Ray Bradbury è uno scrittore statunitense nato a Waukegan, Illinois, nel 1920. Bradbury, nelle sue opere, mescola generi narrativi diversi come la narrativa fantastica, la fantascienza sociale e la satira.
Si è affermato come autore di fantascienza con Cronache marziane (1950), la storia della colonizzazione di Marte da parte dei terrestri, che ricalca la storia della colonizzazione americana. Il suo romanzo più famoso resta però Fahrenheit 451 (1953) da cui François Truffaut ha tratto nel 1966 un film visionario e di successo.
Ha scritto diversi romanzi di genere fantastico come Io canto il corpo elettrico (1969) e il romanzo giovanile Il gioco dei pianeti (1951), di cui pure fu fatta una trasposizione cinematografica (L’uomo illustrato).
Ha pubblicato numerose raccolte di poesie: Poemi (1982) e L’arte del Playboy (1985) ne sono due esempi. Particolarmente riusciti sono i suoi racconti con i bambini per protagonisti come Il popolo dell’autunno (1962) o Il piccolo assassino (1964).
E’ anche autore di drammi, raccolti ne Lo splendido vestito di gelato e altri drammi (1972), e di saggi sulla scrittura Viaggio oltre la metafora: ulteriori saggi sulla creatività, sulla scrittura e sulle arti (1999).
Nel seguente filmato (vi cito solo il link, perché l’incorporamento è disattivato) possiamo vedere un frammento molto significativo tratto dal film Fahrenheit 451 (1966) di François Truffaut e tratto dal romanzo omonimo, dove viene proposta una attualissima riflessione sulla cultura e sui libri. Lo si potrebbe intitolare: “noi dobbiamo essere tutti uguali”
Buona visione.
http://www.youtube.com/watch?v=AkaGCGTNVKI
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