Per biodegradazione si intende una serie di processi chimici e biologici che portano, attraverso l’azione di microrganismi, alla decomposizione delle sostanze. La biodegradazione è fondamentale per la purificazione dell’ambiente: i microrganismi demolitori eliminano infatti dalla terra a dall’acqua sostanze altrimenti inquinanti.
Non tutto però possiede lo stesso grado di biodegradabilità: le sostanze di origine naturale, in genere, si decompongono completamente; mentre quelle di origine industriale (materie plastiche, gomma, detersivi, diserbanti, antiparassitari, ecc…) possono resistere all’attacco dei microrganismi anche per secoli. La quantità di materiali non biodegradabili normalmente utilizzati è infatti una delle prime cause di inquinamento del nostro pianeta.
Per questo è molto importante ridurre al minimo la dispersione di queste sostanze difficilmente smaltibili (una lattina impiega 200 anni a decomporsi, una bottiglietta di plastica quasi 1000).
Dato l’impatto devastante sull’ambiente di molte delle sostanze prodotte dall’uomo, negli ultimi decenni sono stati imposti livelli di biodegradabilità minima per molte di esse: per esempio, nel 1971, per legge, i detergenti sintetici devono essere biodegradabili almeno all’80%.
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un tuo commento!