Nato a Bombay nel 1931, Anthony De Mello, padre gesuita, ebbe una grandissima influenza su tutti coloro che incontrò a qualunque ceto, razza o religione appartenessero. Lo stesso De Mello confessò un giorno che l’origine della sua fede e del suo entusiasmo nei confronti del cristianesimo fu molto probabilmente legato alle esperienze della sua prima infanzia in India. Durante quei primi anni, infatti, fu esposto sia alla tradizione indù, sia a quella buddista, che influenzarono grandemente il suo semplice cristianesimo. Entrato, non ancora sedicenne, nella Compagnia di Gesù nel 1947, mentre era ancora un giovane gesuita fu inviato dai suoi superiori in Spagna, cosicché poté studiarne la spiritualità. In quel paese fu influenzato da diversi santi e scrittori mistici cristiani, in particolare da Teresa d’Avila e Giovanni della Croce. In seguito fu mandato sempre dall'Ordine Gesuita negli Stati Uniti per studiare psicologia. Molti osservatori notarono che la fusione del retroterra psicologico di De Mello, unito alle riflessioni sulle teorie del bene e del male contenute sia nella spiritualità orientale sia in quella occidentale, gli fornirono la miscela esplosiva che in seguito affascinò molti del suoi studenti. Durante l'ultima parte della sua vita Anthony De Mello tenne corsi e ritiri nel Centro Spirituale Sadhana, nei pressi di Bombay. In quel periodo si accrebbe la sua fama, e fu chiamato a condurre seminari e corsi di esercizi spirituali in tutto il mondo. Morì improvvisamente a New York, nel giugno del 1987, proprio mentre stava tenendo uno di questi corsi all’Università di Fordham. Dopo la sua morte le raccolte delle sue lezioni e dei suoi discorsi sono state tradotte in tutto il mondo. Sempre più persone hanno potuto trovare ispirazione nel tesoro di saggezza del suo “pensiero positivo". Fonte: www.demellopensieropositivo.it
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