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venerdì 30 aprile 2010

Video di uno tsunami in piscina, causato da un terremoto

 

Questo video è stato ripreso da una telecamera di sicurezza in un hotel in Messico, molto vicino all’epicentro del terremoto che c’è stato a Pasqua in California. Si è trattato di un terremoto di magnitudo 7.2 della scala Richter ed è stato avvertito nel sud ovest da Las Vegas a Los Angeles.

La scossa non ha causato gravi danni in queste zone, non come quelli che ci sono stati ad Haiti e in Cile, ma è possibile vedere la potenza del terremoto e quanto è stato tremendo.

Vedremo come abbia causato un mini tsunami dentro una piscina. La cosa impressionante è anche notare la durata della scossa.

Buona visione.

domenica 18 aprile 2010

Eruzione in Islanda. Potrebbe cambiare il clima?

 

Abbiamo visto quanti disagi sta creando il vulcano Eyjafjallajokull a causa delle emissioni di cenere. Gli aeroporti di mezza Europa sono stati chiusi. L’eruzione purtroppo potrebbe durare molti mesi, quindi i disagi non sono affatto finiti. Ma gli esperti affermano che potrebbe verificarsi una conseguenza a lungo termine ancora più grave e cioè un cambiamento del clima.

Eruzione in Islanda

Le ceneri vulcaniche infatti potrebbero giungere fino alla stratosfera dove potrebbero produrre un effetto schermante delle radiazioni solari con conseguente raffreddamento degli strati atmosferici più bassi.

I vulcani nel passato hanno già provocato nel passato alcuni significativi cambiamenti climatici. Di solito le conseguenze più appariscenti si rilevano nei due anni successivi all’eruzione. Nella storia sono un esempio l’eruzione del Tambora, nel 1815, e quella del Krakatoa nel 1883.

Cito, come esempio, un frammento del mio post sull’eruzione del vulcano Tambora (1815):

“Il 1816 (l’anno successivo all’eruzione) è ricordato come “l’anno senza estate” o “l’anno morto di freddo” ed ebbe conseguenze drammatiche per la scarsità dei raccolti soprattutto in Francia e nei paesi già provati dalla carestia provocata dalle guerre napoleoniche che si erano concluse nel 1815 con la sconfitta di Waterloo e l’esilio di Napoleone a Sant’Elena. La cosa singolare è che in Europa e negli Stati Uniti d’America, dove i danni provocati da quell’estate eccezionalmente fredda furono altrettanto gravi, non ci si rese conto del motivo di un così improvviso e radicale cambiamento di clima.”

Ci avviamo verso un periodo di freddo intenso simile ad una “mini era glaciale”? Per il momento è difficile fare previsioni, perché l’entità delle variazioni climatiche potrebbe dipendere da numerosi e complessi parametri.

Nel caso del vulcano Tambora o del Krakatoa o del più recente Pinatubo (1991), si trattò di vulcani esplosivi che lanciarono le ceneri fino a enormi altezze (oltre i 50 chilometri di altitudine sul livello del mare). Ciò favorì un più efficace spargimento delle polveri vulcaniche nell’atmosfera. Nel caso del vulcano Eyjafjallajokull invece ci troviamo di fronte ad un tipo di eruzione di tipo diverso. I vulcanologi hanno definito un “indice di esplosività vulcanica” chiamato VEI (Volcanic explosivity index) che varia tra 0 e 8. Misurando l’indice VEI per il vulcano Eyjafjallajokull si trova un valore tra 2 e 3, simile a quello delle eruzioni dell’Etna del 2002 e del 2003. L’eruzione del Tambora, per confronto, avrebbe avuto indice VEI uguale a 7, quella del Pinatuto indice compreso tra 5 e 6.

Secondo alcuni esperti quindi l’attuale eruzione in Islanda non dovrebbe causare stravolgimenti climatici significativi.

