mercoledì 30 novembre 2011

Illusione ottica accidentale

Le illusioni ottiche si possono considerare come degli “inganni” visivi che ci mostrano che è il nostro cervello che elabora e interpreta la realtà che ci circonda. Molte illusioni ottiche sono state “costruite” per mostrare gli errori di percezione più comuni, altre invece si possono generare per puro caso. Ad esempio il sito Forgetomori ha segnalato questa foto (che riporto sotto) che ci mostra una vera a propria “illusione ottica accidentale”, classificabile come un’illusione ottica prospettica.

illusione ottica

Esistono le tavole di legno volanti? Occhiolino La fortuita presenza dell’ombra di una bandiera al vento nei pressi di quella tavola di legno, fornisce quella insistente sensazione che la tavola di legno sia sospesa in aria. Bello, no? Sorriso Se si fosse assistito alla scena di persona questa sensazione non si sarebbe vissuta. L’effetto è dovuto al fatto che la foto trasforma una scena 3D in una scena 2D falsando, come avviene in questo caso, la prospettiva e la posizione degli oggetti.


Video sulle cinture di sicurezza

Un video sulle cinture di sicurezza non deve solo mostrare i pericoli degli incidenti d’auto. In altre parole non è detto che debba mostrare per forza solo una sequenza di immagini truculente di morti sulle strade e sulle autostrade. Spesso i “sensi di colpa” suscitati da questo tipo di immagini non incoraggiano affatto a mettere sempre le cinture di sicurezza.

Per fortuna qualcuno è riuscito a mostrare la questione della sicurezza stradale da un punto di vista del tutto opposto: invece di mostrare cosa può succedere di tremendo non mettendosi le cinture di sicurezza, ci fa vedere cosa può succedere di bello!

Si tratta di un modo molto creativo e “rivoluzionario” per trattare la questione. Nel filmato che potete vedere di seguito, della durata di 1 minuto e 29 secondi, il cui titolo originale è: Embrace Life - always wear your seat belt, by Sussex Safer Roads Partnership, osserviamo come il problema delle cinture di sicurezza può essere affrontato in maniera più “poetica” rispetto a come si fa di solito.

Buona visione a tutti.


lunedì 28 novembre 2011

Il materiale più leggero del mondo (video)

Il materiale più leggero del mondo lo possiamo vedere in questo video. Si chiama Ultralight Metallic Microlattices ed è stato sviluppato da alcuni studenti californiani. Questo materiale è talmente leggero che non riesce a schiacciare nemmeno il “soffione” che vediamo nell’immagine sotto (che non è un fotomontaggio, ma è una foto reale e che ci fa capire in maniera molto diretta quanto sia leggero). Infatti è cento volte più leggero del polistirolo e oltre mille volte più leggero dell’acqua.

E’ un materiale metallico ed è nato da una collaborazione tra il Caltech di Pasadena e l’Università di Irvine. La sua leggerezza deriva dalla sua densità estremamente bassa: 0,9 milligrammi al centimetro cubo. La struttura è fatta da tubi cavi spessi 100 nanometri assemblati nello stesso procedimento del microlattice. Il materiale è per il 99,99% costituito da aria. Nonostante tutto è estremamente resistente, ad esempio assorbe gli urti recuperando la forma originale. Le applicazioni di un simile materiale sono davvero tantissime e vanno dall’elettronica alla costruzione di strutture antisismiche.

Una delle cose più belle di questa straordinaria invenzione è che tra i ricercatori che hanno sviluppato il materiale più leggero del mondo c’è anche un italiano. Si chiama Lorenzo Valdevit ed è uno dei tanti ricercatori italiani che riescono ad avere grande successo trasferendosi all’estero (e Valdevit per fortuna ha avuto questa possibilità).

Sappiamo bene che per la maggior parte dei brillanti ricercatori italiani l’unica possibilità di realizzarsi è quella di emigrare all’estero (la famosa “fuga dei cervelli”), ma non ho intenzione di dilungarmi su questo argomento, che mi porterebbe troppo lontano dall’argomento di questo post. Magari scriverò qualcosa prossimamente.

Nel filmato possiamo vedere un breve servizio di Tg Leonardo riguardante il materiale più leggero del mondo. Buona visione a tutti.


