nel campo dell’energia eolica sono quelli relativi all’efficienza e alla rumorosità.

Aumentare l’efficienza di una turbina eolica è molto importante perché l’energia eolica deve essere disponibile anche quando la velocità del vento è piuttosto bassa. Anche il problema della rumorosità è critico, soprattutto nel caso degli impianti eolici domestici. Pensate ad una turbina eolica rumorosa quale enorme disturbo potrebbe dare di notte!

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martedì 23 giugno 2009

Blogger narcisista? Guardate cosa ho fatto io!

 

Ecco a voi la maglietta e il cappellino del Potere della Fantasia! Ovviamente l’ho fatto per scherzo e per una sorta di autoironia! :-) Spesso leggo in giro che i blogger sono dei veri narcisisti e così ho voluto realizzare questa “parodia” (di me stesso).

Però vi confesso che la maglietta l’ho indossata veramente per andare in giro ;-) Dubito che sia stata notata :-)

Sia la maglietta che il cappellino sono stati fatti con Vistaprint, il famoso servizio di stampa online per la stampa di biglietti da visita, brochures, magliette, cartoline, calamite, etichette, inviti e tante altre cose.

maglietta e cappello potere della fantasia

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Onda d’urto di un’eruzione vulcanica

 

Il vulcano Sarychev che sorge sull’isola di Matua, è uno dei vulcani più attivi dell’arcipelago delle isole Curili, che si trovano a nord est del Giappone. Gli astronauti hanno scattato questa foto, davvero spettacolare, il 12 giugno 2009. Vi appare un pennacchio di cenere e vapore molto denso che è stato emesso da poco, ma la cosa più stupefacente è osservare che le nubi si sono “aperte” attorno al vulcano a causa dell’onda d’urto di questa stessa violenta esplosione. Nella foto è possibile vedere anche una nube piroclastica (pyroclastic flow) che scende lungo le pendici del vulcano.

La foto è stata scattata a bordo della International Space Station.

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>> Nel 1815, l'eruzione del vulcano Tambora, provocò la scomparsa di una lingua e imponenti cambiamenti climatici.

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>> L'Eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, la più famosa del mondo. In questo articolo una ricostruzione degli eventi più salienti

>> Com'è nato l'Etna, il vulcano più attivo in Europa. Una storia complessa e avvincente cominciata 700000 anni fa...

lunedì 22 giugno 2009

Lasciarsi su Facebook - Manuele d'Amore. Una parodia meravigliosa!

 

In giro per la rete è possibile trovare innumerevoli parodie di cantanti neomelodici napoletani, ma la parodia che vi presento è un vero capolavoro! “Lasciarsi su Facebook” rappresenta lo stato dell’arte in fatto di presa in giro di coloro che, privi di qualunque consapevolezza della tecnologia della rete (e di qualsiasi gusto musicale), se ne appropriano con risultati davvero catastrofici. Lasciarsi su Facebook è una storia della nostra epoca. Realizzato in maniera magistrale dal gruppo The Jackal, è davvero esilarante: non potete perdervi questo filmato!

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La Baronessa di Carini

La Baronessa di Carini è la storia antica di un efferato delitto che, anche se ammantato di leggenda, ha molto da insegnare anche a noi uomini del ventunesimo secolo.

Vi presento alcuni filmati della Baronessa di Carini, musical scritto da Tony Cucchiara. Si tratta di brani davvero stupendi che costituiscono un vero capolavoro della musica contemporanea. Basandosi sull’antica leggenda, il cantautore siciliano, è riuscito a creare una sapiente alternanza di scene cantate, recitate e persino danzate. Dal punto di vista strumentale si fa uso sia di strumenti della tradizione popolare siciliana, sia di strumenti moderni. La gamma di emozioni che i brani riescono a suscitare nell’ascoltatore è davvero straordinaria e si passa dall’allegria, alla tristezza, al furore, alla disperazione e poi alla commozione. E’ sicuramente tutto da ascoltare!

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domenica 21 giugno 2009

L’intervento del caso nella formazione di idee nuove

 

Dobbiamo riconoscere che determinati eventi fortuiti (verificatisi cioè al di fuori di ogni intenzionalità) sono stati all'origine di scoperte che hanno contribuito al progresso umano.

Hertz notò un giorno che l'apparecchio intorno a cui stava lavorando provocava scintille su un altro che si trovava nello stesso locale, e questa circostanza gli permise di scoprire le onde elettromagnetiche. Roentgen una volta si dimenticò di togliere uno speciale schermo fluorescente dal tavolo su cui stava lavorando a una lampada a raggi catodici; questa dimenticanza portò alla scoperta dei raggi X. In fotografia, la proprietà dei sali d'argento di sensibilizzare la carta alla luce fu scoperta da Daguerre e dal suo socio quando si accorsero che un cucchiaio d'argento aveva lasciato la sua immagine sulla superficie metallica iodizzata sulla quale era stato posato.

