martedì 17 marzo 2009

Il residuo della supernova di Tycho

 

Quale stella può avere creato questo enorme palloncino? Quella mostrata è la migliore immagine, ottenuta a lunghezze d’onda multiple, del residuo della supernova di Tycho, il risultato di una esplosione stellare avvenuta 400 anni fa e rilevata dal famoso astronomo Tycho Brahe.

La bellissima foto è un’immagine composta da una ottenuta ai raggi X dall’osservatorio orbitante Chandra X-ray, una immagine infrarossa ottenuta dallo Spitzer Space Telescope, e un’immagine ottica ottenuta con il telescopio di 3,5 metri di Calar Alto, in Spagna.

Il gas in espansione della nebulosa è molto caldo e le piccole differenze di velocità di espansione hanno determinato l’aspetto increspato.

Una stella, chiamata Tycho G, è stata individuata come possibile progenitrice del residuo di supernova, però è troppo debole per essere visibile in questa foto. Trovare la stella che ha originato il residuo è molto importante, perché la supernova di Tycho è stata classificata come di tipo Ia. Il picco di massima luminosità delle supernove di tipo Ia è ben noto e viene usato per calibrare le distanze degli oggetti cosmici più lontani, come galassie o quasars.

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lunedì 16 marzo 2009

Uno sguardo nel passato

 

Il passato possiede sempre un certo fascino, che può essere piacevole o inquietante, a seconda dei casi. Osservare un luogo e confrontare il suo aspetto di ieri con quello di oggi ha quel giusto sapore nostalgico, soprattutto se sono cambiate poche cose.

Questa bellissima immagine mostra una strada, sovrapposta ad arte con una foto del passato di quella stessa strada. E’ cambiato poco, ma alla fine capiamo subito che è cambiato moltissimo: è come se stessimo guardando due mondi diversi. I bambini di allora sono ormai signori di mezza età e gli adulti di allora ormai non vivono più. Il tempo passa e le generazioni passano.

Quella foto è come un portale che ci fa passare in un’altra dimensione, dove non c’è solo il tempo e lo spazio, ma anche i nostri ricordi, brutti o belli, e i nostri sentimenti, anch’essi brutti i belli. Però, sono sempre i nostri sentimenti.

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Nel 2013 i supercomputer saranno in grado di simulare il cervello umano

 

La potenza di calcolo dei computer è aumentata enormemente negli ultimi decenni. Osservando il grafico vediamo che siamo passati da poco più di 10 miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo del 1993 fino a quasi 1 milione di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo attuali.

Osservando l’andamento del grafico possiamo fare alcune previsioni. Ad esempio possiamo raggiungere, in tempi brevi due importanti traguardi.

Nel 2013 la potenza di calcolo, se crescerà sempre allo stesso ritmo, sarà sufficiente per permettere una simulazione funzionale del cervello umano. Nel 2025 sarà possibile persino simulare il “caricamento dati” nella rete neurale del cervello umano.

Cosa significa ciò? Se è possibile simulare l’attività di un singolo neurone, nel 2013 sarà possibile simulare l’attività interconnessa di tutti i neuroni contenuti in media in un cervello umano. Nel 2025 sarà possibile persino simulare questa attività in base all’interazione con dati provenienti dall’esterno (stimoli sensoriali, ad esempio).

La possibilità di “costruire” una “macchina pensante” è vicina? Per il momento saremo in grado solo di simulare un cervello umano, ma il problema non è solo la potenza di calcolo, ma l’algoritmo che dovremmo utilizzare per simulare il cervello umano. Infatti il problema dell’intelligenza non sta nell’”hardware” utilizzato, ma soprattutto nel “software” che lo fa funzionare, cioè in quegli algoritmi, per noi ancora quasi del tutto misteriosi, che riescono a darci quella infinita varietà di stimoli, sensazioni, comportamenti, sentimenti, creatività tipici della mente umana.

Naturalmente questo non significa che non sarà mai possibile creare una “mente artificiale”, anche perché il ritmo di crescita del progresso tecnologico è esponenziale. Se sarà possibile costruire una intelligenza artificiale pari all’uomo, sarà possibile, per questa, realizzare una intelligenza anche superiore a quella dell’uomo?

Questo è il problema della “singolarità tecnologica”. Il progresso tecnologico potrebbe diventare talmente rapido che le “macchine” potrebbero soppiantare l’uomo anche nell’ultima cosa che lo rende superiore a loro: l’intelligenza creativa?

