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giovedì 10 aprile 2008

Il Signore degli Anelli e il potere

Vi è mai capitato di innamorarvi perdutamente? Avete mai collegato una linea elettrica da un milione di volt ad un impianto che ne sopporta al massimo 220? Ebbene, sembrerà strano, ma le due situazioni si somigliano più di quanto voi possiate credere!

Eppure lo ricordate bene che quell’innamoramento vi dava una sofferenza che non riuscivate quasi a sopportare… E com’è finita? O è finita che la scarica ad un milione di volt vi ha bruciati, oppure siete rapidamente approdati ai tranquilli 220 volt di una normale storia d’amore, fatta di affetto e di gesti quotidiani. Se vi ha bruciati avrà anche scavato un profondo solco nella vostra anima. È probabile che da allora non siete più gli stessi… Avete imparato qualcosa di importante, oppure avete solo paura che la sofferenza possa ripetersi.

Siamo dei contenitori troppo piccoli per l’amore passionale; se in noi si riversa troppo amore (o anche troppo odio…), il contenitore fatalmente si rompe!

Che collegamento c’è tra tutto ciò ed il racconto-film il Signore degli Anelli?

J.R.R Tolkien, nella sua famosa trilogia fantasy, narra di un Anello dai magici e terribili poteri, forgiato nelle viscere di un vulcano da un mago malvagio. Il compito del protagonista (il mite e pacifico Frodo Baggins), a cui viene affidato l’Anello, è di riportarlo nella lontana terra in cui è stato creato, per gettarlo nel cratere del vulcano (il monte Fato). In questo modo il suo sconfinato e malvagio potere sarà cancellato per sempre.

I poteri della terra devono tornare alla terra. Non sono fatti per noi e non sono fatti per essere gestiti da UNO SOLO di noi. Siamo dei contenitori troppo piccoli…

In effetti l’Anello non ha nulla di malvagio IN SE, perché la malvagità è nel cuore degli esseri senzienti. L’Anello non fa altro che amplificare le capacità di chi lo possiede e gli dona poteri che nemmeno immaginava, ma invisibilmente e con lentezza lo annienta, riducendolo ad un’ombra. Se il misterioso oggetto venisse in possesso di un potente mago, le sue facoltà diverrebbero improvvisamente indomabili. Inoltre l’Anello al principio permette di controllare tali poteri, ma dopo breve tempo è la sua oscurità che pone un fatal velo di fronte agli occhi. Ora è lui che domina il malcapitato e lo dirige, inconsapevole, verso le tenebre.

Il tema del potere della terra che va restituito alla terra (o a Dio, o agli dei), ricorre frequentemente in tutte le culture del mondo.

Nei miti dell’antica Grecia si ripetono spesso situazioni in cui un personaggio viene punito per non avere reso un sacrificio agli dei. È ad esempio la storia di Atalanta. Abilissima nella corsa, promise di sposare chi l’avesse battuta. Solo Ippomene riuscì a vincere con l’aiuto di Afrodite che gli consigliò di lanciare sulla pista tre mele d’oro che la fanciulla si chinò a raccogliere perdendo tempo. Ma disgraziatamente gli amanti focosi partirono per consumare il loro matrimonio senza fare un sacrificio al tempio di Afrodite. Furono allora trasformati in una coppia di leoni.

Non hanno voluto “restituire” il potere che gli era stato consegnato, e così si sono bruciati, hanno avuto la punizione che meritavano. Quel potere gli era stato consegnato per compiere qualcosa, non per essere tenuto come un oggetto del proprio egoismo. Gli antichi Greci sapevano che persino l’innamoramento era un dono degli dei. Chi non rendeva grazie agli dei, per l’amore che essi gli avevano donato, sarebbe stato fatalmente punito!

L’Anello sta a simboleggiare tutto ciò: è il potere della terra e alla terra deve tornare; chi se ne appropria indebitamente fa un atto di tremenda “Hybris” e cammina a grandi passi verso la rovina.

