L'Italia, si sa, è indietro dal punto di vista dell'innovazione tecnologica. Rispetto agli altri Paesi sviluppati, si investe davvero pochissimo in ricerca scientifica, tanto da causare la cosiddetta "fuga dei cervelli".
Il problema deriva da un atteggiamento culturale molto radicato in Italia: la Scienza e la Tecnologia sono materie ostiche e "pericolose". I ragazzi, a scuola odiano Matematica, Fisica e Biologia, però amano i cellulari... amano i computer... amano le console giochi... come se queste cose si fossero inventate da sole, senza alcuna conoscenza scientifica da parte di chi le ha inventate!
I politici Italiani, d'altro canto, hanno scarsissime competenze scientifiche (e si vede...) ma hanno sempre una gran voglia di mantenere le poltrone...
Questo ritratto dell'Italia fa capire perché siamo indietro e resteremo ancora più indietro. La sfida del futuro si gioca sul terreno della scienza e della tecnologia, perdere il treno diventerà pericoloso.
Purtroppo gli italiani continuano a non accorgersi di tutto questo e, imperterriti, si vantano di non capire nulla di scienza. "Io di certe cose non ne capisco niente!", e ci pare già di vedere la faccia civettuola di una giovane donna ammiccare, più femminile che mai, mentre arrossirebbe di fronte ad ogni altro tipo di ignoranza. Provate, durante qualche riunione con amici, a citare qualche autore latino e a dire: "Ovviamente avrete subito capito di chi sto parlando!". Vi divertirete a osservare tutti che fanno finta di niente, che si girano, che simulano indifferenza, che trovano ogni scusa per cambiare discorso. I più timidi arrossiranno dalla vergogna. Nel migliore dei casi calerà un pesante silenzio imbarazzato.
Ma non provate mai, per favore, ad affrontare argomenti scientifici! L'allegra brigata perderebbe subito ogni freno: "Noooooo! Ma che vuoi che ne capisco iooooo di queste coseeee!". Nessuna vergogna, nessuno che arrossisce, tutti si vanteranno fino allo sfinimento che non capiscono niente e che non ne capiranno niente fino alla fine della loro esistenza e oltre!
Questa è l'Italia, cari cervelli. Migrate, migrate, finchè siete in tempo.
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E' proprio questo il problema, la non vergogna. Perchè è opinione diffusa che la scienza sia un qualcosa di staccato da noi, di esterno. Che riguarda pochi cervelloni in camice bianco, schizofrenici o con problemi a socializzare. Manca l'approccio. Quando non riusciamo in matematica, ci sentiamo sollevati perchè tanto "non sarà mai il mio mestiere" come diceva Vecchioni in Notte prima degli esami. E con la non conoscenza permettiamo a quattro preti di decidere su cosa bisogna ricercare e su cosa no, permettiamo a dei politici cialtroni di mandare alla rovina il nostro paese e mandiamo alla rovina il nostro paese. Ci togliamo l'unica vera libertà al mondo, quella intellettuale.
RispondiEliminaQuoto tutto ciò che hai scritto. Ma esisterà una soluzione a tutto ciò? La scienza va avanti lo stesso, è ovvio, ma sarebbe bello che andasse avanti anche qui in Italia.
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