martedì 31 maggio 2011

Tetti fotovoltaici. La Renault costruisce un impianto gigantesco.

 

La casa automobilistica francese Renault sta iniziando la costruzione del più grande impianto di tetti fotovoltaici del mondo. La superficie totale sarà pari a quella di 63 campi di calcio! La Renault sta costruendo questo gigantesco impianto solare che genererà 60 megawatt di energia non appena completato. Il progetto permetterà di evitare l’emissione di un totale di 30000 tonnellate di CO2 all’anno.

tetti solari Renault

Si tratterà di una serie di tetti solari che serviranno come copertura per i servizi di spedizione di Douai, Maubeuge, Flins, Batilly e Sandouville. Anche i parcheggi del personale della Renault saranno dotati di tetti solari a Maubeuge e Cléon (come possiamo vedere nelle foto di questo post).

tetti fotovoltaici Renault

L’energia prodotta da tutti questi tetti solari potrebbe alimentare una città di ben 15000 abitanti. La costruzione comincerà a giugno 2011 e si prevede che finirà entro il febbraio del 2012.

La Renault negli ultimi tempi sta spingendo moltissimo riguardo alle “emissioni zero”, sia con questo grande progetto, sia con la sua gamma di automobili ad emissioni zero. La società infatti prevede di tagliare le proprie emissioni inquinanti complessive del 10% entro il 2013 e di un ulteriore 10% tra il 2013 e il 2016. Con questo nuovo progetto solare attivo e funzionante il prossimo anno, non dovrebbe essere un obiettivo difficile da ottenere.


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lunedì 30 maggio 2011

Tutti i nodi vengono al pettine

 

Nella tessitura presto o tardi il pettine del telaio incontrerà tutti i nodi che in precedenza erano stati fatti nei fili, rivelandone l’esistenza e costringendo a sbrogliarli. In altre parole non c’è speranza di nascondere gli errori commessi, né c’è vantaggio a non risolvere tempestivamente e bene i problemi perché giungerà il momento in cui ce li ritroveremo addosso.

Il detto tutti i nodi vengono al pettine è sempre attuale perché ha un peso sia nelle nostre scelte personali, sia nelle scelte collettive. Pensiamoci prima di andare a votare o prima di rispondere ad un referendum. Ma di questo ne parlerò in un prossimo post. Sorriso


Pannello solare ad orientamento automatico con carica batterie

 

Gli appassionati che riescono a costruire piccoli impianti solari (in questo caso è piccolissimo) con caratteristiche notevoli sono sempre di più. In questo caso si tratta di  una tesina per l’esame di Stato. La caratteristica saliente è che il pannello solare si orienta automaticamente verso il Sole nel punto di massima efficienza.

Il sistema di controllo è gestito da un microcontrollore, dopo di che è in grado, con l'energia ricavata dal Sole, di caricare una batteria al piombo per motorini, attraverso un altro circuito per regolare le tensioni e le correnti di carica.

Direi che si tratta di una realizzazione davvero interessante. Questo pannello solare ad orientamento automatico lo possiamo vedere in funzione in questo breve filmato.

Buona visione.


domenica 29 maggio 2011

Origami istruzioni video

 

L’arte giapponese dell’origami ebbe origine nel diciassettesimo secolo ma si è trasformato con il passare del tempo in una forma di arte moderna. La parola origami significa piegare la carta. L’origami infatti è l’arte di trasformare un foglio di carta in una vera e propria “scultura” piegandolo con magistrali tecniche. E ammirando le immagini e i filmati di questo post vedremo che ne vengono fuori delle sculture davvero stupende e in qualche modo stupefacenti.

Una curiosità: nonostante esista una carta creata specificatamente per l’origami, qualsiasi tipo di carta è utile per creare un origami.

Per tutti coloro che non hanno familiarità con le tecniche dell’origami, i seguenti filmati potrebbero essere utili per imparare alcune tecniche di base.


Come fare un pinguino origami (istruzioni)

 

Eccone uno un po’ più difficile da creare Occhiolino


Come fare una tazzina origami (istruzioni)

 

Ed ecco una tazzina origami molto più complicata.


Come fare la classica barchetta di carta origami (istruzioni)

 

Questa barchetta di carta invece l’ha fatta un vero artista Sorriso


Come fare un gatto origami (istruzioni)

 

Questo gatto origami è certamente più complicato da realizzare.


Come fare una rana origami (istruzioni)

 

Questa rana origami è molto più artistica.


L’amianto

 

L’amianto è un minerale del gruppo dei silicati, che si presenta sotto forma di ammassi fibrosi biancastri o grigio-chiari tendenti al verdognolo. I giacimenti più ricchi sono quelli canadesi (Québec e regione dei Grandi Laghi): altri si trovano negli Stati Uniti (Vermont, New Jersey, New York, Arizona), nella zona degli Urali, nello Zimbabwe, nel Sudafrica e nell’isola di Cipro. In Italia ci sono giacimenti di amianto a fibra lunga in Val Malenco (Sondrio) e fibra corta presso Balangero nelle valli di Lanzo (Torino).