Cosa ci può insegnare questa storia così bella, grandiosa e fiabesca? Abbiamo già detto che l’innamoramento è un potere troppo grande per poterlo gestire: siamo costretti a “restituire” il potere creativo che esso ci da, senza attaccarci né alla persona oggetto dell’innamoramento stesso, né dobbiamo aggrapparci alle splendide sensazioni che esso, in brevi e fuggevoli istanti, ci elargisce. Ma nell’Anello di Tolkien c’è molto più di questo…

Ambizione, egoismo, rabbia, paura, gelosia, invidia, desiderio di potere, desiderio di denaro. Tutti sentimenti che abbiamo provato almeno una volta nella vita, anche se la maggior parte di noi li ha conosciuti in forme molto leggere. Sono questi i sentimenti che l’Anello di Tolkien infonde nei suoi personaggi: coloro che lo possiedono non riescono più a liberarsene. Ma è possibile una cosa del genere?

Per fare un esempio comprensibile: se possedete molto denaro, avrete certamente la tendenza ad “essere posseduti” dal denaro. Cioè la ricchezza, a lungo andare, vi metterà nella condizione di dover pensare giorno e notte al denaro: a fare in modo che non sia rubato, che non sia dissipato, che aumenti sempre. Quindi se avete molto denaro, ne vorrete sempre di più e sarete disposti a passare sul cadavere di chiunque per possederne sempre di più. Lo stesso vale per il potere. Il potere corrompe, il potere assoluto corrompe in maniera assoluta! È molto difficile essere ricchi e potenti senza “montarsi la testa” e infatti, lo vediamo bene: sono in pochi quelli che ci riescono. Inoltre è molto difficile guardare coloro che hanno il potere e il denaro, senza mai desiderare di essere al loro posto! Almeno una volta…

La ricchezza e il potere vanno naturalmente intesi anche in senso figurato. Un uomo o una donna dotati, per fare un esempio, di immense capacità artistiche, possiedono una grande ricchezza. È una ricchezza interiore, ma la storia non cambia affatto. Anche per la ricchezza interiore ci si può “montare la testa”. È molto difficile resistere a questa tentazione.

Così com’era difficile per i personaggi del Signore degli Anelli, liberarsi dell’anello una volta posseduto. Era anche molto difficile “non desiderare” di possederlo.

Il solo pensiero dei poteri illimitati che poteva fornire, era sufficiente a scatenare l’aggressività di chiunque, anche dell’essere più buono e mite.

Nelle filosofie orientali l’abbandono dei desideri sensuali è molto importante per la realizzazione spirituale. Guardiamo attentamente agli insegnamenti del Buddha: l’estirpazione dal cuore dell’uomo di ogni residuo di ambizione è il presupposto per la realizzazione, per il Nirvana. Al contrario, l’indulgere ad abitudini mentali sbagliate, porta alla distruzione e, nel migliore dei casi, alla più acuta infelicità. Gesù afferma che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel Regno dei Cieli. Tornando a livelli più “cinematografici”: nei film della saga di Guerre Stellari, il temibile cavaliere Jedi Darth Vader, cade nel Lato Oscuro della Forza a causa della sua smisurata ambizione e della consapevolezza della sua bravura. Anche la bravura è una ricchezza.

In realtà sappiamo bene, anche nel piccolo delle nostre vite, quanti disastri possa causare l’egoismo.

Alla fine cosa ci vuole insegnare la storia dell’Anello? Ci svela qualcosa che può essere utile alla nostra salute mentale e spirituale. Dobbiamo riconoscere ciò che c’è di più oscuro dentro di noi e ciò che c’è di più nobile. Si, perché spesso in questa età moderna, è più facile ammettere le proprie meschinità piuttosto che scoprire la propria nobiltà! Ci sentiamo pessimi, ma ciò ovviamente non è possibile. In noi risiedono sia la luce sia l’ombra. La salute mentale, come affermava C.G. Jung, dipende da come abbiamo saputo assimilare queste due opposte polarità, armonizzandole in un tutto unico.

Ma per fare ciò, siamo costretti ad affrontare un lungo viaggio dentro noi stessi; un viaggio simile a quello dei nostri eroi della Compagnia dell’Anello. È un cammino irto di difficoltà, di trappole, di agguati, di ostacoli, ma che porta in un solo luogo: al vero centro di noi stessi!

 

Leggi anche:

>> La Tradizione

>> Orione e le piramidi di Giza. C'è davvero una correlazione?

>> Fantastica statua che rappresenta un gigante, alta 30 metri e incastonata nel suolo (immagine)

>> I giapponesi non smettono mai di stupirci! Adesso inventano un metodo per comunicare con i morti attraverso il cellulare!

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>> Fortunati in quattro mosse!

