Il 5 maggio 1997 venivano lanciati i primi satelliti della flotta "Iridium" per telecomunicazioni cellulari a copertura planetaria. In origine erano previsti 77 satelliti in 7 orbite polari: per similitudine furono chiamati "Iridium", l'elemento che ha numero atomico 77 e che quindi ha, nello stato fondamentale, 77 elettroni che gli orbitano attorno. In realtà il progetto finale prevede 66 satelliti in 6 orbite polari ad una altezza di circa 780 chilometri (ma il nome non è stato cambiato in "Dysprosium"). Il lancio più recente è stato effettuato il 11 febbraio 2002. I satelliti Iridium sono relativamente piccoli (circa 4 metri di altezza) ed hanno sezione triangolare. Oltre ai pannelli solari possiedono 3 antenne per le telecomunicazioni chiamate MMA (Main Mission Antennas) dotate di una elevata riflettività le cui dimensioni sono 188 centimetri di altezza e 86 centimetri di larghezza, come la porta di una stanza.
Per essere operativo il satellite deve avere l'asse maggiore puntato verso il centro della Terra ed una delle MMA orientata in avanti. Quando l'angolo tra la linea che congiunge noi con il satellite e la direzione dei raggi riflessi del Sole dalla MMA è prossimo allo 0 (cioè tendono a coincidere) la MMA riflette direttamente la luce del Sole verso di noi ed osserviamo il brillamento (flare). Con opportuni calcoli è quindi possibile prevedere non solo quando il satellite è sopra l'orizzonte (in condizioni normali ha una magnitudine di +6 e quindi al limite della visibilità ad occhio nudo sotto un ottimo cielo, ma ben visibile anche con un semplice binocolo), ma soprattutto quando questo angolo è prossimo allo 0 e quindi le condizioni per un brillamento. E' importante non solo avere i parametri orbitali esatti dei satelliti, ma anche determinare le nostre coordinate con la maggior precisione possibile: infatti, essendo le grandezze in gioco sull'ordine dei decimi di grado, un errore nella determinazione della posizione di 10 chilometri può far variare la luminosità del brillamento di alcune magnitudini. I brillamenti eccezionali (magnitudine inferiore a -8) sono visibili in un raggio di pochissimi chilometri.
I satelliti che variano la propria luminosità perché hanno superfici con riflettività diverse non sono certo una novità, ma l'incremento di splendore dei satelliti Iridium durante un brillamento non ha eguali: è necessario vederlo dal vero per rendersene conto. La cosa straordinaria è la possibilità di prevedere l'istante esatto e la posizione nel cielo ... e fare una bella figura di "mago" con i vostri amici.
Spesso capita che questi satelliti, nel momento di massima luminosità, vengano scambiati per UFO da persone che non li conoscono, come si può leggere in questo articolo.
Come osservarli:
http://www.paolobussola.com/iridium.html
Fonte dell'articolo:
http://www.paolobussola.com/iridium.html
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