domenica 16 dicembre 2007

Grazie 1000. Anzi... grazie ai 1000 e più visitatori che hanno deciso di visitare il mio blog venerdì scorso!

E' con grande sorpresa che ho potuto constatare che venerdì 14 dicembre 2007 il mio blog è stato visitato da oltre 1000 (per la precisione sono 1048) visitatori unici. Per molte blogstar sarà un numero davvero irrisorio, ma per me è davvero un record! Un record davvero inaspettato, quando, solo pochi mesi fa, ho cominciato a scrivere questo blog.

Grazie 1000! Grazie AI 1000! Grazie anche a tutti gli altri! :-)

Alfred Adler: il primo eretico della psicoanalisi

Dopo aver parlato in questo blog di Freud e di Jung, adesso passiamo ad un altro dei cosidetti "padri" della psicanalisi. Si tratta di Alfred Adler, austriaco, nato a Rudolfheim il 7 febbraio 1870 e morto ad Aberdeen il 28 maggio 1937. Egli è considerato il primo eretico della psicoanalisi perché spostò l'attenzione dagli aspetti biologici della mente umana agli aspetti sociali. Secondo Adler l'istinto più importante è quello sociale da cui derivano i sentimenti di amore, amicizia, tenerezza, altruismo e i loro contrari.

Nel dettaglio della teoria psicanalitica di Adler, che egli chiamò psicologia individuale, ci sono due istanze innate: la volontà di potenza, che è il bisogno di sopravvivere ed affermarsi e il sentimento sociale che si deve intendere come il sentimento di cooperare con la comunità in cui si vive. L'equilibrio tra queste due istanze corrisponde alla buona salute mentale, il loro conflitto porta invece alla nevrosi.

Adler notò che ogni individuo, nel corso della sua esistenza, cerca sempre di crescere cioè cerca di muoversi da una posizione vissuta come inferiore, ad una meta di superiorità. Da qui nasce il termine volontà di potenza, di matrice nietzcheana, che spiega il motivo per cui l'individuo tende a reagire alla propria inferiorità spostandosi verso l'alto, usando gli artifici nevrotici nel suo cammino.

Adler era di salute precaria e soffriva di rachitismo e questa sua condizione influenzò enormemente il suo pensiero che è largamente incentrato sul sentimento di inferiorità e i problemi di socializzazione. Il sentimento di inferiorità caratterizza il bambino alla sua nascita ed è normale nell'infanzia. Si trasforma in complesso di inferiorità nell'adulto quando vengono a mancare le condizioni educativo-ambientali che consentono al bambino di liberarsene nel corso della crescita. Ad accentuare il complesso di inferiorità possono concorrere quella che Adler chiama inferiorità d'organo, intesa come insufficienza fisica o estetica e la costellazione familiare intesa come rivalità fra i fratelli a cui Adler attribuisce un'importanza maggiore che ai genitori. La compensazione è una delle modalità che la volontà di potenza usa per superare il sentimento di inferiorità. La compensazione non deve essere vista solo come espediente nevrotico ma anche come elemento di superamento dell'inferiorità. Adler fa una distinzione tra compensazioni e supercompensazioni e tra compensazioni positive e negative: quelle negative e la supercompensazione interferiscono con il sentimento sociale. La progettazione di piani di vita può comportare una valutazione di sé e del mondo che smettono di essere oggettive, producendo quelle finzioni che restano nell'ambito della normalità psichica finché non distanziano troppo l'individuo dai suoi simili e non alterano la coerenza del pensiero.

Per una più ampia trattazione visitate: Filosofico

venerdì 14 dicembre 2007

La più bella immagine astronomica del 2007! La meravigliosa faccia della galassia a spirale IC 342.

Questa meraviglia si chiama IC 342, è lontana 11 milioni di anni luce ed è classificata come una galassia a spirale. Se questa galassia si fosse trovata in una regione del cielo in cui non c'era il disturbo delle stelle e dei gas della nostra galassia, probabilmente sarebbe stato uno degli oggetti celesti più belli e famosi. Purtroppo questo bellissimo esempio di spirale vista di faccia si proietta in una regione celeste in cui stelle e gas producono una sensibile diminuzione della luminosità a causa dell'assorbimento della radiazione. Un fenomeno simile a quello che vediamo quando osserviamo una luce attraverso una cortina di fumo.

Nelle immagini ad alta risoluzione (attenzione! download pesante!), possiamo vedere le strutture di IC 342 e si possono distinguere zone in cui c'è intensa formazione stellare (le zone punteggiate di rosso) e regioni in cui c'è polvere stellare (quelle scure). Stando ben attenti si possono vedere anche tante altre galassie lontanissime che si stagliano prospetticamente sulle braccia a spirale.

giovedì 13 dicembre 2007

Le foto dei 10 pesci più orrendi del mondo!

Chlamydoselachus anguineus

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Cetorhinus maximus

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"Squalo goblin"

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Lamprede

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Dettaglio di una lampreda

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"Pescecane Golia"

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"Non classificato" (non si riesce a reperire il nome)

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"Pesce granatiere"

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"Blob Sculpin"

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"Pesce lupo"

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Un pesce lupo in tutta la sua lunghezza

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Un altro tipo di pesce granatiere (altrettanto brutto)

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Fonte: AnglingMASTERS

Spettacolare filmato di un superfluido che attraversa il vetro come se fosse un colabrodo!

La superfluidità è uno stato della materia caratterizzato dalla completa assenza di viscosità. I superfluidi, se messi in un percorso chiuso, possono scorrere infinitamente senza attrito. In questo filmato vediamo invece che un superfluido (elio liquido) riesce tranquillamente ad attraversare il fondo di un contenitore di vetro come se fosse un colabrodo. Per diventare superfluido, l'elio liquido è stato portato ad una temperatura inferiore ai 2,17 gradi Kelvin.

 

mercoledì 12 dicembre 2007

Un ragno gigante attacca lo Space Shuttle! (filmato)

Guardate queste immagini "apocalittiche!" :-)

Il comportamento omosessuale delle mosche della frutta può essere cambiato nel giro di poche ore!

Gli studi più recenti indicano che il comportamento omosessuale, sia degli esseri umani che degli animali, è di origine biologica e non dipende dall'ambiente familiare e sociale. In poche parole non è un comportamento appreso.

Un nuovo studio ha messo in evidenza che sia alcune sostanze che la manipolazione genetica possono disattivare il comportamento omosessuale delle mosche della frutta nel breve volgere di alcune ore!

Se gli studi di genetica indicano che l'origine dell'omosessualità è una questione di geni, la scoperta che questa è influenzata da alcune sostanze, rimette tutto in discussione.

Naturalmente la domanda sorge spontanea: negli esseri umani la situazione è simile? Ovviamente è possibile pensare che negli esseri umani l'omosessualità possa essere un comportamento acquisito in misura molto maggiore rispetto agli animali, ma se fosse possibile disattivarla?

Pensiamo ad uno scenario fantascientifico, in cui, per scelta personale qualcuno cambia il proprio orientamento sessuale. Quanti sarebbero coloro che sono omosessuali che vorrebbero diventare etero? E, soprattutto, ci sarebbe mai qualche etero che vorrebbe diventare omosessuale?

Voi cosa ne pensate?

Questo è il link all'articolo (in inglese) in cui si parla della scoperta del gene dell'omosessualità nelle mosche della frutta.

martedì 11 dicembre 2007

Le turbine subacquee nell'oceano potranno generare energia rinnovabile sfruttando le correnti sottomarine

Una delle più grandi risorse energetiche inutilizzate nel mondo è quella generata dal moto del mare. Mentre le turbine eoliche galleggianti e i generatori che sfruttano il moto ondoso vengono utilizzate in tutto il mondo, ancora ci rimane una fonte di energia largamente inutilizzata, le correnti oceaniche sottomarine. I ricercatori del Center of Excellence in Ocean Energy Technology hanno sviluppato una tecnologia che consentirà loro di utilizzare le correnti oceaniche e che potrebbe coprire il fabbisogno energetico di tutta la Florida.
L'idea consiste nel costruire una serie di turbine che intercetterebbero il flusso della Corrente del Golfo. Le turbine sono state progettate per essere di circa 100 metri di diametro. Saranno collegate a una boa che si occupa della generazione di energia elettrica. La corrente del Golfo trasporta miliardi di litri al minuto, per cui l'impatto ambientale di queste turbine sarebbe trascurabile.
L'installazione delle turbine richiederà tempo e lunga ricerca, per questo motivo il team di scienziati è al lavoro per sviluppare un prototipo considerevolmente più piccolo che fornirà dati sufficienti per valutare se l'installazione di un sistema di questo tipo avrà un impatto negativo sulle forme di vita che attraversano questa parte dell'oceano. Il prototipo verrà realizzato nel febbraio 2008.

lunedì 10 dicembre 2007

Queste pazze, pazze nubi! (immagine)

 

nubi

Questa curiosa formazione nuvolosa è stata fotografata a Palmdale, California, alcuni giorni fa. Si tratta di una sovrapposizione di nubi lenticolari, simili alla contessa dei venti, che spesso si forma in prossimità di rilievi montuosi.

