Passa ai contenuti principali

Teorie traballanti

 

Una teoria nuova non deve solo spiegare le previsioni riuscite della teoria che andrebbe a sostituire, ma dovrebbe anche offrire previsioni nuove. Secondo la terminologia di Karl Popper, la nuova teoria deve avere un maggiore “contenuto empirico”. Deve operare più previsioni sperimentabili in più campi dell’esperienza rispetto alla vecchia teoria.

Una nuova teoria deve essere più aperta ad una possibile confutazione, non meno. Se vi è una cosa che tradisce una teoria traballante, è il fatto che la teoria sia stata modificata per limitare la propria confutabilità. Un’ipotesi sincera è aperta alla propria confutazione. E’ lo stesso che dire che un fantasma appare nel vecchio castello sulla collina allo scoccare della mezzanotte quando c’è la luna piena.

Questo tipo di ipotesi è degno di attenzione purché vi siano ragionevoli prove a sostegno: per esempio la deposizione di alcuni testimoni oculari attendibili. Molto più tipiche sono le storie di fantasmi che restringono la confutazione: il fantasma appare, ma non in presenza di scettici.

Queste restrizioni solitamente indicano che un’ipotesi non è riuscita a superare i primi stadi del processo di dimostrazione e viene tenuta in vita da coloro che intendono credervi indipendetemente dalla sua verità. Nessuno ha cominciato col credere che:

- i reincarnati hanno un ricordo così vago della propria vita passata che non ci si può attendere che conoscano dati storici controllabili (come il nome della moglie del faraone contemporaneo);
- gli UFO fanno apposta a rapire persone che non verrebbero credute dal “sistema” in modo che la presenza degli alieni rimanga ignota;
- i resti dello yeti si disintegrano con straordinaria rapidità, così che non si trovano scheletri (oppure gli yeti seppelliscono scrupolosamente i loro morti, come noi umani);
- le stelle (dell’astrologia) invitano, non obbligano.

Tutte queste condizioni sono state escogitate quando la dimostrazione veniva a mancare. Ciò non significa automaticamente che le ipotesi modificate siano false, ma non è certo incoraggiante. Se il processo di modifica per restringere la confutazione prosegue abbastanza a lungo, il risultato ultimo è quel tipo di ipotesi che Popper sardonicamente chiama “inconfutabile”.

Suona bene, ma pensate a ciò che significa. E’ un’ipotesi che non può mai essere dimostrata falsa, una così insipida che nessuna osservazione è incompatibile con essa. Questo tipo di ipotesi non realtà non dice niente.

L’affermazione che “la percezione extrasensoriale (ESP) esiste, ma è così incerta che anche i migliori sensitivi potrebbero non avere che risultati casuali in esperimenti controllati” (il che è sostanzialmente ciò che hanno detto alcuni apologi dell’ESP) è al di là di ogni confutazione. Ci si potrebbe chiedere: “In che cosa il mondo sarebbe diverso se l’ESP non esistesse?”.

Perché gli scienziati non possono dare il beneficio del dubbio alle ipotesi poco avvalorate? La ragione principale è che moltissime ipotesi possono essere escogitate per qualsiasi massa di dati prefissata. Se diciamo “va bene, l’ESP esiste perché nessun esperimento l’ha esclusa” (il che è vero), dovremmo accettare una moltitudine di ipotesi ugualmente non confutate. In ultima analisi è un desiderio di semplicità che porta gli scienziati ad accettare solo quelle ipotesi che possono essere dimostrate. In effetti, dice Popper, l’obiettivo della scienza dovrebbe essere di cercare di eliminare con dati nuovi il maggior numero di ipotesi possibili.

______________________

[Bibliografia: Labirinti della Ragione; William Poundstone – Edizione Club, 1991]

______________________

Se questo articolo ti è piaciuto, iscriviti al mio feed. I feed ti permettono di ricevere direttamente sul tuo pc tutti gli articoli del mio blog senza bisogno di visitarlo continuamente! Per maggiori informazioni sui feed, guarda questo filmato.

