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Miniere nello spazio

Qualche anno fa ci pensava la NASA su come sfruttare gli asteroidi. L’obiettivo era comprendere la loro origine per capire meglio anche l’origine del Sistema Solare e quindi del nostro pianeta. Poi è arrivata la crisi economica e una banda di miliardari, tra loro anche il regista del film Titanic, hanno un’idea ben diversa: gli asteroidi possono essere delle miniere. L’idea non è nuova ed è, se non sbaglio, presa in prestito dalla fantascienza. Questa idea potrà diventare realtà? Ancora non si sa, ma il futuro porta sempre novità impreviste.

fascia degli asteroidi

Come prima cosa, però, sarebbe interessante sapere cosa ci può essere di prezioso negli asteroidi. Oro, platino, palladio e forse molto altro, sono sicuramente presenti in alcuni asteroidi e questo potrebbe essere già un buon motivo per aprirci delle miniere. L’avventura che appare assurda viene presentata come possibile dai fondatori della prima compagnia mineraria spaziale della storia, la Planetary Resources, con sede a Seattle. Si tratta di imprenditori privati di grande successo che nel loro campo sono stati tutti dei visionari, ad esempio il cofondatore di Google, Larry Page, ed Eric Schmidt, uno dei suoi manager. Poi c’è il regista del film Avatar e di Titanic, James Cameron, quello che poche settimane fa è sceso nelle profondità del mare nella Fossa delle Marianne. Sono proprio questi “miliardari” che annunciano che sarebbe uno spreco lasciare certe immense ricchezze nello spazio e che bisognerebbe sfruttarle a favore dell’Umanità.

Il progetto inizialmente prevede il lancio, entro due anni, di piccoli telescopi spaziali per individuare gli asteroidi con il giusto mix di minerali interessanti tra i 1500 più grandi che vagano non troppo lontano dalla Terra. Poi è prevista una flotta di robot minatori o sonde che “acchiappino” gli asteroidi e li portino in orbita lunare in modo tale da essere raggiunti con maggiore facilità. Nessuna missione umana: tutto automatico. Uno degli elementi più importanti da cercare tra gli asteroidi è l’acqua, per trarne idrogeno come carburante. Tecnicamente tutto questo è ancora da inventare. La NASA stava pensando agli asteroidi come un futuro obiettivo alternativo al ritorno sulla Luna, ma i suoi attuali budget non permettono grandi scelte. In questo modo arrivano i privati, rubando il palcoscenico e facendosi molta (forse troppa) pubblicità. La vicenda assomiglia a quella del film Avatar in cui i cattivi minatori spaziali vogliono sfruttare il pianeta Pandora, ma sugli asteroidi fortunatamente non ci sono popoli in pericolo.

La faccenda è pura follia? Un fisico di Princeton ha detto: “il parte sono pazzi, in parte geniali, ma la base di tutto è che sono tanto ricchi…”.

Personalmente spero che si tratti solo di una “trovata pubblicitaria” per lanciare in commercio qualcosa che ancora non immaginiamo. Sarebbe davvero molto triste avere la NASA, che conduce indagini scientifiche preziosissime, con un budget ridotto e la Planetary Resources con un budget fantastico con il solo scopo di trovare altre fantasmagoriche ricchezze. A volte non ci si rende conto che la conoscenza è più preziosa di tutti i diamanti, oro e altre cose. La conoscenza scientifica è quella che può rendere la vita di tutta l’umanità un po’ migliore e non solo quella di pochi privilegiati.

Sono sicuro che è tutta una trovata pubblicitaria, ma solo il futuro saprà smentirmi Occhiolino.

Qui potete vedere un video (in inglese) di presentazione della Planetary Resources. Buona visione a tutti.


Commenti

  1. Forte! E forte il tuo blog, strano che non l'abbia visto prima, mi sono iscritto. Ciao.

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  2. Grazie per l'attenzione e per i complimenti :-)

    RispondiElimina

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