Nella preistoria invece abbiamo prove sicure di eruzioni vulcaniche che provocarono immensi mutamenti climatici ed estinzioni di massa. Ne è un esempio l’eruzione del vulcano Toba (avvenuta 70000 anni fa). Cito un frammento del mio post sul vulcano Toba:

“L'eruzione del Toba è classificata come una delle più violente conosciute, tanto che il Toba si è meritato la denominazione di "supervulcano". Gli effetti dell'eruzione furono tali da modificare il paesaggio locale e cambiare addirittura il clima mondiale. Così avvenne per l'eruzione del Toba. Dal cratere furono espulsi oltre mille chilometri cubi di ceneri e rocce. Una tale quantità di materiale potrebbe seppellire un'area pari a quella di un continente con uno strato dello spessore di diversi metri. La nube di cenere e gas arrivò fino alla stratosfera e da lì fu sparsa dai venti in tutta l'atmosfera terrestre causando una notte perenne che durò diversi mesi. Questo causò la morte di gran parte della flora e della fauna del pianeta. Anche per l'uomo le cose non andarono per niente bene. Si stima, che a causa del freddo e della carestia conseguenti alla notte perenne, riuscirono a sopravvivere solo poche migliaia di individui. La nostra specie attuale deriva da quei pochi antenati che ebbero la forza o la fortuna di sopravvivere. In pratica potremmo dire che l'umanità fu costretta a ricominciare dall'inizio.”

Lago Toba, vulcano Toba
Il lago Toba, la caldera residuo dell’eruzione del vulcano Toba, avvenuta 70000 anni fa

Eruzioni del genere avvengono in media una volta ogni 50000 anni e potrebbero rappresentare un vero rischio. La più disastrosa catastrofe vulcanica documentata invece fu quella avvenuta 250 milioni di anni fa e che causò l’estinzione di massa del periodo Permiano. Anche in questo caso cito un frammento del mio post sull’argomento:

“La più grande estinzione di massa del pianeta Terra non fu quella, famosa, che 65 milioni di anni fa, alla fine del periodo Cretaceo, determinò la scomparsa dei dinosauri, bensì quella che 250 milioni di anni fa, alla fine del periodo Permiano, vide il nostro pianeta spogliato della quasi totalità delle foreste. In questa grande estinzione scomparvero il 95% delle specie marine e il 70% delle specie terrestri.
Questo fu il risultato di una prolungata attività vulcanica che ebbe come centro l’attuale Siberia. Le eruzioni produssero piogge acide e assottigliarono lo strato di Ozono atmosferico permettendo ai raggi ultravioletti provenienti dal Sole di arrivare sulla superficie terrestre.”

L’attuale eruzione in corso in Islanda è solo un fuoco d’artificio in confronto a quelle antiche catastrofi.

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sabato 27 febbraio 2010

L’inversione del campo magnetico della Terra e i suoi effetti sull’uomo

 

In questo documentario di Discovery Science viene affrontato il problema dell’inversione del campo magnetico terrestre. Si tratta di un argomento molto dibattuto soprattutto dai “catastrofisti del 2012”, cioè da coloro che prevedono la fine del mondo nel 2012.

Ma in questi filmati la questione viene trattata dal punto di vista scientifico (o quasi) e si valuta quale potrebbe essere il rischio reale di un fenomeno del genere.

Vengono illustrati vari scenari, alcuni abbastanza discutibili, altri più condivisibili. In particolare sono piuttosto dubbioso riguardo alla possibilità che i campi magnetici possano realmente influenzare il comportamento umano.

Vi lascio alla visione dei filmati e attendo anche qualche commento da parte vostra.

 

 

martedì 23 febbraio 2010

Un uovo dentro un uovo, fake o verità?

 

Un signore di Auckland, Jimmy Biggen, ha fatto una scoperta inaspettata mentre stava facendo colazione: ha trovato un uovo all’interno di un uovo!

Si tratta di un evento estremamente raro e Jimmy Biggen spera che possa portargli grandi vantaggi. Si tratta di una cosa (forse) vera, anche se molto rara. Gli esperti dicono che in media si può verificare una volta ogni tre milioni di uova.

Biggen ha avuto un flusso costante di visite da vicini curiosi, ma anche di giornalisti e reti televisive, che vogliono vedere l’uovo doppio. Questa fama improvvisa lo ha convinto che potrebbe sfruttare l’occasione per averne vantaggi economici.