 

La contessa dei venti.

 

Questa nube lenticolare è davvero perfetta. Somiglia a qualcosa di familiare... ma se ne vedete una non abbiate paura, non è una invasione aliena!

Una classificazione completa delle formazioni nuvolose è reperibile presso questo sito.

domenica 9 dicembre 2007

Lo splendore del nucleo della Via Lattea

 

Una immagine (davvero spettacolare) ad alta risoluzione è reperibile a questo indirizzo:

http://img141.imageshack.us/my.php?image=ssc200602a1vu0.jpg

ssc200602a1vu1

Il centro della nostra Galassia, chiamata Via Lattea, si trova a circa 30000 anni luce dal nostro Sole. La Via Lattea è una galassia a spirale, simile a quella visibile nella foto. Al suo centro c'è un nucleo (bulge), di forma tondeggiante, formato da miliardi di stelle. Questo nucleo è visibile, parzialmente nascosto da nubi di gas, nei nostri cieli in una zona compresa tra le costellazioni del Sagittario e dello Scorpione.

In questa spettacolare foto, ottenuta con il Telescopio Spaziale Spitzer della NASA nell'infrarosso, si può osservare una regione del centro della Via Lattea, con un'ampiezza orizzontale di 890 anni luce e verticale di 640 anni luce. L'immagine, in falsi colori, mostra stelle giovani avvolte nei loro bozzoli di gas e polveri, stelle vecchie ormai di colore rosso e nubi di gas e polveri.

Una simile visione non può che suscitare in noi una domanda: possibile che non esista nessun luogo in cui c'è vita in questo immenso calderone di stelle?

 

sabato 8 dicembre 2007

Origini del Natale

Il 21 dicembre è una data speciale, sul calendario. Avviene, infatti, il Solstizio di Inverno… cioè la notte più lunga ed il giorno più breve dell’anno. Dal 22 dicembre, minuto dietro minuto, le ore di luce aumentano, fino all’apoteosi del Solstizio di Estate, il 22 giugno; in quella data si avrà il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno.

Nei primordi della storia i popoli vivevano di caccia, pastorizia ed agricoltura: attività, tutte, che costringevano a lunghissimi periodi all’aria aperta. Per ripararsi dal freddo e dalla pioggia della cattiva stagione ci si rintanava in grotte od in capanne; con il freddo anche il cibo scarseggiava. L’inverno era insomma sempre, per umani ed animali, un durissimo calvario di gelo e fame.

Proprio perché simboleggiava l’inizio dell’agonia dell’inverno, sin dai tempi più remoti quella del 21 dicembre è stata quindi vissuta come la notte più magica dell’anno. E considerandola magica, quasi tutte le popolazioni antiche la trascorrevano tra grandi feste e sacrifici di ringraziamento agli dei; si accendevano anche enormi falò nei campi, usanza che dura ancora oggi in parecchie nazioni, Italia compresa… Il 25 dicembre poi, in molte parti del mondo si celebrava la nascita di un dio... Già 3600 anni fa veniva festeggiata in Persia la nascita di Mitra, figlio del Sole e Sole egli stesso. In Egitto si ricordava la nascita di Osiride e di suo figlio Oro. In Babilonia si festeggiava il dio Tammuz, unico figlio della dea Istar rappresentata con il bimbo in braccio e con una aureola di dodici stelle attorno alla testa: l’icona della madre con il figlio neonato risale alla notte dei tempi ed ha sempre simboleggiato la Madre Terra che produce i suoi frutti. In Messico si festeggiava la nascita del dio Quetzalcoatl e nello Yucatan quella del dio Bacab. Anche il dio azteco Huitzilopoctli vede la luce il 25 dicembre, mentre gli scandinavi festeggiavano la nascita del dio Freyr. In Grecia nasce Bacco ed in Siria Adone.

L’elenco potrebbe continuare, ma fermiamoci qui, dopo aver sottolineato che quelli citati sono tutte divinità legate alla simbologia del Sole.

Ma perché nascite sacre il 25 e non il 21? Da una concezione che risale a tempi lontanissimi, nei giorni dal 22 al 24 dicembre sembra che il Sole, nel suo moto apparente, si fermi (Solstitium significa “Sole fermo”): è quindi il momento del massimo declino dell’Astro. Il 24 il Sole sembra riprendere il cammino, ogni giorno un po’ più verso l’alto fino al Solstizio di Estate…

Una data, quella del Solstizio di inverno, non solo astronomica ma anche esoterica. Su questo piano si dice infatti che nel momento in cui il Sole raggiunge il suo minimo di influssi sulla Terra (e si intorpidiscono quindi al massimo le forze fisiche), un Raggio Verde parta dal più profondo dell’Universo ed attraversi per un istante la Terra stessa. E’ il Raggio del Puro Spirito, del maggior contatto del Materiale con le Forze Superiori.

Per tornare alla Storia ed a tempi a noi più vicini, nell’antica Roma per salutare il Solstizio di Inverno venivano celebrati i Saturnali, in onore di Saturno, protettore dell’agricoltura; i festeggiamenti duravano dal 17 al 24 dicembre ed in tale periodo si chiudevano le scuole ed i tribunali; ci si scambiava visite e doni, sparivano le classi sociali. Per tutto l’anno era proibito, nella città, il gioco d’azzardo; ma poiché era strettamente legato a Saturno, durante i Saturnali esso veniva tollerato. Era quindi quasi d’obbligo, in tale periodo, giocare anche a soldi… immaginavate quali lontane radici si nascondono sotto un innocente giro di tombola? Il giorno 24 si concludeva con un grande banchetto illuminato da lumini e candele, con brindisi e scambio di auguri. Il giorno 25 era dedicato al Sole Invicto: il Sole, cioè, che sembra sul punto di essere inghiottito dalle tenebre ma invece risorge e torna a brillare, a scaldare, a riportare la Vita sulla Terra.

Con l’espandersi dell’Impero verso Oriente, soldati e mercanti vennero a conoscenza del culto del dio Mitra, che pian piano venne introdotto a Roma. Esso fece talmente presa sulla popolazione, che nel 274 d.C. l’Imperatore Aureliano lo ufficializzò. E poiché anche Mitra, come già accennato, simboleggiava il Sole, la sua festa fu sovrapposta a quella del Sole Invicto; il 25 dicembre, come già avveniva in Persia.

Mitra ha sorprendenti analogie con la figura del Cristo. Nasce in una grotta e gli viene affidato dal Padre Sole il compito di contrastare Ahriman, spirito maligno che vuole distruggere il mondo. Mitra, quando la sua missione salvifica é compiuta, partecipa con i suoi adepti ad un banchetto; dopo aver consumato il pasto come atto sacrificale, il dio sale al cielo su un Carro di Luce, per riunirsi al Padre Sole. Separati nettamente grazie all’intervento di Mitra il Bene dal Male, la vita sulla Terra sarebbe andata avanti sino al Grande Anno, periodo dell’Apocalisse. Mitra sarebbe allora tornato sulla terra per separare i giusti dai peccatori: ai primi avrebbe offerto la bevanda dell’immortalità, resuscitando anche i loro corpi fisici; i secondi sarebbero stati distrutti dal fuoco. Il culto di Mitra contemplava anche il battesimo.

E veniamo al nostro Natale. Al di là dei Vangeli, o meglio del Vangelo (è solo quello di Luca che narra la Nascita), esistono pochissime notizie storiche del passaggio di Gesù sulla terra, in particolar modo della sua nascita e dei suoi primi 30 anni… Luca dice che era in atto un censimento nelle Province romane e che in una di queste province (la Palestina) regnava Erode. Era caldo, perché i pastori erano, con le greggi, in montagna… Una Grande Stella brillava nel cielo… Sulla base del censimento di Erode e della Grande Stella (interpretata dagli astronomi come una congiunzione particolarmente luminosa di Giove con Saturno), gli storici fanno risalire questa nascita a sette-otto anni prima di quanto ufficialmente si dica. Oggi insomma, dovremmo essere nel 2014 e non nel 2007 d.C.!

Il punto non è però qui l’anno, ma il giorno ed il suo significato altamente simbolico. Cristo, in qualsiasi giorno sia avvenuta la sua nascita, è sceso sulla terra, si è fatto Uomo, per salvare gli uomini dalla condanna del Peccato Originale; e anche per portare la Luce della Verità in un mondo offuscato dalle tenebre del paganesimo… Quale giorno più adatto quindi, per ricordare la sua venuta sulla terra, di quello del 25 dicembre, per tutte le motivazioni simboliche suddette?

