sabato 8 novembre 2008

I 5 film di fantascienza più plausibili dal punto di vista scientifico

La fantascienza è un genere che di solito ci ha abituato a invenzioni davvero incredibili. Le idee espresse nei film e nei romanzi di fantascienza sono spesso lontane anni luce dalla nostra realtà scientifica. Basti pensare al salto nell'iperspazio, alle spade laser, agli imperi galattici. Tuttavia esistono dei racconti in cui è possibile trovare qualcosa che potrebbe avvicinarsi, talvolta in maniera inquietante, alla nostra realtà scientifica, come possiamo vedere nei seguenti cinque film.

1) 2001 Odissea nello spazio (1968).

Forse è il più famoso film di fantascienza. Tratto dall'omonimo romanzo di Arthur Clarke, descrive satelliti geostazionari, intelligenze artificiali, viaggi spaziali. Tutte cose che esistono già oppure saranno sviluppate tra breve.

 

2) The Truman Show (1998).

Questo film descrive il prototipo dei reality show, portato alle estreme conseguenze. Il film è interpretato con maestria da Jim Carrey. I reality show si sono sviluppati a tal punto che ormai il televisione fanno quasi solo questo tipo di programmi ;-)

 

3) Gattaga (1997).

Il mondo futuro di Gattaca non è poi così distante. I geni dei bambini sono preselezionati per avere le migliori caratteristiche. Tramite l'analisi del sangue e delle urine le compagnie selezionano la ricerca di personale i dipendenti più consoni al posto di lavoro, anche se questa viene dichiarata una pratica illegale. Dire che questa potrebbe diventare prestissimo una realtà...

 

4) Iron Man (2008)

In origine Iron Man era un personaggio dei fumetti, solo recentemente è stata realizzata la versione cinematografica. Il protagonista della storia, Tony, possiede una potente armatura, un esoscheletro di ferro che gli dà una forza impressionante ed altre abilità che gli permettono di sopravvivere o di fuggire in situazioni estreme. Una cosa del genere in effetti è in via di sviluppo per usi militari.

 

5) Jurassic Park (1993).

L'autore di questo racconto, Michael Crichton, è scomparso di recente. L'idea di fondo in questo film è che i dinosauri possano essere clonati da DNA ritrovato nel sangue succhiato da una zanzara fossile conservata nell'ambra. Anche se secondo molti scienziati la cosa non è molto plausibile (il DNA fossile non avrebbe alcuna utilità, visto che sarebbe completamente disintegrato), secondo me resta uno dei film di fantascienza che abbia un minimo di realtà scientifica.

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Sette sorelle polverose!

L'ammasso stellare delle Pleiadi, detto anche Le Sette Sorelle (le stelle più facilmente visibili a occhio nudo sono sette), si trova a 400 anni luce da noi. In realtà l'ammasso è formato da un centinaio di stelle avvolte da gas e polveri che riflettono la luce delle stelle, come si vede in questa fotografia ottenuta dal Telescopio Spaziale Spitzer.

(clicca sull'immagine per vederla ingrandita)

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Romanzo a puntate: L'uomo dalle mani invisibili - sesta puntata.

Il nostro protagonista ricorda come se fosse ieri quando vide per la prima volta quel gigantesco e inquietante macchinario...

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Un passato scomodo.

