Metempsicosi è un termine di origine greca che designa la credenza nella trasmigrazione (il trasferimento, il passaggio) delle anime individuali in corpi, oggetti o elementi della natura dopo la morte. Presente in orientamenti filosofici o religiosi molto diversi tra loro, è individuabile anche in molte culture primitive, compare nell’India antica all’interno dell’induismo, del giainismo e del buddhismo.
Ciò che noi chiamiamo anima è un’esistenza che si realizza in varie forme vitali possibili (uomo, animale, pianta); il ciclo delle esistenze, detto samsara, è determinato dai meriti o dai demeriti acquisiti in una forma vitale; i meriti conducono a forme superiori d’esistenza e i demeriti a forme inferiori.
Questo meccanismo sorregge ideologicamente la struttura sociale in caste, in quanto la nascita in una casta o nell’altra è determinata dal comportamento nella vita precedente. La metempsicosi viene evocata nell’antica Grecia da vari pensatori tra cui Platone.
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