sabato 4 aprile 2009

Come disegnare una ellisse perfetta

 

Esiste un metodo per disegnare un’ellisse perfetta? La riposta è sì.

L’ellisse è definita come il luogo dei punti del piano equidistanti da due funti fissi detti fuochi. Dalla sua definizione si può ricavare un metodo per disegnare un’ellisse perfetta. Bastano un foglio di carta, un filo, due stuzzicadenti, un pennarello e la mano ferma. Nel filmato possiamo vedere che il metodo funziona benissimo e può essere anche un modo molto divertente per capire bene le proprietà dell’ellisse.

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Il tallone d’Achille

Per tallone di Achille si intende il punto debole di una persona o di un sistema difensivo; la parte più vulnerabile e delicata. L’espressione deriva da un mito di origine greca secondo il quale la madre Teti immerse Achille, quando era piccolo, nelle acque del fiume Stige: ciò lo rese invulnerabile in tutto il corpo, tranne che nel tallone per il quale essa lo sorreggeva. Da ciò anche il tendine che scende fino alla parte posteriore del calcagno è detto “tendine di Achille”. Questo tendine può facilmente essere soggetto di fastidiose infiammazioni.

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venerdì 3 aprile 2009

Teorie traballanti

 

Una teoria nuova non deve solo spiegare le previsioni riuscite della teoria che andrebbe a sostituire, ma dovrebbe anche offrire previsioni nuove. Secondo la terminologia di Karl Popper, la nuova teoria deve avere un maggiore “contenuto empirico”. Deve operare più previsioni sperimentabili in più campi dell’esperienza rispetto alla vecchia teoria.

Una nuova teoria deve essere più aperta ad una possibile confutazione, non meno. Se vi è una cosa che tradisce una teoria traballante, è il fatto che la teoria sia stata modificata per limitare la propria confutabilità. Un’ipotesi sincera è aperta alla propria confutazione. E’ lo stesso che dire che un fantasma appare nel vecchio castello sulla collina allo scoccare della mezzanotte quando c’è la luna piena.

Questo tipo di ipotesi è degno di attenzione purché vi siano ragionevoli prove a sostegno: per esempio la deposizione di alcuni testimoni oculari attendibili. Molto più tipiche sono le storie di fantasmi che restringono la confutazione: il fantasma appare, ma non in presenza di scettici.

Queste restrizioni solitamente indicano che un’ipotesi non è riuscita a superare i primi stadi del processo di dimostrazione e viene tenuta in vita da coloro che intendono credervi indipendetemente dalla sua verità. Nessuno ha cominciato col credere che:

- i reincarnati hanno un ricordo così vago della propria vita passata che non ci si può attendere che conoscano dati storici controllabili (come il nome della moglie del faraone contemporaneo);
- gli UFO fanno apposta a rapire persone che non verrebbero credute dal “sistema” in modo che la presenza degli alieni rimanga ignota;
- i resti dello yeti si disintegrano con straordinaria rapidità, così che non si trovano scheletri (oppure gli yeti seppelliscono scrupolosamente i loro morti, come noi umani);
- le stelle (dell’astrologia) invitano, non obbligano.

Tutte queste condizioni sono state escogitate quando la dimostrazione veniva a mancare. Ciò non significa automaticamente che le ipotesi modificate siano false, ma non è certo incoraggiante. Se il processo di modifica per restringere la confutazione prosegue abbastanza a lungo, il risultato ultimo è quel tipo di ipotesi che Popper sardonicamente chiama “inconfutabile”.

Suona bene, ma pensate a ciò che significa. E’ un’ipotesi che non può mai essere dimostrata falsa, una così insipida che nessuna osservazione è incompatibile con essa. Questo tipo di ipotesi non realtà non dice niente.

L’affermazione che “la percezione extrasensoriale (ESP) esiste, ma è così incerta che anche i migliori sensitivi potrebbero non avere che risultati casuali in esperimenti controllati” (il che è sostanzialmente ciò che hanno detto alcuni apologi dell’ESP) è al di là di ogni confutazione. Ci si potrebbe chiedere: “In che cosa il mondo sarebbe diverso se l’ESP non esistesse?”.

