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Giulio Verne, un autore davvero straordinario che ha anticipato scoperte scientifiche che sono diventate realtà.

Proseguendo il discorso su uno degli argomenti principali di questo blog (la fantascienza) non potevo non dedicare un po' di spazio a uno dei più grandi romanzieri della storia: Giulio Verne.
Jules Verne nacque a Nantes l'8 febbraio 1828 e da giovane ebbe grossi contrasti con il padre che avrebbe voluto farne un avvocato. Nel 1847 partì per Parigi dove completò gli studi legali. Nella capitale francese ebbe modo di conoscere molte personalità importanti. Frequentò la Biblioteca Nazionale informandosi e documentandosi su casi scientifici e storici.
Nel 1850 abbandonò la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura, dedicandosi alle commedie per il teatro. Nel 1857 si sposò con Honorine Morel, donna di buone condizioni; il matrimonio gli garantirà una certa indipendenza finanziaria.
All'età di 35 anni cominciò la sua carriera di scrittore che lo porterà a scrivere, dal 1863 al 1919 (con pubblicazioni postume), ben sessantadue romanzi e diciassette racconti.
Il successo Verne lo dovette in gran parte all'editore Pierre-Jules Hetzel il quale dopo aver pubblicato un suo primo volume di racconti (Cinque settimane in pallone, del 1863), ne pubblicò tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare il suo impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.
Due anni dopo arriva "Viaggio al centro della terra" e nel 1865 "Dalla terra alla luna", pubblicato quest'ultimo sul serissimo "Giornale dei dibattiti".
Il successo è enorme: grandi e piccoli, ragazzi e adulti, tutti leggono i romanzi di Jules Verne molti dei quali tutt'oggi sono capolavori immortali.
Tra i più famosi citiamo: "Ventimila leghe sotto i mari" (1869), "Il giro del mondo in ottanta giorni" (1873), "L'isola misteriosa" (1874), "Michele Strogoff" (1876), "I cinquecento milioni della Begum" (1879). Alcuni tra questi saranno usati per una trasposizione cinematografica.
Jules Verne è ricordato come uno degli anticipatori della letteratura fantascientifica. Riuscì ad anticipare scoperte che nei suoi libri sembravano essere pura fantasia ma che, più tardi, vennero effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata. Un sottomarino che solca i fondali marini e un proiettile che porta sulla Luna, sono solo alcune delle "invenzioni" di Verne che in qualche modo diventeranno realtà.
I biografi di Verne raccontano che lo scrittore, poco prima di morire, consegnò il manoscritto del romanzo “Dalla Terra alla Luna” a un suo nipote, dicendogli di conservarlo con cura, dal momento che avrebbe assistito al viaggio di uomini verso la Luna e avrebbe così potuto valutare l’esattezza delle sue previsioni.
In effetti, con circa un secolo di anticipo, Giulio Verne anticipò le modalità di volo della missione Apollo 8, effettuato nel dicembre 1968.
Indovinò con esattezza inoltre la nazione che avrebbe effettuato il primo lancio verso la Luna (gli Stati Uniti d’America), il mese in cui il lancio sarebbe avvenuto (dicembre), il numero di uomini a bordo (tre), il sistema di rientro a Terra (l’ammaraggio), nonché il luogo di ammaraggio (l’Oceano Pacifico). Infine, il luogo della partenza del proiettile, in Florida, venne situato nel romanzo a un centinaio di km di distanza dal punto in cui sarebbe sorta la base di Cape Kennedy, da cui effettivamente partirono le missioni Apollo.
Verne raccontò però, in un'intervista apparsa sulla Pittsburgh Gazette del 3 luglio 1902 - di fondare i suoi macchinari sull'attendibile, basandosi su invenzioni già esistenti, già per metà acquisite dalla Scienza, anche se poco note, o su tecniche facilmente prevedibili.

Un giovane la cui identità è tuttora incerta (c'è chi vuole si tratti di un nipote diseredato) tenta di ucciderlo con due colpi di rivoltella nel 1886. L'anziano scrittore cerca in ogni modo di mettere a tacere lo scandalo, ancora oggi poco chiaro. L'attentatore fu frettolosamente rinchiuso in un manicomio. Dopo quest'incidente Jules Verne, rimasto ferito, si abbandona alla sedentarietà: si ritira definitivamente ad Amiens dove viene eletto consigliere municipale nelle liste radicali (1889). Morirà ad Amiens il 24 Marzo 1905.

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