domenica 9 marzo 2008

Rapimenti UFO: fantasia o realtà?

Chi non ha visto almeno qualche puntata del telefilm X-Files? In molte puntate della bellissima serie televisiva veniva trattato l’argomento dei rapimenti da parte di astronavi aliene (in gergo ufologico: abductions). Secondo la narrazione del telefilm gli alieni rapivano alcuni esseri umani per usarli in esperimenti medici e per creare una razza ibrida umana-aliena.

Questa idea non viene dal nulla. Nella realtà ci sono moltissime testimonianze di persone che affermano di essere state rapite dagli UFO. Ci chiediamo in cosa consistano questi rapimenti e, soprattutto, se possano essere considerati reali o solo frutto di mistificazioni, allucinazioni, o peggio ancora di vere e proprie truffe.

Il maggior numero di casi di abductions si concentra soprattutto nel Nord America, ma non mancano casi in Europa e persino in Italia. I rapimenti UFO seguono di solito uno schema fisso, che solo in rari casi subisce variazioni. Le migliaia di rapiti intervistati di solito narrano uno schema del genere:

- All’inizio si manifestano dei contatti con le entità aliene attraverso la telepatia o i sogni. La persona che “è stata scelta” per il rapimento sogna incontri ravvicinati con creature aliene e comunica con loro attraverso la telepatia. Contemporaneamente nella zona in cui abita il rapito si nota una ondata di avvistamenti UFO.


- Il rapimento avviene di notte, quando la vittima è in casa o in auto. Molti rapiti riportano di essere stati portati via mentre erano a letto, addirittura “teletrasportati” da un raggio dentro l’astronave.


- All’interno dell’astronave i rapiti vengono sottoposti a esami medici di tipo ginecologico o urologico, in realtà più simili a vere e proprie torture. Il tutto viene fatto perfettamente da svegli e senza la minima anestesia, ma con una inquietante sensazione di totale paralisi del corpo! In questa fase il rapito può vedere gli esseri alieni che vengono solitamente descritti come piccoli (altezza inferiore al metro), dalla pelle grigia, testa sproporzionatamente grande rispetto al corpo, grandi occhi neri a mandorla.


- Alla liberazione di solito segue il totale oblio dei fatti per periodi che possono variare dalle settimane fino ad alcuni anni. In ogni caso i rapiti soffrono di disturbi nervosi abbastanza evidenti che li portano a ricorrere alla psicanalisi o all’ipnosi, ed è proprio durante queste terapie che emergono i ricordi rimossi del rapimento.


- Dopo il ritorno dei ricordi la vittima di solito si ritrova in una condizione di ansia e di sgomento che li accompagna per tutta la vita. Molti si lasciano andare alla depressione per molti anni, altri elaborano meglio il trauma ricorrendo a spiegazioni mistiche dei fatti avvenuti, come ad esempio che gli esseri che hanno visto sono creature angeliche che sono venute sulla Terra per amore dell’Umanità ecc.

È difficile dire quanta verità o fantasia si nasconda in queste testimonianze.

In ultimo, i rapiti possono riportare sulla pelle dei piccoli tagli e/o cicatrici o scoprire che all'interno dei loro corpi sono stati inseriti dei piccoli oggetti, apparentemente metallici, definiti impianti e il cui scopo non è stato ancora ben identificato. Si suppone, senza averne le prove, che possano essere utilizzati dagli alieni per localizzare o per monitorare le condizioni psico-fisiche dei soggetti tenuti in esame.

Il più importante investigatore del fenomeno degli impianti extraterrestri è l'ipnoanestesista e ipnoterapeuta statunitense Derrel Sims, ex-agente della CIA e capo investigatore del FIRST, acronimo di "Fund for Interactive Research and Space Technology". Sims è attualmente in possesso di una collezione composta da decine di artefatti rimossi dai corpi dei presunti rapiti e ha pubblicato le conclusioni delle sue indagini nel libro "Alien Hunter: The Medical and Scientific Evidence", scritto in collaborazione con il dott. Roger Leir.