Perché gli scienziati non possono dare il beneficio del dubbio alle ipotesi poco avvalorate? La ragione principale è che moltissime ipotesi possono essere escogitate per qualsiasi massa di dati prefissata. Se diciamo “va bene, l’ESP esiste perché nessun esperimento l’ha esclusa” (il che è vero), dovremmo accettare una moltitudine di ipotesi ugualmente non confutate. In ultima analisi è un desiderio di semplicità che porta gli scienziati ad accettare solo quelle ipotesi che possono essere dimostrate. In effetti, dice Popper, l’obiettivo della scienza dovrebbe essere di cercare di eliminare con dati nuovi il maggior numero di ipotesi possibili.

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[Bibliografia: Labirinti della Ragione; William Poundstone – Edizione Club, 1991]

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La lampadina

 

L’invenzione della lampadina a incandescenza è attribuita all’americano Thomas Alva Edison (1847-1931) che nel 1879 riuscì a tenere accesa una lampadina, a filamento di cotone carbonizzato, per ben 45 ore e negli anni successivi fondò un’azienda per produrre lampadine in serie.

lampadina_edison
Lampada originale di Edison

Nello stesso periodo in cui Edison faceva i suoi esperimenti, molti lavoravano allo stesso progetto, compreso il torinese Alessandro Cruto.

All’inizio del XX secolo il carbone, che si deteriorava facilmente con il calore, fu sostituito dal tungsteno, più resistente al calore. Il primo che utilizzò un filamento di tungsteno fu l’americano William Coolidge nel 1903.

 

Le caratteristiche delle lampadine

Le grandezze che caratterizzano una lampadina sono la potenza, la quantità di luce fornita al secondo e l’efficienza (rapporto tra l’energia luminosa visibile e l’energia elettrica assorbita).

Tra due lampadine che assorbono la stessa potenza, è più efficiente quella che emette più luce.

Consideriamo una lampadina in cui passano 100 Joule di energia elettrica in ogni secondo. Se di questa energia una piccola parte è trasformata in luce (5 Joule) e il resto in energia termica, l’efficienza della lampadina è del 5%.

 

La lampadina a incandescenza

Sono quelle classiche a filamento di tungsteno. Il filamento è sottovuoto e quando diventa incandescente emette luce e calore. Nella parte inferiore del bulbo di vetro c’è un attacco a vite di alluminio, e ancora più in giù un bottone di materiale conduttore, separato dall’attacco a vite da un disco isolante. Dentro il bulbo, oltre al filamento, c’è uno stelo di vetro con due fili di rame che collegano un estremo del filamento all’attacco a vite e l’altro estremo al bottone. Le lampadine ad incandescenza costano poco, però durano poco (1000 ore) e hanno bassa efficienza; solo il 5% dell’energia elettrica assorbita viene trasformata in energia luminosa, il resto si perde in calore. Da questo punto di vista si può dire che le lampadine ad incandescenza, più che illuminare, riscaldano. Guai a toccarne una accesa anche da pochi minuti: ci si può scottare gravemente!

lampadina_incandescenza
Gli elementi di una lampadina ad incandescenza

Una variante di lampada ad incandescenza è la lampada alogena. A differenza di quelle descritte prima, in cui il filamento è sottovuoto, il bulbo è riempito di un gas alogeno (bromo o iodio) che contrasta il deterioramento del tungsteno. Il meccanismo di funzionamento è questo: il tungsteno raggiunge temperature superiori a 3000 °C ed evapora; il gas presente nel bulbo reagisce con gli atomi di tungsteno evaporati e li riporta sul filamento. Le lampade alogene sono più efficienti di quelle ad incandescenza e durano di più, fino a 2000 ore.

 

Le lampadine a fluorescenza

Il record dell’efficienza spetta alle lampadine a fluorescenza. Sono piuttosto costose, però presentano due vantaggi:

1) durano più a lungo di quelle a filamento (circa 8000 ore);

2) hanno un’efficienza che supera il 20%.

