Quando viene riscaldato un solido, per esempio del ghiaccio, la sua temperatura aumenta e così pure l'energia cinetica delle molecole. Alla temperatura di fusione, che è caratteristica di ogni sostanza, il calore fornito viene assorbito fino a che tutto il solido non è passato allo stato liquido. Questo calore viene definito calore latente di fusione, perché non provoca alcun innalzamento della temperatura. Quando tutto il solido e fuso, la temperatura torna a salire fino alla temperatura di ebollizione. Finché tutte la particelle non sono allo stato aeriforme, la temperatura rimane costante; il calore fornito prende il nome di calore latente di evaporazione. Continuando a fornire calore, la temperatura torna a salire.
Mettiamo ora in relazione in un grafico la temperatura in funzione del tempo. Il primo segmento rappresenta il riscaldamento del solido. Nel punto a il solido fonde, la temperatura rimane costante fino a quando non è completamente fuso. Nel punto b il liquido aumenta la sua temperatura fino al punto c che rappresenta la temperatura di ebollizione. Il calore fornito non provoca alcun aumento di temperatura fino al punto d, in corrispondenza del quale tutto il liquido è passato allo stato gassoso. Dal punto d il gas potrà aumentare nuovamente la sua temperatura.
Passaggi di stato e temperatura |
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