 

 

Leggi anche:

>> La lampadina

>> Video: Albert Einstein e la relatività

>> Parabola

>> Sistemi di equazioni di primo grado

>> Le prime 1000 cifre di pi greco

>> E = mc²: la formula fisica più famosa della storia

>> Matrici e determinanti

>> Numeri decimali

>> Algoritmo

>> Forza gravitazionale e forza elettrostatica: analogie e differenze

>> Velocità della luce. Galileo fu il primo a cercare di misurarla

>> Teorema di Pitagora. Ecco come impararlo facilmente

>> Le teorie scientifiche che hanno cambiato la nostra visione del mondo

>> Un'oca preistorica gigante raggiungeva le dimensioni di un piccolo aereo!

Commenti

Post popolari in questo blog

Perché un numero moltiplicato per zero fa zero?

Ad alcuni potrà sembrare una domanda banale, ma non potete immaginare quante sono le persone che me lo chiedono e che prima di trovare una risposta degna di questo nome si scervellano senza successo. Evidentemente il problema non viene percepito come così banale. In realtà il “ mistero ” ha una risposta semplicissima. Per capire perché un numero qualsiasi (diverso da zero) moltiplicato per zero da come risultato zero , possiamo ricorrere ad un esempio . Come prima cosa dobbiamo pensare che i numeri sono degli “ insiemi ” di oggetti . Ad esempio il numero 5 lo possiamo immaginare come un insieme formato da 5 caramelle , o da 5 biglie, o da 5 oggetti qualsiasi. Se dobbiamo moltiplicare il numero 5 per il numero 3, significa quindi che dobbiamo prendere 3 insiemi formati da 5 caramelle. Se contiamo tutte le caramelle che adesso abbiamo, troviamo il numero 15. Occorre notare che anche se prendiamo 5 insiemi da 3 elementi, otteniamo 15 elementi. infatti 3x5=15, ma anche 5x3=15, come ci ...

Onde trasversali e onde longitudinali

  Un’onda che si forma muovendo l’estremità di una lunga molla è un esempio di onda elastica . Essa si chiama così perché si propaga grazie alle proprietà elastiche del mezzo materiale in cui ha origine. Onda trasversale . Un’onda elastica si può generare spostando alcune spire di una molla in direzione perpendicolare rispetto alla molla stessa. Per esempio, possiamo spostare una delle prime spire per poi rilasciarla: accade così che le spire contigue, sollecitate dalla prima, si mettano anch’esse in movimento, spostandosi trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda . Il processo poi continua, consentendo all’onda di investire spire sempre più lontane. Onda longitudinale . E’ possibile perturbare la molla anche in un altro modo e cioè avvicinando e poi rilasciando alcune spire di una lunga molla. Si ha così una regione di spire compresse che si sposta lungo la molla, seguita da un’altra zona di spire rade: ciascuna spira, quando è investita dalla pert...

Problemi WiFi con OS X Lion. La soluzione definitiva!

Sono tantissimi gli utenti che, dopo l'installazione del nuovo sistema operativo OS X Lion , hanno avuto gravi problemi con la connessione WiFi . Di solito il problema si presenta come una difficoltà di connessione con il router: la connessione dura pochi minuti e poi cade senza motivo. Su internet ci sono varie guide per cercare di risolvere il problema, ma nessuno di questi rimedi funziona veramente . Per fortuna qualcuno su internet ha trovato la soluzione definitiva : sostituire i driver WiFi della versione di OS X 10.7.0 (Lion) con quelli della versione 10.6.4 (Leopard) . In questo modo i problemi di connessione WiFi con Lion si risolvono completamente in pochi minuti. Come faccio a saperlo? Con il mio iMac 21,5 il metodo ha funzionato alla perfezione! :-) ( update : oggi 28 settembre 2011 ancora il wifi sta funzionando!) Ecco cosa bisogna fare ( attenzione che tutto ciò che farete da questo momento in poi è A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO !) 1) Scaricare l...