Se ne occupò verso la fine degli anni '40, quando, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il fenomeno UFO cominciò a crescere.
Jung era molto interessato agli UFO e leggeva tutte le notizie che riguardavano il fenomeno. Tre anni prima di morire, nel 1958, scrisse un saggio dal titolo "un mito moderno. Le cose che si vedono in cielo". In questo saggio fornì una interpretazione psicologica del fenomeno inquadrata in una ampia ricapitolazione delle sue teorie psicologiche più importanti. Qui Jung intende anche inserire un messaggio personale che rispecchia tutte le speranze e le paure che egli nutriva nei confronti dell'intera umanità, timori e speranze che ancora oggi ci appaiono tragicamente attuali.
Secondo Jung l'umanità sta vivendo una grande spaccatura tra Inconscio e Io. Da un lato la tecnologia presenta un progresso irrefrenabile, ma dall'altro esiste un inconscio umano ancora radicato ad un tipo di pensiero "primitivo", instintuale, selvaggio. La visione degli UFO (con la parola UFO si intende anche, in una accezione più ampia, il cosidetto "alieno"), rappresenta una oggettivazione fantastica di un inconscio represso con troppa durezza. In conclusione gli UFO non sarebbero altro che un archetipo che determina una visione apparentemente oggettiva.
Nella prima parte del saggio Jung analizza in fenomeno con ironico distacco, ma alla fine sembra essere disposto a dargli un certo credito, perché potrebbe sussistere una sincronicità tra inconscio e fenomeno reale. Si consideri che all'epoca in cui il saggio fu scritto era un periodo di "guerra fredda" in cui il pericolo di "sterminio nucleare" era tutt'altro che una fantasia. Il clima di "fine del mondo" imminente era palpabile e influenzava non poco la collettività.
Lo sviluppo esponenziale della scienza negli ultimi decenni, l'ha resa assolutamente incomprensibile all'uomo medio. La cattiva divulgazione che non riesce a distinguere tra vera scienza e pseudoscienza, ha creato una confusione ancora maggiore. Per questo motivo gli UFO sono diventati la più grande "leggenda metropolitana" della storia e forse lo resteranno per molto tempo ancora.
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