Non lo sappiamo, ma se dovesse succedere, non dovremo aspettare molti anni…

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domenica 15 marzo 2009

Una questione di prospettiva

 

La prospettiva è un concetto molto importante. Con la prospettiva si possono creare effetti davvero simpatici, come vediamo in questa foto. Mangiare il Sole è una cosa impossibile? Ne siamo più sicuri, ma dare l’impressione di mangiarlo è cosa abbastanza facile. Basta prendere le giuste misure e scattare la foto ;-) Che differenza c’è tra illusione e realtà? Pensiamoci bene… Cosa avremmo capito di un’immagine del genere se non avessimo avuto alcuna consapevolezza della grande distanza del Sole dalla Terra?

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Le rose sono rosse per dissuadere, non per attirare

 

Gli scienziati hanno scoperto perché le rose sono rosse: esibendo i loro suggestivi colori si sono evolute per scoraggiare i predatori.

I naturalisti hanno sempre creduto che i fiori avevano sviluppato un aspetto vistoso e colorato per attirare insetti, mammiferi e uccelli necessari per l’impollinazione incrociata.
Ma tre biologi recentemente hanno pubblicato un rapporto che smentisce la teoria, sostenendo la suggestiva ipotesi che invece serva a scoraggiare gli erbivori, questo perché il colore colore rosso indicherebbe degli elevati livelli di cianuro.

Il team ha studiato numerose piante in Australia occidentale e ha messo in evidenza che la necessità di difendersi dai predatori è stato un fattore importante nella loro evoluzione.
Gli esperti delle università di Plymouth, Portsmouth e Curtin, in Australia occidentale, hanno rilevato costantemente livelli più elevati di cianuro nei grandi fiori rossi - come le rose ed i papaveri - che è comunemente impiegato dalle piante per scoraggiare gli erbivori.

Il dottor Mick Hanley, uno degli scienziati che ha condotto lo studio, dice che ciò dimostra che gli animali che mangiano le piante imparano ad associare il colore con il gusto amaro prodotto dal cianuro. 
Hanley ha detto: "Il colore rosso agisce come un avvertimento per i grandi vertebrati erbivori, come emù, pappagalli e canguri, del fatto che il fiore ha un sapore sgradevole o addirittura contiene velenosi composti del cianuro.
Sembra che le piante dell’Australia occidentale non hanno solo messo a punto una notevole difesa contro potenziali predatori dei fiori, ma che lo hanno anche pubblicizzato chiaramente".

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sabato 14 marzo 2009

Gruppo compatto di galassie, numero 90

 

Esplorando il cielo alla ricerca di galassie, l’astronomo canadese Paul Hickson e i suoi colleghi hanno identificato 100 gruppi compatti di galassie. Questi gruppi adesso vengono chiamati gruppi compatti di Hickson (Hickson Compact Groups = HCGs).

Questa bellissima immagine ripresa dal Grande Telescopio Spaziale Hubble, mostra il gruppo HCG 90 con straordinari dettagli.

Si possono vedere tre galassie molto vicine tra loro e in stretta interazione; distinguiamo una polverosa galassia a spirale allungata e distorta tra due grandi galassie ellittiche. Questo incontro ravvicinato ha innescato una furiosa formazione stellare. In una scala di tempo cosmica dell’ordine dei miliardi di anni, le tre galassie si fonderanno in una sola.

HCG 90 si trova a 100 milioni di anni luce di distanza nella costellazione del Pesce Australe (Piscis Austrinus). Il campo fotografato ha una estensione di quasi 80000 anni luce. La cosa interessante è che questo gruppo di galassie è visibile anche con piccoli telescopi.

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venerdì 13 marzo 2009

I pannelli solari nel Sahara potrebbero fornire energia a tutta l’Europa

 

Tutta l’energia di cui avrebbe bisogno l’intera Europa potrebbe essere fornita da un enorme sistema di pannelli solari posti nel deserto del Sahara.

I progressi tecnologici combinati con la riduzione dei costi hanno reso realistico considerare l'Africa del Nord come la principale fonte di importazioni di energia per l’Europa. Sfruttando la potenza del Sole, eventualmente in collaborazione con le “wind farm” lungo la costa del Nord Africa, l'Europa potrebbe facilmente raggiungere il suo obiettivo di generare almeno il 20 per cento del suo fabbisogno energetico da fonti rinnovabili già nel 2020.

La tecnica utilizzata sarebbe quella delle “torri solari” in cui degli specchi riflettono la luce solare concentrandola su un grande contenitore d’acqua. L’acqua evaporando alimenterebbe delle torbine che trasformano l’energia termica in energia elettrica.

L’investimento iniziale potrebbe ammontare ad almeno 50 miliardi di sterline.