Per la sua alta resistenza alla fusione e alla combustione l’amianto è servito a confezionare indumenti (le tute dei pompieri) e tessuti che non prendono fuoco (ignifughi), e soprattutto il cemento-amianto (eternit), materiale per lastre, tubi, cisterne, pannelli antincendio.

La fortuna dell’amianto si è lentamente interrotta quando si è scoperto che è un materiale nocivo e cancerogeno: le polveri di amianto provocano diverse malattie nell’apparato respiratorio: l’asbestosi, il tumore dei bronchi e delle pleure (mesotelioma).

Nel seguente filmato possiamo vedere un servizio che ci mostra quali sono i reali pericoli per la salute dovuti all’amianto e quali sono le misure che si possono seguire per risolvere il problema.

Buona visione.


Incidente durante le qualifiche del Gran Premio di Monaco

 

In questo filmato possiamo vedere il video dell’incidente occorso a Sergio Perez, pilota della scuderia Sauber, durante le qualifiche per il Gran Premio di Monaco. Per fortuna il pilota non ha riportato gravi infortuni. Tuttavia scene come questa ci ricordano sempre che gli sport automobilistici sono molto rischiosi e spesso sono causa di incidenti mortali, come si è spesso verificato in passato.

Buona visione del filmato.


Cos'è l'osmosi

L'osmosi è un fenomeno che si verifica quando due soluzioni a diversa concentrazione, cioè due liquidi in cui sono disciolte quantità diverse di una determinata sostanza, sono separate da una membrana semipermeabile, cioè dotata di piccolissimi pori che permettono il passaggio delle molecole d'acqua, ma bloccano il passaggio delle altre sostanze presenti nella soluzione.
Il solvente (cioè l'acqua) tende a passare dalla soluzione più diluita a quella più concentrata finché non viene raggiunto un equilibrio. Negli organismi viventi l'osmosi è un fenomeno che avviene attraverso le membrane cellulari e rappresenta un importante meccanismo che consente a un organismo di regolare la quantità di acqua presente nelle cellule.

Nel seguente filmato possiamo anche vedere una spiegazione del fenomeno dell'osmosi. Il video è stato realizzato dall'Istituto di Istruzione Superiore di Spezzano Albanese (CS). L'esperienza di laboratorio che viene illustrata fa uso di foglie di lattuga per dimostrare il fenomeno dell'osmosi.

Buona visione.


venerdì 27 maggio 2011

Il casco LEGO per ascoltare i fumetti

 

La LEGO ci ha abituato a vari tipi di gadget interessanti, ma mai simpatici e geniali come quello che vi sto per presentare. Gli appassionati di LEGO conosceranno benissimo l’aspetto dei caschi da astronauta degli omini LEGO. In questo caso però il casco è “a grandezza naturale”, ha una visiera dorata, è dotato di un drive USB e serve per la lettura dei fumetti!

Inserendo il mattoncino LEGO USB nella fessura del casco, il bambino che lo indossa può seguire i fumetti, i giochi e i rompicapo della rivista allegata disponibile solo in abbonamento. Questo sistema LEGO audio comic è davvero geniale!

Ci chiediamo solo una cosa: quando faranno la versione di questo casco LEGO di misura adatta anche per gli adulti? Sorriso

Nel filmato seguente potete vedere una dimostrazione d’uso di questo interessante casco LEGO. Buona visione.


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La musica delle sfere (che esplodono). La Supernova Sonata.

 

A partire da aprile del 2003 fino ad agosto del 2006, il Canada-France-Hawaii Telescope ha osservato 4 zone del cielo il più frequentemente possibile. Facendo uso del rivelatore digitale (in pratica una fotocamera digitale) più potente che sia mai stato finora costruito, il CFHT ha monitorato questi 4 campi stellari alla ricerca di un particolare tipo di supernova (chiamata supernova di tipo Ia) che sono prodotte dalla detonazione termonucleare di una o più stelle nane bianche. Queste esplosioni emettono una grande quantità di energia e sono visibili a distanze cosmiche.

Questi 4 settori ricoprono un’area del cielo che è pari a 16 volte il disco lunare, ovvero circa un decimillesimo di tutto il cielo. Anche se è si tratta di una piccola frazione del cielo, sono state osservate ben 241 supernove di tipo Ia durante tutto il periodo di osservazione.

Il video che vi presento mostra le 241 supernove osservate in questi campi stellari durante il CFHT Legacy Survey. Nel filmato vengono mostrati i quattro campi e le posizioni delle supernove sono indicate al passare del tempo. L’animazione avviene a 15 fotogrammi al secondo, e ogni fotogramma corrisponde a poco meno di un giorno (un intero secondo di questa animazione corrisponde a circa due settimane di tempo reale).

Ad ogni supernova è stata assegnata una nota musicale in base a questi criteri:

Volume = Distanza. Il volume della nota è determinato dalla distanza della supernova. Più la supernova è distanza, più il suono è debole.

Pitch = “Stretch”. Il passo della nota è determinato dallo “stretch” della supernova che è una proprietà di come la supernova si illumina e si spegne.