Una delle prime segnalazioni di un fenomeno simile risale al 1250, quando il frate domenicano Alberto Magno registrò la sua scoperta di un uovo con due gusci.

Gli esperti credono che il fenomeno si verifichi prevalentemente in galline giovani che hanno raggiunto da poco la maturità sessuale, ma la spiegazione fornita in questo sito, sembra non avere molto senso :-)

Fake o verità? Internet è piena di sorprese e se avrò altre notizie, vi informerò.

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lunedì 8 febbraio 2010

National Geographic video. 6 gradi possono cambiare il mondo

 

Il nostro pianeta è prossimo a una svolta. Il riscaldamento globale non è ancora fuori controllo, ma presto potrebbe esserlo. Vediamo segnali d’allarme ovunque: questa è la sfida dei cambiamenti climatici. Come possiamo formare il riscaldamento globale? Cosa accadrà alla Terra se non lo facciamo? La temperatura continua ad aumentare; ogni grado in più… è critico.

Queste sono le frasi minacciose che vengono pronunciate all’inizio di questo documentario del National Geographic dal titolo: “6 gradi possono cambiare il mondo”. E’ una minaccia reale, oppure si tratta di semplice propaganda? Il clima è solo un terreno in cui si scontrano le diverse ideologie? Ideologie o propaganda, una cosa è sicura: l’inquinamento nel mondo lo abbiamo diffuso noi e noi ne pagheremo le conseguenze, gravi o lievi che siano. Non è facile capire se si stia facendo catastrofismo oppure ci troviamo veramente di fronte ad una svolta epocale, ma diminuire le fonti di inquinamento è comunque un nostro dovere, qualunque siano le minacce che ci vengono dal futuro.

In ogni caso vale la pena prestare grande attenzione a questo documentario, diviso in 3 brevi “pillole” (il National Geographic lo ha realizzato come al solito con magistrale regia), che ci fa capire molte cose. Il documentario completo lo si può vedere sul National Geographic Channel.

 

 

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venerdì 5 febbraio 2010

La valle dell’amore in Turchia. Straordinarie formazioni rocciose naturali di forma fallica.

 

La “Valle dell’Amore” (Love Valley) si trova presso Goreme (Turchia) ed è famosa per le sue bizzarre formazioni rocciose naturali (denominate “camini delle fate”) modellate dalla pioggia e dal vento. Queste rocce, come possiamo vedere, hanno una forma nettamente fallica.

La loro forma si spiega supponendo che milioni di anni fa vi siano state numerose eruzioni vulcaniche che hanno prodotto uno spesso strato di porosa cenere vulcanica. Con il passare del tempo gli agenti atmosferici hanno eroso questo strato formando una rete di profondi canyon cosparsi da numerose formazioni cilindriche sormontate da una forma conica.

Il motivo per cui questa valle è stata chiamate la Valle dell’Amore è più che evidente ;-) A volte la Natura ha in mente strane fantasie, oppure è solo il nostro occhio ad essere malizioso? Personalmente propenderei per la seconda ipotesi ;-)

mercoledì 13 gennaio 2010

Terremoto ad Haiti. Un sisma devastante che ha causato migliaia di morti.

Un devastante terremoto ha colpito Haiti causando migliaia di morti. La capitale Port Au Prince risulta praticamente distrutta. L'intensità della scossa è stata di oltre il settimo grado della scala Richter. Per maggiori informazioni guardate il seguente filmato (fonte Quotidiano.net)c he commenta la situazione ad Haiti nelle ultime ore di giorno 13 dicembre 2010.

mercoledì 11 novembre 2009

Biologia evolutiva

 

La biologia evolutiva si pone uno dei problemi più grandi della scienza e cioè spiegare come gli organismi si modificano e si evolvono nel tempo. Perché esistono 15 tipi diversi di stella marina in California? Perché 60 specie di farfalla vivono in Inghilterra e più di 100 in Nuova Guinea? Almeno 300000 tipi di coleotteri nel mondo. La diversità delle forme di vita nel mondo è impressionante. Nell’insieme esistono due milioni di esseri viventi diversi. Come si può spiegare tutta questa biodiversità?

Nei due filmati che seguono si cerca di rispondere a queste domande.

