Il 30 giugno del 1908, in una sperduta località della Siberia chiamata Podkamennaja Tunguska (Tunguska Pietrosa), alle ore 7:14 (locale), avviene qualcosa di realmente catastrofico.
I testimoni parlano di una sfera di fuoco, più luminosa del sole, che attraversò il cielo fino ad esplodere. Ma alcuni riuscirono a fornire un resoconto più dettagliato, come un abitante del luogo, Semen Semenov, che racconta:
“Ero seduto in casa per far colazione nella fattoria di Vanavar, volta a nord. [...] D'improvviso vidi che proprio verso nord, sopra la strada per Tunguska di Onkoul, il cielo si era diviso in due e il fuoco appariva in alto e si estendeva sopra la foresta. La spaccatura in cielo si allargò, e tutta la parte nord si coprì di fuoco. In quel momento diventai caldo in maniera insopportabile, come se la mia camicia andasse in fiamme; da nord, dove c'era il fuoco, arrivava un gran calore. Volevo togliermi la camicia e buttarla via, ma poi il cielo si richiuse, e si udì un gran boato, e fui scaraventato per qualche metro. Per un attimo persi i sensi, ma dopo mia moglie uscì fuori e mi accompagnò in casa. Dopo di ciò, arrivò un tal fragore, come di rocce che cadevano o di cannoni che sparavano, e la terra tremò, e quando ero a terra, abbassai la testa, nel timore di venire colpito dalle rocce. Quando il cielo si aprì, un vento caldo corse tra le case, come sparato da cannoni, lasciando la traccia del suo percorso sulla terra, e danneggiò alcune coltivazioni. Dopo ci accorgemmo che molte finestre erano in frantumi…”
In seguito si potè appurare che la gigantesca esplosione, che fu udita fino a 1000 km di distanza, aveva abbattutto oltre 60 milioni di alberi in un'area di 2150 chilometri quadrati. L'evento fu avvertito anche dai sismografi in Europa e in Asia. I metereologi inglesi rilevarono persino un repentino cambiamento della pressione atmosferica. Nelle settimane successive fu notato uno strano fenomeno: il cielo nella zona era talmente luminoso che era possibile leggere di notte senza il bisogno di luce artificiale. La cosa ancora più strana è che alcuni testimoni affermavano che il cielo era luminoso in maniera anomala già alcuni giorni prima dell'esplosione. Si raccolsero testimonianze anche di altri fenomeni inspiegabili, come: suoni strani, gli oggetti metallici risultavano elettrizzati, deviazioni dell'ago della bussola, condizioni meteo strane, attività sismica.
Questi fenomeni che precedettero l'esplosione furono i responsabili del fioccare di spiegazioni "alternative" che potessero rendere conto dell'esplosione. Sono decine, se non centinaia, i libri che si sono occupati dell'evento Tunguska, fornendo spiegazioni più o meno fantasiose. Si è parlato di UFO, di antimateria, di un impatti con un buco nero o con una stella di neutroni, fino ad arrivare ad esperimenti segreti sul "raggio della morte".
Ma qual è la vera spiegazione di quella catastrofica esplosione?
Il problema più grave da risolvere fu che in ben quattro spedizioni organizzate nella zona tra il 1927 ed il 1939 non fu possibile trovare nessun cratere da impatto meteoritico. L'ipotesi più accreditata, quella dell'impatto con un asteroide o una cometa, sollevava alcuni dubbi.
A meno che l'asteroide o la cometa non fosse esplosa prima di toccare il suolo.
Tuttavia alcuni studi effettuati a partire dal 1991 dal dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna in seguito ad una serie di spedizioni in Siberia, hanno portato alla luce nuove tracce. Le ricerche, tuttora in corso, hanno permesso di ricostruire una mappa più dettagliata sull'orientamento degli alberi abbattuti ed il riconoscimento di anomalie negli anelli di crescita degli alberi in corrispondenza dell'anno 1908.
Le ricerche indicherebbero come localizzazione del cratere d'impatto del meteorite il lago Cheko, situato a circa 8 km a nord-ovest dall'epicentro stimato dell'esplosione. La morfologia del lago, la struttura dei sedimenti suggeriscono che questo lago sia il sito d'impatto di un meteorite. Il fatto che testimoni oculari dell'evento ricordino il fiume Cheko, ma nessuno nomini il lago Cheko, confermerebbe l'ipotesi che il lago si sia formato in seguito all'evento di Tunguska.
Il mistero è stato svelato? L'esplosione pari a 1000 bombe atomiche di Hiroshima che avvenne nel 1908 non ha più segreti? Può darsi, ma alcuni ancora continuano a fantasticare.
Una sola cosa è sicura: se un impatto del genere fosse avvenuto in un'area ad alta densità di popolazione, la storia del nostro pianeta sarebbe combiata, e non di poco...
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