Nel tubo c’è del gas rarefatto che contiene anche vapori di mercurio. All’accensione, una scarica elettrica attraversa il tubo. Gli atomi di mercurio, colpiti dagli elettroni della scarica, emettono raggi ultravioletti. Sulle pareti del tubo c’è una sostanza fluorescente che converte la radiazione ultravioletta in luce visibile.

lampadina_fluorescenza
Lampada alogena (a sinistra) e lampada a fluorescenza (a destra)

[Bibliografia: Lezioni di Fisica (Vol. 2), Giuseppe Ruffo, Zanichelli 2006]

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Video Led Zeppelin – Dazed and Confused – testo e traduzione

Dazed and Confused: questo brano è forse uno dei più famosi del celebre complesso musicale britannico dei Led Zeppelin. Nei concerti Jimmy Page allunga il brano (spesso a dismisura) improvvisando e suonando la chitarra con tale maestria da fare venire i brividi.

Ascoltate questo piccolo capolavoro della musica rock:

Testo:

Dazed and confused

Been Dazed and Confused for so long it's not true.
Wanted a woman, never bargained for you.
Lots of people talk and few of them know,
soul of a woman was created below.

You hurt and abuse tellin' all of your lies.
Run around sweet baby, Lord how they hypnotize.
Sweet little baby, I don't know where you've been.
Gonna love you baby, here I come again.

Every day I work so hard, bringin' home my hard earned pay
Try to love you baby, but you push me away.
Don't know where you're goin', only know just where you've been,
Sweet little baby, I want you again.

Been dazed and confused for so long, it's not true.
Wanted a woman, never bargained for you.
Take it easy baby, let them say what they will.
Will your tongue wag so much when I send you the bill?



Traduzione:

Sbalordito e confuso

Non è giusto rimanere così a lungo sbalordito e confuso
Volevo una donna ma non ho firmato un contratto con te
Molta gente parla ma pochi sanno cosa dicono
L'anima della donna è stata creata inferiore, sì.

Tu ferisci e ti approfitti, dici un sacco di bugie
Rimangono tutti ipnotizzati quando ti dai da fare in giro
Dolce piccola fanciulla, anche se non so dove sei stata
Oh, ti amo e ritorno qui

Ogni giorno, lavoro molto
Porto a casa la mia paga guadagnata con fatica
Non so dove andrai
So appena dove sei stata
Dolce piccola fanciulla, ti voglio ancora

Non è giusto rimanere così a lungo sbalordito e confuso
Volevo una donna ma non ho firmato un contratto con te
Prendila comoda baby, lascia dire alla gente ciò che vuole
E la tua lingua sarà ancora così lunga quando ti presenterò il conto?

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Astronave Lego

 

Il filmato mostra la costruzione di una astronave Lego. Questo modello era in vendita verso la fine degli anni ‘70 ed è forse uno dei più belli che siano mai usciti della serie spazio della Lego.

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giovedì 2 aprile 2009

Blog aperti per guadagnare. Non è la giusta motivazione!

 

O meglio, i blog aperti “solo” per fare soldi, non riescono mai completamente nel loro intento (secondo me). I post che vi sono scritti sono artificiali, pieni di parole chiave che richiamano sempre soldi e guadagno.

Un vero blogger deve sempre mettere in secondo piano il “guadagno nudo e crudo”, altrimenti il blog diventa qualcosa di troppo fine a sé stesso. Somiglierà molto alle “striscie blu” dei parcheggi delle città, cioè a qualcosa inventata apposta per dare stipendi alle persone.

Il fatto che i blog permettono di guadagnare è una notizia che si sta spandendo a macchia d’olio. Questo fa sì che molti si sono letteralmente “avventati” su questa possibilità e aprono blog su blog, tempestandoli di annunci pubblicitari di ogni tipo, senza alcun criterio e senza pietà per i navigatori della rete, costretti a districarsi tra banner di sopra, di sotto, all’interno, a destra e a sinistra delle pochissime informazioni veramente utili contenute nei vari articoli pubblicati.

Un blog di “aria fritta” non interesserà veramente mai a nessuno.

