giovedì 27 agosto 2009

Le due lune del 27 agosto

 

Molti avranno letto da qualche parte questo messaggio:

"Il 27 di agosto, a mezzanotte e 30 minuti, guarda il cielo. Il pianeta Marte sarà la stella più brillante nel cielo. Sarà grande quanto la luna piena, Marte si troverà a 55,75 milioni di km dalla terra. Non te lo perdere. Sarà come se la terra avesse… due lune. La prossima volta che un fatto come questo torni ad esserci sarà nell’anno 2.287. Condividi questa informazione. Nessuno che è vivo oggi potrà tornare a vederlo"

In realtà si tratta di una grande bufala e di una catena di S. Antonio.

Marte e la Luna non possono mai raggiungere la stessa dimensione angolare. Infatti la Luna ha un diametro angolare compreso tra 29 e 33 primi d’arco (circa mezzo grado). Invece Marte può raggiungere un diametro apparente massimo di soli 16 secondi d’arco (quello minimo è addirittura di soli 4 secondi d’arco). Al massimo del suo avvicinamento alla Terra quindi Marte appare oltre 110 volte più piccolo della Luna.

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Eclissi totale di Sole del 22 luglio 2009, vista da Anji (Cina)

 

Una eclissi totale di Sole è davvero uno spettacolo incredibile ed inquietante e chi ha avuto la fortuna di assistere a questo fenomeno, non lo dimentica per tutta la vita.

In questo filmato possiamo vedere l’atmosfera “da stadio” delle persone che assistono allo spettacolo dell’eclissi di Sole visibile dalla Cina il 22 luglio del 2009. Questa eclissi di Sole è durata ben 6 minuti e nessun altra eclissi del 21° secolo durerà di più.

All’inizio del filmato viene puntato solamente il cielo per mostrare il repentino calo di luminosità durante la fase di totalità. Poi viene puntato anche il Sole occultato dalla Luna. Lo spettacolo è davvero notevole. La corona solare è perfettamente visibile, anche se ogni tanto il cielo è velato dalle nubi.

Buona visione del filmato.

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mercoledì 26 agosto 2009

Veicolo Lego Technic a 8 ruote motrici

 

Questo sorprendente veicolo realizzato con i pezzi tipici del Lego Technic, è in grado di muoversi in qualsiasi terreno, anche il più accidentato, grazie alle sue 8 ruote motrici dotate di assi indipendenti.

Ricorda i mezzi di locomozione usati sulla Luna (come il Lunokhod) o quelli che sono stati progettati per muoversi su Marte (come il rover). Davvero molto bello. Un applauso all’ingegno di è riuscito a realizzarlo :-)

Buona visione del filmato:

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La fine del mondo nel 2012? Può succedere veramente o no?

 

La fine del mondo attesa nel 2012 potrebbe essere qualcosa di ben diverso da ciò che immaginiamo. Ma c’è qualcosa di vero in questa data?

Ovvio che no, altrimenti non avrei mai potuto scrivere questo articolo. Infatti io vengo dal futuro. Sì, avete letto bene, dal futuro! Non vi preoccupate, non sono il famigerato John Titor, che tra l’altro non ha indovinato quasi nulla nelle sue previsioni (e per forza, faceva parte di una “linea temporale” diversa…), ma sono l’autore di un grande programma televisivo che verrà trasmesso (nel mio caso sarebbe opportuno dire: “è stato trasmesso”) proprio il 21 dicembre del 2012 per parlare dell’imminente “fine del mondo”.

Chi sono?

Se siete bravi, indovinate! In fondo anche voi conoscete il futuro.

Sto esagerando? Ma no, sto solo fantasticando, dopotutto sono uno scrittore di fantascienza. Ma ora torniamo subito alla realtà, perché devo confidarvi alcuni miei pensieri sulla fine del mondo che non verrà!

Il mio è ottimismo ovviamente, dovuto al fatto che non credo affatto che la fine del mondo sia così vicina. Invece credo che si stia avvicinando un’epoca in cui ci sarà un susseguirsi di progressi tecnologici davvero incredibili.

Da qualche parte ho letto che la radio ha impiegato 38 anni per raggiungere 50 milioni di utenti, la televisione ha avuto bisogno di soli 13 anni, internet 4 e Facebook invece solo 9 mesi per avere 100 milioni di iscritti. Questo è davvero eccezionale.

Il progresso non procede in maniera lineare bensì secondo una curva esponenziale. Soprattutto nel campo informatico questa accelerazione è davvero inarrestabile.

