martedì 17 maggio 2011

Crea una batteria con i limoni

 

Ne abbiamo sentito parlare un po’ tutti. Sappiamo che è possibile realizzare una batteria molto rudimentale utilizzando dei limoni. Come si fa in pratica? In questo filmato possiamo proprio vedere come fare. In realtà costruire un simile dispositivo non è proprio facile, tuttavia seguendo le istruzioni ci si può riuscire. Una batteria del genere è in grado di accendere un LED oppure di far funzionare una calcolatrice.

Il filmato è in inglese, ma non ci sono problemi di traduzione neanche per i più “niubbiOcchiolino. Il filmato si capisce perfettamente. Vedrete come gli elettrodi da applicare nel limone sono un chiodo e una moneta, ma basta che siano due metalli diversi, ad esempio rame e zinco. Ovviamente occorrono anche un tester (qui una piccola guida per imparare ad usarlo) e vari morsetti a coccodrillo e cavi elettrici.

Si tratta di un’esperienza didattica molto interessante da realizzare a casa o a scuola. Una domanda: perché il limone produce elettricità e si comporta come una pila? Perché il liquido interno, il “succo di limone” in realtà è un elettrolita, cioè una sostanza che permette la conduzione elettrica attraverso il trasporto di ioni. Ma non sarebbe possibile accendere una lampadina facendo uso di molti limoni? La riposta è no, perché la potenza prodotta anche da molti limoni collegati tra loro non sarà mai sufficiente per accendere dispositivi elettrici che richiedono potenza.

Rassegnatevi a considerarla solo un’esperienza didattica Sorriso

Buona visione del filmato.

Crea una batteria con i limoni


Una notte stellata in Islanda

 

Ci sono alcune notti in cui il cielo è un vero spettacolo. La notte raffigurata in questa meravigliosa foto non è solo uno spettacolo, ma è anche l’immagine che ha vinto un premio internazionale in un concorso di fotografia astronomica. La foto è stata fatta circa due mesi fa (il 10 marzo 2011) nei pressi del lago Jökulsárlón, il più grande lago ghiacciato presente in Islanda. La foto è stata ottenuta da una combinazione di sei esposizioni da Stéphane Vetter. Si possono vedere non solo due meravigliosi archi di aurora boreale, ma anche il loro riflesso sulla placida superficie del lago.

Sullo sfondo del cielo è ben visibile la fascia luminosa della Via Lattea, l’ammasso aperto delle Pleiadi e la galassia di Andromeda.

Le espulsioni di massa coronale sono la causa delle aurore polari. Man mano che il Sole si approssima al suo massimo di attività (previsto tra il 2012 e il 2013), ci si aspetta di vedere immagini di aurore polari ancora più spettacolari.

(clicca sull’immagine per vederla ingrandita)


lunedì 16 maggio 2011

Stasera a Voyager si parla ancora (purtroppo) di 2012!

 

Stasera 16 maggio 2011, Giacobbo insiste con la solita trita e ritrita storia della fine del mondo nel 2012! Evidentemente ancora non ha capito che per fare buona televisione non bisogna propinare balle (sapendo che sono balle), ma basta parlare di cose realmente interessanti. L’assuefazione del pubblico televisivo per le “storie finte” (vedi Grande Fratello e company) è ormai arrivata al punto che non ha importanza se ci si crede o no alla fine del mondo del 2012, basta che ci si mette davanti alla televisione a sorbirsi una interminabile sequela di congetture illogiche, pseudoscientifiche, risibili e offensive per l’intelligenza della gente.

Giacobbo

Per fortuna che in molti blog si fa informazione scientifica più seria. Io sospetto che la trasmissione di stasera verrà messa in onda a causa della previsione (di cui ho scritto già in questo post) addirittura del Giudizio Universale previsto per sabato 21 maggio.

A questo punto attendiamo con ansia di vedere questo Giudizio Universale e di poter festeggiare il suo “non avvenimento”.

Buona serata a tutti (guardatevi, se non avete già altri programmi e se siete sempre in vena di catastrofismi, qualcosa di più interessante, come questo, che tratta la fine della nostra civiltà, ma in maniera più intelligente).


Teoria del complotto. Bufale per tutti i gusti!

 

Teoria del complotto? Non ce n’è una sola, ma tantissime e per tutti i gusti. Alcune teorie del complotto sono molto famose, altre meno, tutte però hanno la stessa caratteristica: sono delle bufale colossali! Sorriso La cosa più interessante è capire le dinamiche “psicologiche” che portano ad una tipica teoria del complotto. Per questo motivo ho scelto da YouTube tre filmati molto interessanti che spiegano alcune tra le più famose bufale basate su teorie del complotto.