Onde gravitazionali

Cosa sono le onde gravitazionali? Rispondere a questa domanda non è difficile, basta pensare alle onde che si generano in uno specchio d’acqua calma quando vi si butta un sasso. Si formano delle increspature circolari concentriche che si propagano. Anche le masse degli oggetti che si muovono con moto accelerato (ad esempio in caduta libera) formano continuamente queste increspature nello spazio-tempo. Sono proprio queste le onde gravitazionali. Il problema è che queste onde gravitazionali sono davvero molto deboli e rivelarle è molto difficile. Ad esempio è quasi impossibile rivelare le onde gravitazionali prodotte da oggetti “normali”, come un sasso o anche un montagna. In realtà è molto difficile rivelare persino le onde gravitazionali prodotte dalla massa della Terra o del Sole. L’unica speranza è trovare degli oggetti astronomici che abbiano una tale influenza sullo spazio-tempo da formare delle onde gravitazionali sufficientemente intense da essere rivelate. Un esempio è ovviamente quello dei buchi neri, o di stelle che stanno per collassare in un buco nero o una stella di neutroni dopo avere terminato il loro ciclo vitale.

Onde gravitazionali

Le onde gravitazionali sono un effetto previsto dalla Teoria della Relatività Generale. Einstein, nel 1917, disse, in base ai suoi calcoli, che le onde gravitazionali sono così deboli che nessuno riuscirà mai a vederle. Un gruppo di ricercatori italiani sta tentando di “dare torto” al grande scienziato tedesco facendo uso di un rivelatore dalle caratteristiche straordinarie installato a Cascina (Pisa). Si tratta del rivelatore VIRGO, ideato dal fisico italiano Adalberto Giazzotto e completato nel 2003, e che adesso è stato potenziato raggiungendo una soglia di rivelazione 1000 volte maggiore. Questo rivelatore di onde gravitazionali si basa sull’uso dell’interferometria laser.

Se le onde gravitazionali esistono davvero, VIRGO riuscirà (forse Sorriso) a vederle, confermando l’ennesima previsione della Teoria della Relatività Generale.

Nel seguente filmato potete vedere una interessante (e molto chiara direi) spiegazione sulle onde gravitazionali, sul rivelatore VIRGO e su come funziona e verrà anche costruito in studio un modellino del rivelatore VIRGO per spiegarne meglio il funzionamento.

Buona visione a tutti.


sabato 26 novembre 2011

La legge di Ohm semplice

Come si può imparare la legge di Ohm in maniera semplice? Diciamo innanzitutto che la legge di Ohm stabilisce un legame tra la corrente elettrica, la resistenza e la differenza di potenziale (detta anche tensione) di un conduttore elettrico.

In particolare qui stiamo parlando della prima legge di Ohm. In formula si può esprimere in questo modo:

dove V è la differenza di potenziale, I è la corrente elettrica, R è la resistenza.

Ma se noi di un conduttore conosciamo solo la resistenza e la differenza di potenziale? Come facciamo in questo caso a trovare la corrente elettrica che lo attraversa? E se abbiamo la corrente e la differenza di potenziale e vogliamo trovare la resistenza? Ovviamente la cosa migliore sarebbe imparare come si ottengono le “formule inverse” della legge di Ohm, ma per chi ancora non lo sa fare può essere utile guardare con attenzione il seguente filmato.

Buona visione.


venerdì 25 novembre 2011

A Natale le nuove etichette sui cibi

A Natale 2011 entreranno in vigore le nuove etichette sui prodotti alimentari volute dall’Unione Europea. Queste nuove etichette saranno più chiare e precise garantendo più informazioni e sicurezza. Le novità riguardano l’evidenza degli allergeni e il divieto di indicazioni fuorvianti. Una delle novità più importanti riguarda invece le dimensioni dell’etichetta: sarà più grande e con caratteri più grandi e ciò avrà un benefico effetto sulla leggibilità.

Nel seguente filmato possiamo vedere alcuni dettagli che spiegano quali saranno queste nuove regole sulle etichette dei cibi. Si tratta di una novità che ci si aspettava da molto tempo, dato che molto spesso le attuali etichette dei prodotti alimentari non sono sufficientemente chiare e nemmeno esaustive. In questo modo sarà possibile effettuare delle scelte più efficaci e si potranno evitare (si spera) di comprare prodotti che in realtà non fanno bene. La salute parte sempre da un’alimentazione ottimale.

Buona visione del filmato.


giovedì 24 novembre 2011

Lenti a contatto di nuova generazione spediscono email dagli occhi!

Dato che la miniaturizzazione dei dispositivi elettronici non si è mai arrestata negli ultimi anni, adesso ci arriva una notizia che sembra venire da un film di fantascienza. Si tratta di lenti a contatto di ultima generazione che permettono di spedire email direttamente dai globi oculari!