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>> Sesso in ufficio? Secondo uno studio recente aumenta la produttività!

>> I tacchi a spillo fanno bene al sesso? Un esempio di come NON si fa ricerca scientifica!

>> L'alieno su Marte. Ognuno vede ciò che vuole vedere!

>> Se non riuscite più a fantasticare come quando eravate bambini, significa che state perdendo la memoria!

>> Lo sapevate che esiste un sito di sondaggi sulle fantasie sessuali? Vediamo che risultati ha ottenuto dal 2001 ad oggi.

giovedì 11 ottobre 2007

Due romanzi di fantascienza nati dalla fantasia di un autore italiano (che sarei io...). Ogni tanto vi rompo le palle!

Vi ricordo che online sono sempre disponibili i miei due romanzi di fantascienza, editi con Lulu, che potete trovare qui e qui.

Di questi due romanzi potete leggere un'anteprima di 10 pagine per vedere se ve ne innamorate a prima vista, oppure mi picchiate a sangue! ;-)

Le Due Lune

duelune Uno scienziato (un archeologo spaziale), in un remoto pianeta della Galassia, trova un antichissimo manoscritto che racconta una storia ambientata in quello stesso pianeta. La storia narra di due lune nel cielo e di un mondo dominato da terribili e giganteschi esseri che terrorizzano gli umanoidi che vivono pacificamente in una piccola città. Una bambina idealista e coraggiosa, una misteriosa razza aliena dotata di impressionanti poteri mentali, una oscura profezia di estinzione di massa, un uomo anziano che guida due fanciulle in una pericolosa avventura, sono gli ingredienti di questa storia. Alla fine nessuno dei protagonisti immagina cosa sta per accadere in realtà...

Inclassificato

incla Una bambina viene rapita da un misterioso alieno e viene perduta nello spazio. Dopo mille anni di viaggio nella Galassia in stato di ibernazione, viene trovata da uno scienziato del pianeta Tatmanut. Da quel momento comincia l'avventura della dolce Dorine, che viene allevata come un guerriero, ma in lei resta fortissimo il desiderio di trovare il suo pianeta d'origine...

Per chi avesse anche il coraggio di leggerli, vi ricordo che l'acquisto è possibile anche tramite ricarica PostePay. Per informazioni scrivetemi a miapla@tiscalinet.it

giovedì 27 settembre 2007

Giulio Verne, un autore davvero straordinario che ha anticipato scoperte scientifiche che sono diventate realtà.

Proseguendo il discorso su uno degli argomenti principali di questo blog (la fantascienza) non potevo non dedicare un po' di spazio a uno dei più grandi romanzieri della storia: Giulio Verne.
Jules Verne nacque a Nantes l'8 febbraio 1828 e da giovane ebbe grossi contrasti con il padre che avrebbe voluto farne un avvocato. Nel 1847 partì per Parigi dove completò gli studi legali. Nella capitale francese ebbe modo di conoscere molte personalità importanti. Frequentò la Biblioteca Nazionale informandosi e documentandosi su casi scientifici e storici.
Nel 1850 abbandonò la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura, dedicandosi alle commedie per il teatro. Nel 1857 si sposò con Honorine Morel, donna di buone condizioni; il matrimonio gli garantirà una certa indipendenza finanziaria.
All'età di 35 anni cominciò la sua carriera di scrittore che lo porterà a scrivere, dal 1863 al 1919 (con pubblicazioni postume), ben sessantadue romanzi e diciassette racconti.
Il successo Verne lo dovette in gran parte all'editore Pierre-Jules Hetzel il quale dopo aver pubblicato un suo primo volume di racconti (Cinque settimane in pallone, del 1863), ne pubblicò tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare il suo impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.
Due anni dopo arriva "Viaggio al centro della terra" e nel 1865 "Dalla terra alla luna", pubblicato quest'ultimo sul serissimo "Giornale dei dibattiti".
Il successo è enorme: grandi e piccoli, ragazzi e adulti, tutti leggono i romanzi di Jules Verne molti dei quali tutt'oggi sono capolavori immortali.
Tra i più famosi citiamo: "Ventimila leghe sotto i mari" (1869), "Il giro del mondo in ottanta giorni" (1873), "L'isola misteriosa" (1874), "Michele Strogoff" (1876), "I cinquecento milioni della Begum" (1879). Alcuni tra questi saranno usati per una trasposizione cinematografica.
Jules Verne è ricordato come uno degli anticipatori della letteratura fantascientifica. Riuscì ad anticipare scoperte che nei suoi libri sembravano essere pura fantasia ma che, più tardi, vennero effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata. Un sottomarino che solca i fondali marini e un proiettile che porta sulla Luna, sono solo alcune delle "invenzioni" di Verne che in qualche modo diventeranno realtà.
I biografi di Verne raccontano che lo scrittore, poco prima di morire, consegnò il manoscritto del romanzo “Dalla Terra alla Luna” a un suo nipote, dicendogli di conservarlo con cura, dal momento che avrebbe assistito al viaggio di uomini verso la Luna e avrebbe così potuto valutare l’esattezza delle sue previsioni.
In effetti, con circa un secolo di anticipo, Giulio Verne anticipò le modalità di volo della missione Apollo 8, effettuato nel dicembre 1968.
Indovinò con esattezza inoltre la nazione che avrebbe effettuato il primo lancio verso la Luna (gli Stati Uniti d’America), il mese in cui il lancio sarebbe avvenuto (dicembre), il numero di uomini a bordo (tre), il sistema di rientro a Terra (l’ammaraggio), nonché il luogo di ammaraggio (l’Oceano Pacifico). Infine, il luogo della partenza del proiettile, in Florida, venne situato nel romanzo a un centinaio di km di distanza dal punto in cui sarebbe sorta la base di Cape Kennedy, da cui effettivamente partirono le missioni Apollo.
Verne raccontò però, in un'intervista apparsa sulla Pittsburgh Gazette del 3 luglio 1902 - di fondare i suoi macchinari sull'attendibile, basandosi su invenzioni già esistenti, già per metà acquisite dalla Scienza, anche se poco note, o su tecniche facilmente prevedibili.

