sabato 25 ottobre 2008

Romanzo a puntate: L'uomo dalle mani invisibili - quarta puntata

Ormai siamo alla quarta puntata del romanzo L'uomo dalle mani invisibili. Continuano i ricordi di Guglielmo Cantor, ricordi di avvenimenti davvero strani...

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“Se avessi ascoltato quella vocina che mi diceva di non farlo... a quest'ora non mi troverei in questo pasticcio” pensò Guglielmo, ripensando a quel primo colloquio con Seriph.
“L'ho disprezzato per mesi, poi sono stato io a cercarlo. Ora mi vergogno di averlo fatto”.
Venne la notte e poi fu di nuovo giorno e Guglielmo si sentiva sempre peggio. Lui si era sempre vantato di non avere mai avuto difetti fisici. Denti perfetti, gambe perfette, fisico asciutto e atletico senza aver mai fatto un solo minuto di palestra. Ora per lui era raccapricciante avere una menomazione come quella che gli era capitata.
“Per questo non esiste una cura... morirò con queste mani e nessuno riuscirà mai a capire perché sono diventate così...”
Andò a lavoro mostrando sempre il solito sorriso di circostanza, ma stavolta la sua angoscia divenne panico, perché notò uno strano movimento di persone sconosciute in biblioteca. Di solito in biblioteca ci sono sempre le stesse persone e se viene qualcuno nuovo si vede subito che è un amante della lettura o uno storico. I libri non si usano più da oltre settanta anni!
I tizi che si vedevano non avevano l'aspetto di intellettuali. Troppo alti e atletici e ben vestiti. Non c'era dubbio: c'erano agenti in giro!
“Io mi ritrovo con le mani invisibili... e ci sono agenti che cercano qualcuno... Se è così sto per fare una brutta fine”.
Quello era il momento di scappare.
Se non fosse riuscito a farlo, sarebbe morto e se ci fosse riuscito, non avrebbe mai vissuto una vita normale. In fondo era da dieci anni che non riusciva più a condurre una vita normale, quindi ormai era abituato a vegetare.
Si nascose in una stanza in cui erano contenuti alcuni computer in disuso. Qui, se non ricordava male, c'era una porta che permetteva di uscire dalla biblioteca. Questa porta dava direttamente sulla strada. A quel punto la sua fuga sarebbe dovuta essere rapidissima, in caso contrario gli agenti lo avrebbero individuato subito.
Trovò la porta e riuscì ad aprirla, nonostante la resistenza che opponeva. Fu inondato da una nuvola di polvere che proveniva dall'alto. Non veniva aperta da troppo tempo.
Fu raggiunto dal rumore arrogante del traffico e dal brusio dei passanti inoperosi e distratti.
“Bene, la folla mi nasconderà facilmente”.
Camminò per lunghe ore per strade sempre uguali, osservando i volti sempre uguali dei passanti e ogni volta che trovava un incrocio, non sapeva se proseguire o tornare indietro. Non sapeva se continuare a fuggire senza meta o consegnarsi agli agenti, mettendo fine in questo modo ad una vita senza soddisfazioni.