Nel guadagno ovviamente non ci trovo niente di male, ma credo che il puro guadagno non sia la giusta motivazione che deve muovere le azioni di un blogger.

Credo che invece un blog debba essere il più possibile orientato alla divulgazione di informazioni, di qualsiasi tipo. Il primo obiettivo deve essere proprio questo, far circolare le proprie informazioni e le proprie conoscenze. Internet è diventato grande proprio per questa caratteristica. Il guadagno, se c’è, viene dopo.

Altrimenti sarebbe come dire che si fa un certo lavoro per prendere lo stipendio e non perché ti piace il lavoro. Capisco che nella nostra povera Italia in crisi (che è in crisi da sempre, non certo da pochi mesi) si deve accettare il primo lavoro che capita, ma il fatto è che il blogger non può e non potrà mai essere considerato un “lavoro” nel senso più comune del termine.

Secondo voi fare il sacerdote è un lavoro? Fare lo scienziato è un lavoro?

Ovvio che si coglie una notevole differenza, data dal fatto che per fare il sacerdote ci vuole fede e per fare lo scienziato di vuole passione. Un sacerdote senza fede cosa sarebbe? Uno scienziato senza passione cosa sarebbe? Che efficacia avrebbero?

Non sarebbero proprio nulla. Lo sappiamo benissimo, perché conosciamo bene di cosa sono capaci le persone che non credono veramente in quello che fanno…

E un blogger senza passione, cosa sarebbe? Che utilità avrebbe?

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Video: Albert Einstein e la relatività

 

La Teoria della Relatività di Einstein è troppo affascinante per non essere oggetto di libri e documentari. Così anche Piero Angela, con l’aiuto del fisico Paco Lanciano, se ne occupa con la semplicità che contraddistingue da decenni la sua attività di divulgatore. I due filmati presentati sono davvero molto interessanti e forniscono una spiegazione di questa teoria, forse la più famosa della Fisica, alla portata anche di coloro che sono a digiuno di nozioni di Fisica o di Matematica.

La teoria che ha rivoluzionato i nostri concetti di spazio e di tempo ci affascina ancora irresistibimente e ci appare sempre come qualcosa di molto moderno, anche se ormai risale a quasi un secolo fa. Infatti la Relatività Speciale (o ristretta) fu formulata da Einstein nel 1905 e la Relatività Generale nel 1915.

 

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mercoledì 1 aprile 2009

Statistiche del blog Il Potere della Fantasia. Mese di marzo 2009

 

Le visite di un blog sono il “pane quotidiano” del blogger. Mostrare le statistiche di un blog che ha un minimo di successo non serve per sbandierarlo ai quattro venti, ma per mostrare l’utilità delle informazioni che contiene e il gradimento da parte dei navigatori. E da questo punto di vista, devo dire che pur essendo un blog di argomenti molto vari, anche se in genere orientati verso la divulgazione scientifica, Il Potere della Fantasia riesce ad attirare un numero soddisfacente di visitatori, come potete vedere nelle statistiche che presento.

Nel mese di marzo 2009 questo blog ha ricevuto 24364 visite da parte di 22222 visitatori unici assoluti, con 44657 pagine visualizzate. I visitatori hanno la seguente provenienza:

Motori di ricerca:
14978 (61,48 %)

Siti di riferimento:
7707 (31,63%)

Traffico diretto:
1679 (6,89%)

La situazione può essere riassunta in questo grafico a torta:

statistiche_blog_marzo2009

Direi che è stato un mese molto buono e di questo ringrazio i miei lettori :-)

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Origine del pesce d’aprile

Oggi potrebbe capitarci un bel pesce d’aprile! Ma non si può arrivare al primo di Aprile senza spiegare qual è l’origine di questo giorno dedicato agli scherzi.

In realtà non è facile trovare la vera origine, perché esistono diverse congetture. Le spiegazioni più accreditate partono dal fatto che anticamente il primo giorno di aprile veniva fatto coincidere con l’equinozio di primavera (che astronomicamente cade il 21 marzo) e anche con il capodanno. Durante questo giorno veniva celebrata una festa in cui si facevano offerte e sacrifici agli dei per propiziarsi la loro benevolenza ed avere buoni raccolti durante la stagione primaverile. In questa occasione festiva ci si poteva anche permettere scherzi e buffonerie.