Questo fece infatti la Chiesa, nel 353 d.C., primo anno in cui il culto di Mitra venne sostituito con quello di Cristo. Proprio per le sorprendenti analogie tra le due storie, si insinua che il Cristianesimo altro non è stato che un cambio di nome di divinità… Ma i Discorsi della Montagna, le parabole, l’Uguaglianza tra gli uomini, la Tolleranza, il Perdono, la Carità, il riconoscimento di una dignità alle donne in un mondo ancora ferocemente misogino, non appartengono al culto di Mitra…

Forse non c’è stata sovrapposizione di nomi quindi, ma è più probabile che, proprio perché Mitra era entrato profondamente nell’animo del popolo, e perché di Gesù giovane mancavano notizie, le due figure si siano un po’ fuse. Tanto era radicato Mitra tra le genti dell’Impero romano, che la Chiesa cattolica impiegò secoli per cancellarne del tutto il ricordo… E forse c’è riuscita soltanto tollerando che parte della storia mitraica si inglobasse in quella di Gesù… nella forma, non certo nella sostanza.

Questo è bene sottolinearlo; il Natale non è insomma la semplice sovrapposizione di una festa cattolica su credenze, miti e riti pagani (come alcuni vogliono far credere), ma un insieme di profondi simbolismi spirituali che, emergendo nell’inconscio collettivo dalla profondità della storia, si intrecciano nella coscienza e si perpetuano di generazione in generazione nei millenni; sogni e speranze, aspirazione al Trascendente rimangono immutate nel cuore degli uomini, qualsiasi siano i nomi con i quali, di volta in volta, vengono chiamati.

Fonte: http://www.convivioastrologico.it/articoli_vari/natale.htm

Preservativo + acqua = fuoco. Guardare il filmato per credere!

L'ho postato perché è un filmato davvero curioso e, soprattutto, perché si basa su un principio di Fisica. Guardare per credere!

Due delle lune di Saturno somigliano a dischi volanti e si accrescono raccogliendo il materiale degli anelli (filmato e foto)

Due delle numerose lune di Saturno dovrebbero somigliare a dischi volanti, come hanno rilevato alcune osservazioni della sonda Cassini. Le lune, che si trovano all'interno del sistema di anelli del pianeta, presentano una cresta di materiali accumulati attorno al loro equatore.

Queste lune furono scoperte dalla sonda Voyager all'inizio degli anni '80 e furono chiamate Pan e Atlas. Pan, con un diametro di 33 km, orbita attorno a Saturno in una zona vuota degli anelli chiamata "divisione di Encke"; Atlas, con i suoi 39 km di diametro orbita oltre l'anello A.

Entrambe le lune hanno una forma appiattita, ma la loro somiglianza con un UFO è diventata evidente solo recentemente grazie alle telecamere ad alta risoluzione della sonda Cassini.

Le immagini hanno rivelato che i loro rigonfiamenti equatoriali giacciono sullo stesso piano degli anelli e quindi potrebbero essere formati da materiali "spazzati" via dagli anelli stessi.

 

venerdì 7 dicembre 2007

La singolarità tecnologica e la fine dell'umanità

Anche in questo blog si è parlato, con tono scettico, delle varie profezie della fine del mondo, mettendo in evidenza quante volte la fine del mondo non si è verificata. Tuttavia esisterebbe una ipotesi "scientifica" della fine del mondo e si chiama singolarità tecnologica. In realtà la singolarità tecnologica non è una vera e propria fine del mondo, ma potrebbe essere un serio pericolo per l'umanità.

Di cosa si tratta esattamente? Ebbene, tutto parte dal concetto di intelligenza artificiale. Sarà mai possibile creare un'intelligenza artificiale? Se ciò è possibile, un giorno (non sappiamo ancora quanto lontano) esisteranno degli "esseri artificiali" che hanno un'intelligenza simile a quella umana. Ma il progresso, si sa, non ha l'abitudine di fermarsi e qualcuno potrebbe cercare di andare ben oltre questo obiettivo.

A questo punto interviene una nozione che già possediamo da tempo: il progresso nel campo dell'elettronica e dell'informatica è esponenziale. Cosa significa? Significa che non solo il progresso è accelerato, ma questa accelerazione aumenta con il passare del tempo! Il pericolo è che la tecnologia potrebbe progredire fino al punto di non essere più controllabile. Fino al punto di creare una macchina più intelligente dell'uomo! E questa, fatalmente, costituirebbe l'ultima invenzione che sarebbe necessario fare. Infatti questa ipotetica macchina, avendo un'intelligenza superiore a quella dell'uomo, sarebbe in grado di progettare e realizzare altre macchina ancora più potenti e, visto che il progresso è esponenziale, portare ad una tale esplosione di intelligenza da rendere l'umanità una specie "obsoleta". A quel punto la società, come noi la conosciamo, non avrebbe più alcun senso. Le macchine potrebbero decidere che non c'è più bisogno dell'umanità ed "estinguerla" in maniera pulita e ordinata. Eliminazione che non avremmo ovviamente alcuna possibilità di evitare, vista l'immensa superiorità intellettiva delle macchine. Non è detto che l'estinzione sia necessariamente il destino peggiore che potrebbe capitarci, perché ce ne sarebbero anche di più inquietanti! Ad esempio gli esseri umani potrebbero essere sfruttati per molte mansioni, come essere ridotti a semplici nodi di reti neurali, oppure (ovviamente scherzo) ad animali domestici!

In queste ipotesi molti di voi avranno certamente riconosciuto alcuni temi portanti di numerosi romanzi e film di fantascienza. Uno fra tutti, Matrix (che è diventato il più famoso). Nella storia narrata dal film, l'umanità è stata ridotta in schiavitù dalle macchine dopo la "singolarità tecnologica". L'uomo ha lottato contro le macchine e lotta ancora in qualche modo. L'errore scientifico del film è che gli uomini vengono utilizzati dalle macchine per produrre energia, cosa resa del tutto impossibile dal secondo principio della termodinamica. Infatti un organismo biologico assorbe molta più energia di quella che produce, pertanto sarebbe una pessima "pila". A parte questo errore, Matrix cerca di dare uno scenario di quella che potrebbe essere una singolarità tecnologica in cui l'uomo è totalmente dominato dalle macchine.

Ma tutto ciò, può succedere veramente? Non lo si può escludere del tutto, ma una cosa è sicura: vista la crescita esponenziale della tecnologia, se accadrà, accadrà presto! Non dovremo aspettare mille anni e nemmeno cento, ma forse solo venti o trenta. Quando accadrà pochi si accorgeranno del pericolo. Quando qualcuno si muoverà per evitarlo, sarà ormai troppo tardi...

E se invece non fosse possibile creare una intelligenza artificiale? Allora il progresso dell'elettronica rallenterà, raggiungendo un massimo e poi si appiattirà visto che non è più possibile andare oltre.

Secondo voi, quale futuro ci aspetta?

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>> Il primo romanzo di fantascienza fu scritto nel 180 dopo Cristo. Si tratta della "Storia vera" di Luciano di Samosata.

>> Muovere gli oggetti con la mente? Si può fare!

Questi gentiluomini del Ministero della pubblica Istruzione stanno lasciando migliaia di precari senza stipendio!

La sapete l'ultima? Tutti i docenti che suppliscono su maternità da quest'anno non sono più pagati direttamente dalle scuole ma dal Ministero del Tesoro. La cosa strana è che da settembre... non hanno ancora ricevuto il becco di un quattrino! Il Tesoro non fornisce alcuna indicazione sul ritardo di questi stipendi, ma la cosa grave è che tantissimi precari sono stati lasciati senza stipendio fino alle porte di Natale... e non si sa ancora per quanto tempo! Forse non lo capiscono che senza soldi non si può vivere? Oppure pensano che i bamboccioni hanno altre risorse per vivere? Io resto sempre più sconcertato di fronte a queste cose!

giovedì 6 dicembre 2007

Il vulcano più grande del Sistema Solare, tre volte più alto del monte Everest, si trova su Marte.

Si chiama Olympus Mons ("Monte Olimpo") ed è un vulcano a scudo come quelli delle Hawaii. Si tratta del più grande rilievo vulcanico del pianeta Marte e di tutto il Sistema Solare. L'altezza della cima rispetto al terreno circostante è di oltre 25 km e la larghezza dell'edificio vulcanico è di 540 km. Copre una superficie pari quasi a quella dell'intera penisola italiana. Il cratere è largo 60 km e lungo 85 ed è diviso in tre crateri distinti, profondi almeno 3 km. Dovrebbe essersi formato circa 200 milioni di anni fa durante un'epoca in cui si sono formati numerosi altri grandi vulcani marziani.

Per dare un'idea della grandezza di questo gigante possiamo osservare, ad esempio, che un osservatore posto ai piedi del vulcano, non riuscirebbe ad osservarne la cima, perché nascosta dalla curvatura del pianeta! Oppure un osservatore posto sulla cima, non riuscirebbe ad osservarne il contorno per lo stesso motivo.