Un giovane la cui identità è tuttora incerta (c'è chi vuole si tratti di un nipote diseredato) tenta di ucciderlo con due colpi di rivoltella nel 1886. L'anziano scrittore cerca in ogni modo di mettere a tacere lo scandalo, ancora oggi poco chiaro. L'attentatore fu frettolosamente rinchiuso in un manicomio. Dopo quest'incidente Jules Verne, rimasto ferito, si abbandona alla sedentarietà: si ritira definitivamente ad Amiens dove viene eletto consigliere municipale nelle liste radicali (1889). Morirà ad Amiens il 24 Marzo 1905.

lunedì 24 settembre 2007

Dylan Dog, l'investigatore dell'occulto, un successo straordinario che dura da più di 20 anni.

Dylan Dog è un fumetto, uscito la prima volta nell'ottobre del 1986, creato da Tiziano Sclavi e edito da Sergio Bonelli Editore.Il primo memorabile numero di questo fumetto si intitolava L'alba dei morti viventi, con soggetto e sceneggiatura di Tiziano Sclavi e disegni di Angelo Stano.Chi è Dylan Dog? Intanto diciamo che il suo aspetto è modellato su quello di una persona “vera”, cioè l'attore Rupert Everett; come lui infatti è alto, snello, col ciuffo spettinato, il viso allungato e lo sguardo triste. Ha un buffo assistente, Groucho Marx, che passa il tempo a sparare freddure a ripetizione e non ha voglia di fare niente. Anche Groucho non è altro che il clone perfetto dell'attore Groucho Marx che insieme ai 4 fratelli Zeppo, Harpo, Gummo e Chico realizzò negli anni Trenta alcuni divertentissimi film comici.