Infine si decise ad incontrarlo. Odiava ammettere che la curiosità lo divorava, ma voleva saper cosa fosse esattamente quella misteriosa macchina. Voleva sapere come funzionasse e, soprattutto SE funzionasse.
Una macchina che permetteva di risalire a Dio non era qualcosa di consueto, quindi Guglielmo si sentiva il dovere di controllare se ci fosse qualcosa di reale o se il progetto Torre di Babele fosse solo una grande mistificazione.
A istinto propendeva più per la seconda ipotesi, ma senza avere toccato con mano non se la sentiva di giungere a conclusioni azzardate.
Quando incontrò di nuovo Gan, lui lo portò in un luogo lontano, segreto, nel bel mezzo di un deserto. Il viaggio avvenne in aereo e poi in elicottero.
Guglielmo non seppe mai di quale deserto si trattasse, ma non fece domande, perché non era interessato alla posizione della macchina, ma solo al suo funzionamento.
Appena giunti, vide che c'era un edificio basso, per nulla simile ad una torre. L'edificio era circondato da una recinzione sorvegliata da uomini in divisa, ma senza stemmi di appartenenza ad una particolare nazionalità. Portavano solo uno stemma sulla divisa formato da un esagono con all'interno una torre senza porte né finestre recante una schematizzazione dell'Albero Sephirotico.
“Avete persino l'esercito personale! Quanto avete speso per tutto questo?” chiese Guglielmo.
“Che importanza ha quanto abbiamo speso? Sono tutte risorse spese bene, vedrai...” rispose Gan.
“L'edificio che qui vedi è poca cosa rispetto allo sviluppo che c'è sotto terra. Per una questione di segretezza abbiamo preferito nasconderci in profondità...” continuò Gan.
La porta dell'edificio si aprì. Anche questa recava il simbolo della torre. Appena la porta si aprì lasciò vedere un ambiente interno incredibilmente pulito, lucido e moderno.
“Sono davvero ammirato! Credevo di trovare qualcosa di diverso, ma adesso sono più preoccupato. Siete sicuro che in questo edificio non state sviluppando, per caso, qualche arma terribile?” chiese Guglielmo.
“E perché ti avremmo invitato qui? Per rapirti e costringerti a sviluppare quest'arma?” chiese Gan con ironia.
“Non lo so... forse!” rispose.
“Perché no. In fondo qualcosa di vero l'hai pensato. Anche se non sviluppiamo armi, però la tua presenza qui non è solo utile, ma indispensabile” ragionò Gan.
A quel punto l'ascensore super avanzato in cui erano entrati, indescrivibile nella sua magica complessità, si fermò e aprì la sua porta di luce semitrasparente.
Si ritrovarono insieme in un ambiente molto grande e arredato in maniera confortevole, ma non senza la presenza di una tecnologia abbastanza incomprensibile.
“Questo è il tuo studio, immagino...” commentò Guglielmo.
“Immagini bene. Questo è il luogo dove penso, immagino, medito...” disse Gan, assorto.
“Devo dire che in ogni caso, in questo luogo sembra che sia presente la tecnologia più avanzata e inutile del pianeta. La mia sensazione è corretta, Gan?”
“Sul fatto che il progetto Torre di Babele esprima il massimo della tecnologia di quest'epoca, hai perfettamente ragione, ma ciò che vedi non sono solamente inutili effetti di luce o caleidoscopici effetti speciali. Sono simboli” spiegò Gan.
“Simboli di che cosa?” chiese Guglielmo.
“Simboli della realtà! In tutti gli ambienti, uffici, laboratori, toilette, cucine, dormitori dell'edificio è rappresentata simbolicamente la realtà” disse Gan.
“E cioè?”
“Vedi qualcosa di definito in questo ambiente, ad esempio? Ogni gioco di luce, ogni parete indefinita e incompiuta ogni suono prodotto ogni immagine fluttuante, sono la rappresentazione dell'indeterminazione, la simbolizzazione della virtualità del cosmo, che non è altro che un sogno di Dio” spiegò Gan.
“C'era bisogno di spendere tanto per rappresentare un simbolo?” chiese Guglielmo.
Gan rispose con un sorriso.
“Vieni, ti porto a vedere la macchina”.
Giunsero in un corridoio più profondo. Qui tutti gli effetti speciali degli ambienti erano ancora più evidenti.
Entrarono all'interno di un ambiente enorme con le pareti bianche. Al centro c'era qualcosa che sembrava una poltrona.
“Quella è la Torre di Babele?!” disse Guglielmo con stupore.
“Quella è l'interfaccia con la Torre di Babele” precisò Gan.
“E tutto il resto della macchina?”
“Si sviluppa per chilometri nel sottosuolo. La poltrona che vedi si collega al sistema nervoso di un uomo e lo fa viaggiare tra le Sephirot dell'Albero. Il viaggio avviene nella mente, ma nella mente di Dio, cioè nel luogo più reale che esista! Molto più reale dell'Universo in cui viviamo...” spiegò Gan.
La poltrona sembrava anch'essa di stile super tecnologico. Non si vedeva alcun altro dettaglio tecnico.
“Perché l'interfaccia è stata posta in un ambiente così grande? In questa camera ci starebbero due campi di calcio!” chiese Guglielmo.
“Lo abbiamo fatto per sicurezza. Ancora non sappiamo cosa può accadere esattamente alla persona che siede su questa poltrona. A proposito, a rischio di sembrare privi di fantasia, questa interfaccia l'abbiamo chiamata Il Trono di Dio!” disse Gan con un sorriso.
“Non mi sorprende un nome di questo tipo! Ma se non sapete cosa può succedere ad una persona seduta lì, significa che ancora non l'avete sperimentata!” notò Guglielmo.
“Niente affatto. L'abbiamo già sperimentata, con diversi volontari e i risultati sono immagazzinati nel nostro database. Non credere che non sappiamo nulla. Ad esempio le pareti di questa camera possono resistere ad una energia di parecchie bombe all'idrogeno...” disse Gan.
“Perché sono così resistenti? L'interfaccia prevede uno sviluppo di energia così colossale?” chiese Guglielmo.
“Sì” rispose secco Gan
“E come hanno fatto i volontari a resistere ad una emissione così intensa?”
Gan si pose davanti a lui e lo guardò dritto negli occhi.
“Nessuno dei volontari è mai sopravvissuto...”
Guglielmo restò interdetto e non seppe come continuare.
“Adesso possiamo uscire da qui. Ti porto nella camera di controllo della Torre di Babele, quella da cui è possibile controllare il suo funzionamento nei minimi dettagli” lo tolse dall'imbarazzo Gan.
“Io potrei vedere i risultati di questi esperimenti? Cosa è successo ai volontari, esattamente?” domandò Guglielmo.
“A suo tempo... a suo tempo verrai messo al corrente di tutto...” rispose Gan, enigmaticamente.
Salirono numerosi livelli del gigantesco edificio sotterraneo, facendo uso di un ascensore panoramico.
Giunsero in una sala comandi davvero gigantesca, in cui c'erano una infinità di terminali luminosi davanti ai quali erano sedute altrettante persone. Molte erano donne. Appena entrò, Guglielmo non poté fare a meno di notare come una di esse, molto bella, lo guardava con insistenza ammiccante. Poi aveva distolto lo sguardo arrossendo.
Lo infastidì il fatto che, in ogni caso, tutti lo avevano guardato con ammirazione. Come se lui... fosse una persona molto importante!
“Tu hai parlato di me a questa gente, Gan?” domando Gugliemo, con tono severo.
“Cosa te lo fa pensare?” rispose Gan, distrattamente.
“Mi guardano come se fosse arrivato il Messia!” esclamò Guglielmo con voce strozzata, per nascondere la propria arrabbiatura.
“Ma è ovvio! Tu sei quello che farà funzionare questo marchingegno! Loro ci lavorano da così tanti anni... ti considerano un asso nella manica!” rispose Gan, con imbarazzato entusiasmo.
“Chissà perché tanta fiducia in me... spero di non deludere nessuno” disse Guglielmo pensosamente.
“Non te la senti?” chiese Gan ironicamente.
“In questo momento vorrei fare una cosa sola: fuggire” disse Guglielmo pensosamente, ma dentro di se provava una inquietante curiosità che non riusciva a controllare. Cosa sarebbe successo se avesse provato a usare la macchina?