Le dimensioni gigantesche di questo vulcano rispetto ai vulcani a scudo terrestri (già di per se molto grandi) potrebbe essere dovuta ad una differenza geologica sostanziale tra Terra e Marte: il fatto che su Marte non esistono placche tettoniche in movimento. Questo ha fatto sì che il centro eruttivo del Monte Olimpo non si sia mai spostato nel tempo, favorendo un accrescimento in un solo punto.

Le lave più recenti del vulcano risalirebbero a soli 2 milioni di anni fa, che è un tempo molto breve dal punto di vista geologico, e questo farebbe sospettare che possa esistere ancora una leggera attività vulcanica, che tuttavia non è mai stata registrata.

 

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>> Com'è nato l'Etna, il vulcano più attivo in Europa. Una storia complessa e avvincente cominciata 700000 anni fa...

>> Eccezionali filmati dell'Etna! La fontana di lava ripresa con una telecamera. Report dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Abdul Yusuf Sifr. Un illuminato, o solo un povero matto? (racconto)

Abdul Yusuf Sifr (1)

Era ormai pomeriggio e anche per quel giorno il sole aveva compiuto il suo implacabile dovere; la sabbia riarsa del deserto sprigionava vampate di calore; unica, effimera, difesa era quella di coprirsi ogni lembo di pelle.

La carovana procedeva stancamente, tutti sentivano il peso di quelle ore passate a lottare contro il rovente ardore dell'Universo.

Abdul Yusuf Sifr se ne stava come al solito, in coda, quasi in disparte insieme all'inseparabile - Benz - un vecchio cammello con cui spesso si intratteneva in lunghi monologhi; il nero della sua veste e il suo viso ghezzo erano interrotti unicamente da denti bianchi come latte di cammella; i suoi occhi baluginavano di tanto in tanto, quando si decideva a schiudere le palpebre appesantite da anni di luce abbacinante.

Per la verità anche per chi sfida ogni giorno le piste sabbiose del deserto non è considerata consuetudine comune parlare per ore col proprio cammello; se a questo si aggiunge che con gli altri non scambiava più di sette o dodici parole nell'arco di un'intera giornata, non c'è da meravigliarsi che il nostro Yusuf fosse considerato un "originale".

Pare che qualcuno dei vecchi della tribù ne avesse parlato come di un grande saggio, ma ciò aveva provocato solamente grande ilarità.

Anche per quel pomeriggio era infine arrivata l'ora della preghiera e gli uomini si stavano apprestando a sistemare gli animali per la pausa; Yusuf come al solito era salito sulla duna più alta che si potesse trovare lì nei paraggi, portandosi dietro Benz.

L'aria era così tersa da far scorgere una volpe a molte miglia di distanza, il sole volgeva ad un tramonto carminio ammantando il paesaggio circostante di fiammeggianti bagliori.

Mentre sistemava il suo logoro tappeto a terra, fu preso a tal punto da quello straordinario spettacolo che trasalì quando i compagni lo richiamarono; già, doveva volgersi a oriente per la preghiera, lasciarsi alle spalle quella sfera infuocata pregnante di energie primordiali, rappresentazione tangibile della forza generatrice dell'Universo, per pregarne il Creatore.

Qual era la cosa più giusta da fare? Lasciarsi condizionare dal richiamo dei compagni, dal senso del dovere o immergersi in quella sinfonia di sensazioni?
Non ebbe alcun dubbio.

(1): Per i pochi che non lo sapessero SIFR in arabo vuol dire ZERO.

Una voce si levò dal gruppo degli uomini:

"Lasciatelo stare - disse - è il solito matto, se noi stessimo a contemplare il tramonto lui si metterebbe a pregare!"

La normale concezione dello spazio-tempo svanì in lui d'improvviso, prima fu la paura, poi lo stupore, poi più nulla. E fu ogni granello della sabbia del deserto, fu ogni particella d'aria del cielo, fu fuoco ardente.

Una candida colomba gli si posò accanto, disse:

"Yusuf vengo per conto di Colui Che E'; la tua consapevolezza è cresciuta e di questo si è preso atto. Orsù, esprimi dunque un desiderio e sarà senz'altro esaudito".

Mai cena più prelibata era stata gustata da Yusuf nel corso della sua vita: quella sera fu a base di carne di colomba.

Per molti e molti anni ancora nella tribù si discusse se Abdul Yusuf Sifr fosse da considerarsi un grande illuminato o un povero matto. Ancora oggi qualcuno cerca una risposta!

(1) Sifr significa "zero"

Bartolo Conti

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>> L'affascinante storia del numero Zero. Una storia iniziata oltre 2000 anni fa.

mercoledì 5 dicembre 2007

Il ragno dalla faccia allegra. Si trova nelle isole Hawaii e il suo nome scientifico è Theridion Grallator.

E' stato trovato soltanto sulle isole di Oahu, Molokai, Maui, dell'arcipelago delle Hawaii. Il "ragno dal volto felice", come quello che vediamo in questa immagine mentre sorveglia le uova su una foglia nell'isola di Maui, è noto per l'unicità del disegno che decora il suo pallido addome. Gli scienziati credono che il Theridion Grallator possa aver sviluppato il suo peculiare disegno per scoraggiare gli uccelli predatori.

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martedì 4 dicembre 2007

Se volete mantenere il cervello in piena forma, bevete cioccolato e fate sesso! L'ultima patetica formula della felicità.

Dimenticate Sudoku, cruciverba e giochi per computer. Se volete che il vostro cervello resti in forma, mangiate cioccolato fondente, praticate il sesso in abbondanza e seguite l'esempio scandinavo di mangiare carne fredda a colazione!
Terry Horne e Simon Wootton dicono che le loro raccomandazioni sono basate su ricerche effettuate da esperti di tutto il mondo.
"Per decenni abbiamo pensato che la capacità cognitiva del nostro cervello fosse determinata geneticamente, mentre è ormai chiaro che si tratta di una scelta di vita. Ciò che mangiamo e beviamo, come si impara a scuola e i nostri stati d'animo sono tutti cruciali", ha affermato Terry Horne, un docente presso la University of Central Lancaster.

I consigli riguardano quindi la sfera dell'alimentazione e la sfera sessuale. E' non infatti che il cioccolato contiene sostanze che migliorano l'umore e evitano di cadere in stati depressivi. Anche le endorfine prodotte dal cervello durante l'attività sessuale e suprattutto dopo l'orgasmo migliorano l'umore e difendono da depressione e da altre malattie dell'organismo.

Secondo molti esperti le capacità mentali dipendono soprattutto dall'umore e dall'ottimismo. Un ottimo umore e una grande fiducia in se stessi sarebbe la migliore arma contro il declino delle facoltà mentali, soprattutto negli over 65.

Ovviamente non credo che questo tipo di ricerche abbiano una qualche serietà, perché, secondo il mio modesto parere l'efficienza del cervello non può dipendere da fattori così banali, come cioccolata e sesso, perché altrimenti molti di noi lettori dovremmo essere i più grandi geni dell'umanità! In realtà l'efficienza del nostro cervello non può non risiedere nel continuo impegno e determinazione nel perseguire dei precisi obbiettivi. Infatti spesso gli over 65 perdono molte delle loro capacità dopo essere andati in pensione. Questo accade perché non hanno più dei precisi obiettivi e "si rilassano".

Il fatto è che il desiderio di fornire delle facili "ricette per la felicità", desiderio che scaturisce spesso dal bisogno di "vendere" i libri in cui sarebbero elargiti tanti saggi consigli, porta a semplificare pericolosamente le cose, fino ad arrivare al ridicolo.

Secondo voi i più grandi scrittori, scienziati, artisti, (spesso attivissimi fino a tarda età) hanno avuto le loro migliori idee mentre facevano sesso, bevevano cioccolata, e si divertivano a fare training di ottimismo? Ma daiii...

Sarebbe bello se la vita fosse così...

 

Non so che origine abbia questa breve lettura, non conosco l'autore; mi è arrivata via mail e ve la riporto così com'era...


La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perchè stai bene, e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione, e te la godi al meglio. Col passare del tempo, le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono.
Poi inizi a lavorare, e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro.
Lavori quarant'anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi coi gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi 9 mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo.

