È in Grecia nel V secolo a.C. che la geometria diventa una disciplina vera e propria; successivamente, con la nascita delle prime scuole matematiche, essa acquista definitivamente il suo importante ruolo nella matematica.
Fra le scuole matematiche, la più importante è la Scuola pitagorica, fondata da Pitagora, uno dei massimi matematici e filosofi dell'antichità.
La figura e la vita di Pitagora sono avvolte nella leggenda e nel mistero. La leggenda dice che fosse figlio del dio Apollo, di certo si sa che nacque a Samo, un'isola della Grecia, probabilmente nel 570 a.C.
Da giovane compì lunghi viaggi in Oriente, dove apprese nuove conoscenze sulle scienze, sui misteri delle religioni e sulla filosofia.
Ritornato a Samo fu costretto, forse dal tiranno Policrate, a lasciare definitivamente la sua patria e, intorno ai quarant'anni, si trasferì nella fiorente Magna Grecia, a Crotone in Calabria.
Busto di Pitagora, bronzo, copia romana di un originale greco del IV secolo a.C., Napoli, Museo Archeologico Nazionale. |
È qui che fondò la famosa Scuola pitagorica, che ebbe un notevole peso sullo sviluppo politico-sociale della città. Alla fine del secolo fu però costretto a fuggire a Metaponto, dove morì verso il 500 a.C.
Intorno a Pitagora e alla sua scuola, dove si insegnava matematica, ma anche filosofia, musica, astronomia ecc., nacquero parecchie leggende che esaltavano il carattere filosofico, religioso e scientifico del suo fondatore e rendevano ancora più misteriosa l'attività della scuola stessa. La Scuola pitagorica funzionava sulla base di regolamenti molto rigorosi che esigevano dagli allievi, fra l'altro, un lungo periodo di tirocinio prima dell'ammissione e il più rigoroso segreto su quanto veniva scoperto.
Pitagora insegna a una classe di studenti. Illustrazione da Le Metamorfosi di Ovidio. |
Parecchie sono le scoperte della Scuola pitagorica, anche se il merito veniva sempre attribuito all'illustre maestro.
Per quanto riguarda la geometria in particolare, ai pitagorici sono attribuiti:
• il teorema sulla somma degli angoli di un triangolo;
• il famoso "teorema di Pitagora";
• la risoluzione di parecchi problemi sulle aree;
• la costruzione dei poliedri regolari.
I pitagorici studiarono con particolare interesse i poligoni e i solidi regolari; pare che il pentagono e la stella pentagonale a cinque punte avessero affascinato talmente Pitagora che li pose a simbolo della sua scuola.
Il grande maestro svolgeva due tipi di lezione, uno per i soli membri della scuola, ai quali spiegava i fondamenti filosofici e le conoscenze matematiche, e l'altro più semplice per tutta la comunità.
Il nucleo fondamentale su cui Pitagora basava la sua "matematica" è il “numero": "i numeri sono il principio di tutte le cose", così recitava la sua dottrina filosofica.
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