Non possiamo prevedere quali saranno le rivoluzioni tecnologiche (e culturali) che ci aspettano, ma sappiamo che sono dietro l’angolo. Ormai si susseguono con un ritmo di pochi mesi, tra pochi mesi si inseguiranno al ritmo di poche settimane e poi al ritmo di una ogni pochi giorni, poi una al giorno, una ogni ora, una ogni minuto, una ogni secondo, una ogni…

Nessuno potrà seguire un tale ritmo di innovazione.

Questa è la “Singolarità Tecnologica”, come è stata battezzata da alcuni futurologi. Tra questi spicca il nome di Vernon Vinge che si può considerare il “padre” di questo concetto.

Ma la Singolarità Tecnologica non somiglia alla fine del mondo. Molti, in maniera pessimistica, lo considerano il momento in cui le macchine prenderanno il sopravvento, ma non è detto che sia così.

Vinge afferma che: “Entro trenta anni, avremo i mezzi tecnologici per creare una intelligenza superumana. Poco dopo, l'era degli esseri umani finirà.

Sarà questa la vera “fine del mondo”? In realtà Vinge dice che gli esseri umani verranno trasformati, con l’avvento della Singolarità, in una forma di vita dall’intelligenza superiore, grazie ad “innesti” di origine non biologica. Oppure attraverso il trasferimento delle nostre memorie e delle nostre “coscienze” in supporti non biologici.

Vernon Vinge

Gli esseri umani non saranno più del tutto umani? Forse. In fondo questa tendenza al “potenziamento” delle facoltà umane attraverso la tecnologia è già in atto. Protesi di quasi ogni parte del corpo vengono usate e sperimentate continuamente.

Fantascienza? Perché mai dovremmo pensare che questi scenari siano sola fantasia?

Una scena del film Terminator. Si immagina che le macchine lotteranno contro gli esseri umani in una guerra per lo sterminio. Oggi i futurologi immaginano piuttosto uno scenario più tranquillo, in cui le macchine si “integreranno” con l’umanità.

In fondo il progresso tecnologico è davvero accelerato e poi, anche se dovessimo diventare tutti una sorta di Cyborg dall’intelligenza superiore, questa rivoluzione sarebbe davvero così tremenda? Sarebbe una cosa negativa?

Dopotutto siamo riusciti ad abituarci in pochi anni ai cellulari e ad internet, perché non dovremmo abituarci ad avere arti bionici che si possono sostituire ogni volta che si guastano oppure ogni volta che esce un “upgrade”, oppure una mente innestata in un supporto non biologico con una capacità computazionale miliardi di volte superiore a quella di un cervello umano, e per di più in grado di auto aggiornarsi al ritmo del frenetico progresso?

Insomma, ne vedremo delle belle, e i decenni appena passati ci appariranno simili alla preistoria.

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Passaparola o Viral Marketing per fare conoscere i propri libri

 

Oggi ho pensato: “scrivo qualcosa di virale per far conoscere uno dei miei romanzi di fantascienza. In fondo non dovrebbe essere così difficile avere una buona idea per fare una cosa del genere. Basta una buona idea, una buona idea…

Ma l’idea non mi viene, anche perché il viral marketing non ha regole fisse, non ci sono leggi o formule matematiche o teoremi che permettono di creare la perfetta “reazione a catena” che innesca il “passaparola”.

Se l’idea non viene, allora mi sono detto: “Ok, non riesco a pensare a nulla di originale, ma se si tratta di passaparola, di solito come si fa? Come fate voi a fare un normale passaparola?

Di solito si va da una persona e gli si dice: “senti, io ho scritto un romanzo, perché non te lo leggi e poi fai passaparola e lo dici a tutti i tuoi amici e conoscenti ricordandogli di fare passaparola? Le copie del libro le offro io a tutti quelli che se lo vogliono leggere, che ne pensi?

E il tizio ti risponde: “Oh beh, che mi costa? E poi era un po’ di tempo che volevo leggere qualcosa di nuovo. Appena finisco di leggerlo lo dico a tutti quelli che conosco. Se mi piace glielo dico davvero a tutti tutti, ma proprio tutti!

E tu gli dici: “Grazie davvero! Sei davvero un amico. Ora ti do una copia del romanzo, così tu te lo porti a casa e te lo cominci a leggere”.

Gliela porgi.

E quello: “Grazie! Ma che bella copertina ha questo libro, l’hai fatta tu?

E tu: “Si l’ho fatta io. Ma non perdere tempo, devi leggerlo parola per parola, gustare ogni frase, assaporare ogni passaggio, percepire i personaggi. Ti consiglio di leggerlo da solo in una stanza silenziosa e senza nessuno che ti rompe le palle mandandoti sms ogni cinque minuti”.

E lui: “Ottimo consiglio. Vado subito

Tu: “Ciao allora. E ricordati il passaparola

Lui: “Ciao. Non ti preoccupare, puoi contare su di me. Ora scappo perché mi pare di sentire una sirena…”.