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Riccardo Cocciante – Notre Dame de Paris – Bella (Video, testo)

 

In questo video possiamo vedere una magistrale interpretazione di Lola Ponce e Gio’ di Tonno. Il brano è “Bella” che fa parte di quella stupenda opera musicale di Riccardo Cocciante dal titolo “Notre Dame de Paris”.

"Bella"

Quasimodo

Bella
La parola Bella è nata insieme a lei
Col suo corpo e con i piedi nudi, lei
E' un volo che afferrerei e stringerei
Ma sale su l'inferno a stringere me
Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame
C'è
Qualcuno che le scaglierà la prima pietra?
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli di Esmeralda

Frollo

Bella
E' il demonio che si è incarnato in lei
Per strapparmi gli occhi via da Dio, lei
Che ha messo la passione e il desiderio in me
La carne sa che paradiso è lei
C'è in me il dolore di un amore che fa male
E non m'importa se divento un criminale
Lei
Che passa come la bellezza più profana
Lei porta il peso di un'atroce croce umana
O Notre Dame, per una volta io vorrei
Per la sua porta come in chiesa entrare in lei

Febo

Bella
Lei mi porta via con gli occhi e la magia
E non so se sia vergine o non lo sia
C'è sotto Venere e la gonna sua lo sa
Mi fa scoprire il monte e non l'al di là
Amore, adesso non vietarmi di tradire
Di fare il passo a pochi passi dall'altare
Chi
È l'uomo vivo che potrebbe rinunciare
Sotto il castigo, poi, di tramutarsi in sale?
O Fiordaliso, vedi, non c'è fede in me
Vedrò sul corpo di Esmeralda se ce n'è

Quasimodo, Frollo, Febo

Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame
C'è
Qualcuno che le scaglierà la prima pietra?
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli d'Esmeralda
Di Esmeralda

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giovedì 12 marzo 2009

Evanescence – Everybody’s fool – video, testo e traduzione

 

Spesso molti brani musicali cantati in inglese sembrano molto orecchiabili per chi non riesce a cogliere il significato delle parole. Però, non appena leggiamo la traduzione del testo ci rendiamo conto che non c’era alcun significato e sono solo frasi senza senso ripetute più volte.

Nel caso dei testi delle canzoni degli Evanescence questo non succede. Basta ascoltare questo brano, dal titolo Everybody’s Fool, (il cui video è davvero molto bello) per capire che la musica è bella e il testo lo è altrettanto, perché è carico di significati profondi che richiamano l’alienazione della vita dei nostri tempi, in cui l’apparire è più importante dell’essere.

 

Testo in lingua originale:

Everybody's fool

Perfect by nature
icons of self indulgence
just what we all need
more lies about a world that

never was and never will be
have you no shame don't you see me
you know you've got everybody fooled

look here she comes now
bow down and stare in wonder
oh how we love you
no flaws when you're pretending
but now i know she

never was and never will be
you don't know how you've betrayed me
and somehow you've got everybody fooled

without the mask where will you hide
can't find yourself lost in your lie

i know the truth now
i know who you are
and i don't love you anymore

it never was and never will be
you're not real and you can't save me
somehow now you're everybody's fool


Traduzione:

Perfetta per natura
icone della soddisfazione personale
quello di cui tutti abbiamo veramente bisogno
più bugie su questo mondo

non era e non sarà
non provate vergogna? non mi vedete?
voi sapete che siete tutti stati ingannati

guarda qui, lei (bugia) arriva ora
inchinati e guarda fisso la meraviglia
oh quanto ti amiamo
niente imperfezioni quando tu stai fingendo
ma ora la conosco (la bugia)

non era e non sarà
non sapete quanto mi avete tradito?
e, per un motivo o per l'altro, siete stati tutti ingannati

senza la maschera dove tu ti nasconderai
non puoi trovare te stesso perso nella tua menzogna

conosco la verità ora
so chi sei
e non ti amo più

non era e non sarà
tu non sei vera e non puoi salvarmi
per qualche motivo ora tu sei l'inganno di tutti

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mercoledì 11 marzo 2009

Il domatore e il premio Nobel

 

La forza e il prestigio di un leader, il rispetto che egli suscita, sono sempre in funzione dell’ambiente in cui si esprime, dell’eco-sistema che gli consente (oppure no) di essere un “dominante”.

Per esempio un domatore è “forte” nella gabbia di un circo, ma “debole” nell’aula di un Parlamento. Analogamente un “premio Nobel” per la Fisica è “forte” in un anfiteatro universitario, ma sarebbe subito fatto a polpette nella gabbia di un circo.