Questi studi sono stati portati avanti da un team di ricercatori dell'Università di Washington che hanno ideato questo nuovo tipo di lenti a contatto che non si limitano a migliorare la vista, ma permettono anche di leggere e spedire email guardando i messaggi come in "sovrimpressione" sul resto dell'immagine reale. Fantascienza? Non più, a quanto pare. I circuiti integrati nelle lenti sono realizzati con sottili strati metallici di soli pochi nanometri di spessore e sono dotati di diodi che emettono luce anch'essi con dimensioni straordinariamente piccole: un terzo di millimetro.

Il problema maggiore di questo tipo di dispositivi "next-gen" è l'alimentazione elettrica. I nostri normali computer funzionano collegati alla normale rete elettrica o con batterie che hanno una certa durata. Nel caso di queste lenti a contatto non c'è spazio nemmeno per delle batterie interne che forniscono energia. Potrebbero funzionare solo nelle vicinanze di una batteria che le rifornisce di energia tramite un meccanismo wifi, ma dovrebbe stare a pochi centimetri di distanza.

Un altro problema potrebbe essere l'effetto a lungo termine di un contatto di questi circuiti con la superficie dell'occhio. E poi: cosa succederebbe se le lenti fossero sottoposte ad alte temperature o a sostanze tossiche?

Una cosa sola mi viene in mente. I ricercatori che stanno sviluppando queste tecnologie quanto si sono fatti ispirare dai film di fantascienza? Guardate, ad esempio, lo spezzone iniziale del film "Terminator 2". Osservate la "vista" di cui è dotato il cyborg (interpretato da Arnold Schwarzenegger). Forse stiamo arrivando a qualcosa del genere? Il film è del 1991. Buona visione del filmato (c'è solo il link):

http://youtu.be/BL0_A1WvnfU

Differenza tra peso e massa

La legge fondamentale della dinamica, espressa per un oggetto in caduta libera è:



questo mette in luce la relazione  tra il peso P e la massa inerziale m. Siccome l'esperienza mostra che l'accelerazione di gravità g, misurata in un determinato luogo è la stessa per tutti gli oggetti, il rapporto tra il peso e la massa di un corpo qualsiasi è una costante ed è uguale al valore che ha g in quel luogo:



Ciò significa che i pesi degli oggetti sono direttamente proporzionali alle loro masse. Oggetti che hanno lo stesso peso hanno quindi anche la stessa massa inerziale.

Questa conclusione può sembrare tutto sommato scontata. In effetti quando si pensa alla massa di un oggetto, anche senza volerlo, viene subito in mente la sua pesantezza. Ma, per come sono state definite, massa e peso sono proprietà della materia completamente diverse. La massa inerziale misura quanto un oggetto resiste ad essere accelerato. Il peso, invece, dice con quanta forza l'oggetto è attratto dalla Terra. La conclusione a cui siamo arrivati esprime allora un fatto non banale e abbastanza curioso: la Terra attrae nello stesso modo oggetti che sono ugualmente difficili da accelerare.

Mentre la massa è una proprietà di un corpo che rimane sempre la stessa dovunque sia misurata, il peso cambia e dipende da dove il corpo si trova. Immaginiamo di portare un disco a ghiaccio secco (o qualsiasi altro oggetto) sulla Luna. Se lo appendiamo a un dinamometro, esso provoca un allungamento molto minore che sulla Terra. Il suo peso è infatti circa 6 volte più piccolo che sulla Terra.

Differenza tra peso e massa


La sua massa inerziale, però, rimane invariata. Per determinarla, potremmo fare un semplice esperimento. Tiriamo il disco con forza costante e misuriamo la sua accelerazione. A parità di forza, sulla Terra e sulla Luna l'accelerazione del disco è la stessa. Quindi, il valore F/a, che misura la massa inerziale del disco, non cambia.

L'inerzia è una proprietà che un oggetto porta con sé dovunque si trovi ed è una caratteristica tutta sua. Il peso, invece, cambia da posto a posto perché dipende anche da altri oggetti (per esempio dalla Terra o dalla Luna). Se ci trovassimo nello spazio, lontanissimi da stelle e pianeti, e tenessimo in mano un pallone, non faremmo alcuna fatica. Se però gli dessimo un calcio, avvertiremmo sul piede la stessa resistenza alla variazione di velocità che sentiamo sulla Terra.

martedì 22 novembre 2011

Probabilità di un evento

Un evento è un fatto che può accadere o non accadere. Se esso avviene con certezza si dice evento certo, mentre se non può mai accadere si dice evento impossibile. Gli eventi che possono accadere in modo casuale si dicono aleatori, essi sono i possibili esiti di un esperimento che non dipende da una legge determinata. Un singolo esito si dice evento elementare o campione.



a) La probabilità di un evento E, secondo l'impostazione classica, si calcola facendo il rapporto fra il numero f dei casi favorevoli e il numero u dei casi possibili, supponendo tutti i casi ugualmente possibili:



La probabilità assume un valore compreso tra 0 e 1. Se l'evento è impossibile, la probabilità è 0; se l'evento è certo, la probabilità è 1.

