domenica 18 aprile 2010

Onde trasversali e onde longitudinali

 

Un’onda che si forma muovendo l’estremità di una lunga molla è un esempio di onda elastica. Essa si chiama così perché si propaga grazie alle proprietà elastiche del mezzo materiale in cui ha origine.

Onda trasversale. Un’onda elastica si può generare spostando alcune spire di una molla in direzione perpendicolare rispetto alla molla stessa. Per esempio, possiamo spostare una delle prime spire per poi rilasciarla: accade così che le spire contigue, sollecitate dalla prima, si mettano anch’esse in movimento, spostandosi trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda. Il processo poi continua, consentendo all’onda di investire spire sempre più lontane.

Onda longitudinale. E’ possibile perturbare la molla anche in un altro modo e cioè avvicinando e poi rilasciando alcune spire di una lunga molla. Si ha così una regione di spire compresse che si sposta lungo la molla, seguita da un’altra zona di spire rade: ciascuna spira, quando è investita dalla perturbazione, oscilla avanti e indietro, spostandosi nella stessa direzione di propagazione dell’onda.

Le onde elastiche non sono presenti solo nelle molle, ma si manifestano in molti sistemi diversi, come una corda tesa o in una sbarra flessibile. Anche i liquidi e i gas hanno proprietà elastiche, perché se vengono compressi reagiscono con una forza che è molto simile a quella esercitata da una molla compressa. Perciò le onde elastiche si possono formare, oltre che nei solidi, anche nei liquidi e nei gas.

Nel filmato possiamo vedere un esempio di propagazione di onde in una molla. In alto abbiamo una tipica onda trasversale, in basso vediamo un’onda longitudinale.

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