Il suo nome scientifico è onicofagia, ma è meglio conosciuto come "vizio di mangiarsi le unghie". Tale vizio è molto diffuso soprattutto tra gli adolescenti ed i bambini i quali vengono spesso rimproverati dai genitori e dai familiari.
Alcune statistiche indicano che almeno il 5% della popolazione ha questa abitudine, che comincia in età prescolare e che spesso persiste anche in età adulta, raggiungendo l’apice durante il periodo dell’adolescenza.
Possiamo facilmente individuare il nascere di questa abitudine quando l’ambiente familiare è disturbato da litigi ed incomprensioni, per la nascita di un fratellino, quando le aspettative dei genitori nei confronti del figlio sono troppo elevate ecc., ma anche quando il bambino è particolarmente ansioso e trova in questo passatempo un tranquillante veramente ‘a portata di mano’: quanto più l’ambiente esterno porrà al soggetto divieti, punizioni, prove difficili da superare, tanto più questo ricorrerà all’abitudine di mangiarsi le unghie.
Ad esserne colpite sono soprattutto le persone timide, remissive, passive, impotenti; le donne più degli uomini. E’ un modo per esprimere l’aggressività verso sé stessi anziché verso il mondo esterno.
I rimedi:
Molti rimedi che si leggono in giro per la rete spesso sono solo dei palliativi. Ad esempio: ricostruzione delle unghie, smalti amari, peperoncino (!), ecc... Di solito funzionano per periodi limitati di tempo, poi si finisce per ricadere nel "vizio".
Invece si è dimostrato come l'onicofagia risponda bene a certi tipi di farmaco. Quelli usati per curare il problema includono i più nuovi e potenti antidepressivi. Questi farmaci sono usati anche nella cura della tricotillomania e del disturbo ossessivo-compulsivo (OCD) e comprendono clomipramina, fluoxetina, sertralina, paroxetina, fluvoxamina, citalopram, escitalopram, nefazodone e venlafaxina. Anche piccole quantità di antipsicotici usati per curare la schizofrenia come risperidone, olazapina, quetiapina, ziprasidone, e aripiprazole si possono usare per aumentare l'azione degli antidepressivi. Si noti che l'uso degli antipsicotici non indica che il paziente sia in nessun modo psicotico.
Un'altra opzione richiede l'uso della vitamina B inositol, che riduce l'impulso del mordere esaltando l'attività della serotonina nel cervello. Serotonina che può essere anche coinvolta dei processi dell'OCD. (Fonte)
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