Strumento musicale = massa della galassia ospite. Lo strumento della nota musicale viene determinato in base alla massa della galassia in cui avviene l’esplosione della supernova. Le supernove esplose in galassie massicce sono “suonate” da un basso mentre quelle esplose in galassie meno massicce sono suonate da un pianoforte a coda.

Da ciò ne è scaturita una affascinante “supernova sonata” che adesso possiamo ascoltare.

La luminosità delle supernove è molto bassa, come si può vedere nel filmato. Tali esplosioni, anche se molto potenti, sono talmente lontane da apparire comunque molto deboli qui sulla Terra.

Buona visione e buon ascolto della “supernova sonata”.


giovedì 26 maggio 2011

Grafica del blog aggiornata

 

Dopo alcune prove che non mi hanno dato grande soddisfazione, finalmente (forse) ho trovato qualcosa che mi piace e quindi ho aggiornato la grafica di questo blog. Spero che vi piaccia. Io la terrò per un po’ di tempo, ma se è il caso tornerò a qualcosa di più minimalista se non dovesse soddisfare le mie (e le vostre) esigenze estetiche Sorriso.

A proposito, partecipate al sondaggio che ho pubblicato in fondo (scorrete il cursore fino a fondo pagina) per farmi sapere cosa ne pensate di questa nuova veste grafica.

Buona lettura a tutti.


Questa eruzione vulcanica è di un altro pianeta!

 

La Terra non è il pianeta del Sistema Solare più attivo dal punto di vista vulcanico. Il vero record spetta a Io, un grande satellite del pianeta Giove. Io ha un diametro di 3642 km e guardandolo nelle foto delle sonde spaziali sembra una pizza Sorriso La sua superficie è costellata di vulcani che eruttano zolfo e biossido di zolfo; proprio per questo i colori dominanti della superficie di Io sono il giallo, il rosso, il rosa, il bianco.

Recentemente abbiamo visto l’eruzione del vulcano islandese Grimsvotn che ha prodotto un pennacchio di cenere che si elevato fino ad una quota di 20 chilometri. Le immagini di questa eruzione sono ancora fresche nella nostra mente. In realtà le eruzioni vulcaniche su Io sono ben più corpose di questa. In alcune immagini di Io riprese nel 1997 dalla sonda spaziale Galileo possiamo vedere un pennacchio emesso dal vulcano Prometheus. Il getto di materiali di colore azzurro si erge dalla bocca vulcanica per ben 140 km, sette volte più alto del pennacchio del Grimsvotn. Ovviamente l’accelerazione di gravità su Io è molto minore di quella terrestre, per la precisione è 5,46 volte minore, quindi la maggiore altezza dei materiali espulsi è giustificata da questo aspetto.

La cosa più straordinaria invece è che l’eruzione del Prometheus probabilmente è durata ben 18 anni! 18 anni sono davvero molti per un’eruzione di questa intensità. Non c’è che dire, siamo davvero su un altro pianeta! Occhiolino

Una spettacolare foto della colonna di cenere eruttata dal vulcano Grimsvotn in Islanda.


mercoledì 25 maggio 2011

Huriah Heep. Into The Wild

 

Gli Uriah Heep sono un complesso rock degli anni ‘70 molto noto soprattutto agli appassionati del genere. Nel 2011 hanno fatto uscire un nuovo album: Into The Wild. Si tratta di un album interessante e per me è stata una sorpresa. Non credevo che questa storica band fosse ancora attiva! Pensate che io ancora ero rimasto ad un album del 1972, The Magician’s Birthday, che ho amato moltissimo. Invece ho visto che dal 1970 non si sono mai fermati (tranne una lunga pausa dal 1998 al 2008). Sono felice che siano ancora attivi e che siano ancora capaci di comporre buona musica, anzi, quando la ascolterete vedrete che è realmente straordinaria! Sorriso

Intanto vi lascio ad un video di YouTube che vi permetterà di ascoltare il brano Into The Wild, che da il nome all’album (album che in totale comprende 11 brani).

Buona visione e soprattutto buon ascolto.


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Le sigle dei cartoni animati che somigliano a brani più antichi

 

Ascoltando le sigle di svariati cartoni animati famosi, si notano delle somiglianze spesso imbarazzanti Occhiolinocon canzoni uscite vari anni prima. Io non mi ero mai accorto di queste somiglianze, ma ho trovato questo filmato su YouTube che mi ha aperto gli occhi (anzi, le orecchie) e mi ha fatto notare che le somiglianze ci sono e sono abbastanza evidenti!

Ovviamente è difficile stabilire se si tratta di pura casualità o di casi di plagio deliberato, per questo bisognerebbe avvalersi del parere di un esperto, ma intanto ascoltate questi 13 brani tratti da sigle di cartoni animati confrontati con altrettanti brani tratti da canzoni più antiche. Sono sicuro che vi farete un’idea anche da soli…

Buona visione e buon ascolto.


martedì 24 maggio 2011

Cos’è la Fisica?

