Molti potrebbero prenderla come un'offesa personale il fatto di essere paragonati ad una mosca, ma una nuova scoperta scientifica può fornire un indizio per spiegare i motivi dell'insonnia sia negli animali che negli esseri umani. Una nuova mutazione genetica delle mosche le rende capaci di dormire fino all'80% in meno del normale.
Questa mutazione, battezzata Sleepless (letteralmente: senza sonno), suggerisce che il sonno è causato da un rallentamento in alcuni neuroni. Secondo Amita Seghal, un neurobiologo che lavora presso l'Università della Pennsylvania a Filadelfia, che ha condotto il nuovo studio, l'incapacità di controllare questi neuroni può essere la causa delle notti insonni.
Se una mosca normale riesce a dormire fino a 12 ore al giorno, la nuova mutazione invece non raggiunge nemmeno le due ore di sonno. Tuttavia non si rendono conto di avere perso sonno. Comunque alla fine la loro vita media si riduce e anche la loro coordinazione dei movimenti risulta compromessa.
Un altro effetto collaterale della mutazione Sleepless si è potuta notare quando le mosche sono state addormentate con l'etere: le zampe hanno cominciato a muoversi per riflesso. Un effetto simile a quello di un'altra mutazione genetica che influenza i ritmi del sonno.
Da ciò Seghal ipotizza che le Sleepless controllano i neuroni a bassa velocità, che non sarebbe altro che la vera essenza del sonno. Da ciò, se le Sleepless non funzionano a dovere, l'attività neurale va a farsi benedire e ciò causerebbe il movimento delle zampe. Questo si può legare in maniera molto ovvia ad un disturbo umano chiamato "sindrome delle gambe irrequiete" che consiste proprio in movimenti incontrollabili delle gambe nella fase precedente al sonno vero e proprio.
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