Wilbur e Orville Wright, inventori e costruttori aeronautici statunitensi. Proprietari di una fabbrica di biciclette, divennero pionieri dell'aeronautica, interessandosi sin dal 1896 alle esperienze e agli studi sul volo di mezzi più pesanti dell'aria.
Per apprendere i rudimenti dell'aerodinamica, i Wright progettarono una specie di galleria del vento, nella quale effettuarono centinaia di prove e, sulla base delle conoscenze raccolte, iniziarono a costruire dei biplani a motore.
La carta vincente dei due fratelli, la tessera mancante per completare la costruzione di un velivolo funzionante, fu un motore a benzina a quattro cilindri da 15 cavalli, in grado di muovere le due eliche del biplano. Il 17 dicembre del 1903, Orville Wright si sollevò dalle dune di sabbia di Kitty Hawk, nella Carolina del nord, a bordo del Flyer I, coprendo una distanza di 266 metri in 49 secondi.
Al Flyer I seguì, nel 1904, il Flyer II, con un motore potenziato. Su un campo fuori mano dell'Ohio, i Wright riuscirono a compiere delle virate e altre manovre con variazioni di altitudine e direzione. Nel 1905, Wilbur riuscì a volare per quasi 38 minuti, un vero record per l'epoca. I fratelli, che compresero presto le potenzialità anche commerciali della loro invenzione, lavorarono in segreto, ma quando resero pubblici i risultati del proprio lavoro si scontrarono con una diffidenza generalizzata.
Le riserve degli scettici vennero sciolte solo nel 1908, anno del viaggio di Wilbur Wright in Europa: la dimostrazione di volo compiuta 1'8 agosto a Le Mans, in Francia, mise a tacere tutti i detrattori.
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