 

Quante volte vi è capitato di chiedervi cos’è la Fisica senza avere una risposta chiara nella vostra mente? Definire esattamente la Fisica non è proprio facile, ma in questo caso ci proviamo lo stesso Occhiolino

La Fisica può essere definita come un ramo delle scienze che indaga la materia, l’energia e il rapporto fra l’una e l’altra. La Fisica è una scienza sperimentale per eccellenza: i suoi metodi di indagine sono l’osservazione diretta (lo studio dei fenomeni, così come avvengono in natura) e l’esperimento (lo studio di fenomeni provocati e controllati dall’uomo). Gli esperimenti vengono condotti per verificare ipotesi suggerite dalle osservazioni; si possono in tal modo collegare fenomeni anche molto diversi tra loro, individuando relazioni universalmente valide: si enunciano così le leggi (relazioni sperimentalmente provate tra le grandezze che caratterizzano i fenomeni), si definiscono principi (ipotesi generali, non smentite dall’esperienza) e si formulano teorie.

Fisica

La descrizione dei fenomeni e la formulazione delle leggi è compito della Fisica sperimentale. La Fisica teorica si propone invece di connettere il complesso delle leggi in principi e teorie; ottenuta questa sistemazione teorica, essa procede ancora giungendo a conclusioni che sarà nuovamente compito della Fisica sperimentale verificare.

La Fisica si suddivide, a seconda del campo di studio, in sezioni, tra cui la meccanica, l’acustica, l’ottica, l’astrofisica, la termodinamica, la Fisica atomica e nucleare, la struttura della materia e tante altre.

Ovviamente qualsiasi definizione di una scienza è sempre molto riduttiva e schematica. Al giorno d’oggi la Fisica è una scienza così complessa e articolata che è davvero difficile tracciarne i confini e coglierne le dipendenze con la tecnologia e la vita di tutti i giorni.

P.S. In questo post ho elencato (ovviamente non è un elenco completo) le leggi della Fisica.

Se questo post non vi è bastato per capire cos’è la Fisica (e ci credo che non vi è bastato Occhiolino) ecco un libro (si può scaricare gratuitamente) in italiano e inglese che spiega cos’è la Fisica.  A cura di Massimo Armeni e introduzione di Piergiorgio Odifreddi.

Ecco il link per scaricarlo (in formato pdf): Comunicare la Fisica.


Eruzione del vulcano Grimsvotn in Islanda (video)

 

Il governo islandese ha cancellato i voli aerei e chiuso gli aeroporti non appena il più attivo dei vulcani dell’isola, il Grimsvotn, è entrato in eruzione. La sua pericolosità è dovuta al fatto che questo vulcano si trova al di sotto del ghiacciaio Vatnajokull nella zona a sud est dell’Islanda. Il Grimsvotn ha avuto un periodo di calma di 7 anni ma adesso ha emesso una colonna di cenere che si è innalzata per un’altezza di quasi 15 chilometri. I ricercatori del Icelandic Meteorological Office hanno rilevato che l’eruzione è stata accompagnata da un serie di deboli scosse sismiche. In ogni caso hanno rassicurato che questa eruzione è meno intensa di quella del vulcano Eyjafjallajokul che nell’aprile del 2010 produsse un vero e proprio caos mondiale delle linee aeree.

Buona visione del video dell’eruzione del vulcano Grimsvotn.


Il selenio

 

Il selenio è un elemento chimico con caratteristiche intermedie tra quelle di un metallo e di un non metallo (semimetallo) con simbolo Se, numero atomico 34 e peso atomico 78,9. Relativamente raro in natura, si trova insieme allo zolfo nativo e al tellurio, e associato a minerali del rame da cui viene estratto. E’ usato come semiconduttore e trova impiego in xerografia (fotocopiatrici) e nella fabbricazione di fotocellule e batterie solari perché la sua conducibilità elettrica aumenta se viene esposto alla luce.

selenio

Il selenio forma leghe con molti metalli e viene anche usato come pigmento per vetri e ceramiche. E’ presente nell’organismo umano in minime quantità ma ha importanti funzioni: è componente di un enzima che protegge i globuli rossi, interviene nella struttura delle membrane cellulari e le protegge dall’azione dei radicali liberi. Alcuni composti del selenio possono essere tossici, in particolar modo il solfuro di selenio.

Il nome deriva dal greco selene, che significa Luna, in riferimento al colore argenteo che assume il selenio fuso.

Il selenio si concentra soprattutto negli alimenti di origine marina e nelle frattaglie. Il livello del minerale nei vegetali è invece proporzionale alla sua abbondanza nel terreno. Le famose patate al selenio vengono prodotte spargendo il minerale sul suolo al momento della concimazione. Crescendo in un ambiente ricco di selenio le patate accumulano una maggiore quantità del minerale, anche se la sua effettiva biodisponibilità ed i relativi, possibili, benefici sulla salute sono ancora poco chiari.

Il selenio presente negli alimenti sotto forma di selenioamminoacidi solforati (selenio-cisteina e selenio-metionina) è maggiormente assorbibile dei seleniti e dei selenati normalmente contenuti negli integratori alimentari. Il selenio agisce in sinergia con la vitamina E, per questo motivo i due princìpi nutritivi sono frequentemente associati negli integratori alimentari ad azione antiossidante.