La probabilità del non verificarsi di E, cioè dell'evento contrario Ē è:



b) La probabilità di un evento E secondo l'impostazione statistica (o frequentistica) è la sua frequenza relativa, cioè il rapporto fra il numero delle volte m che si è verificato un fenomeno e il numero delle prove n effettuate nelle stesse condizioni, quando questo ultimo è elevato:



Alla base di questa impostazione c'è la legge empirica del caso. Essa afferma che la frequenza relativa di un evento E, all'aumentare del numero di prove effettuate, tende alla probabilità dell'evento.

c) La probabilità di un evento E, secondo l'impostazione soggettiva è il rapporto tra il prezzo P che una persona ritiene equo pagare e la vincita V che riceverà al verificarsi di E:

sabato 19 novembre 2011

Lavorare fino alla morte

Negli ultimi tempi molte persone sono preoccupate per la loro pensione. La prenderemo la pensione tra 20 o 30 anni? E quanto prenderemo? Ma soprattutto QUANDO la prenderemo? A 67 anni? A 70? A 90 anni? Lo sappiamo che l'aspettativa di vita aumenta continuamente, ma ciò non significa che dobbiamo per forza lasciare gli anziani "radicati" sui loro posti di lavoro. Il pericolo è che i "giovani" non possono mai subentrare prima dei 35 o 40 anni! Si comincia a lavorare quando non si è più giovani e si finisce quando si è ormai stravecchi.



Lo so, il corpo può continuare a funzionare benissimo fino a 90 e più anni, ma il massimo dell'entusiasmo, delle idee rivoluzionarie, delle conquiste straordinarie, si hanno quasi sempre prima dei 25 anni, cioè quando alla maggior parte degli italiani spettano ancora da 10 a 15 anni di vita da "bamboccione".

Io credo che questo continuo aumento dell'età pensionabile sia una trappola mortale che porterà sempre più l'Italia ad essere un Paese "spento" dal punto di vista della creatività e dell'entusiasmo sul lavoro. In questo modo non si diventerà solo un Paese pieno di anziani (che potrebbe essere anche qualcosa di molto bello), ma un paese di uomini e donne ormai stanchi. Per molti studenti universitari e per molti diplomati ormai la trafila è sempre la stessa. Anni e anni di precariato, di battute d'arresto, di delusioni, di trasferimenti, di pendolarismo e di chissà quante altre disavventure che nemmeno riesco ad immaginare e poi... e poi a 35 anni e anche più arriva (forse) il "contratto a tempo indeterminato". A 35 anni e anche di piu! Mio padre a 35 anni aveva già 17 anni di contributi versati! Altro che "esistenza precaria".

Dopo innumerevoli anni di spossata speranza di trovare qualcosa di cui vivere senza patemi d'animo, ora ci toccherà anche lavorare fino alla morte...

venerdì 18 novembre 2011

La città di Ur si deve salvare

Ur era una città sumera anticamente situata nella Mesopotamia meridionale, sorge oggi ad Al-Muqayyar, una città irachena. Città antichissima, di fondazione preistorica, Ur sorgeva sulle rive del fiume Eufrate e del Golfo Persico.



I reperti più antichi giunti fino a noi testimoniano che nella fase Obeid, corrispondente al IV millennio a.C., la città sumera era, secondo quanto testimoniano gli scavi, circondata da mura e da un canale difensivo. Era dotata di un porto che permetteva che gli scambi commerciali avvenissero attraverso il fiume.

Accanto al centro sorgeva uno ziggurat (una sorta di piramide a gradoni) destinato al culto di Nanna, dio protettore di Ur. Sotto il re Urnammu la città acquisì il massimo splendore. Ne seguì una lunga decadenza che ebbe fine nel V secolo a.C. con l'abbandono definitivo della città.

Recentemente il CNR ha lanciato il progetto "Le colline di Abramo" che ha come ambizioso obiettivo quello di ricostruire una delle più importanti città del III millennio a.C. della Mesopotamia, la città di Ur. Il sole, il vento e la pioggia stanno distruggendo ciò che rimane di questa mitica città di un lontano passato.

Nel seguente filmato possiamo vedere il punto della situazione su questo ammirevole progetto di restauro archeologico.

Buona visione a tutti.

Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...