Ognuno, cioè, è un individuo “alfa” nel suo recinto: difficilmente può diventarlo in quello altrui (perché cambia l’eco-sistema). Il tipo di rapporto gerarchico, in sostanza, dipende dalla qualità di “animali” che si trovano nell’arena. Un domatore che volesse usare la frusta in Parlamento verrebbe subito arrestato; analogamente, un parlamentare che pronunciasse un discorso sui diritti dell’uomo (o del leone) in una gabbia di leoni, verrebbe rapidamente sbranato.

In una gabbia il rispetto lo si ottiene sia bastonando, sia facendo vedere il bastone del potere, cioè il simbolo della propria forza.

Se il leone non vede questi simboli (pacificanti) dell’”autoritarismo”, perde rispetto, e può diventare veramente aggressivo quando gli si chiede di fare un certo esercizio.

Le stesse regole valgono per avanzare nel rango gerarchico. Racconta Jane Goodall, una studiosa che ha osservato per oltre 8 anni la vita degli scimpanzè in piena libertà, in una foresta centro-africana, che uno di questi scimpanzè riuscì un giorno a migliorare il proprio rango nel gruppo incutendo rispetto negli altri con i forti rumori che aveva imparato a produrre battendo con un bastone su una latta di petrolio.

Una foto di Jane Goodall con uno degli scimpanzè oggetto dei suoi studi.

Anche noi battiamo i pugni sul tavolo, o alziamo la voce quando vogliamo farci rispettare. Il “rumore”, come lo sfarzo, è un simbolo esterno di forza. E può incutere non solo rispetto, ma anche ammirazione.

L’arrivo dei potenti, un tempo (ma anche oggi, in fondo n.d.R.), era preceduto da trombe e tamburi, e così gli attacchi militari. Nei concerti di jazz il pubblico più sprovveduto è quello che applaude gli assoli di batteria, nei comizi quello che applaude le intemperanze vocali dell’oratore.

Facite ‘a faccia feroce,” consiglia un vecchio detto napoletano. Ed è vero. Quando non si è culturalmente educati ad apprezzare certi valori “interni”, non visibili, i simboli del prestigio e della forza diventano allora quello “esterni”, cioè l’apparenza, la facciata, la faccia.

Per questo in una popolazione arretrata, l’autoritarismo incute rispetto, la solennità suscita ossequio, il linguaggio aulico provoca ammirazione, mentre la semlicità, la tolleranza, la cortesia vengono scambiate per debolezza, e in definitiva vengono “sbranate”.

Mi viene in mente, in proposito, un episodio molto significativo che mi raccontava un amico: quando Ferruccio Parri, uomo di grande civiltà e democrazia, diventò Presidente del Consiglio nel dopoguerra e si installò a Palazzo Chigi, si comportò con grande semplicità con tutti, anche con gli uscieri.

Ferruccio Parri

Questo suo modo di comportarsi non suscitò apprezzamento, ma quasi delusione: la sua mancanza di autoritarismo veniva scambiata per mancanza di autorità. Lo soprannominarono “Giaccacorta”.

Quando si è abituati ad altre giacche, evidentemente è l’abito che fa il monaco, è l’ermellino che fa il potente; tutto il prestigio morale e intellettuale di un individuo non valgono un’occhiataccia e un pugno sul tavolo di un autocrate qualunque.

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[Bibliografia: “La vasca di Archimede”, 1975, Piero Angela, ed. I Garzanti]

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Obama investe sulla scuola, in Italia si taglia sulla scuola. Ma perché i nostri politici sono così ottusi?

 

Per risolvere il problema della povertà e delle differenze sociali l’elemosina non è mai stata una buona soluzione. La social card, uno dei più grandi fallimenti dell’attuale governo, non è una buona idea.

Negli USA, dove chi governa ha quel minimo di buona fede che non guasta, si è pensato bene di investire nell’educazione scolastica. E fanno bene, perché l’economia di un paese cresce di pari passo con il livello di istruzione. Lo sanno anche i bambini, però, cosa strana, i nostri politici non lo sanno e non lo hanno mai saputo.

 

Dai noi in Italia si taglia sulla scuola, sulla ricerca e si torna all’obsoleta energia nucleare. Da incubo. Tutte cose che finiranno per acuire la crisi in maniera tremenda.

Forse questo passaggio storico riporterà gli USA abissalmente più in alto dell’Italia, come alla fine della Seconda Guerra mondiale, quando nel progresso tecnologico e sociale erano 50 anni avanti a noi?

Invece di colpire i fannulloni e gli ignoranti della scuola e della PA, perché non colpiamo i fannulloni e gli ignoranti della politica, che quelli producono sì danni irreparabili?

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...