Il primo romanzo di fantascienza fu scritto nel 180 dopo Cristo. Si tratta della "Storia vera" di Luciano di Samosata.

vera Molto fanno iniziare la fantascienza con Giulio Verne, ma in realtà esiste un autore ben più antico, che si può, a buon diritto, definire un autore di fantascienza: si tratta di Luciano di Samosata che scrisse "La Storia Vera". Fin dal prologo Luciano chiarisce i contenuti dello scritto dichiarando che in esso una cosa sola era vera: che nulla di quanto raccontato era vero. Nonostante questa premessa la “Storia vera” è strutturata secondo i criteri storiografici esposti in seguito dallo stesso Luciano nel trattato “Come si scrive la storia”, perciò la fantastica avventura è narrata nello stile di un resoconto di viaggio realmente compiuto. Si pensa che, come sostenuto già da Fozio, la narrazione di Luciano possa essere stata influenzata dal romanzo ”Le incredibili meraviglie al di là di Tule” di Antonio Diogene. In realtà si può pensare che Luciano avesse un intento polemico, cioè volesse criticare gli storici dell'epoca che tendevano a "mitizzare" i loro racconti storici, aggiungendo dettagli esagerati allo scopo di creare maggiore interesse. Un po' come si fa anche in epoca moderna, quando si cerca lo "scoop" a tutti i costi. "La Storia vera" abbonda di dettagli incredibili, surreali, inverosimili, proprio per mettere in evidenza il fatto che anche nelle cronache, che dovrebbero essere oggettive, si tende a lasciarsi prendere la mano, abbandonandosi a fantasie spropositate.

Veniamo subito ad una descrizione dell'opera. La Storia vera è un’opera narrativa in due libri in forma autobiografica scritta da Luciano di Samosata con intento parodico. È uno dei più fantasiosi romanzi prodotti dalla letteratura greca che narra l'avventura di un gruppo di persone, che, capitanate dall'autore, decidono di attraversare le Colonne d'Ercole per vivere avventure strabilianti. È il primo testo in cui viene descritto un viaggio sulla luna.

Primo Libro

Dopo il prologo, l’autore inizia con la descrizione del suo viaggio immaginario assieme a cinquanta compagni oltre le colonne d’Ercole, animato come Ulisse dal desiderio di conoscere cose nuove. Subito l'equipaggio è colto da una tempesta di vento che sballotta la nave per settantanove giorni sinché all’ottantesimo, al termine della tempesta, riescono a sbarcare su un’isola misteriosa. Qui si imbattono in un fiume di vino e in un gruppo di esseri mezze donne e mezze viti. Già in questa prima parte Luciano trasporta il lettore in quell’atmosfera di fantastica parodia che permea tutto il romanzo, rinunciando ad ogni pretesa di verosimiglianza e lasciando viaggiare senza freni la sua fantasia.
Lasciata quest’isola il viaggio procede in maniera ancora più assurda: la nave è nuovamente catturata da un tifone, ma stavolta è trasportata fino a una terra vasta come un’isola, splendente e sferica e illuminata da una grande luce, la luna. Una simile descrizione di viaggio sulla luna non ha alcuna pretesa di essere realistica, ma è significativo che Luciano e i suoi contemporanei abbiano del tutto superato la concezione divina della luna, e la considerino un pianeta simile alla terra, sul quale un giorno l’uomo sarebbe realmente potuto sbarcare. Sbarcati sulla superficie lunare, Luciano e i suoi compagni sono catturati dagli ippogrifi e portati al cospetto del re selenita Endimione, che era impegnato in una guerra contro gli abitanti del sole. Questa “guerra stellare”, combattuta da guerrieri improbabili come i Caulomiceti armati di funghi come scudi e gambi di asparagi come lance, o come i Psyllotoxoti che cavalcano pulci grandi come dodici elefanti, è vinta dall’esercito del sole; Luciano e i suoi compagni, che avevano combattuto alleati con i seleniti sono fatti prigionieri e portati sul sole. La loro prigionia non dura molto, e una volta liberi decidono di tornare sulla terra nonostante Endimione cerchi di trattenerli con se promettendogli grandi onori. Prima di riprendere la narrazione del suo viaggio Luciano decide di concedere altro spazio alla sua immaginazione e di riferire le cose nuove e straordinarie che osservai durante l’intervallo del mio soggiorno sulla luna, iniziando una minuziosa quanto inverosimile descrizione dell’aspetto e delle abitudini dei seleniti.
Il resto della narrazione, dopo che la nave è tornata sulla terra, procede sullo stesso registro fantastico: l’equipaggio è prima mangiato da una balena di mille e cinquecento stadi di lunghezza, poi - attraverso la bocca aperta del mostro marino - avvista dei giganti che utilizzano isole oblunghe come fossero navi.

Secondo Libro

Liberatosi dalla prigionia nella balena, l'equipaggio giunge sull’isola dei Beati, governata dal cretese Radamanto, dove incontra Omero, Ulisse, Socrate, Pitagora e altri famosi personaggi storici e mitologici defunti.

Il romanzo si conclude con la promessa (che molti critici hanno definito l’ultima menzogna di Luciano) di un terzo libro, in realtà mai scritto, contenente le successive avventure negli Antipodi.

Fonte: Wikipedia

Qui potete trovare il testo completo dell'opera.

 

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lunedì 3 dicembre 2007

Il cacciatore (racconto)

In questo post vi presento uno scrittore esordiente che apprezzo molto. Si tratta di Bartolo Conti di cui, nei prossimi giorni, pubblicherò un altro racconto. Intanto godetevi questo, dal titolo: "Il cacciatore".

Mancava poco al tramonto, quel pomeriggio, il cielo carminio tinteggiava le colline che si ergevano fluttuanti tra le ombre dei vecchi carrubi e dei ginepri coccoloni; l’arrugginita FIAT Uno, parcheggiata sul ponticello sospeso sulla cava, sembrava messa li quasi a monito dell’onnipresenza ingombrante della nostra sgangherata modernità. Arcangelo Tresca se ne stava accovacciato sull’inferriata del ponte, gongolante, contemplando le acrobazie di Scatto, il cirneco dell’Etna che gli avevano regalato cucciolo qualche mese prima. Andare a caccia era il suo passatempo preferito, tuttavia mai aveva toccato un’arma che considerava “cosa sciocca, perché la vita di una creatura non può essere spezzata da uno stupido oggetto che spara pallini di piombo”; forse anche per questo si considerava il migliore tra i cacciatori del paese. Scatto, il suo cirneco, era la sua arma da caccia, ma anche il più sincero tra i suoi amici.

A dire il vero la madre glielo aveva sempre detto che la politica la fanno gli “sperti” e non era cosa per quelli come lui; ma Arcangelo era uno a cui piaceva toccare la fiamma con le sue mani per rendersi conto che il fuoco brucia, così si era tesserato nel partito che “difende gli interessi dei lavoratori”; d’altronde non poteva essere altrimenti visto che i suoi amici militavano tutti da quella parte.

Aprì lo scricchiolante portellone della FIAT Uno e, con un balzo, Scatto saltò dentro scodinzolando vistosamente; bisognava affrettarsi, la campagna elettorale volgeva ormai al termine e il paese doveva esser ripassato perbene in maniera che la gente avesse ben chiaro a chi dare il voto. Trovò il Professore davanti alla porta della sede del partito con un grande block notes in mano,

- Ma dove minchia sei stato tutto questo tempo? E’ più di mezz’ora che aspetto qui come un allocco. Arcangelo non rispose per la sorpresa, abituato com’era a vedere il Professore vestito sempre con una tuta “come quella del compagno Mao” avuta in regalo direttamente dalla Cina, non si sarebbe mai aspettato di vederlo indossare una cravatta arancione su una giacca a quadrettoni con tutti i colori dell’arcobaleno; come se non bastasse un effluvio si spargeva nell’aria tutt’intorno provocato dal terribile miscuglio tra il fumo dell’immancabile toscano e un dopobarba che aveva comprato:

– Dal putiaro quando sono andato a pigghiare la frutta. Che da quando la televisione di Berlusconi ci ‘nfrasca la testa alla gente … bisogna vestirsi eleganti e profumati altrimenti manco ti fanno trasiri in casa.

Un’intera cassa di birra fu caricata a bordo della Uno; una stridente sgommata segnò l’inizio della missione, l’obiettivo era il quartiere popolare del paese. Il compito di Arcangelo era quello di annotare tutte le richieste e le rimostranze della gente, ma prima bisognava “bagnarsi la gola” così le prime due bottiglie di birra percorsero, in breve, le vie intestinali rendendo più fluido il panegirico del Professore. La sera aveva ormai ceduto il passo alla notte, le bottiglie di birra erano quasi tutte vuote ed il block notes era colmo di lamentele, di ambizioni e di sogni.