Le storie del fumetto sono di genere horror, ma si tratta di un horror un po' diverso da quello a cui ci ha abituato Hollywood, fatto di mostri, alieni, catastrofi annunciate. Invece le storie di Dylan si svolgono nel mondo reale, di solito a Londra, i protagonisti sono persone comuni. Gli argomenti abbracciano quasi tutta la possibile gamma del fantastico (si passa dall'horror alla fantascienza vera e propria). Spesso i racconti di fantasia costituiscono un pretesto per cominciare dal protagonista, affrontare tematiche sociali di attualità, purtroppo reali, quali l'emarginazione, la vivisezione, la droga, il razzismo, la violenza e i soprusi del potere.
E poi ci sono i mostri. In questo fumetto i mostri sono feroci o inermi, ma alla fine sono tristemente simili a tutti noi e simboleggiano ovviamente che il male potrebbe annidarsi anche in persone insospettabili, come noi stessi...
Dylan è un personaggio molto complesso: è un ex alcolista, le donne lo adorano, passa il tempo libero a montare un modellino di galeone che presumibilmente non finirà mai. Del suo passato non si sa quasi nulla, solo che è un ex agente di Scotland Yard e che ha sempre avuto il pallino delle investigazioni dell'occulto.
Chi si rivolge a lui non è il marito tradito che vuol far pedinare la moglie, o comunque il normale cliente di un investigatore privato, ma una persona che è stata colpita o anche solo sfiorata dall'ala nera del soprannaturale: una donna che ha visto un morto risorgere dalla tomba e diventare uno zombi, un uomo ossessionato dagli spettri, una ragazza il cui fidanzato è stato ucciso da un mostro tentacolare... Una persona a cui la polizia non crede, che tutti ritengono pazza, e che spesso rischierebbe davvero di scivolare nella follia se non trovasse qualcuno disposto ad ascoltarla e ad aiutarla. Ma Dylan ci crede, potete stare tranquilli... ma fino ad un certo punto, perché non si lascia mai andare ad una credulità incontrollata: la razionalità lo guida per non farlo uscire dai binari di un mondo che deve in ogni caso mantenere una parvenza di logicità. Grazie a questa sua capacità attraversa gli incubi e se ne libera. Combatte la paura e la vince.
Per concludere questo pur brevissimo intervento, non si può non fornire qualche cifra sul successo di questo fantastico fumetto: 800000 copie mensili di tiratura (per un fumetto, ve lo assicuro, sono davvero tante), 253 numeri usciti (il prossimo, dal titolo: I mostri di Sullivan, esce il 28 settembre), migliaia di recensioni (buone o cattive) in altrettante riviste o giornali.

Come sempre, per non lasciare a bocca asciutta tutti gli affamati di approfondimenti, vi fornisco qualche link interessante.

http://www.sergiobonellieditore.it/auto/cpers_index?pers=dylan
http://www.mydylandog.it/
http://www.cravenroad7.it/forum/ (forum)

Visita la home page di questo blog.

lunedì 17 settembre 2007

I grandi autori di fantascienza: Isaac Asimov, l'inventore del termine "robotica".

Questo sarà il primo degli articoli di questo blog dedicato ai grandi autori di fantascienza. Ho voluto cominciare con Asimov perché, secondo il mio modesto parere è stato il più grande di tutti ed è stato anche un maestro per tutti gli altri scrittori che si sono dedicati alla fantascienza.

