Alla vigilia degli anni ‘20 gli Stati Uniti sono ancora una nazione di fattorie e piccole città. I soldati di ritorno dalla Prima Guerra Mondiale trovano il Paese immutato. Gran parte degli americani non hanno una vasca da bagno. Il telefono e l’elettricità sono un lusso, pensione e cassa integrazione sono una chimera. Nel 1921 il repubblicano Warren Harding viene eletto Presidente degli Stati Uniti a pieni voti e promette meno governo negli affari, più affari nel governo. Si dice che Harding ha l’intelligenza di un rispettabile agricoltore e l’immaginazione di un Massone. Harding riduce le tasse, abolisce i controlli durante la guerra e limita l’immigrazione. L’economia sta fiorendo; nell’est si diffondono le automobili, l’acciaio e il petrolio. Nell’ovest sbocciano l’agricoltura e l’industria cinematografica. Un illuminato filosofo francese, Émile Coué, insegna all’America a dire: “giorno dopo giorno, in qualche modo, va sempre meglio”.
Nessuno si aspettava che qualcosa potesse andare storto…
In questo bellissimo documentario di History Channel si descrive il crash di Wall Street del 1929, avvenuto in 2 giornate distinte. E’ un vero e proprio affresco sull'America degli anni '20, sui suoi sogni e sulle sue debolezze. In particolare sono evidenti le analogie e le somiglianze con l'attuale situazione economica globale, figlia di un esasperato ricorso all'indebitamento, alla massiva creazione di moneta, all'insano utilizzo di strumenti derivati. Nell'ultimo video di questa playlist (formata da 7 filmati) possiamo ascoltare un consiglio magistrale da seguire in qualunque operazione finanziaria.
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