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Marte al telescopio, 28 aprile 2012

Non è il migliore periodo per osservare o fotografare Marte. Il pianeta rosso non è alla minima distanza dalla Terra (che aveva raggiunto il 3 marzo 2012 con 100 milioni di chilometri) e quindi appare molto piccolo. Nonostante tutto ho provato a fare una ripresa di Marte per vedere cosa si riesce a vedere. L’attrezzatura utilizzata è sempre la stessa, con la fotocamera digitale Casio. Stavolta ho utilizzato un filtro polarizzatore Orion per diminuire la luminosità del pianeta. Con la fotocamera Casio Exilim EZ-X1050, che è una fotocamera molto economica e nemmeno molto recente, non è possibile variare l’esposizione dei fotogrammi quando si fanno i filmati. A causa di questo, Marte veniva fortemente sovraesposto. Con il filtro polarizzatore finalmente Marte riesce a mostrare qualche dettaglio della sua superficie, con l’unico limite dovuto al seeing e alla bassa qualità della fotocamera e anche, non dimentichiamolo, al fatto che Marte in questo periodo ha un diametro di soli 10 secondi d’arco (in ulteriore diminuzione).

Il filmato realizzato è stato poi elaborato con Registax 6, un software in grado di minimizzare gli effetti della turbolenza atmosferica. Ecco il risultato ottenuto.

Marte 28 aprile 2012

Facendo un confronto di questa immagine con la mappa di Marte generata dal software Stellarium del 28 aprile 2012 si possono riconoscere le zone visibili. Questo confronto l’ho fatto per vedere se i dettagli visibili nella foto sono “veri” e non sono effetti spuri dovuti alla elaborazione al computer.

Marte 28 aprile 2012 Mappa Marte 28 aprile 2012
Marte 28 aprile 2012 Mappa di Marte del 28 aprile 2012

Le zone visibili le ho dedotte io stesso in base a questa mappa di Marte:

Credo di non avere preso abbagli, ma se qualcuno nota che ho classificato male le zone visibili, me lo segnali nei commenti. Il dettaglio più evidente nella foto è sicuramente il Mare Acidalium. Questa è una regione molto interessante perché in un remoto passato poteva essere stato realmente un “mare”, cioè un grande bacino d’acqua. Lo testimoniano le immagini riprese dalle sonde spaziali che hanno fotografato la superficie di Marte che hanno trovato in questa zona numerosi terreni densamente stratificati. Inoltre, la famosa “faccia su Marte” si trova nel Mare Acidalium in una sua regione chiamata Cydonia. La “faccia su Marte” è importante perché è uno dei casi più clamorosi di pareidolia.


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