Quello mostrato nel video è uno dei fenomeni più violenti e pericolosi dei vulcani. Si tratta della nube ardente (detta anche nube piroclastica), una specie di valanga di detriti con una temperatura media di 800 °C che scivola giù dalla montagna ad una velocità che supera i 300 Km/h.
E' quasi impossibile sopravvivere ad una nube ardente. Non tutti i vulcani, per fortuna, danno vita a nubi piroclastiche. L'Etna, ad esempio, non è tra questi, sebbene negli ultimi 30 anni il vulcano siciliano abbia aumentato molto l'esplosività, è impossibile assistere a fenomeni così violenti. Il 16 novembre 2006, ad esempio, dal cratere di sud-est vengono emessi piccoli flussi piroclastici, causati dal crollo di una parte dello stesso cono, che però si fermano dopo poche centinaia di metri.
I vulcani davvero pericolosi invece creano flussi che si estendono anche diversi chilometri e che raggiungono i piedi del monte.
Non tutti i tipi di nubi ardenti possiedono le stesse caratteristiche, vi sono le nubi ardenti o "colate piroclastiche" da crollo, che avvengono, ad esempio, quando si ha un domo lavico che crolla improvvisamente creando una valanga incandescente (un esempio tipico è il Montserrat o il monte Unzen che nel giugno 1991 uccise i due famosi vulcanologi Kraft), un altro tipo completamente diverso è quello che si può vedere nelle eruzioni fortemente esplosive, quando il peso della colonna di cenere che si eleva sopra il vulcano supera quello dell'aria e la nube ricade giù per la montagna.
Il 24 agosto del 79 d.c. uno di questi "mostri" scese dalle pendici del Vesuvio distruggendo le piccole città di Pompei ed Ercolano, uccidendo tutti gli abitanti rimasti.
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