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Fantasticare

 

Per poter scrivere un romanzo di fantascienza, dobbiamo essere in grado di fantasticare. Senza questo requisito “mentale” non credo sia possibile ideare una trama di un romanzo di fantascienza, né tantomeno poter fare qualcosa di creativo.

Per questo motivo bisogna fantasticare, perché non solo è un’attività piacevole che ti riporta ad una condizione infantile, ma perché aumenta la tua creatività.

Mi capita spesso di fantasticare ma non lo faccio in maniera sistematica come ad esempio “mi siedo in una poltrona in penombra e inizio a fantasticare”. In realtà mi capita in qualsiasi posto e in qualsiasi istante. Mentre cammino, mentre parlo, mentre aspetto qualcuno, mentre dormo (e sogno), mentre mangio e mentre guardo la tv. Mi capita anche quando scrivo al computer e, soprattutto, mentre scrivo molti post di questo blog.

Anche in questo momento sto fantasticando e immagino voi che leggete questo post, nelle vostre case o nei vostri uffici e che leggendo cominciate a fantasticare anche voi, su qualsiasi cosa vogliate fantasticare, basta che fantastichiate. Ovviamente chi si trova in ufficio non esageri! :-)

Gli psicologi dicono che fantasticare fa bene, perché quel momentaneo estraniamento rende la vita più bella e sopportabile. Non è affatto vero che chi si concede spesso di questi momento è un frustrato che non riesce ad accettare la propria vita. La fantasticheria non è né una rivalsa, né una fuga dalla realtà, è invece una rielaborazione creativa che ci permette di trovare nuove idee e nuovi punti di vista per interpretare e vivere la nostra esistenza. E, per chi ha la passione di scrivere, è la prima fonte di idee.

La fantasia ha sempre un certo potere… ;-)

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