Questi sono solo alcuni esempi delle molte scoperte nate da accostamenti casuali di oggetti. E spesso riesce difficile immaginare in quale altro modo esse avrebbero potuto nascere. Daguerre non sarebbe mai arrivato alla scoperta del pigmento sensibile alla luce se, per farla, avesse dovuto esaminare una per una tutte le innumerevoli sostanze chimiche conosciute. E sia Roentgen che Hertz non si sarebbero mai orientati verso la scoperta dei raggi X, o delle onde elettromagnetiche, dal momento che ne ignoravano persino l'esistenza.

Oltre che da un evento fortuito isolato, le idee nuove possono scaturire da tutta una concatenazione di circostanze. Da giovane, Alexander Fleming non poté seguire gli studi di medicina per mancanza di mezzi. A Londra, mentre era occupato in un'altra attività, gli capitò di partecipare a Una partita di water-polo contro la squadra del St. Mary's Hospital. Poi gli morì un parente che, inaspettatamente, gli lasciò un legato: quanto bastava per permettergli di frequentare una scuola di medicina; e Fleming scelse il St. Mary's Hospital, proprio per il breve contatto che aveva avuto in precedenza con la sua squadra di water-polo. Si dette il caso che al St. Mary's Hospital lavorasse il grande batteriologo sir Almroth Wright, che stava studiando le reazioni dell'organismo umano alle infezioni dei batteri e stava elaborando e sperimentando la teoria sulle vaccinazioni. Presto Fleming se ne interessò e si trovò a lavorare nell'ambiente ideale e con il maestro ideale per questo genere di studi. -Durante la prima guerra mondiale, poi, Fleming dovette dedicarsi alla cura dei soldati feriti in combattimento e si rese conto sempre di più della scarsa efficacia dei disinfettanti in uso, nocivi ai tessuti della ferita non meno che ai batteri. Molti anni dopo, coltivando una goccia di muco nasale, notò che questo sembrava arrestare gradualmente la proliferazione batterica. A seguito di questa osservazione, scoprì il lisozima, un antibiotico naturale nocivo ai batteri ma innocuo all'uomo. Purtroppo la sua efficacia era molto scarsa.

Fu con questa esperienza all'attivo che Fleming un giorno si accorse che un vetrino di coltura era stato contaminato da una muffa posatasi dall'aria. Capitano tutti i giorni inconvenienti del genere, ma Fleming, invece di buttar via il vetrino, lo esaminò e si accorse che la proliferazione batterica si era arrestata tutt'intorno alla muffa. La straordinarietà dell'evento stava nel fatto che, sebbene il penicillum notatum fosse solo una delle molte centinaia di muffe che potevano posarsi sul vetrino, era tuttavia l'unica ad esercitare quel tipo di azione. Difatti, tutti i tentativi compiuti sfruttando le enormi possibilità della scienza moderna e indirizzati specificamente alla ricerca di altre muffe, non sono riusciti a trovare nulla di altrettanto efficace di questa muffa, messa a disposizione dal caso.
La concatenazione delle circostanze non si era ancora esaurita. Fleming aveva studiato il comportamento della penicillina nelle infezioni del corpo umano ma non aveva sufficienti nozioni chimiche per renderla abbastanza stabile da poterla usare come farmaco. Dovettero passare ancora molti anni prima che, a Oxford, Chaim e altri prendessero l'iniziativa, tutta personale, di studiare l'aspetto chimico del problema. Da questo momento le cose procedettero rapidamente e le necessità impellenti della seconda guerra mondiale trasformarono la penicillina in un antibiotico pratico e di portentosa efficacia.
La partita di water-polo che aveva determinato, da parte di Fleming, la scelta del St. Mary's Hospital, e lo aveva messo indirettamente in contatto con sir Almroth Wright, l'inaspettata eredità, l'esperienza acquisita in guerra, la scoperta del lisozima, il vetrino contaminato per caso dalla più potente delle muffe, la decisione di stabilizzare chimicamente la penicillina, ecco una catena di eventi che non fu il risultato di una scelta logica.
E’ sempre possibile ricostruire a posteriori le grandi scoperte attraverso una sequenza di fatti che, irrilevanti in se stessi, sono diventati importantissimi proprio per la funzione che, nelle grandi scoperte, hanno avuto. Questi fatti dimostrano che il caso è in grado di offrire occasioni di cui diversamente non si sarebbe mai pensato di servirsi.

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[Bibliografia: “Il pensiero laterale, come diventare creativo”; Edward de Bono 1967, Supersaggi Biblioteca Universale Rizzoli.]

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Nube lenticolare sull’Etna il 20 giugno 2009

 

Una spettacolare nube lenticolare (contessa dei venti) fotografata da Pedara (CT) dopo un violento temporale.

Dopo un temporale molto intenso, nel pomeriggio del 20 giugno 2009, c’è stata una schiarita e si è resa visibile questa enorme nube lenticolare in direzione dell’Etna (che non si vede, nascosta da un edificio).

Era davvero spettacolare e dovete pensare che le foto non rendono bene l’idea.

Nube lenticolare 800a

 

Osservate come si estendeva.

Nube lenticolare 800b

Ricordo che le nubi lenticolari, che vengono chiamate anche “contessa dei venti”, si formano sempre in corrispondenza di rilievi montuosi (in questo caso l’Etna) che favoriscono la condensazione delle nubi a causa delle correnti ascensionali che provocano quando vengono investiti da correnti d’aria fortemente umide.

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