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La prima puntata la potete trovare qui.

La seconda puntata la potete trovare qui.

La terza puntata la potete trovare qui.

La quarta puntata la potete trovare qui.

La sesta puntata la potete trovare qui.

La prossima puntata (la settima) verrà pubblicata sabato 15 novembre.

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venerdì 7 novembre 2008

La musica della Luna

Questa è una di quelle immagini che si commentano da sole... L'unica cosa che posso dire è che ammiro molto la creatività e la genialità di chi riesce a fare scatti del genere! :-) L'idea della Luna come singola nota in un pentagramma nel cielo notturno, è davvero stupenda.

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Il terzetto cosmico della costellazione del Cigno

In questo mosaico di foto a colori appare uno spettacolare panorama di filamenti di gas luminosi e nubi oscure che abbraccia un'ampiezza di 9 gradi nella costellazione del Cigno in una zona densa della Via Lattea. In quest'area appaiono tre stupende nebulose dal nome suggestivo: Farfalla, Crescente e Tulipano. Sulla sinistra possiamo ammirare la nebulosa Farfalla (IC 1318). Il suo profilo è diviso da una densa nube oscura formata da polveri. Al centro vediamo la nebulosa Crescente (NGC 6888), piccola e compatta, che non è altro che una bolla di gas soffiata da una stella di grande massa e alta temperatura, classificata come stella Wolf-Rayet. Sulla destra appare la nebulosa Tulipano (Sh2-101), una piccola nebulosa ad emissione la cui forma ricorda un tulipano che sta sbocciando. Tutte queste meraviglie distano diverse centinaia di anni luce da noi.