E i ricordi lo assalirono di nuovo...
La visita di quell'uomo lo aveva infastidito. Non era stata tanto la sua sicurezza, ma piuttosto il fatto che si era rivolto proprio a lui per mettere in pratica quel fanatico progetto.
Quando si mise a letto non riusciva più a concentrarsi sulle sue formule. Quando andava a letto spesso riusciva a leggere e scrivere le funzioni su cui aveva lavorato durante la giornata sul suo “foglio mentale”. Stavolta il suo foglio mentale era bianco e ogni formula che cercava di imprimervi risultava distorta e sbiadita.
Nella stanchezza riuscì però ad addormentarsi. Sognò cose strane ed incomprensibili. C'era una caverna in cui si era perso e non riusciva a trovare l'uscita. Poi si ritrovò in un palazzo diroccato in cui non c'erano vetri alle finestre e il vento soffiava incessante nei corridoio e nelle stanze.
Quando si svegliò alle 4 del mattino si sentiva stanco e depresso, quasi come se ci fosse qualcosa che non gli dava alcuna soddisfazione.
Pensò che si trattasse del suo lavoro di ricercatore che non lo soddisfaceva pienamente. Sempre lavoro e mai denaro! Non aveva mai pensato al denaro come modo per giungere alla ricchezza e al lusso, ma come un mezzo per affermare la propria dignità. Avere troppo denaro era male, ma averne troppo poco era decisamente peggio. Guardando dei perfetti analfabeti sfoggiare ogni tipo di ricchezza, aveva capito come l'intelligenza umana ha vari aspetti e l'aspetto che la natura aveva regalato a lui era il meno utile alla sua sopravvivenza.
Non aveva mai potuto convivere, ad esempio, nonostante avesse amato diverse donne, e questo per mancanza di danaro. La sua casa era stata la sua camera all'università, con vitto già spesato. Ma non aveva mai avuto la possibilità di comprare una casa dove abitare. Non provava invidia per coloro che avevano avuto grandi fortune economiche, ma provava grande compassione per se stesso.
Questi pensieri neri lo accompagnarono fino alle sei del mattino, quando decise di alzarsi per andare in bagno.
Si guardò allo specchio e vide il volto di un uomo ancora giovane, molto giovane. Per questo si decise di credere che ancora gli potevano succedere tante cose molto belle nella sua vita.
Dopo avere fatto i suoi bisogni ed essersi lavato, andò nello studio, ma non aveva alcuna voglia di lavorare.
Tornò a pensare all'uomo che l'aveva disturbato la sera prima. Un pazzo? Un fanatico? Un genio? Un impostore?
Più tardi, verso le 9, avrebbe chiesto al custode se aveva visto questo strano personaggio e se l'aveva lasciato entrare lui.
Infatti poco dopo ebbe una sorpresa! Nessuno aveva visto entrare quell'anziano signore. Una rapida ricerca nei database globali confermava che Gan Seriph, presidente della commissione per le nuove tecnologie, non esisteva e non era mai esistito. La cosa più curiosa era che non si rilevava nemmeno la presenza di un solo caso di omonimia. Nessuno, nella storia umana, secondo il database, si era mai chiamato Gan Seriph. La cosa era strana; Guglielmo pensò che si doveva trattare di un nome scelto apposta, oppure qualcuno aveva cancellato tutti gli omonimi dal database. Inoltre non esisteva traccia della commissione per le nuove tecnologie. Questo non lo sorprese più di tanto, perché una tale organizzazione, visti gli studi che portava avanti, doveva essere segreta o comunque non riconosciuta ufficialmente.
Ovviamente Guglielmo pensò che si potesse trattare anche di uno scherzo ben congegnato o semplicemente di un povero pazzo che andava in giro ad esprimere le sue allucinazioni.
Raccomandò al custode di fare caso a chi entrava di notte nell'edificio e se per caso notava quello strano signore anziano vestito anni '50, voleva essere avvertito nella sua camera.
Il custode si arrabbiò moltissimo, perché si sentì offeso nella sua professionalità. Aveva scelto i migliori sensori che esistevano in commercio e lui aveva grande esperienza. Arrivò persino a dubitare che Guglielmo avesse visto realmente l'uomo anziano, visto che lui non l'aveva visto e gli strumenti non l'avevano rilevato.
Bella cosa! Aveva avuto a che fare con un fantasma o il suo cervello produceva spettacolari allucinazioni?

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La prima puntata la potete trovare qui.

La seconda puntata la potete trovare qui.

La terza puntata la potete trovare qui.

La prossima puntata (la quinta) verrà pubblicata sabato 1 novembre.

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I grandi successi degli anni '70 - Premiata Forneria Marconi; L'isola di niente

Si tratta di un mitico brano del complesso italiano Premiata Forneria Marconi (PFM). L'isola di niente dà il nome all'intero album (1974). Da ascoltare assolutamente!

Il testo della canzone

Ma la verità
è il numero che ho
triste camimnare
inutili perché;
favole e bugie
che parlano di Dio
stupidi soldati
che chiedono di me

Solo nei giardini delie menti siede
il tempo che verrà
siede chi ha perduto accarezzando
quella pace che non ha
e pace di un momento è riposare
su quest'isola di niente…

Ma la verità
è il numero che ho
triste carriminare
inutili perché.
E come un aquilone
che vento non ha
io non pano più
di credere di perdonare:
troppe verità
che chiedono di me

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Molti aspirano all'immortalità...

... poi non sanno cosa fare in una domenica pomeriggio piovosa!

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venerdì 24 ottobre 2008

Roba da fantascienza: una pillola per cancellare selettivamente i ricordi traumatici!

