I termini analogico e digitale indicano due modalità alternative di immagazzinare dati e informazioni, in particolare quelle visive e sonore.
Analogico deriva dal greco ana-logos (“di uguale significato”) e si riferisce a un’informazione registrata in modo continuo e non numerabile: è il caso, per esempio, della registrazione di suoni in un nastro magnetico.
Digitale deriva da digit (in inglese “cifra”) e si riferisce a registrazioni in cui ogni dato viene trasformato in un valore numerico.
La registrazione digitale consente generalmente una maggiore precisione, perché permette di accumulare molte più informazioni in meno spazio, e di arrivare ad un grado di precisione che non dipende dalle caratteristiche meccaniche del mezzo. Per esempio, con un orologio analogico (il comune orologio da polso con lancette) si arrivano a misurare i secondi; ma per ottenere informazioni sui decimi e centesimi di secondo è necessario usare un cronometro digitale, come quelli usati nelle gare sportive.
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