Dopo che è andato via così in fretta, resto forse un po’ svuotato nell’animo (cosa avrà voluto dire quando ha detto: “mi pare di sentire una sirena”? Forse non è un tipo troppo affidabile?). Chissà se sarà proprio lui quello che innescherà il passaparola con reazione a catena. Purtroppo, si sa, con queste cose non c’è mai certezza.

A proposito! Lo vuoi vedere il romanzo che gli ho dato da leggere?

Si? Che gioia!

Eccolo:

Lo puoi scaricare gratuitamente da qui, in formato pdf:

http://www.lulu.com/items/volume_62/1154000/1154730/1/print/Inclass.pdf

E adesso non scappare! Leggilo, e se ti è piaciuto fallo sapere a tutti quelli che potrebbero essere interessati.

Grazie :-)

Il passaparola è il sale della vita ;-)

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martedì 25 agosto 2009

Matematica: prodotti notevoli

 

I prodotti notevoli sono delle identità molto importanti in matematica, perché possono notevolmente semplificare i calcoli. Padroneggiarli con sicurezza è molto utile allo studente che non vuole trovarsi in difficoltà nello studio successivo della maggior parte delle nozioni matematiche.

Questa breve trattazione l’ho strutturata in tre fasi:

a) Formula del prodotto notevole;

b) Definizione;

c) Filmato che mostra regole ed eventuali esempi di calcolo.

 

1) Quadrato di un binomio

Quadrato del binomio

“Il quadrato di un binomio è uguale al quadrato del primo termine più (o meno) il doppio prodotto del primo termine per il secondo, più il quadrato del secondo termine”.

Nel filmato che segue un esempio di calcolo di un quadrato di binomio:

2) Quadrato di un trinomio

Quadrato del trinomio

“Il quadrato di un trinomio è uguale alla somma dei quadrati di tutti i termini, più il doppio prodotto (con il relativo segno) di ciascun termine per ciascuno dei successivi.”

Nel filmato che segue un esempio di calcolo di un quadrato di trinomio:

3) Prodotto della somma di due monomi per la loro differenza

Somma per differenza

“Il prodotto della somma di due termini per la loro differenza è uguale al quadrato del primo termine meno il quadrato del secondo.”

Nel filmato che segue un esempio di calcolo di un prodotto della somma di due monomi per la loro differenza:

 

4) Cubo di un binomio

Cubo di un binomio

“Il cubo di un binomio è uguale al cubo del primo termine più il triplo prodotto del primo termine per il quadrato del secondo, più il triplo prodotto del quadrato del primo termine per il secondo, più il cubo del secondo termine.”

Nel filmato che segue un esempio di calcolo di un cubo di un binomio:

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Il 400° anniversario del telescopio di Galileo Galilei

 

Oggi, 25 agosto 2009, viene celebrato il 400° anniversario del telescopio di Galileo Galilei. Era il 25 agosto del 1609 e per la prima volta Galilei puntò il suo nuovo strumento ottico per osservare il cielo. Da quel momento in poi l’astronomia farà un enorme balzo in avanti. In soli 400 anni l’astronomia è arrivata a rivoluzionare totalmente la nostra visione dell’Universo.

Da allora in poi sono stati costruiti telescopi sempre più potenti e, se volete leggere un articolo che ne descrive l’evoluzione in questi 400 anni, vi rimando al mio post: “I 10 telescopi che hanno cambiato la nostra visione dell’Universo”. Una descrizione dei 10 strumenti che ci hanno permesso scoperte che nessuno avrebbe mai nemmeno lontanamente immaginato.

Buona visione del cielo (se avete anche voi un telescopio) :-)

obiettivo telescopio di Galileo
Del primo telescopio che Galileo Galilei usò è rimasto solo l’obiettivo, che per giunta andò rotto quando egli era ancora in vita. L’immagine proviene dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Padova.

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lunedì 24 agosto 2009

Nubi “Morning Glory” nei cieli dell’Australia

 

Cosa produce queste lunghe e stranissime nubi? Ancora la causa è sconosciuta. Questo raro tipo di nubi vengono chiamate “nubi Morning Glory” (Morning Glory Clouds) e possono avere una lunghezza di ben 1000 chilometri e si formano di solito ad una altitudine di circa 2000 metri. Il fenomeno si verifica solo nel nord dell’Australia e precisamente nel Golfo di Carpentaria.

In realtà sono simili ad altre nubi di forma cilindrica che sono state fotografate in giro per il mondo, ma quelle visibili nei cieli di Burketown, in Australia, si verificano puntualmente ogni primavera.

