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Gli obelischi egizi a Roma

 

Gli appellativi di Roma sono numerosi, tuttavia uno solo fra i molti le si adatta meglio: la città degli obelischi. Mentre sono soltanto otto gli obelischi che si ergono tuttora sparsi in tutto il mondo, Roma ne può vantare tredici (nell’immagine sotto ne sono schematizzati dodici), ma un tempo erano di più: fra di essi vi è pure l'obelisco di maggiore mole. Tutti furono trasportati dall'Egitto, sebbene alcuni completati nella decorazione dopo il loro arrivo a Roma. Sette sono stati iscritti da faraoni, due da imperatori romani, uno in epoca tarda con una iscrizione pseudo-egizia; i rimanenti non presentano iscrizioni.

obelischi a Roma
Gli obelischi egizi a Roma

 

obelischi nel mondo
Gli obelischi egizi nel resto del mondo

Da quando l'Egitto entrò a fare parte dell'Impero romano il culto di Iside si diffuse attraverso tutta l'Europa. L'esistenza di santuari dedicati alla dea in molte località europee fu anche rivelata dalla scoperta di oggetti provenienti dall'Egitto, e pare logico supporre che tali oggetti fossero stati importati per potenziare la sacralità dei santuari stessi. Probabilmente anche il culto isiaco sollecitò l'interesse dei Romani per gli obelischi.

L'obelisco attualmente in Piazza San Giovanni in Laterano (o semplicemente lateranense, il più grande di quelli superstiti) è di granito rosso, estratto senza dubbio dalle cave di Assuan, forse dalla stessa ove giace l'obelisco incompiuto. La persona che presiedette alla sua fabbricazione per ordine di Tutmosi III fu probabilmente Min, governatore di Tini e sovrastante ai sacerdoti di Onuri. L'altezza attuale del monolito è di 32,18 metri, un po’ meno di quella originale essendo stato decurtato di una piccola sezione quando fu innalzato nel sedicesimo secolo. Pesa 455 tonnellate.
La cuspide dell'obelisco si presenta ora tronca: in origine tanto questa quanto la parte superiore del monumento furono rivestite con lamine d'oro. Sopra ciascun lato della cuspide si nota la raffigurazione del re che riceve favori da Amun-Re o Amun-Atum. Sulla parte superiore del fusto, entro uno schema rettangolare, ancora il re che compie offerte agli dei.

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[Bibliografia: Gli obelischi egizi – i grattacieli dell’antichità; Labib Habachi; Grandi Tascabili Economici Newton, 1996]

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