L’appuntamento con gli altri “cacciatori di voti” era in trattoria davanti ad un abbondante piatto di “bollito”; ciascuno raccontava, a turno, le impressioni degli incontri avuti nel corso della giornata esternando le proprie ricette e teorie politiche che diventavano sempre più complicate man mano che i boccali di cerasuolo si svuotavano. Il vocio si spense del tutto quando il Professore iniziò a descrivere le avvenenti forme di una ragazza di cui avevano fatto conoscenza poco prima; Arcangelo era rimasto particolarmente colpito da quei capelli neri che sfioravano leggermente una pelle luminosa come il chiar di luna, provò emozione e la sua mente si librò nel blu intenso di notti stellate profumate dall’essenza della brezza marina e dai baci al sapor di gelsomino. Poco più tardi la compagnia si riversò lungo i vicoli adiacenti la trattoria dove i fumi dell’alcool si trasformarono in chiassosa manifestazione canora:

- AVANTI POPOLO ALLA RISCOSSA … -

Le complicazioni digestive resero insonne quella notte, ma neppure le dolorose fitte allo stomaco riuscirono a cancellare il ricordo di quella casa che profumava di gelsomino. L’indomani Arcangelo fece appello a tutta la sua audacia e tornò nel luogo dei suoi sogni, entrando si avvide che vicino alle finestre stavano due gelsomini fioriti che conferivano un aspetto gradevole alla piccola “casa popolare”. Quando la porta si schiuse si sentì le gambe pesanti e, a stento, farfugliò che non riusciva a trovare gli appunti con le richieste fatte da quella famiglia; un sorriso attraversò gli sguardi della ragazza e della madre: non vi era stata nessuna richiesta, nessuna lamentela e soprattutto non vi era stato nessun appunto. Ma si sa che a volte le parole e gli argomenti non servono quando a parlare sono gli occhi e il cuore; fu così che Arcangelo ottenne il suo primo appuntamento; quando tornò a casa gli sembrava di essere il “gatto con gli stivali”: ad ogni passo sette leghe. L’intesa tra i due cresceva di giorno in giorno, proporzionalmente l’impegno politico andava scemando con notevole disappunto del Professore che, di sfuggita, una volta gli disse:

- Stai attento alle persone che frequenti -.

Arcangelo non capì cosa volesse dire. Infine arrivò il giorno delle elezioni, era stato iscritto come rappresentante di lista nella sezione n.7, ma era una giornata bellissima e non sarebbe certo stata l’assenza di un rappresentante di lista a cambiare le sorti delle elezioni. In breve i due ragazzi raggiunsero le colline che incorniciavano il paese, Scatto sprizzava gioia correndo da un cespuglio all’altro; le scroscianti fronde dei poderosi carrubi ed i fruscii delle saettanti lucertole tra la vegetazione furono i suoni di un sentimento che i poeti e gli scrittori definiscono, usualmente, “amore”. Arcangelo non si era mai reso conto di quanto un giorno potesse essere breve, era ormai notte ma troppa era la gioia per non essere condivisa con tutti gli amici; pensarono di andare alla sezione del partito; trovarono facce scure e musi lunghi che mugugnavano davanti al televisore commentando la pesante sconfitta, non una risposta al festoso saluto di Arcangelo, solo il Professore si voltò distogliendo lo sguardo dalla TV:

- Ma dove sei stato tutto il giorno? Ci hanno bastonato come cani, non abbiamo preso manco un seggio -.

Non fece in tempo a rispondere che una voce si levò dal gruppo:

- Ma dove vuoi che sia stato? Se l’è spassata tutto il giorno con quella sporca fascista -.

Una sensazione di gelo attraversò le vene di Arcangelo, fece appena in tempo a voltarsi per vedere un sogno dalle sembianze femminili guadagnare l’uscita; il tempo sembrò rallentare, vide il Professore urlare contro uno del gruppo, dopo degli attimi lunghissimi, le sue gambe corsero fuori dove trovò solo il buio della notte rotto dalla luce artificiale dei lampioni.

Il Professore aveva fumato un paio di toscani senza profferire una sola parola standosene appoggiato sull’argine del torrente che attraversava il paese come un lungo serpente bianco, Arcangelo era lì accanto con il volto rigato da qualche lacrima scintillante.

- Ho preso delle informazioni nei giorni scorsi, devi sapere che il nonno di quella ragazza era un gerarca fascista, uno che ha preso parte alla Repubblica di Salò ed è morto nel campo di prigionia per fascisti di Coltano, anche il padre della ragazza è un fascista che in passato è stato in odore di terrorismo, qualcuno sostiene che lo sia diventato perché i partigiani gli hanno violentato la madre. Purtroppo è duro dire queste cose, ma qualche bestialità la hanno fatta anche i nostri. Tutto questo non giustifica certo quello che hanno fatto stasera, gli avrei spaccato il muso a quell’idiota. Forse perché è troppo tempo che faccio politica o forse perché ne ho viste sin troppe di storture, penso che gli uomini non si debbano distinguere per il colore politico ma per quello che serbano nel loro cuore; questa nostra storia è una grande stronzata, ragazzo mio, il rosso, il bianco e il nero l’abbiamo nell’anima: ho visto fascisti galantuomini e cattivi comunisti; ho visto dei compagni soffrire, durante la guerra, e nel loro volto la morte che si specchiava trasportata dalle maledette pallottole tedesche; ho anche visto dei ragazzi, poco più che adolescenti, in camicia nera, con lo sguardo fiero, morire trafitti dalle nostre pallottole al grido di “viva Mussolini”-.

Alcune grosse lacrime percorsero le rughe che solcavano il suo coriaceo volto, i suoi occhi brillavano come due lucciole.

- La verità è che quella maledetta guerra l’abbiamo persa un po’ tutti, nessuno si illuda, non c’è stato nessun vincitore! -

Si abbracciarono.

Ormai Arcangelo Tresca non fa più politica, quando vi capiterà di passare sul ponticello sospeso sulla cava, lo troverete lì insieme a Scatto, il suo cirneco, e alla sua compagna dai capelli neri e dalla pelle color del chiar di luna. Il Professore un giorno sicuramente busserà anche alla vostra porta, indossando la “tuta come quella del compagno Mao”, verrà con il suo block-notes a raccogliere le vostre lamentele, le vostre ambizioni e i vostri sogni.

Bartolo Conti

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Italiani nel Mondo... che bella figura!

 

Si importano ottime "parolacce"! ;-) Ma che fine ha fatto questo genio?

 

domenica 2 dicembre 2007

Spettacolare filmato di un'aurora boreale.

L'aurora polare, o anche semplicemente aurora, spesso denominata boreale o australe, a seconda dell'emisfero in cui si verifica, è un fenomeno ottico caratterizzato principalmente da bande luminose di colore rosso-verde-azzurro (detti archi aurorali). Le aurore possono comunque manifestarsi con un ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio.

Il fenomeno è causato dall'interazione di particelle cariche (protoni ed elettroni) di origine solare (vento solare) con la ionosfera terrestre (atmosfera tra i 100-500 km). Tali particelle eccitano gli atomi dell'atmosfera che in seguito diseccitandosi emettono luce di varie lunghezze d'onda. A causa della geometria del campo magnetico, le aurore sono visibili in due ristrette fasce attorno ai poli magnetici della terra, dette ovali aurorali. Le aurore visibili ad occhio nudo sono prodotte dagli elettroni, mentre quelle di protoni possono essere osservate solo con l'ausilio di particolari strumenti, sia da terra che dallo spazio. Le aurore sono più intense e frequenti durante periodi di intensa attività solare, periodi in cui il campo magnetico interplanetario può presentare notevoli variazioni in intensità e direzione, aumentando la possibilità di un accoppiamento (riconnessione magnetica, vedi avanti) con il campo magnetico terrestre.

La mafia affascina e crea successi televisivi e letterari. Forse perché la mafia crea ferite che difficilmente possono guarire.

La storia della mafia è legata alla storia del potere e della prevaricazione, due comportamenti forse inestirpabili della natura umana.

Da molti anni si scrivono libri, si girano film, si mettono in onda telefilm che puntualmente hanno un successo incredibile. Ho pensato molto, nelle ultime settimane al grande successo del serial televisivo "Il capo dei capi" che racconta, in maniera peraltro abbastanza romanzata, le vicende del famoso boss mafioso Totò Riina. Tutte le persone con cui ho parlato ammettono di essere state "prese" dalla storia del protagonista e dalle vicende degli uomini e delle donne attorno a lui. Io non credo che ciò sia avvenuto perché Riina è stato trasformato in un eroe, ma semplicemente perché si trattava della storia di un uomo "potente". Anche la storia di un re, di un imperatore, di un faraone, di un uomo d'affari affascinano, non ha importanza se sono buoni o cattivi. E' la storia del loro potere che tiene tutti con il fiato sospeso. Altrimenti non si spiegherebbe tutto l'interesse attorno alla figura di Hitler, ad esempio. Non era buono, ma tutti si sentono interessati alla sua figura oscura. Le personalità più forti in lui vedranno un monito per il futuro: che la storia non si ripeta. Le personalità più deboli vedono un idolo da adorare.

Per i boss mafiosi è esattamente la stessa cosa. Bisogna aggiungere però che la mafia ha aperto delle ferite difficili da rimarginare. I morti a causa della mafia sono molti, moltissimi, e ancora la giustizia non è stata in grado di punire adeguatamente coloro che hanno perpetrato tanti omicidi.