Buona visione.

 

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martedì 3 novembre 2009

Un fulmine davvero spettacolare

 

Una notte con grandi fulmini presso la costa di Virginia Beach. Uno di questi cade sulla baia di Chesapeake. Una foto di fulmini davvero spettacolare realizzata dal National Geographic.

 fulmine spettacolare

(Clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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venerdì 23 ottobre 2009

Nubi “mammatus” fotografate a Paternò (CT)

 

Stamattina, 23 ottobre 2009, mentre mi recavo a Paternò, in provincia di Catania, ho visto delle curiose formazioni nuvolose e le ho fotografate. Le foto non sono di alta qualità, perché sono state fatte con un semplice cellulare, ma evidenziano abbastanza bene la forma tondeggiante e grumosa di queste nubi. In base a queste foto si possono tranquillamente classificare come nubi “mammatus”. Il nome è dovuto proprio alla loro forma tondeggiante e viene dal latino “mamma” che significa mammella.

Di solito si formano dopo intensi fenomeni temporaleschi e sono dovute ai rapidi moti convettivi dell’atmosfera che producono moti rotatori delle nubi e sono proprio questi moti rotatori che conferiscono la caratteristica forma tondeggiante.

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lunedì 24 agosto 2009

Nubi “Morning Glory” nei cieli dell’Australia

 

Cosa produce queste lunghe e stranissime nubi? Ancora la causa è sconosciuta. Questo raro tipo di nubi vengono chiamate “nubi Morning Glory” (Morning Glory Clouds) e possono avere una lunghezza di ben 1000 chilometri e si formano di solito ad una altitudine di circa 2000 metri. Il fenomeno si verifica solo nel nord dell’Australia e precisamente nel Golfo di Carpentaria.

In realtà sono simili ad altre nubi di forma cilindrica che sono state fotografate in giro per il mondo, ma quelle visibili nei cieli di Burketown, in Australia, si verificano puntualmente ogni primavera.

I lunghi cilindri di aria potrebbero formarsi quando un flusso d’aria fresca e umida incontra uno strato di inversione, cioè uno strato atmosferico atipico in cui la temperatura dell’aria aumenta con l’altezza. Questi “tubi” e l’aria che li circonda possono causare pericolose turbolenze per gli aeroplani che si avvicinano troppo.

Le nubi Morning Glory si muovono con una velocità di circa 60 chilometri orari anche se sulla superficie il vento è appena percettibile.

La spettacolare foto mostrata sotto è stata scattata dal fotografo Mick Petroff dal suo aereo mentre sorvola il Golfo di Carpentaria, in Australia.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)

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giovedì 25 giugno 2009

Un fiume straripato distrugge una strada in pochi minuti (video)

 

Lo straripamento di fiumi e torrenti è un fenomeno molto frequente anche in Italia. In questo filmato vediamo gli effetti di un fiume straripato su una strada. Al flusso impazzito dell’acqua bastano pochi minuti per creare danni irreparabili all’asfalto. Questo video deve essere ben memorizzato da tutti gli automobilisti: spesso mettersi in viaggio in condizioni di maltempo estremo può essere molto rischioso. La prudenza non è mai troppa ;-)

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domenica 21 giugno 2009

Nube lenticolare sull’Etna il 20 giugno 2009

 

Una spettacolare nube lenticolare (contessa dei venti) fotografata da Pedara (CT) dopo un violento temporale.

Dopo un temporale molto intenso, nel pomeriggio del 20 giugno 2009, c’è stata una schiarita e si è resa visibile questa enorme nube lenticolare in direzione dell’Etna (che non si vede, nascosta da un edificio).

Era davvero spettacolare e dovete pensare che le foto non rendono bene l’idea.

Nube lenticolare 800a

 

Osservate come si estendeva.

Nube lenticolare 800b

Ricordo che le nubi lenticolari, che vengono chiamate anche “contessa dei venti”, si formano sempre in corrispondenza di rilievi montuosi (in questo caso l’Etna) che favoriscono la condensazione delle nubi a causa delle correnti ascensionali che provocano quando vengono investiti da correnti d’aria fortemente umide.