I LARN consigliano per l'adulto un apporto di selenio pari a 55 microgrammi al giorno.

In questa tabella potete trovare un elenco di alimenti che contengono selenio.


lunedì 23 maggio 2011

Schermo LCD trasparente Samsung alimentato da un pannello solare

 

L’energia solare continua a conquistare il mondo. E adesso anche gli schermi LCD sono alimentati ad energia solare, come il Samsung presentato in questo filmato relativo al Cebit 2011 svoltosi ad Hannover, in Germania. Si tratta di un prodotto davvero innovativo che ricorda certe scene viste in numerosi film di fantascienza. Infatti questo schermo Samsung oltre ad essere LCD è anche trasparente. Guardando il filmato possiamo ammirare anche il meraviglioso effetto 3D delle immagini delle finestre del sistema operativo Windows 7 che sta mostrando. Ha una risoluzione HD di 1920 x 1080 pixel (46 pollici) e la cosa sicuramente che colpisce ancora di più è che è alimentato da un piccolo pannello solare che intercetta la luce ambientale, ciò significa che non c’è bisogno di esporlo alla luce solare diretta, ma è sufficiente la normale illuminazione artificiale di una stanza.

La mia sensazione che qualcosa sta per cambiare nel mondo dello sfruttamento dell’energia è ancora più rafforzata dall’avere scoperto questo nuovo prodotto. Possibilmente nei prossimi anni straordinari computer sottilissimi, con schermi come questo, saranno del tutto alimentati con pannelli solari. Ci aspetta un futuro da fantascienza e la cosa più bella è che noi saremo qui a vedere questa trasformazione della tecnologia :-)

Buona visione del filmato

domenica 22 maggio 2011

Ustioni, cosa fare?

 

Cosa fare in caso di scottature? Le scottature sono tra gli incidenti più frequenti tra le mura domestiche, quindi è importante sapere cosa fare nel caso che l’incidente avvenga. Nel video che ho trovato possiamo vedere alcuni consigli su come comportarsi in caso di ustioni. La spiegazione è semplice e chiara con esempi visivi facili da memorizzare, come ad esempio come effettuare la classificazione delle ustioni di primo, secondo o terzo grado. Infine vengono spiegati i primi rimedi da applicare a seconda della gravità dell’ustione. In ogni caso tali consigli non possono essere considerati dei rimedi definitivi per le ustioni e si ricorda che in questo casi è sempre d’obbligo consultare un medico.

Buona visione del filmato.


Vuoi vedere un lago che esplode?

 

Vedere un lago che esplode non è una cosa abituale. Il lago di questo filmato però esplode e anche con una certa violenza. Il motivo per cui qualcuno ha messo una bomba sotto la sua superficie e poi abbia filmato l’esplosione non è chiaro. Forse voleva produrre una immensa esplosione tipo “Mentos con la Coca Cola”? Occhiolino

Però vediamo che l’esplosione ha generato un’altissima onda che mette fine alla ripresa. Ma poi, la telecamera, l’hanno recuperata in mezzo al fango? Sorriso

Intanto guardatevi il lago che esplode, che potrebbe servirvi… oggi domani un concorso


La democrazia secondo Massimo Fini (video intervista)

 

Quale è la definizione di democrazia, oggi? Dove ci porterà questo modello di sviluppo? … dichiarare una democrazia contraddicendola continuamente con i suoi comportamenti. Questa sfacciataggine, oggi, è prevalente in Italia rispetto a tutti i paesi occidentali? C’è un’alternativa alla democrazia rappresentativa? Cosa ci sarà dopo il crollo del modello di sviluppo? Se andiamo verso il Neo Feudalesimo, l’Italia è praticamente cementificata… E siamo ormai avviati ai 64-66 milioni… cosa succederà?

A queste e ad altre domande risponde Massimo Fini, giornalista e scrittore, in una intervista della durata di poco più di dieci minuti. Le sue risposte fanno pensare, anche se non sono del tutto condivisibili…

Buona visione e buon ascolto.


Il Giorno del Giudizio non è arrivato, come volevasi dimostrare…

 

L’avevano previsto (e ne avevo scritto in questo post), l’avevano strombazzato in lungo e in largo su Internet, in tv e in tutte le salse possibili e immaginabili. Alla fine: HANNO SBAGLIATO! Come sempre, d’altronde. La data del “Giorno del Giudizio” evidentemente non doveva essere il 21 maggio 2011, ma probabilmente “è stata spostata” Occhiolinoa data da destinarsi”.

Questo serva da insegnamento per tutti coloro che mettono in giro simili stupidaggini. Forse costoro pensano che i loro errori passano inosservati, in realtà molti stanno bene attenti e “prendono appunti” e alla fine divulgano in tutti i modi possibili le loro previsioni sbagliate. Questo serve per fare in modo che nessuno possa dire che c’è qualcuno che “le indovina tutte”. Le previsioni di certi “guru illuminati” non sono mai corrette, ma sono solo furbesche invenzioni per avere visibilità.