In epoca cristiana la festività pagana dell’inizio della primavera fu sostituito con la Pasqua e l’inizio dell’anno fu spostato al 1° giorno di gennaio. Coloro che si ostinavano a festeggiare ancora la vecchia festa pagana diventavano bersaglio di scherzi feroci tesi a ridicolizzarli.

Ho trovato anche questa leggenda:

Secondo una leggenda il Signore portò a termine la creazione del mondo il 1° Aprile. Conclusa l’opera, l’Altissimo tornò in paradiso e affidò la terra alle cure degli uomini. Questi che non avevano imparato a stare al mondo non sapevano da che parte cominciare e così in men che non si dica il paradiso terrestre diventò un inferno. I più accorti, allora, cercarono di rimettere le cose a posto, ma gli sforzi venivano resi vani dai guai combinati dagli incapaci che anche nella notte dei tempi dovevano essere tanti e che, forti del loro numero e della loro stupidità, ne combinavano di tutti i colori. Così per mettere gli sciocchi nella condizione di non nuocere, i saggi decisero di tenerli occupati il più a lungo possibile mandandoli in giro a cercare cose inesistenti.

Ma perché compare il simbolo del pesce?

Secondo il grande studioso siciliano di tradizioni popolari Giuseppe Pitrè, la consuetudine sarebbe da collegare al calendario della pesca, che in certi paesi cominciava il 1° d’Aprile, periodo però in cui i pesci sono ancora scarsi. Da cui l’uso di prendersi gioco degli ingenui offrendo loro un’esca sfuggente, proprio come il pesce che in Aprile lascia i pescatori a mani vuote e con un palmo di naso.

In ogni caso è doveroso dare un avvertimento ai lettori:

State attenti (ma anche io devo stare attento…) ai pesci d’aprile ;-)

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martedì 31 marzo 2009

Amici. Il video di tutti i vincitori



Anche questa edizione di Amici di Maria De Filippi 2009 si è conclusa; la vincitrice è stata la cantante Alessandra Amoroso, interprete del pezzo “Immobile” e di “Stupida” che sentiamo spesso alla radio.
Ma questa non è certamente la prima edizione del celebre talent show bensì l’ottava edizione. Per rinfrescare la memoria ecco la lista dei precedenti vincitori di Amici:




  • Dennis Fantina 2002 Cantante






  • Giulia Ottonello 2003 Cantante






  • Leon Cino 2004 Ballerino






  • Antonino Spadaccino 2005 Cantante






  • Ivan D’Andrea 2006 Ballerino






  • Federico Angelucci 2007  Cantante






  • Marco Carta 2008 Cantante






  • Alessandra Amoroso 2009 Cantante 






  • Emma Marrone 2010 Cantante







  • Ogni nome è collegato al link del sito, del blog o del forum ufficiale del vincitore di Amici, così potete scoprire che fine ha fatto quando i riflettori del programma si sono spenti per lui o lei.
    Quasi ad ogni edizione del programma viene prodotto anche il cd dove i cantanti si esibiscono, o con cover o con inediti creati appositamente per loro. Questi sono i cd che sono usciti edizione dopo edizione :

    2002 Saranno Famosi
    2003 Amici Musical
    2003 Amici - I ragazzi del 2003
    2003 Amici Festa (2 volumi)
    2004 Amici
    2007 Bianco & Blu
    2008 Ti Brucia
    2009 Scialla 


    Quest’ultimo sembra che abbia battuto ogni record di vendite. “Scialla” - il CD di inediti di Amici 2009 su etichetta Sony Music, uscito venerdì 16 gennaio - dopo pochissimo tempo  si è aggiudicato il doppio disco di platino grazie alle oltre 160.000 copie vendute.

    In questo video potete vedere un collage dei vincitori di Amici di Maria De Filippi dalla prima edizione in poi, esclusa l’edizione 2009, così da collegare i nomi ai visi.










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