Volete sapere la verità sui Vangeli Apocrifi, sui RosaCroce e Leonardo da Vinci, sul finto allunaggio, sui motori magnetici, sull’energia infinita, sul moto perpetuo? Non vi resta che armarvi di pazienza per poco più di tre quarti d’ora, guardando con attenzione questi tre video.

Da molto tempo mi lamento in questo stesso blog che su certi argomenti si trovano solo video o informazioni di pessima qualità che non fanno altro che favorire la diffusione di fastidiose “leggende metropolitane” che poi sono difficili (se non impossibili) da sradicare dalla mente delle persone. Nel primo filmato c’è un esempio molto bello che spiega in maniera davvero illuminante il meccanismo psicologico che permette a così tanta gente intelligente, e spesso anche colta, di credere con decisione a realtà tanto inverosimili quanto pseudoscientifiche. Ed è grazie a queste dinamiche psicologiche che tanti personaggi ambigui si sono arricchiti e continuano ancora oggi ad arricchirsi.

Il fatto che si comincino a trovare in giro su YouTube anche dei filmati che smontano queste bufale è un buon segno. Significa che gli appelli che vengono da tante parti per una informazione scientifica più corretta cominciano ad essere presi in considerazione.

Buona visione.

Durata: 14 minuti e 48 secondi

 

Durata: 15 minuti e 53 secondi

 

Durata: 14 minuti e 57 secondi


domenica 15 maggio 2011

Il Sole di mezzanotte

 

Il Sole di mezzanotte è un fenomeno per il quale il Sole si mantiene al di sopra dell’orizzonte per periodi superiori alle 24 ore. Questo fenomeno avviene nelle zone del Circolo Polare Artico (emisfero Nord) e Antartico (emisfero Sud).

All’equatore le giornate estive hanno la stessa durata di quelle invernali. Più ci si sposta a Nord o a Sud maggiore è la differenza di durata tra giornate di una stagione e dell’altra. Se si va molto a Nord o molto a Sud, si raggiungono zone come la Norvegia, dove d’estate vi sono giorni in cui il Sole non tramonta mai. Chi ha avuto la fortuna di andare in questi territori dell’estremo Nord (o Sud) e ha visto il fenomeno è rimasto affascinato. Il fatto di avere il Sole a mezzanotte e di poter andare in giro senza bisogno di luci artificiali sembra davvero strano.

Sole di mezzanotte

Nella foto sopra possiamo vedere il Sole fotografato a orari diversi. Si nota come esso raggiunga il punto più basso sull’orizzonte proprio in corrispondenza della mezzanotte, per poi risalire di nuovo.


Giro d’Italia 2011. Tappa Messina-Etna (video e foto)

 

Non potevo non fare un breve filmato e qualche foto della tappa Messina-Etna (15 maggio 2011) del Giro d’Italia 2011 Sorriso vinta da Alberto Contador. Le ho fatta e ve le presento subito. Sia le foto che il filmato sono stati effettuati da Pedara (CT).

Folla Giro d'Italia a Folla giro d'Italia b
Folla Giro d'Italia c Folla Giro d'Italia d
La folla che aspetta i ciclisti  

 

Gadget Giro d'Italia 2011 Gadget Giro d'Italia 2011 a
Gadget Giro d'Italia 2011 b Gadget Giro d'Italia 2011 c
Alcuni gadget del Giro  

 

Ciclisti 1 Ciclisti 2
Ciclisti 3 Ciclisti 4
I ciclisti  

 

Buona visione del filmato.

Duarata 1 minuto e 45 secondi

Auto elettriche al salone MoTechEco 2011 (Roma)

 

Si parla sempre più spesso di auto elettriche. Io ne sento parlare da decenni, e da altrettanto tempo vedo prototipi di auto elettriche. Però questo tipo di mezzi di trasporto non riescono a prendere piede nel grande mercato. Per quale motivo le auto elettriche finora non hanno avuto il loro “meritato” successo? Probabilmente, come ho spesso detto in questo blog, il “pubblico” non ama le auto elettriche perché non infondono quel senso di “potenza” e di “status symbol” che ancora le persone cercano nell’automobile. L’auto elettrica sembra fare parte di uno stile di vita ecologico che non appartiene a chi cerca di “apparire”.

Fortunatamente sembra che i tempi siano maturi per un cambiamento di mentalità. Il recente boom delle energie rinnovabili, soprattutto del solare fotovoltaico, potrebbero finalmente essere il miglior incentivo per un boom altrettanto inarrestabile delle auto elettriche. Le auto elettriche potrebbero essere facilmente alimentate proprio grazie alle energie rinnovabili. Pannelli solari distribuiti in varie zone della città potrebbero diventare i “distributori” del futuro. Ma prima di “sognare” il futuro diamo uno sguardo al presente. Il 13 maggio 2011 a Roma si è svolto il MoTechEco 2011, un salone dedicato alla mobilità sostenibile. Il punto di forza di questo salone è stata la presentazione da parte della Renault di una gamma di automobili completamente elettriche.