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giovedì 28 maggio 2009

Onde congelate nell’Antartide

 

Nelle foto sembra di vedere una gigantesca onda congelata del mare Antartico. Molti hanno spiegato questa formazione come dovuta ad un rapidissimo congelamento di un’onda dovuto alle bassissime temperature dell’aria nell’Antartide. In realtà questa spiegazione è errata perché l’aspetto di questa formazione di ghiaccio è dovuta più allo scioglimento che al congelamento.

Infatti il ghiaccio che si scioglie sulla superficie dell’onda quando le temperature salgono, scorre sulla superficie stessa e quando congela di nuovo, rapidamente, appare opaco e biancastro. Le zone di ghiaccio trasparenti invece sono dovute ad un ghiacciaio che avanza lentamente e che si fa spazio tra la neve e i ghiacci più recenti.

Le foto sono state scattate presso la base antartica di Dumont D’Urville nel 2002.

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lunedì 6 aprile 2009

Diciamo tutti grazie a chi sta lavorando tra le macerie


Grazie di vero cuore per tutto quello che state facendo per tutti noi.

Oggi siamo tutti abruzzesi.

(Aderisco a questa iniziativa promossa da chiacchierona79)

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Terremoto in Lazio. Anche il blog lo ha rilevato!

 

Stamattina mi sveglio alle ore 7 circa, ammirando il sole che illumina la cittadina siciliana in cui abito. Accendo il computer e, guardando le statistiche del blog, mi accorgo che tra le ore 4:00 e le 4:59 ho avuto ben 22 visitatori. Per questo blog 22 visitatori in quella fascia oraria sono atipicamente numerosi.

Terremoto_visite

Preso dalla curiosità vado a vedere cosa hanno cercato e trovo questo:

terremoto_ricerche

Le ricerche notturne sono relative a un articolo che avevo inserito tempo fa che dava consigli su come comportarsi in caso di terremoto. Mi chiedo: come mai hanno cercato queste informazioni?

Accendo la televisione e comincio a vedere ciò che sapete già. Un fortissimo terremoto ha colpito l’intera Italia centrale. Mentre scrivo dicono che finora sono state accertate ben 16 vittime. C’è stato molto panico e la paura continua.

E’ evidente che molte persone si sono svegliate (la scossa è stata alle ore 3:30) e hanno cercato informazioni su Internet.

Almeno spero che i navigatori abbiano trovato utile il mio articolo sui terremoti e si siano un po’ tranquillizzati.

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mercoledì 28 gennaio 2009

Video accelerato di Aurore Boreali

 

Le Aurore Boreali sono uno dei fenomeni visivi più spettacolari che esistano in natura. In questo filmato a velocità accelerata possiamo vedere una splendida esposizione che mostra luci, forme e colori nel corso di una una singola notte.

La causa di questo affascinante fenomeno è l’interazione tra il vento solare (formato da particelle cariche come elettroni e protoni) e gli atomi neutri dell’alta atmosfera terrestre che vengono eccitati, cioè i loro elettroni più esterni vengono a trovarsi a livelli energetici più elevati. Dopo un tempo caratteristico (si parla di frazioni minuscole di secondo), l’atomo torna allo stato energetico iniziale, ma in questo processo emette luce (fotoni).

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giovedì 8 gennaio 2009

Un colpo solo!

 

In questo blog ho spesso pubblicato belle foto di fulmini. Sono fenomeni spettacolari che non finiscono mai di affascinare. Questa immagine di un fulmine che si abbatte ai confini di una grande città è davvero spettacolare. Chissà se qualcuno lo ha visto cadere vicino!

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martedì 16 dicembre 2008

domenica 7 dicembre 2008

Diluvio sull'Atlantico

Questa nube temporalesca su una piccola area dell'oceano Atlantico sta scatenando un vero diluvio. E' quanto possiamo ammirare via satellite, in questa immagine davvero spettacolare. L'osservazione dell'atmosfera della Terra effettuata dai satelliti artificiali è davvero affascinante e ci permette di vedere fenomeni violenti, come un uragano o un temporale, come se fossero piccoli e distanti.

(clicca sull'immagine per vederla ingrandita)

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...