I lunghi cilindri di aria potrebbero formarsi quando un flusso d’aria fresca e umida incontra uno strato di inversione, cioè uno strato atmosferico atipico in cui la temperatura dell’aria aumenta con l’altezza. Questi “tubi” e l’aria che li circonda possono causare pericolose turbolenze per gli aeroplani che si avvicinano troppo.

Le nubi Morning Glory si muovono con una velocità di circa 60 chilometri orari anche se sulla superficie il vento è appena percettibile.

La spettacolare foto mostrata sotto è stata scattata dal fotografo Mick Petroff dal suo aereo mentre sorvola il Golfo di Carpentaria, in Australia.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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Impianto mini eolico già inserito nella rete elettrica domestica

 

Questo impianto domestico a turbina eolica (ad asse orizzontale) è molto interessante per le sue caratteristiche. E’ in grado di funzionare ad una velocità del vento di oltre 10 metri al secondo (36 km/h). La turbina eolica è connessa alla rete elettrica domestica e produce una potenza media di 1000 watt (nel filmato possiamo vedere la produzione istantanea e un picco a 1137 watt). Quando il vento supera i 16 metri al secondo, la turbina si dispone automaticamente fuori dal flusso del vento per non danneggiarsi.

Questo interessante impianto eolico domestico è in grado di produrre 10 Kw in 24 ore, quando il vento ha una velocità media di 12 metri al secondo.

Le caratteristiche tecniche più salienti sono:

Nome: Maja 1000 (Whisper 80)
Produzione a 14 m/s: 1000 watt
Diametro pala: 2,1 metri
Tensione nominale generatore: 48 Volt trifase
Immissione in rete (230 Volt): inverter DMI 1200

Maggiori informazioni su: www.badgir.it

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domenica 23 agosto 2009

La Teoria delle Stringhe (video documentario)

 

La Teoria delle Stringhe è un “modello fisico” (in realtà non è considerata una vera a propria teoria) che descrive la realtà fisica in maniera diversa dalle teorie fisiche più largamente accettate. Essa si basa sul concetto di Stringa.

Su wikipedia leggiamo:

“…i costituenti fondamentali sono oggetti ad una dimensione (le stringhe) invece che di dimensione nulla (i punti) caratteristici della fisica anteriore alla teoria delle stringhe. Per questa ragione le teorie di stringa sono capaci di evitare i problemi di una teoria fisica connessi alla presenza di particelle puntiformi. Uno studio più approfondito della teoria delle stringhe ha rivelato che gli oggetti descritti dalla teoria possono essere di varie dimensioni e quindi essere punti (0 dimensioni), stringhe (1 dimensione), membrane (2 dimensioni) e oggetti di dimensioni D superiori (D-brane)”.

Quindi le particelle, come ad esempio gli elettroni, i protoni e i neutroni, non sarebbero più descritti come degli oggetti puntiformi, come ci hanno sempre insegnato ad immaginarli, ma come delle sottilissime corde che vibrano e, a seconda di come vibrano, danno luogo alle diverse particelle subatomiche e alle forze che le governano.

Quale sarebbe il vantaggio di tale descrizione? Il vantaggio consisterebbe che potrebbe essere una sorta di “Teoria del Tutto”, in grado di unificare le grandi leggi della Fisica.

In questo documentario, diviso in ben 8 filmati di YouTube (quindi guardateli con calma, quando avete un po’ di tempo a disposizione), viene mostrata una descrizione semplice e divulgativa della Teoria delle Stringhe, partendo da una affascinante analisi storica in cui vengono chiamati in causa i grandi protagonisti della Fisica, come Maxwell, Einstein e tanti altri.

Da vedere assolutamente! :-)

Prima parte

 

Seconda parte

 

Terza parte

 

Quarta parte

 

Quinta parte

 

Sesta parte

 

Settima parte

 

Ottava parte

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Fotografia di Giove

 

In riferimento all’articolo sulle foto della Luna e di Giove che ho pubblicato giorni fa, ho cercato di realizzare qualche altra foto di Giove con il mio telescopio Newton da 150 mm e focale 1000 mm. La tecnica utilizzata è la stessa di prima, ma stavolta la fotocamera digitale è posta su un cavalletto ed è accostata all’oculare. Con un autoscatto regolato a 2 secondi riesco ad evitare le vibrazioni dello scatto manuale.

Il risultato è quello che vedete sotto, un po’ migliore di quello precedente anche se non è eccezionale a causa della turbolenza atmosferica molto elevata della sera del 15 agosto.

Nelle prossime sere tenterò altre foto soprattutto se capita un momento di minore turbolenza atmosferica.

CIMG2597

Giove, la sera del 15 agosto, fotografato da Pedara (CT) con un telescopio Newton da 150 mm (focale 1000 mm), proiezione con oculare da 9 mm.

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...