Buona visione del filmato dedicato al MoTechEco 2011 svoltosi a Roma.

Auto elettriche


Diventare famosi con un blog

 

Come si diventa famosi con un blog? Spesso basta indovinare l’argomento giusto, oppure anche solo il post giusto per diventare improvvisamente famosi facendo uso solo di un blog. Oppure il blog è fatto talmente bene, è talmente bello, oppure tratta i suoi argomenti in maniera così approfondita, accattivante o semplicemente con così tanta polemica, da diventare un punto di riferimento per tutti nella blogosfera.

Ovviamente tenere un blog di tal genere non è per nulla facile, ci vogliono le idee giuste e non sempre si possono avere di idee di qualità così elevata. Quindi non c’è una “ricetta” per diventare famosi con un blog? Avete indovinato, non c’è una ricetta e le variabili in gioco sono talmente tante che non è per niente facile prevedere se un blog (di ottima qualità) resterà per anni nella quasi totale invisibilità, oppure se “esploderà” come il capolavoro creato da un “guru” (o da vari guru) di internet.

to blog or not to blog

Si possono citare vari casi di “successo” di questo tipo. Uno dei casi più famosi (e inflazionati) è quello relativo a Robin Good. Chi non conosce Robin Good? Basta fare una ricerca su Google per avere una risposta più che soddisfacente. Ma il suo successo è dovuto realmente alla grande qualità del suo lavoro, oppure è un’abile azione di marketing? Il suo blog (che si chiama Master New Media) è davvero così “utile” per i navigatori? Per caso non somiglia a quelle “star” della canzone o del cinema che non sono poi così brave a cantare e a recitare, però il loro agente è così abile da farli sembrare chissà che cosa?

Potrei azzardare una risposta, ma non dovete prenderla per oro colato, io stesso ho qualche dubbio su ciò che sto per scrivere.

Secondo me bisogna analizzare i post di questo famoso blog. Sono post lunghi, anche più di 1000 parole, quindi sono post che in qualche modo tendono ad essere pieni di “parole chiave” per i motori di ricerca. Ma i contenuti sono davvero così “completi” come promesso? Intanto devo dire che i post sono strutturati con molti titoli e sottotitoli e i righi di testo hanno una spaziatura molto larga e sono inframmezzati da immagini e filmati. Io non sono mai riuscito a leggere un post di Robin Good fino in fondo! Provateci voi, e vedete se riuscite a non innervosirvi. Come articoli saranno dei capolavori di online marketing, ma non si riesce mai a trovare un punto centrale, il “nocciolo della questione” e si perdono un numerosi rivoli di elenchi di nozioni slegate tra loro. Se anche nell’articolo ci fosse qualcosa che mi interessa, non è per nulla facile trovarla.

A questo punto la mia personale conclusione è che un blog famoso o anche famosissimo non è detto che sia per forza un blog di “vera” qualità, utile, che fornisce informazioni e conoscenze fondamentali ai navigatori. Ovviamente un blog di grande qualità non è detto che sia obbligatoriamente conosciutissimo, potrebbe esserlo per coloro che lo apprezzano o che ne comprendono la vera utilità. Un blog come Master New Media trova la sua forza nel fatto che “tutti ne scrivono” (anche io), esattamente come tutti parlano del Grande Fratello anche se tutto sommato non è uno spettacolo così bello e interessante.

Alla fine non è seguendo i “guru” che si crea un blog che può diventare famoso, oppure che diventi un punto di riferimento. I casi di successo “degli altri” non ci riguardano. Questo che leggete non è un blog famoso in senso stretto, anche se un certo successo (crescente) lo ottiene, ma ci sono molti consigli dei “guru” che mi ostino a non seguire, ad esempio:

1) Il blog monotematico. Il blog secondo me più è monotematico e peggio è, contrariamente a ciò che predicano da anni i “guru” della blogosfera. I navigatori possono avere degli interessi molto estesi e variegati. Ad esempio sono attratti dalla tecnologia in generale e non solo dall’informatica. Oppure possono essere affascinati dalla scienza e non solo dall’astronomia. Infine possono semplicemente non avere nessuna passione particolare ed essere attratti dalle “curiosità” di qualsiasi tipo.