Nasce a Petrovichi (Russia) nel 1920, all'età di 3 anni segue i genitori che emigrano negli Stati Uniti.
Di famiglia ebraica cresce a New York nel quartiere di Brooklyn. Si laurea in Chimica e Biologia, e svolge attività di insegnamento presso la prestigiosa School of Medicine dell'università di Boston.A soli 30 anni si ritira dall'attività di insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura. Il suo carattere molto schivo lo porta a passare la maggior parte del suo tempo davanti alla macchina da scrivere, per questo motivo in 53 anni di attività avrà al suo attivo oltre 450 pubblicazioni.
La cosa più curiosa è che l'uomo che ha sognato tecnologie avanzatissime, astronavi, robot, sconfinati viaggi galattici, invece avesse una paura folle dell'aereo. Infatti si spostò pochissimo dalla sua New York.
In ogni caso la sua fobia per i viaggi non gli impedì di viaggiare con la mente e con la penna. Era sempre pieno di idee e aveva una capacità innata di saperle rendere sulla carta stampata.
Arguto e ironico amava sminuire il suo lavoro in pubblico, forse con falsa modestia, dichiarandosi molto più interessato ai proventi delle sue opere che ai contenuti, in realtà conduceva una vita molto semplice, quasi monastica di assoluta dedizione al lavoro.
Andava giustamente orgoglioso di aver coniato il nuovo vocabolo "Robotica" , oltre ad averne previsto le applicazioni , destinato ad avere un impatto sensazionale sui nostri tempi.
Pur essendo molto interessato alla religione da un punto di vista filosofico e letterario, si è sempre dichiarato non credente ed "umanista". Era sua convinzione che il destino dell'uomo sia nelle proprie mani; pur rispettando ogni credenza ha avversato qualsiasi superstizione, bigottismo o parascienza, erigendosi spesso a paladino del pensiero razionale e scientifico.
Il primo amore di Isaac Asimov , ed il genere che gli ha dato maggiore popolarità è la fantascienza. Le prime letture di fantascienza le fa appunto sulle riviste come "Amazing Stories" trovate nel negozio paterno, che lo spingeranno ben presto a cimentarsi lui stesso nella scrittura di alcuni racconti brevi il primo dei quali ad essere pubblicato è "Naufragio su Vesta" del 1939.
Viene scoperto dal grande editore John Campbell a cui va il merito di aver lanciato la maggior parte dei talenti della S.F. dell'epoca.
I suoi racconti sono affreschi di grande respiro, sono mosaici i cui pezzi si ricompongono solo nel finale o molti libri dopo, e questo gli ha resi immortali: niente omini verdi, ma solo esseri umani che si trovano ad attraversare il vortice delle vicende della storia futura.
Non Meno importante è stata l'attività di Asimov come divulgatore scientifico. Centinaia sono le sue pubblicazioni riguardanti la Fisica, la Chimica la Matematica la Biologia fino ad arrivare alla Storia, alla letteratura e perfino alla Bibbia. Non meno note sono alcune sue raccolte di poesie satiriche (limericks).
Ma veniamo alla fantascienza; Asimov ha scritto le suo opere principali in cicli i cui libri non sono stati scritti in ordine cronologico, ma sempre aggiungendo un nuovo tassello alla complessa vicenda della storia futura dell'umanità e purtroppo egli ci è mancato quando ancora era ben lontano dal completare questo disegno.
La storia che racconta Asimov parte pressappoco dai giorni nostri fino ad arrivare ad un periodo che è a circa a 50.000 anni nel futuro. In essa si raccontano le vicende dell' umanità a partire dal periodo della robotizzazione e informatizzazione della società (fino circa al 2300 A.D.), ed il contributo che questa darà al passo successivo: la colonizzazione del sistema solare prima, il volo verso le stelle poi, la lenta e difficile espansione della vita umana nello spazio fino alla fondazione di un Impero Galattico. Le vicende di questo, il suo crollo e la successiva rinascita ad opera delle Fondazioni, sempre sotto la guida dei numi tutelari dell' umanità, le I.A. (intelligenze artificiali, i Robot).
Isaac Asimov muore a Manhattan il 6 aprile 1992, ufficialmente per una crisi cardiaca. La salma è stata cremata e le ceneri disperse. Solamente nell’aprile 2002 a dieci anni esatti dalla sua morte, la moglie Janet Jeppson ha diffuso la notizia che Isaac Asimov sia morto a causa delle complicazioni dovute all’infezione da HIV contratta nel 1983 in seguito ad una trasfusione di sangue infetto praticatagli in occasione di un intervento di bypass al cuore. Asimov stesso voleva rendere pubblico il fatto di essere stato contagiato dall’HIV ma i medici che lo avevano operato (e non la moglie ) avevano insistito per mantenere il segreto, forse per non gettare discredito sull’ ospedale.

Fonte: Wikipedia.

Altre risorse:

http://www.isaacasimov.it/

sabato 7 luglio 2007

Dark Resurrection: per i fans di Guerre Stellari.

Dark Resurrection è un film amatoriale ambientato nell'universo di Guerre Stellari. Il tutto è nato da un'idea di Angelo Licata e Davide Bigazzi. Qual è la cosa più bella di questo cortometraggio? E' che gli attori sono tutti italiani e che gli effetti speciali realizzati al computer sono davvero notevoli! Niente male per un film senza scopo di lucro realizzato con un budget di soli 7000 euro!
La storia narrata nel film è ambientata diversi secoli dopo gli avvenimenti che vediamo nel film "Il ritorno dello Jedi" (1983), che è l'episodio finale della esalogia che tanto successo ha avuto nei cinema. Consiglio a tutti di vedere la prima parte di questo film (che sarà costituita da due episodi di circa 40' ciascuno), perché è davvero bello! Ovviamente lo scaricamento è gratuito.
Il sito ufficiale di Dark Resurrection:
http://www.darkresurrection.com/

Per scaricare il film (in formato divx):
http://www.progettoatena.it/bel/1318771.divx

e in formato avi:
http://www.progettoatena.it/bel/darkfilm.avi

Un saluto a tutti da Giuseppe e buona visione.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...