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La psicofonia: il fenomeno delle voci dall'aldilà che alcuni dicono di riuscire a registrare. Fantasia o verità?

La psicofonia (detta anche metafonia) è la possibilità, facendo uso di strumenti moderni come radio o registratori, di ascoltare messaggi sonori da parte delle anime dei defunti. Ma questo fenomeno è una realtà o una mistificazione?

Il fenomeno si è sviluppato a partire dal 1959 e ha sostituito le ormai "obsolete" sedute spiritiche con il tavolino. Friedrich Jürgenson fu proprio il primo, nel 1959, che mentre stava registrando il canto degli uccelli, individuò sul nastro le voci di persone che non erano presenti al momento della registrazione. Dopo alcuni anni di prove Jürgenson giunse alla conclusione che si trattava di entità ultraterrene.

Ciò che affascina in questa affermazione è che esisterebbe un nuovo canale per comunicare con l'aldilà, per questo motivo la pratica della psicofonia si è diffusa in tutto il mondo nel giro di pochi anni.

Purtroppo anche in questo caso (come in tutti i fenomeni paranormali) le evidenze scientifiche tardano a giungere. Spesso le attrezzature che vengono usate per registrare le voci dei defunti sono apparecchiature obsolete e non schermate dai rumori di fondo. Al giorno d'oggi le interferenze sono davvero numerose: radioamatori, telefoni cellulari, CB, radio private, trasmissioni televisive, comunicazioni di polizia, carabinieri, vigili del fuoco, vigili urbani, aziende che distribuiscono l'acqua e il gas, radiotaxi, corrieri urbani tipo "Pony Express" e altre ancora.

Inoltre le "voci" registrate spesso sono molto difficili da interpretare. Se all'ascoltatore non viene "suggerita" preventivamente da frase che deve sentire, difficilmente riuscirà a percepire qualcosa di diverso da un farfugliamento incomprensibile. L'interpretazione dei messaggi avviene piuttosto solo dopo un ascolto ripetuto molte volte, finché la ricerca forzata di un significato porta inevitabilmente a individuarlo, anche laddove non vi sia nulla che possa essere riferito a una circostanza paranormale.

Perché allora la "fede" nella psicofonia continua a dilagare in tutto il mondo? La risposta potrebbe essere semplice ed è una risposta che ci viene dalla psicologia. Infatti la maggior parte di coloro che si dedicano a captare i segnali delle voci dei defunti sono persone che hanno subito gravi lutti e che nutrono il disperato desiderio di poter comunicare in qualche modo con i cari scomparsi. Il desiderio, nella mente umana, spesso diventa realtà a causa delle illusioni che molti si portano dentro. Così un fruscio diventa una frase enigmatica, una mezza parola diventa un richiamo, una frase incomprensibile un rimprovero. Allo stesso modo di come crediamo di vedere delle forme di oggetti familiari tra le nuvole (questo fenomeno si chiama pareidolia), finiamo col sentire frasi dotate di significato che emergono misteriose da un incomprensibile rumore di fondo.

In realtà, tutto ciò è solo nella nostra mente.

Commenti

  1. Sono molto critico a proposito di questo strano fenomeno che personalmente chiamo psicofonia. Al contrario di altri che pretenziosamente vogliono attribuirgli altri nomi.
    La psicofonia, a mio parere, altro non è che un'interazione di psicocinesi e percezione extrasensoriale. In altre parole non esisterebbe nessun ponte o telefono con l'aldilà. Non avrebbe nessun senso. Al contrario, però, ogni tanto qualche suono giunge a noi poveri, si fa per dire, mortali. Bucando le maglie della materialità. Per quale motivo? Ad ognuno la sua interpretazione. Io le vedo solo come interferenze a volte ben riuscite a volte meno. Tutto qui, niente di più.
    Per quanto concerne le evidenze scientifiche... Ce ne sono fin che vuoi. Basta leggere qualche libro. E non solo in italiano.
    Anche se in realtà le evidenze scientifiche non comprovano nulla. Ed è vero anche il contrario.
    Perché?
    Mal volentieri ma ti rispondo con una domanda: è mai stata in grado, la scienza, di dare evidenze scientifiche relativamente alla vita? A me risulta di no. Così come non è mai stata in grado di riprodurre in laboratorio un sentimento, oppure una sensazione.
    Ma se hai altri dati... allora fammi sapere.


    Ciao.
    Davide.

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