Una mafia subdola ed affascinante, che ha collusioni con la politica, che si insinua come una "piovra" all'interno del tessuto sociale e che è indistinguibile dalle persone "perbene"! In fondo, la politica (quella che ben conosciamo in questo paese) non è una sorta di mafia, con i privilegiati che sono tutti alleati tra loro?

sabato 1 dicembre 2007

La Tromba di Torricelli (o di Gabriele) è un oggetto davvero strano: si può riempire, ma non si può pitturare!

trombaditorricelli L'oggetto matematico che si ottiene dalla rivoluzione intorno all'asse x (rotazione completa di 360°) della funzione y=1/x sull'intervallo [1, ∞) ovvero con x≥1 pur avendo un'estensione infinita ha una superficie di area infinita e un volume finito!!! In altri termini il volume di un ipotetico liquido contenuto in questo strano contenitore è finito, mentre la quantità di vernice necessaria per pitturare la sua superficie è infinita, dunque è un recipiente che si può riempire ma non si può pitturare! Questo oggetto fuori dal mondo è stato studiato da Evangelista Torricelli (1608-1647) ed è noto come Tromba di Torricelli o Tromba di Gabriele. Ecco come si è espresso un matematico dell'epoca su questo risultato paradossale: Per comprendere il significato di ciò, non si chiede che un uomo sia un geometra o un logico, ma che sia matto. Thomas Hobbes (1588-1679) .

Windows XP si traveste da Windows Vista

E' stata rilasciata la nuova versione del Vista Transformation Pack, che riesce a far vestire al buon vecchio Windows XP, la grafica del recente Windows Vista, compresa la schermata iniziale (Boot Screen). La nuova versione, la 8.0.1, è molto più stabile rispetto alla precedente.

Questi i link per scaricare il file:

http://www.divshare.com/download/2937396-e78

http://rapidshare.com/files/72954876/vtp8.rar

http://www.mediafire.com/?9i1z1snm9wz

E' importante sapere, prima di installare Vista Transformation Pack 8.0, che potrebbe apportare delle modifiche irreversibili al vostro S.O. e quindi potrebbe danneggiare completamente i file originali Microsoft. Occorre quindi effettuare un backup completo dei propri dati e creare un punto di ripristino.

venerdì 30 novembre 2007

Saturno si avvicina al periodo di migliore visibilità. A dicembre puntate i telescopi verso il pianeta con gli anelli

Saturno: Sorge in tarda serata verso Est, e lo troviamo alto nel cielo in direzione Sud quando albeggia. E’ quasi stazionario nella costellazione del Leone, 8° a est della brillante Regolo. Saturno appare più brillante di Regolo e brilla di una luce fissa di colore giallo crema. Tuttavia, la luminosità del signore degli anelli è sovrastata da altri due pianeti: Venere, a circa 60° a sinistra, e Marte, alla stessa distanza ma nella direzione opposta.

Al telescopio Saturno mostra un disco di 19 arcosecondi, e gli inconfodibili anelli appaiono come uno stretto ovale largo 42 arcosecondi e alto 5. Si possono osservare anche molte delle sue lune apparentemente sparse attorno al disco del pianeta.

Ricordiamo che, per un breve periodo, il 4 settembre del 2009, gli anelli si Saturno saranno perfettamente di profilo rispetto al punto di vista della Terra e quindi saranno invisibili per la maggior parte dei telescopi.

Filmato spettacolare di un tornado! Chi lo ha realizzato è semplicemente pazzo!

In effetti, chi ha realizzato questo filmato di un tornado, ha rischiato un po' troppo, ma ne è venuto un video semplicemente spettacolare.

giovedì 29 novembre 2007

Avete mai visto il crollo di un intero vulcano? In questo filmato viene mostrato il monte St. Helens il 18 maggio 1980.

 

Il 18 maggio 1980: alle 8.32 senza alcun ulteriore avvertimento un terremoto di magnitudo 5.2 scuote il vulcano. Il fianco nord si stacca e frana a valle, e contemporaneamente un'esplosione provoca una nube di cenere incandescente che si sposta ad una velocità di oltre 100 chilometri all'ora. Una nuvola densa e nera si solleva nella stratosfera con esplosioni e fulmini ed oscura tutto nel raggio di 200 chilometri dal vulcano. L'attività sismica continua fino alle 8.44 per poi interrompersi fino alle 12.00. L'eruzione continua fino alle 18.30 circa.

Si è trattato di uno dei fenomeni eruttivi più intensi del XX secolo.

Altri filmati sul monte St. Helens

 

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>> Eccezionali filmati dell'Etna! La fontana di lava ripresa con una telecamera. Report dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

L'affascinante storia del numero Zero. Una storia iniziata oltre 2000 anni fa.

Attorno al 300 a.C., i babilonesi iniziarono a usare un semplice sistema di numerazione in cui impiegavano due cunei pendenti per marcare uno spazio vuoto. Comunque, questo simbolo non aveva una vera funzione oltre a quella di segnaposto. Sembra infatti che l'origine del segno O sia da attribuire alla forma dell'impronta lasciata sulla sabbia da un ciottolo tondo (o gettone) dopo essere stato rimosso (e quindi mancanza del numero).

L'uso dello zero come numero in sé è un'introduzione relativamente recente della matematica, che si deve ai matematici indiani. Un primo studio dello zero, dovuto a Brahmagupta risale al 628.

Gli arabi appresero dagli indiani il sistema di numerazione posizionale decimale, e lo trasmisero agli europei durante il Medioevo (perciò ancora oggi in Occidente i numeri scritti con questo sistema sono detti "numeri arabi"). Essi chiamavano lo zero sifr: questo termine significa "vuoto" ma nelle traduzioni latine veniva indicato con "cephirum", cioè zefiro (figura della mitologia greca personificazione del vento di ponente).

Fu in particolare Leonardo Fibonacci (Leonardo Pisano) a far conoscere la numerazione posizionale in Europa: nel suo Liber Abaci, pubblicato nel 1202, egli tradusse sifr in zephirus; da questo si ebbe zevero e quindi zero. Anche il termine "cifra" discende da questa stessa parola sifr. Tuttavia già intorno al 1000 Gerberto d'Aurillac (poi papa col nome di Silvestro II) utilizzava un abaco basato su un rudimentale sistema posizionale. Anche nel libro inglese The Crafte of Numbynge, intorno al 1300, viene spiegato chiaramente l'uso dello zero nella rappresentazione dei numeri.

Lo Zero era usato come numero anche nella Mesoamerica precolombiana. Venne usato dagli Olmechi e dalle civilizzazioni successive.

Fonte: Wikipedia

 

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mercoledì 28 novembre 2007

Che cosa c'entra l'amore? Se pensate che la bellezza non conti, ripensateci.

Se pensate che la bellezza non conti, ripensateci. Per gran parte del 2003, Anna Kournikova è rimasta intorno al settantesimo posto della classifica femminile di tennis, eppure come testimonial ha guadagnato milioni di dollari in più rispetto a giocatrici molto più alte di lei in classifica. Nel caso vi stiate domandando come mai, eccovi un indizio: è anche apparsa due volte sulla copertina della rivista Maxim.

Per molto tempo si è creduto che i canoni della bellezza fossero in gran parte legati alla cultura; non qualcosa di innato, quindi, ma qualcosa di appreso. Studi più recenti condotti da Judith Langlois, psicologa della University of Texas ad Austin, hanno sovvertito questa credenza popolare. Per prima cosa, Langlois ha chiesto a soggetti adulti di classificare in base alla bellezza le foto di alcune donne bianche e di colore. Le foto sono state poi mostrate a coppie (una più bella dell'altra) a bambini divisi in due gruppi d età: da due a tre mesi e da sei a otto mesi. I bambini di entrambi i gruppi hanno guardato più a lungo i visi classificati come più attraenti. In modo analogo, si è scoperto che i bambini di un anno giocano per un tempo significativamente più lungo con bambole con un viso attraente.

Forse, quindi, esiste una preferenza per la bellezza, ma che cos'è che attrae uomini e donne? Il biologo Randy Thornhill, lo psicologo Steve Gangestad e l'etologo Karl Grammer hanno raccolto numerose prove che dimostrano come la simmetria sia un fattore chiave. Thornhill, Gangestad e i loro colleghi hanno misurato la simmetria di un migliaio di studenti in base a caratteristiche del volto e del resto del corpo per elaborare un indice complessivo di asimmetria. Mettendo in relazione questi dati con valutazioni di bellezza indipendenti, i ricercatori hanno scoperto che gli individui con visi e corpi meno simmetrici erano stati considerati meno attraenti.

Fonte: "L'equazione impossibile"; Mario Livio, Edizione Mondolibri.

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martedì 27 novembre 2007

Alcuni ricercatori hanno stabilito che il materialismo nei bambini e negli adolescenti è legato all'autostima.

