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Il Telescopio Spaziale Hubble ha catturato una spettacolare immagine di un giovane ammasso stellare, dove si formano nuove stelle.

Il Telescopio Spaziale Hubble ha catturato una spettacolare immagine di NGC 3603, una nebulosa gigante che ospita uno dei più giovani e promettenti ammassi di stelle nella Via Lattea. Questo ammasso potrebbe fornire nuovi spunti per comprendere la formazione di nuove stelle. NGC 3603 è una grande regione di formazione stellare e si trova in un braccio di spirale della Via Lattea, a circa 20.000 anni luce di distanza dal nostro sistema solare. L'ultima immagine dal NASA/ESA Hubble Space Telescope mostra un ammasso di giovani stelle circondate da una vasta regione di polveri e di gas. La maggior parte delle stelle luminose a sono stelle di colore blu molto calde le cui radiazioni ultraviolette e i violenti venti stellari, hanno soffiato via le polveri e i gas della nobulosa, creando una vasta zona "pulita". La nuova immagine di Hubble fornisce un quadro "in tempo reale" di molte stelle, le quali hanno la stessa età (poiché sono nate dalla stessa nebulosa), ma hanno masse diverse. Questo consente un'analisi dettagliata dei diversi tipi di stelle in varie fasi della loro vita. Gli astronomi possono quindi confrontare ammassi di età diversa l'uno rispetto all'altro e determinare quali proprietà (come la temperatura e luminosità) si modificano quando le stelle sono vecchie.

Alcune delle stelle più luminose dell'ammasso sono dotate di grande massa. La più grande arriva ad essere 115 volte più massiccia del nostro Sole. Tale massa è vicina al tetto massimo previsto dalle correnti teorie per l'esistenza stabile di una stella.

La nebulosa di NGC 3603 contiene circa 400000 masse solari di gas. Nascosti all'interno di questa vasta nube ci sono un paio di "globuli di Bok" (in alto a destra dell'immagine), dal nome di Bart Bok che per primo li ha osservati nel 1940. Queste sono nuvole scure e molto dense di polvere e di gas con masse che vanno dalle dieci alle cinquanta volte quella del Sole. Essi assomigliano a bozzoli di insetti e sono in fase di collasso gravitazionale, preludio della formazione di nuove stelle. I globuli di Bok sembrano essere alcuni degli oggetti più freddi nell'universo.

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