La mania è uno stato psicopatologico caratterizzato da alterazioni del tono dell’umore, ipereccitazione, euforia, logorrea (tendenza a parlare eccessivamente), iperattività motoria. Chi è affetto da manie ha una sfrenata volontà di dimostrare le proprie capacità attraverso una serie di azioni scarsamente basate sulla realtà, che lo mettono in contrasto con l’ambiente.
Nelle forme più lievi (ipomania) si osserva gaiezza, loquacità, iperattività e incapacità di soffermarsi in modo conclusivo su qualche compito. Nelle forme più gravi, alla socievolezza può sostituirsi malumore, litigiosità, fino al cosiddetto “furore maniacale”.
La mania è una fase della psicosi maniaco-depressiva, in cui si alternano fasi di tristezza, sensi di colpa e mancanza di stima a episodi maniacali, cioè di euforia, di eccessiva allegria e fiducia in se stessi. Nell’uso comune il termine viene erroneamente adoperato nel significato di “idea fissa” o di delirio.
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