Buona domenica a tutti e ricordatevi che la fine del mondo o il giorno del giudizio non sono così vicini come molti pensano, non fatevi influenzare dal terrorismo psicologico che dilaga in questi ultimi anni.


venerdì 20 maggio 2011

Cos’è un poliedro?

 

Un poliedro è una figura solida delimitata esternamente da poligoni, detti facce del poliedro, disposti in modo che ogni poligono abbia al massimo un lato in comune con uno degli altri. I lati dei poligoni di ciascuna faccia si chiamano spigoli del poliedro. L’area del poliedro è la somma delle aree delle facce. Un poliedro che ha la facce uguali e formate da poligoni regolari uguali si chiama poliedro regolare; i poliedri regolari, detti anche solidi platonici, sono cinque:

- tetraedro (4 facce formate da triangoli equilateri)

- cubo (6 facce formate da quadrati)

- ottaedro (8 facce formate da triangoli equilateri

- dodecaedro (12 facce formate da pentagoni)

- icosaedro (20 facce formate da triangoli equilateri).

In questo filmato possiamo vedere i solidi platonici in una animazione al computer.

I poliedri che hanno facce di forme differenti si chiamano solidi archimedei e ne esistono 15 tipi. Uno di questi è il rombicubottaedro (immagine sotto) formato da due tipi di facce: 18 quadrati e 8 triangoli.


Il pendolo di Foucault (video)

 

Un’importante proprietà del pendolo è che le sue oscillazioni avvengono sempre sullo stesso piano: in base a questo principio, il fisico francese Jean Bernard Léon Foucault (1819 – 1968) installò nel Pantheon di Parigi un pendolo fissato in modo che potesse ruotare liberamente e fece in modo che la sua punta lasciasse una traccia nella sabbia sparsa sul pavimento. Con il passare delle ore, i segni sulla sabbia sembravano ruotare, come se il pendolo stesse compiendo un moto rotatorio intorno al centro di oscillazione (il punto fisso a cui era sospeso). In realtà era la Terra a ruotare, mentre il pendolo continuava ad oscillare costantemente sul piano di oscillazione iniziale.

In questo filmato possiamo vedere l’esperimento del pendolo di Foucault eseguito nella cattedrale di Cremona realizzato dal Gruppo Astrofili Cremonesi.

Buona visione.


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giovedì 19 maggio 2011

Come risparmiare soldi in casa

 

Il tema del risparmio in economia domestica è molto discusso soprattutto negli ultimi tempi. In realtà io vedo che in casa le persone non fanno quasi niente per risparmiare sui normali consumi. Luci lasciate accese in stanze dove non si sta per ore e ore, televisione accesa senza che ci sia nessuno che la sta vedendo, computer accesi senza che nessuno ci stia lavorando o navigando, sono la regola in quasi tutte le abitazioni. E questi sono solo gli “sprechi” meno gravi.

ciabatta con interruttore

In questo post desidero scrivere alcune mie personali considerazioni su quelle che potrebbero essere i modi per risparmiare soldisubito” senza effettuare grandi modifiche alle proprie abitudini.

Quali sono le “bollette” (e quindi i consumi) che periodicamente ci assillano? Parliamo di gas, luce, acqua.

IL GAS. Sia che si tratti di gas per il riscaldamento che per cucinare, possiamo fare qualcosa che può portare a risparmi ben visibili e immediati. Negli appartamenti bisognerebbe innanzitutto regolare i riscaldamenti in modo da avere temperature massime di 18 o al massimo 19 gradi (e non 25, come ho visto personalmente a casa di amici). Inoltre non è per nulla necessario che i riscaldamenti siano attaccati 24 ore su 24 (a meno che non abitiate in una baita di montagna durante una tempesta di neve). Se poi si vive in un centro abitato a bassa quota (sotto i 300 m sul livello del mare), di mattina si può stare tranquillamente con i riscaldamenti spenti, per poi accenderli nel tardo pomeriggio dopo il tramonto del sole quando le temperature si abbassano. Tutto questo ovviamente se non ci sono situazioni particolari di “ondate di freddo”. Il fatto è che si ha la tendenza a diventare eccessivamente “freddolosi” specialmente quando si sta troppo tempo seduti davanti al computer a navigare Occhiolino. Un po’ di moto quando si sta a casa non fa male e ci impedisce di sentire freddo anche quando non c’è. Per quanto riguarda il gas per cucinare bisogna sapere una cosa. Quando facciamo bollire l’acqua, questa bolle a 100 °C sia che l’ebollizione sia debole, sia che sia tumultuosa. Quando facciamo bollire l’acqua, quindi, teniamo conto che sarebbe meglio farla bollire con la minima fiamma che permette di mantenere tale ebollizione. In questo modo la cottura dei cibi non risentirà di nessuna differenza, ma il consumo di gas sarà molto minore.