2) Il “post lungo”. I guru dicono che più il post e lungo e meglio è. Non è detto che sia per forza sempre così. Questo post sta diventando un po’ più lungo di quelli che scrivo di solito, ma non mi stupirebbe osservare che non sarà affatto tra quelli più letti di questo blog. Facciamo un esempio: se cerco sui motori di ricerca una filastrocca o una poesia, la lunghezza deve essere sempre quella e non 10 volte maggiore! Se cerco un’informazione ben precisa, l’importante è trovarla nella forma più chiara, concisa e sintetica possibile.

3) Dare consigli su come migliorare il proprio blog. Piuttosto preferisco “smontare” le argomentazioni di coloro che danno tali consigli, come ho cercato di fare in questo post.

A questo punto però un consiglio ve lo do: scrivete quello che volete e che vi piace, perché io me lo vengo a leggere sicuramente e così avete già trovato un lettore Occhiolino

Buon lavoro Sorriso


sabato 14 maggio 2011

Il teorema di Pitagora dimostrato… con l’acqua!

 

Il teorema di Pitagora dimostrato con l’acqua?! Occhiolino Ma cosa significa? In realtà non si tratta di una vera dimostrazione, ma di una evidenza empirica. Tuttavia il filmato che vi propongo può avere un certo valore didattico, perché può far capire la validità del teorema di Pitagora anche ai bambini più piccoli che non possono ancora capire i metodi di dimostrazione. I buoni metodi di insegnamento devono essere usati proprio quando i bambini sono piccoli, perché questo tipo di esperienze li colpirà nel profondo e ne trarranno grande giovamento.

Buona visione del video.

Teorema di Pitagora dimostrato con l’acqua


Non ti scordar di me

 

La Myosotis scorpioides, specie nota comunemente con il poetico nome di “non ti scordar di me”, è un’erbacea nana della famiglia delle Boraginacee, con piccoli fiori riuniti in aggraziate infiorescenze incurvate all’apice delle ramificazioni. E’ una piantina perenne, alta fino a 45 centimetri, pelosa, con fusto eretto e molto ramificato, foglie oblunghe, ottuse o acute, di colore verde chiaro. E’ originaria dell’Europa, dell’Asia, dell’America, del Sud Africa e dell’Australia ed è diffusa, in Italia, nei luoghi umidi del Nord, dal mare alla zona montana. Fiorisce in primavera (qualche varietà anche in estate), e le infiorescenze, di colore celeste, bianco, rosa o giallo, sono molto profumate. Esige la mezz’ombra, frequenti e abbondanti annaffiature, terra sempre umida. Altra specie, di piccole dimensioni e frequente negli alti pascoli alpini, è la Myosotis alpestris.

non ti scordar di me

Il “non ti scordar di me” deve il suo nome a una leggenda tedesca: due fidanzati passeggiavano lungo le rive del Danubio, il ragazzo si sporse per raccogliere un fiore, ma inciampò e cadde in acqua; mentre annegava gettò il fiore a riva, gridando le sue ultime parole alla fidanzata: “Non ti scordar di me!”.


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La macchina a vapore

 

L’avvento della macchina a vapore, brevettata dall’ingegnere scozzese James Watt, diede indubbiamente l’impulso decisivo al processo storico della Rivoluzione Industriale. La produzione nelle miniere e nelle fabbriche subì un incremento esponenziale, trasformando in pochi decenni l’Inghilterra in quella che veniva chiamata l’”officina del mondo” e, quindi, nella più grande potenza mondiale.

Ma la macchina progettata da Watt rappresentò anche il punto di partenza di una nuova branca della Fisica chiamata termodinamica. Si può dunque ben dire che in questo caso siamo davanti a un esempio di un insieme di conoscenze e teorie, del tutto nuove rispetto alla scienza così come si era sviluppata fino a quel momento, scaturite da una serie di esperienze pratiche, frutto di tentativi e innovazioni dal carattere prevalentemente tecnologico. E’ vero che comunque il merito di avere posto le basi teoriche della termodinamica, una disciplina che ha dato a tutt’oggi un contributo rilevante al pensiero scientifico, spetta al francese Sadi Carnot.

Per uno di quegli strani giochi del destino, mentre in vita James Watt ebbe molta fama e fortuna, finì poi per essere quasi dimenticato e ricordato solamente per l’unità di misura della potenza (il watt, simbolo W). Viceversa, Carnot ebbe una vita sfortunata, morendo a soli 36 anni e dovendo stampare a proprie spese un libro di un centinaio di pagine contenente il suo lavoro scientifico, che passò inosservato. Tuttavia le sue intuizioni furono riscoperte pochi anni dopo la sua morte e oggi sono universalmente ritenute fondamentali per la nascita della termodinamica.

In questo breve filmato possiamo vedere un semplice schema che fa comprendere il funzionamento di una macchina a vapore.

La macchina a vapore (durata 1 minuto e 11 secondi)


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...