Studi effettuati su tre fasce di età: dagli 8 ai 12 anni, dai 13 ai 16 e infine dai 16 ai 18, hanno mostrato che il materialismo è inversamente proporzionale all'autostima. Nei più giovani l'autostima è ancora alta, essa declina rapidamente nella fascia della prima adolescenza (dai 13 ai 16 anni) per poi aumentare di nuovo oltre i 16 anni. Nelle stesse fasce di età, si vede che il materialismo è basso nella prima fascia, aumenta rapidamente nella fascia di mezzo, per poi calare di nuovo nei ragazzi più grandi. A queste conclusioni sono arrivati i due ricercatori Deborah Roedder John, professoressa di marketing all'Università del Minnesota Carlson School of Management, e Lan Nguyen Chaplin, professore assistente di marketing all'Università dell'Illinois.

Questo tipo di ricerca è molto interessante, perché ci pone di fronte ad un nodo fondamentale del nostro tempo. In una società in cui i giovani sono continuamente bombardati da messaggi in cui dominano consumismo, violenza, sesso, l'autostima può essere un vero baluardo di difesa contro ogni tipo di cattivo messaggio.

Fonte (in inglese).

 

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Che fine ha fatto il postino? Una storia di normale disservizio all'italiana.

E' da più di un mese che nel palazzo in cui vivo, nel piccolo paese Etneo di Pedara, non arriva la posta. Non arrivano le bollette, non arriva il libro che avevo ordinato (un romanzo di fantascienza ovviamente...), non arriva niente di niente, e anche ai vicini di casa non è arrivato nulla (ho chiesto in giro). Ma è possibile che basta stare in un piccolo centro per avere questo tipo di disservizi? Domani andrò alla Posta centrale a fare reclamo e vediamo se si riesce a smuovere qualcosa.

Vorrei sapere se anche dalle vostre parti succedono cose del genere...

In ogni caso posso fare alcune ipotesi...

1) Il postino è stato rapito dagli alieni!

2) Soffre di una grave amnesia.

3) E' troppo occupato a leggere i miei romanzi! ;-)

lunedì 26 novembre 2007

Un satellite della NASA trova la prova dell'esistenza di un universo parallelo!

Lo scorso agosto, alcuni astronomi, lavorando all'analisi dei dati acquisiti dal satellite NASA WMAP (Wilkinson Microwave Anisotropy Probe), hanno annunciato di aver trovato un enorme vuoto nel cosmo. Un vuoto è una regione di spazio, che ha molto meno materiale (stelle, nebulose, polveri e altro materiale) rispetto alla media. Poiché il nostro universo è relativamente eterogeneo, spazi vuoti non sono rari, ma in questo caso l'enorme entità del vuoto è davvero fuori da ogni standard. Il "buco" trovato nella costellazione di Eridanus è larga circa un miliardo di anni luce, cioè è circa 10000 volte più grande della nostra galassia o 400 volte la distanza per Andromeda, la più vicina delle grandi galassie.
La dimensione del vuoto è talmente grande che, a prima vista, risulta impossibile da spiegare in base alle attuali teorie cosmologiche, anche se gli scienziati hanno avanzato alcune spiegazioni basate su alcuni modelli teorici che potrebbero prevedere l'esistenza di "nodi giganti" nello spazio topologico noti come difetti.
Tuttavia, la professoressa Laura Mersini - Houghton dell'Università del North Carolina a Chapel Hill ha fornito una interessante interpretazione di questa osservazione. La professoressa dice: "Il Modello Standard cosmologico non può spiegare un tale vuoto gigante" e va oltre affermando che l'enorme vuoto è "… l'inconfondibile impronta di un altro universo al di là del confine del nostro".
L'idea degli "universi paralleli" è sempre stata una speculazione più fantascientifica che scientifica, ed ha alimentato la fantasia di innumerevoli scrittori di fantascienza. Forse fino ad ora. Se Mersini - Houghton ha ragione, il vuoto gigante di Eridano sarebbe la prima prova sperimentale per l'esistenza di un altro universo.

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Drammatico filmato di un surfista che viene attaccato da ben 2 squali bianchi.

Non è una novità che i surfisti vengono attaccati da squali. Infatti gli squali scambiano la tavola da surf per una foca, animale di cui sono molto ghiotti.

 

domenica 25 novembre 2007

Non portate i vostri figli al circo!

Non nei circhi dove ci sono animali! Orsi, giraffe, foche, elefanti, tigri, ippopotami e altri animali che vivono in ambienti naturali molto ampi vengono ridotti a divertimento per esseri umani. Vengono tenuti spesso in condizioni non ottimali e costretti ad allenamenti duri e innaturali. Schiavi inconsapevoli della crudeltà umana.

Esistono già gli esseri umani, molto più avvezzi all'esibizione, che possono dare divertimento a grandi e piccini. Trapezisti, acrobati, clown sono già in grado di trasmettere quelle emozioni che fanno vero spettacolo. Gli animali danno già spettacolo quando sono osservati in natura, come ho già fatto vedere in alcuni filmati in questo blog.

Io non porterò mai i miei figli al circo, se ci sono poveri animali che si esibiscono.

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Ecco il famoso filmato della lotta all'ultimo sangue tra bufali, leoni e ci si aggiunge anche un coccodrillo!

Il filmato dura oltre 8 minuti, ma vale la pena guardarlo fino alla fine perché mostra come spesso i predatori non riescono a spuntarla con tutta quella facilità che si cerca di far credere nei documentari.



venerdì 23 novembre 2007

Foto di alieni dal 1950 al 2000. Quali sono vere e quali sono fake? (filmato)

In realtà la domanda è solo retorica, visto che non sembra che esistano foto di alieni che non siano fake. Ovviamente il dubbio resta, anche perché il dubbio è una componente indispensabile della ricerca scientifica. In ogni caso godetevi questa carrellata di immagini di alieni che sono diventate famose dal 1950 fino ai nostri giorni.

 

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Il Burnout: la sindrome psichiatrica che colpisce i soggetti che esercitano professioni d'aiuto.

Il burnout interessa di solito medici di base, insegnanti, poliziotti, vigili del fuoco, infermieri, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, fisioterapisti, anestesisti, medici ospedalieri, studenti di medicina, guardie carcerarie, responsabili e addetti a servizi di prevenzione e protezione aziendali, ecc. Queste figure sono caricate da una duplice fonte di stress: il loro stress personale e quello della persona aiutata.

Ne consegue che, se non opportunamente trattati, questi soggetti cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato ("burnout" in inglese significa proprio "bruciarsi"). In tali condizioni può anche succedere che queste persone si facciano un carico eccessivo delle problematiche delle persone a cui badano, non riuscendo così più a discernere tra la propria vita e la loro. Caratteristici del burnout sono anche l'esaurimento emozionale, la depersonalizzazione, un atteggiamento spesso improntato al cinismo e un sentimento di ridotta auto-realizzazione. Il soggetto tende a sfuggire l'ambiente lavorativo assentandosi sempre più spesso e lavorando con entusiasmo ed interesse sempre minori, a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché una ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi.

Per misurare il burnout ci sono diverse scale ma è da ricordare la scala di Maslach: un questionario di 22 domande, atte a stabilire se nell'individuo sono attive dinamiche psicofisiche che rientrano nel burnout. A ogni domanda il soggetto deve rispondere inserendo un valore da 0 a 6 per indicare intensità e frequenza con cui si verificano le sensazioni descritte nella domanda stessa.

Il burnout si sviluppa attraverso alcune fasi: la prima, quella dell’”entusiasmo idealistico”, è caratterizzata da aspettative di onnipotenza e da obiettivi spesso irrealistici. Spesso avviene una perdita di confini, una iperidentificazione con chi deve essere aiutato: così si confondono i bisogni dell’altro con i propri, il coinvolgimento professionale con quello personale.

Segue una fase di “stagnazione”, connotata dai primi segni di fatica e dall’impatto con il divario esistente tra i risultati ottenuti (spesso difficilmente quantificabili) e le aspettative di partenza. La grande quantità di energie investita non ha un congruo riscontro in termini di soddisfazione. Questa fase è caratterizzata da un graduale disimpegno e da profonda delusione.

La fase di “frustrazione” è caratterizzata da vissuti di perdita e di crisi dei valori: l’operatore si sente bloccato e soprattutto sperimenta una forte sensazione di fallimento, mette in discussione le proprie capacità con seri rischi per l’autostima. In questa fase si sperimentano sensi di colpa, vergogna e, appunto, frustrazione.

A “chiusura” di questa fase può avvenire il superamento della situazione, attraverso un ridimensionamento delle aspettative o una modifica lavorativa, oppure essa può sfociare nella fase del burnout successiva, quella dell'"apatia”, contraddistinta da completa demotivazione, freddezza emotiva, impersonalità relazionale, insofferenza totale.

Per difendersi dal burnout è dunque importante trovare un equilibrio tra le ore di lavoro e quelle dedicate al tempo libero, non accettare o “tuffarsi” in ogni occasione di aiuto ed essere sempre in contatto con i propri bisogni personali, senza trascurare i campanelli d’allarme che possono verificarsi, come i primi segni di stanchezza e di coinvolgimento eccessivo con gli “utenti”, che spesso non termina neanche dopo aver “timbrato il cartellino”.

(Fonte)

 

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...