Secondo i due autori gli impianti, in quanto prove fisiche, costituirebbero una delle testimonianze più valide a sostegno della veridicità delle esperienze raccontate dai rapiti. É comunque difficile, anche a detta dello stesso Sims, provare se gli impianti siano effettivamente di natura aliena visto che le indagini, da lui condotte, non hanno ancora portato ad una risposta definitiva.

Secondo il dott. David Jacobs, professore di storia alla Temple University, di Filadelfia, gli alieni stanno attuando, sulla terra, un preciso piano di colonizzazione nell'ambito del quale è prevista la creazione di una razza ibrida che abiterà in futuro il nostro pianeta. Sulla base delle indagini da lui condotte, Jacobs esclude la possibilità che gli alieni possano provare spontaneamente sentimenti come l'amore o l'affetto, che potrebbero eventualmente suscitare per mezzo di manipolazioni della mente.

É evidente che chiunque giunga a tali conclusioni non abbia considerato l'aspetto del profondo cambiamento della personalità del rapito e della sua crescita sul piano spirituale. É vero che nella fase iniziale del rapimento i soggetti prelevati si trovano a vivere uno stato intenso e sconvolgente di paura o di sgomento ma, aiutati dagli stessi alieni, gli addotti riescono in seguito ad accettare quanto stanno vivendo, a comprenderne il significato e addirittura a viverlo come esperienza mistica.

Questo è quanto emerge dagli studi del noto psichiatra John Mack, autore del libro "Rapiti" che si è occupato, personalmente, di sottoporre a sedute di ipnosi regressiva più di un centinaio di protagonisti di abduction.

Nel corso di una seduta Arthur, uno dei "pazienti" del dott. Mack, riferisce che l'intento di questi esseri è quello di comunicare con il genere umano e che per permettere questa comunicazione occorre eliminare la paura. La dimostrazione della veridicità di tale concetto è data dal fatto che, una volta superata la fase traumatica dell'esperienza, i rapiti hanno la possibilità di intraprendere delle discussioni, generalmente per via telepatica, con gli alieni i quali, con amore, spiegano loro il motivo dei rapimenti. Avvalendosi poi di potenti schermi televisivi mostrano agli umani immagini apocalittiche della terra distrutta da un disastro nucleare, da forti terremoti, eruzioni vulcaniche e inondazioni. Alcuni addotti vengono incaricati di svolgere particolari opere di soccorso nel corso di questi futuri martiri. I rapiti identificano in queste immagini delle predizioni ed è per questo che si adoperano per la preservazione della vita.

Da queste brevissime premesse emerge qualcosa di certamente interessante, ma anche qualcosa di realmente confuso e contraddittorio. La mancanza di prove certe e il grande proliferare di teorie spirituali molto new age ci convince che occorre molta prudenza nell’accettare indiscriminatamente le numerose affermazioni sui rapimenti UFO e sugli UFO stessi, pur mantenendo una mente aperta e sgombra da preconcetti.

Nel campo degli UFO purtroppo le opinioni si concentrano in due schieramenti diametralmente opposti: da un lato ci sono gli scettici totali che sono così sicuri che gli UFO sono baggianate che anche se ne vedessero uno atterrare nel loro giardino non lo noterebbero neanche, oppure si convincerebbero di soffrire di allucinazioni; dall’altra ci sono i veri e propri fanatici che sono talmente sicuri dell’esistenza di UFO e alieni che li vedrebbero persino uscire dal loro water!

Allora ci auguriamo che le indagini sui nostri presunti fratelli provenienti da altri pianeti, nel futuro siano condotte da ricercatori che abbiano un certo equilibrio e oggettività e che siano in grado di osservare con mente limpida prove e controprove della loro esistenza.

 

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