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I grandi successi degli anni '70 - Jean-Michel Jarre; Oxygene

Si tratta di un album pubblicato nel 1976. Sei brani (tutti con lo stesso titolo Oxygene, e numeri romani crescenti) realizzati facendo uso di tastiere e sintetizzatori. Musiche e sonorità davvero originali e rivoluzionarie: nel 1976 si trattava di una cosa davvero straordinaria e innovativa. Nel filmato possiamo ascoltare il brano Oxygene III (cioè il terzo dell'album).

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giovedì 6 novembre 2008

5 cose che dovresti sapere o fare o pensare o...

Si tratta uno dei titoli di post su blog più comuni del mondo! Chi di voi blogger non ha mai scritto un articolo che comincia con "5 (o 10 o 20 o ...) cose che dovresti..."? Secondo me pochi, se non nessuno.

Il problema è: perché? E' ovvio che si tratta di un titolo che fa presa sui lettori, perché se dico: "c'è qualcosa che dovresti sapere, o fare, o guardare", non si può fare a meno di obbedire! ;-)

Quindi chi volesse scrivere un post di sicuro successo, non dovrebbe fare altro che scegliere un titolo di questo tipo :-)

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>> Millesimo post di questo blog!

>> Superati i 200000 visitatori unici di questo blog! Grazie a tutti i lettori.

>> Il feed è lo strumento di contatto tra i vari blog, vediamone le basi.

>> Su linux possono girare simultaneamente ben 165 programmi. Guardare per credere!

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>> Internet Explorer Beta 1 disponibile per il download

>> Tutti i software freeware e opensource

>> Lista di tutti i software compatibili con Windows Vista

>> Risorse per migliorare l'aspetto del nostro Messenger.

Il robot musicista che suona perfettamente "Il volo del calabrone"

Quando Nikolaj Rimskij-Korsakov, nel 1900, compose il famoso brano "Il volo del calabrone", non si sarebbe mai immaginato che il suo brano sarebbe stato eseguito da un dispositivo tecnologico come quello del filmato presentato qui. Questo sofisticato robot musicista si chiama WF-4RIV ed è in grado di suonare in modo davvero "umano". Un vero artista bionico :-)

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Una netta visione di un vago gigante

Questa straordinaria immagine del pianeta Giove non è stata presa da una sonda spaziale in viaggio verso il pianeta, ma, incredibilmente, è una foto fatta dalla Terra. Si tratta dell'immagine più nitida di Giove che sia mai stata ripresa dalla superficie della Terra. Questo risultato è stato possibile grazie ad un prototipo di uno strumento chiamato MAD (Multi-conjugate Adaptive optics Demonstrator), montato nel telescopio di otto metri di diametro del Very Large Telescope, in Cile. Questo strumento, lavorando nella lunghezze d'onda dell'infrarosso, rimuove gli effetti della turbolenza atmosferica. Uno degli ostacoli più grandi nell'osservazione degli oggetti celesti da parte di osservatori sulla Terra è proprio la turbolenza atmosferica. L'incessante movimento convettivo dell'aria produce una distorsione delle immagini che cambia rapidamente nel tempo. E' come se le immagini fossero continuamente sfocate e deformate.
Il MAD invece ha permesso, grazie alla stabilizzazione delle immagini, di osservare sulla superficie di Giove dettagli del diametro di circa 300 chilometri. Molto presto sarà utilizzato anche per l'osservazione di stelle e nebulose.

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mercoledì 5 novembre 2008

Dinosauro vivente?!

Si tratta di un famoso fake, ma guardando il filmato, mi sembra fatto davvero bene. Chiunque, anche per un minuto, si chiede: "ma sarà vero?" E il dubbio rimane un po' anche alla fine... :-) Diciamo la verità, a chiunque sarebbe piaciuto trovare un dinosauro vivente.

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Obama ha vinto!

Barack Obama ha vinto le elezioni! Si tratta del primo Presidente di colore della storia degli Stati Uniti. Questo mi fa un immenso piacere, perché potrebbe essere un uomo che potrebbe portare una ventata di ottimismo in questo mondo martoriato da innumerevoli problemi e dal futuro costantemente incerto.

Quella di Obama è stata una vittoria schiacciante, segno del fatto che, in qualche modo, gli Stati Uniti vogliono cambiare. Speriamo che questa voglia di cambiamento venga soddisfatta. Soprattutto spero che questo cambiamento influenzi anche gli uomini politici italiani, perché altrimenti siamo davvero persi! ;-)

Però mi viene il sospetto che ci stiamo aspettando un po' troppi miracoli da quest'uomo... :-)

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