Tra pochi anni probabilmente sarà possibile avere una pillola che ci può aiutare a dimenticare i brutti ricordi. Con una dose elevata di questo enzima sarà possibile per gli scienziati cancellare memorie molto specifiche, nell'atto stesso di ricordarle! L'enzima, noto come CaMKII, è legato alla memoria e all'apprendimento, e il neuroscienziato della Georgia, Joe Z. Tsien, e il suo team lo hanno usato per indurre la cancellazione della memoria nei topi.

Tsien è convinto che questo enzima possa essere utilizzato per neutralizzare i ricordi traumatici negli esseri umani.

I ricercatori hanno fatto dei test con i topi sottoponendoli ad uno shock nello stesso momento in cui sentivano un suono di un particolare tono. In seguito hanno valutato come i topi ricordassero lo shock osservando come restavano paralizzati appena sentivano il suono. Dopo essere stati trattati con il CaMKII i topi, dopo avere ricordato il trauma, cessavano improvvisamente di temere il suono.

Tsien ha anche dimostrato che i ricordi dei topi non sono stati temporaneamente bloccati dall'enzima, ma sono stati rimossi definitivamente. Inoltre nessun'altra memoria oltre a quella indagata era stata intaccata.

Colgo l'occasione per fare un riflessione che ci porta ad un argomento un po' lontano, ma non troppo. Parlo dei "rapimenti alieni" (abductions). I rapiti riescono sempre a ricordare l'evento traumatico del rapimento attraverso l'ipnosi regressiva. Ciò significa che gli alieni non conoscerebbero un modo per cancellare i ricordi in maniera definitiva. Noi "terrestri" invece lo conosciamo! Ciò significa che, o abbiamo superato la tecnologia aliena, oppure i rapimenti alieni sono una sciocchezza ;-)

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I grandi successi degli anni '70 - Jethro Tull; Aqualung

Aqualung è forse il brano più famoso dei Jethro Tull e il suo riff iniziale è uno dei più famosi della storia del rock. Il brano narra la dura vita di un senza tetto e dà il nome all'intero album pubblicato nel 1971.

Testo della canzone:

Sitting on a park bench
eyeing little girls with bad intent.
Snot running down his nose
greasy fingers smearing shabby clothes.
Drying in the cold sun
Watching as the frilly panties run.
Feeling like a dead duck
spitting out pieces of his broken luck.

Sun streaking cold
an old man wandering lonely.
Taking time
the only way he knows.
Leg hurting bad,
as he bends to pick a dog-end
he goes down to the bog
and warms his feet.

Feeling alone
the army's up the road
salvation à la mode and
a cup of tea.
Aqualung my friend
don't start away uneasy
you poor old sod, you see, it's only me.
Do you still remember
December's foggy freeze
when the ice that
clings on to your beard is
screaming agony.
And you snatch your rattling last breaths
with deep-sea-diver sounds,
and the flowers bloom like
madness in the spring.

Seduto su una panchina nel parco
Osservando delle ragazzine con cattive intenzioni
Moccio cola dal suo naso
Dita unte imbrattano vestiti logori
Si asciuga al sole
Mentre guarda le mutandine di pizzo che corrono
Sentendosi come un'anatra morta
Sputando pezzi della sua fortuna rotta.

Freddi strali di sole
Un vecchio cammina solitario
Passando il tempo
Nell'unico modo che conosce
La gamba gli fa molto male
Mentre si china per prendere un mozzicone di sigaretta
Scende giù verso l'acquitrino
E si scalda i piedi.

Si sente solo
L'Esercito [della Salvezza] è in fondo alla strada
Salvezza alla moda
Ed una tazza di tè
Aqualung amico mio
Non allontanarti a disagio
Povera vecchia zolla, lo vedi, sono solo io
Ti ricordi ancora
Il gelo nebbioso di Dicembre
Quando il ghiaccio che
Pende dalla tua barba
E' agonia urlante?
E carpisci i tuoi rantolanti ultimi respiri
Con suoni da sommozzatore d'alto mare
Ed i fiori sbocciano
Come follia nella primavera

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La sorprendente cometa Holmes

Un anno fa la cometa 17/p Holmes ha sorpreso gli osservatori del cielo che guardavano dal pianeta Terra :-). Un repentino aumento di luminosità ha trasformato una debole e anonima cometa, che orbitava attorno al Sole con un periodo di 7 anni, in uno spettacolo del cielo. In questa immagine a largo campo, ripresa l'11 novembre 2007, possiamo vedere che la cometa ha una debole coda di ioni (visibile appena sulla destra, tra le stelle luminose) separata dalla chioma brillante (a sinistra).

