Il farro è una pianta erbacea (Triticum dicoccon), simile al frumento, della famiglia delle Graminacee. Il farro è un cereale coltivato per i chicchi, che poi si prestano ad essere cucinati, secondo ricette tradizionali, in zuppe e minestre.
Esistono diverse specie di farro, come il granfarro (Triticum spelta) o il piccolo farro (Triticum monococcum).
Nell’antichità, i Romani coltivavano il farro per utilizzarlo in speciali pietanze, come la polenta a base di farro, che è rimasta a lungo il cibo più diffuso nei ceti poveri della popolazione. In seguito questo cereale fu sostituito dal frumento nelle coltivazioni e negli usi alimentari, ma in tempi recenti è tornato sulle nostre tavole grazie ad un rinnovato interesse per la cucina regionale e per un’alimentazione più sana.
In Italia, si trovano coltivazioni di farro in Umbria e in Lazio.
Di solito il farro si compra sotto forma di grani essiccati: per questo, prima della cottura, deve essere lasciato in ammollo nell’acqua per almeno 12 ore.
Una curiosità: nonostante abbia ottime proprietà nutrizionali il farro è il cereale con il minor apporto calorico in assoluto: 100 grammi di parte edibile forniscono solo 335 calorie.
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