LA LUCE. Nel termine “luce” ovviamente stiamo inglobando il più preciso termine di “corrente elettrica”. Tuttavia negli appartamenti la corrente elettrica è quella che permette l’illuminazione. Sull’illuminazione degli appartamenti, come dicevo prima, si effettuano sprechi evidenti. Quando abbandonate una stanza per molto tempo, non siate pigri, spegnete la luce (quasi nessuno lo fa mai). Spegnete i computer se non ci fate nulla e spegnete il televisore. Quando spegnete tali elettrodomestici non lasciateli in Stand By oppure attaccati alla presa della corrente, ma usate una ciabatta con interruttore per spegnerli “veramente”. Una cosa che pochi sanno è che molti elettrodomestici se lasciati collegati alla presa consumano lo stesso! La ciabatta con interruttore vi salverà da questi tutt’altro che trascurabili consumi parassiti. Ovviamente evitate di usare le vecchie lampadine ad incandescenza e in casa installate dovunque lampade a risparmio energetico. Quelle più moderne fanno molta luce e consumano davvero poco. Si tratta di una spesa iniziale non indifferente, ma che permette un risparmio energetico notevole sul lungo periodo. Scegliete ovviamente l’acquisto di grandi elettrodomestici in classe A o A+. Un ultimo appunto: in estate evitare l’uso del condizionatore a tutti i costi è cosa buona e giusta. Non è il caso che quando fuori ci sono 40 gradi, dentro l’appartamento (e soprattutto negli uffici) ci sia la neve Pensieroso! Anche in questo caso bisogna regolare la temperatura in modo che non sia eccessivamente bassa rispetto alla temperatura esterna.

L’ACQUA. Anche gli sprechi di acqua in casa non si contano. Rubinetti dimenticati aperti mentre si cincischia a fare altre cose sono la regola, ma anche rubinetti che vengono lasciati perdere, con relativo fastidiosissimo gocciolamento, senza fare niente per ripararli, sono una grande abitudine degli italiani. Per vere un’idea basti pensare che un rubinetto gocciolante può sprecare circa 4,5 litri di acqua al giorno. Uno sciacquone che perde può sprecare circa 1000 litri di acqua in un mese! Alcuni consigli al volo per risparmiare acqua in casa sono: chiudere il rubinetto mentre ci si insapona le mani, fare la doccia anziché il bagno, usare il bicchiere per sciacquarsi la bocca quando ci si lava i denti, evitare di lasciare il rubinetto sempre aperto per pulire il rasoio mentre ci si rade, usare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico, limitare i lavaggi dell’auto e usare il secchio anziché il tubo, lavare le verdure lasciandole a bagno in una bacinella anziché sotto l’acqua corrente. L’acqua non costa molto (per adesso) però la diminuzione degli sprechi porterà sicuramente grandi benefici in tutte quelle aree in cui ci sono problemi di rifornimento idrico.


Attacco di cuore causato dall’aterosclerosi (video)

 

Questa animazione 3D mostra un attacco di cuore dovuto all’aterosclerosi. L’aterosclerosi (da non confondersi con l’arteriosclerosi; potete trovare qui la spiegazione della differenza tra questi due termini medici) è un’infiammazione cronica di un’arteria dovuta alla formazione di placche lipidiche (ateromi). Il video è concepito come un’esperienza che si immerge nel complicato processo mostrandolo nella sua evoluzione. Ogni momento è mostrato come un effetto visuale per evocare un viaggio in un ambiente dinamico. Partendo dalla probabile causa, cioè un danno della parete dell’endotelio (che è il tessuto delle pareti interne del cuore), la storia prosegue in dettaglio attraverso vari stadi dell’aterosclerosi fino a concludersi con il danno al cuore vero e proprio.

Buona visione del filmato (durata di 2 minuti e 52 secondi).

Attacco di cuore


mercoledì 18 maggio 2011

Simulatore di volo spaziale Orbiter 2010

 

Siete stanchi di giochi che insultano la vostra intelligenza e non hanno rispetto nemmeno per le più elementari leggi della Fisica? Con Orbiter 2010 potete simulare un volo spaziale in modo davvero realistico. La cosa più bella è che questo software lo potete scaricare subito ed è anche gratuito! Sorriso

Tra i viaggi spaziali che potrete simulare ci sono:

- Lancio dello Space Shuttle dal Kennedy Space Center con aggancio in orbita con la Stazione Spaziale Internazionale.

- Rivivere le missioni spaziali storiche come le missioni Apollo.

- Pianificare una esplorazione interplanetaria con un tour nel Sistema Solare a bordo di futuristiche sonde spaziali.

- Creare da soli i razzi, oppure scaricare numerosi addons creati da altri utenti.

- Imparare i concetti fondamentali del volo spaziale e della meccanica orbitale.

simulatore di volo spaziale

I requisiti per l’installazione di Orbiter 2010 sono i seguenti:

- Windows 98/2000/XP/Vista

- Processore Pentium o equivalente con frequenza di almeno 1,2 GHz

- 512 MB di memoria RAM

- DirectX 7 o superiori

- Scheda grafica compatibile Direct X con almeno 64 MB di memoria video

- Almeno 120 MB liberi nell’hard disk per l’installazione minima.

Si tratta di requisiti abbondantemente alla portata di qualsiasi computer che non abbia più di 6 o 7 anni, quindi non è un software pesante. A questo punto cosa state aspettando a scaricare Orbiter 2010 e ad installarlo?