(clicca sull'immagine per vederla ingrandita)

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giovedì 23 ottobre 2008

Ufo: è ovvio che gli alieni siano già tra noi, oppure no...

E' praticamente ovvio che esistano altre forme di vita oppure esistono semplicemente altre forme di Computer Graphics software? ;-)

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I grandi successi degli anni '70 - Franco Battiato; L'era del cinghiale bianco

L'era del cinghiale bianco è un album di Franco Battiato pubblicato nel 1979, da cui è tratto il brano omonimo mostrato nel filmato. Il testo di questo brano sembra un po' ermetico ed in effetti lo è realmente perché in esso si può intuire l'influenza delle letture di René Guénon, secondo il quale l'era del cinghiale bianco, nella tradizione Indù, è un'età mitologica e magica, durante la quale ogni uomo raggiunge la conoscenza assoluta in senso spirituale.

Il testo della canzone:

Pieni gli Alberghi a Tunisi
per le vacanze estive
a volte un temporale
non ci faceva uscire
un uomo di una certa età,
mi offriva spesso sigarette turche, ma
Spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco
Profumi indescrivibili
nell'aria della sera
studenti di Damasco
vestiti tutti uguali
l'ombra della mia identità
mentre sedevo al cinema oppure in un bar
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco.

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Grande nebulosa di Orione

La grande nebulosa di Orione, chiamata anche M42, è una delle più famose nebulose del cielo. Si tratta di una regione di formazione stellare ricca di gas e polveri. Nella foto possiamo vedere anche la piccola nebulosa M43, vicina al centro della foto, e la nebulosa a riflessione (di colore azzurro) NGC 1977, visibile a sinistra nella foto. Questo meraviglioso panorama stellare ha un'ampiezza di circa 45 anni luce e dista da noi la bellezza di 1500 anni luce.

(clicca sull'immagine per vederla ingrandita)

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mercoledì 22 ottobre 2008

I grandi successi degli anni '70 - Genesis; The Musical Box

The Musical Box è il brano di apertura dell'album Nursery Crime, una delle pietre miliari dell'immortale complesso dei Genesis. E' un brano ricco di suggestione, con un finale veramente da brividi!

Il testo della canzone:

Play me Old King Cole
That I may join with you,
All your hearts now seem
so far from me
It hardly seems to matter now.

And the nurse will tell you lies
Of a kingdom beyond the skies.
But I am lost within this half-world,
It hardly seems to matter now.

Play me my song.
Here it comes again.
Play me my song.
Here it comes again.

Just a little bit,
Just a little bit more time,
Time left to live out my life.

Play me my song.
Here it comes again.
Play me my song.
Here it comes again.

Old King Cole was a merry old soul,
And a merry old soul was he.
So he called for his pipe,
And he called for his bowl,
And he called for his fiddlers three.

But the clock, tick-tock,
On the mantlepiece -
And I want, and I feel, and I know, and I touch,
Her warmth...

She's a lady, she's got time,
Brush back your hair
and let me get to know your face.
She's a lady, she is mine.
Brush back your hair
and let me get to know your flesh.

I've been waiting here for so long
And all this time has passed me by
It doesn't seem to matter now
You stand there with your fixed expression
Casting doubt on all I have to say.
Why don't you touch me, touch me,
Why don't you touch me, touch me,
Touch me now, now, now, now, now...

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>> Pink Floyd "Shine On You Crazy Diamond"

>> L'effetto Mozart esiste

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Allarme immondizia! I paesi etnei come la Campania.

Così si è svegliata Pedara (CT) questa mattina. Cumuli interminabili di immondizia nelle strade e non ci sono più i cassonetti! Che fine avranno fatto i cassonetti? In realtà questa situazione è cominciata già qualche settimana fa e si verifica in diversi comuni etnei: Nicolosi, Tremestieri, Paternò, Mascalucia si ritrovano con le strade strapiene di immondizia. Stamattina si è veramente superato ogni limite.

Io mi chiedo: perché succede questo? Perché non ne parla nessuno?

Immag002

 

Immag003

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