Per il momento guardatevi questo tutorial per vedere di cosa è capace Orbiter 2010 Alieno

Buona visione.

Tutorial Orbiter 2010


Relazione fondamentale della trigonometria

 

La relazione fondamentale della trigonometria è una formula famosa, eccola:

La somma dei quadrati di seno e coseno dell’angolo alpha è uguale a 1. Saperla è una cosa, dimostrarla è un’altra Occhiolino. Per fortuna che internet ormai è diventata un mezzo didattico veramente straordinario e ci sarà sicuramente qualcuno che avrà fatto una bella lezione anche sulla relazione fondamentale della trigonometria e l’avrà messa su YouTube. Io mi sono limitato solo a cercarla e ad inserirla in questo post (la vita del divulgatore “pigro” è diventata alquanto facile Sorriso) e infine a proporvela già bella e pronta.

Il filmato dura poco più di 5 minuti alla fine dei quali avrete capito la relazione fondamentale della trigonometria, mica una cosa da poco Sorriso

Buona visione.

Relazione fondamentale della trigonometria


martedì 17 maggio 2011

Crea una batteria con i limoni

 

Ne abbiamo sentito parlare un po’ tutti. Sappiamo che è possibile realizzare una batteria molto rudimentale utilizzando dei limoni. Come si fa in pratica? In questo filmato possiamo proprio vedere come fare. In realtà costruire un simile dispositivo non è proprio facile, tuttavia seguendo le istruzioni ci si può riuscire. Una batteria del genere è in grado di accendere un LED oppure di far funzionare una calcolatrice.

Il filmato è in inglese, ma non ci sono problemi di traduzione neanche per i più “niubbiOcchiolino. Il filmato si capisce perfettamente. Vedrete come gli elettrodi da applicare nel limone sono un chiodo e una moneta, ma basta che siano due metalli diversi, ad esempio rame e zinco. Ovviamente occorrono anche un tester (qui una piccola guida per imparare ad usarlo) e vari morsetti a coccodrillo e cavi elettrici.

Si tratta di un’esperienza didattica molto interessante da realizzare a casa o a scuola. Una domanda: perché il limone produce elettricità e si comporta come una pila? Perché il liquido interno, il “succo di limone” in realtà è un elettrolita, cioè una sostanza che permette la conduzione elettrica attraverso il trasporto di ioni. Ma non sarebbe possibile accendere una lampadina facendo uso di molti limoni? La riposta è no, perché la potenza prodotta anche da molti limoni collegati tra loro non sarà mai sufficiente per accendere dispositivi elettrici che richiedono potenza.

Rassegnatevi a considerarla solo un’esperienza didattica Sorriso

Buona visione del filmato.

Crea una batteria con i limoni


Una notte stellata in Islanda

 

Ci sono alcune notti in cui il cielo è un vero spettacolo. La notte raffigurata in questa meravigliosa foto non è solo uno spettacolo, ma è anche l’immagine che ha vinto un premio internazionale in un concorso di fotografia astronomica. La foto è stata fatta circa due mesi fa (il 10 marzo 2011) nei pressi del lago Jökulsárlón, il più grande lago ghiacciato presente in Islanda. La foto è stata ottenuta da una combinazione di sei esposizioni da Stéphane Vetter. Si possono vedere non solo due meravigliosi archi di aurora boreale, ma anche il loro riflesso sulla placida superficie del lago.

Sullo sfondo del cielo è ben visibile la fascia luminosa della Via Lattea, l’ammasso aperto delle Pleiadi e la galassia di Andromeda.

Le espulsioni di massa coronale sono la causa delle aurore polari. Man mano che il Sole si approssima al suo massimo di attività (previsto tra il 2012 e il 2013), ci si aspetta di vedere immagini di aurore polari ancora più spettacolari.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)


lunedì 16 maggio 2011

Stasera a Voyager si parla ancora (purtroppo) di 2012!

 

Stasera 16 maggio 2011, Giacobbo insiste con la solita trita e ritrita storia della fine del mondo nel 2012! Evidentemente ancora non ha capito che per fare buona televisione non bisogna propinare balle (sapendo che sono balle), ma basta parlare di cose realmente interessanti. L’assuefazione del pubblico televisivo per le “storie finte” (vedi Grande Fratello e company) è ormai arrivata al punto che non ha importanza se ci si crede o no alla fine del mondo del 2012, basta che ci si mette davanti alla televisione a sorbirsi una interminabile sequela di congetture illogiche, pseudoscientifiche, risibili e offensive per l’intelligenza della gente.

Giacobbo

Per fortuna che in molti blog si fa informazione scientifica più seria. Io sospetto che la trasmissione di stasera verrà messa in onda a causa della previsione (di cui ho scritto già in questo post) addirittura del Giudizio Universale previsto per sabato 21 maggio.

A questo punto attendiamo con ansia di vedere questo Giudizio Universale e di poter festeggiare il suo “non avvenimento”.

Buona serata a tutti (guardatevi, se non avete già altri programmi e se siete sempre in vena di catastrofismi, qualcosa di più interessante, come questo, che tratta la fine della nostra civiltà, ma in maniera più intelligente).


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...