giovedì 8 aprile 2010

Google Chrome accresce la sua popolarità più velocemente dei browser rivali

 

Tra febbraio e marzo 2010 il browser internet Google Chrome è arrivato a catturare il 6,1% delle preferenze dei web navigatori tenendo indietro i suoi diretti avversari Safari e Opera e riducendo il suo distacco da Firefox, che al momento detiene il 24,5% delle preferenze d’uso. Tutto questo avviene a spese del browser Microsoft: Internet Explorer, il quale continua il suo inesorabile declino. Il browser Google in questo modo ha aumentato la sua popolarità molto velocemente, più velocemente dei suoi diretti competitori.

Personalmente sono convinto che nei prossimi anni vedremo una maggiore attenzione nella scelta del software per navigare su internet e che non ci sarà più una così netta egemonia del browser Microsoft. Sarà una bella battaglia combattuta con le armi della velocità del browser e della sua sicurezza.

Possibilmente non ci sarà proprio un vero vincitore in questa lotta, ma ciascuno potrà scegliere il browser preferito in base alle prestazioni che garantisce in rapporto alle proprie esigenze personali.

Voi che browser usate di solito?

Decolla il primo aereo ad energia solare, realizzato dalla Solar Impulse

 

Solar Impulse è una azienda svizzera che ha realizzato un fantastico aereo ad energia solare. Le sue ali sono ricoperte da ampi pannelli solari ultrasottili e leggeri che non lo appesantiscono pertanto non ostacolano il volo. Basti pensare che questo prototipo, denominato HB-SIA, ha una apertura alare di ben 63,4 metri per un massa totale di soli 1600 chilogrammi. Alle 10:27 di stamane è decollato dall’aeroporto di Payerne (Svizzera) ed ha effettuato un volo di quasi un’ora e mezza ad un’altezza massima di 1200 metri.

Si tratta di un risultato molto importante, perché questo è il primo aereo che riesce a volare senza carburante e senza emissione di sostanze inquinanti. Nel 2013 con lo stesso aereo si tenterà persino di fare il giro del mondo. Si tratterà ovviamente di una impresa storica che spero abbia la giusta risonanza in tutto il mondo. Anche l’impresa di oggi secondo me è molto importante e per questo l’ho riportata dandogli il dovuto risalto.

Buona visione del filmato del decollo del HB-SIA della Solar Impulse.

mercoledì 7 aprile 2010

Un asteroide appena scoperto si avvicinerà alla Terra giorno 8 aprile 2010. Si chiama 2010 GA6

 

Non è una scoperta di quelle che rivoluzionano l’astronomia, ma è certamente interessante sapere che l’asteroide denominato 2010 GA6 passerà ad una distanza di 359000 chilometri dalla Terra esattamente alle ore 23:06 U.T.C. dell’8 aprile 2010. Questa distanza è approssimativamente i 9 decimi della distanza media della Luna dalla Terra. L’asteroide ha un diametro di circa 22 metri.

Questo asteroide è un po’ più grande di quelli che recentemente si sono avvicinati molto alla Terra. Ricordiamo infatti che a novembre 2009 l’asteroide 2009 VA, che era passato a soli 14000 chilometri di distanza, aveva un diametro di sette metri. A gennaio 2010 l’asteroide 2010 AL30 era passato a 128000 chilometri di distanza e aveva un diametro inferiore al 15 metri.

La scoperta di 2010 GA6 è stata effettuata nell’ambito della Catalina Sky Survey, un progetto di ricerca, condotto dal Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona, mirato alla ricerca di comete, asteroidi e oggetti Near-Earth (NEO), la cui orbita può intersecare quella della Terra.

Per avere notizie aggiornate riguardo agli asteroidi e agli oggetti Near-Earth, potete visitare la NASA's Asteroid Watch page.

5 consigli per costruire una mini turbina eolica

 

Salve, sono Lido del blog Energia&Sviluppo. Io e Giuseppe abbiamo deciso di scambiarci ogni tanto degli articoli. Spero possa interessarvi quello che scriverò.
Come primo articolo ho deciso di scrivere una piccola guida che possa indirizzare i primi passi di coloro che vogliono avvicinarsi alla costruzione di una mini pala eolica.
Naturalmente non possiamo riassumere tutto l'argomento in un articolo. L'autocostruzione di un generatore eolico, infatti, è un argomento vastissimo e racchiude in sé molte discipline, dalla meccanica, alla fisica, all'elettronica, alla matematica ecc...
Cercherò quindi di indirizzare chi è alle prime armi in modo che possa almeno capire “cosa” cercare nel mare di informazioni che si trovano in rete.
Ecco quindi i passi da seguire per capire come ci conviene progettare la nostra turbina:

1 – Studiare il vento. Naturalmente come prima cosa bisogna capire il vento che abbiamo a disposizione. A seconda che ci sia un vento forte, debole, costante o con raffiche dovremmo adottare diversi modelli di pala per sfruttarlo al meglio. Per misurare il vento possiamo consultare i vari atlanti del vento che si trovano in rete oppure, per avere delle stime più realistiche e precise usare un anemometro (se ne trovano anche su eBay a prezzi accessibili)

2 – Scegliere l'elica. Una volta capito che vento dovremmo andare a sfruttare dobbiamo decidere che modello di elica vogliamo costruire. Le eliche si suddividono principalmente in due tipologie: ad asse orizzontale e ad asse verticale. Le prime sfruttano meglio venti costanti in quanto hanno bisogno di maggiore energia per iniziare a girare e quindi non sarebbero efficienti in condizioni di vento che soffia a tratti, inoltre possono essere danneggiate da raffiche di vento improvvise. Le seconde invece riescono a sfruttare venti più leggeri ed irregolari. Oltre al tipo di vento, però, la scelta può essere influenzata anche dallo spazio a disposizione e dall' esperienza del costruttore.

3 – Provare l'elica. Molti pensano erroneamente di progettare fin dall'inizio ogni componente della turbina. Questo sarebbe possibile se si avesse molta competenza teorica in materia. Se invece siamo agli inizi dobbiamo affidarci alla pratica e quindi ci conviene provare la nostra elica prima di decidere come realizzare il nostro generatore. Dobbiamo, cioè, capire come gira la nostra pala: se ha un moto continuo oppure a tratti, se ha molti giri/minuto oppure pochi, ecc…

4 – Progettare il generatore. Il generatore è la parte che trasforma l'energia cinetica (in questo caso la rotazione) della pala in energia elettrica. Il modo migliore per sfruttare una pala eolica è utilizzare un generatore a magneti permanenti (PMG). Se si vuole costruirlo si possono trovare alcune buone guide su internet. Sicuramente non è una passeggiata ma non è impossibile. La progettazione del nostro PMG deve essere fatta una volta che abbiamo capito quanti giri compie la nostra elica, da questo, infatti, dipendono dimensione e numero di magneti del generatore. Chi è proprio alla sua prima esperienza o non ha grandi pretese di efficienza può adottare altre soluzioni come per esempio un alternatore dell'auto, una dinamo delle biciclette o dei motori elettrici che si trovano in alcuni apparecchi elettrici.

5 – Effettuare le connessioni. L'elettricità generata con la turbina può essere usata in vari modi. Chi lo fa per hobby e gli basta far accendere una lampadina, chi vuole caricare delle batterie, chi vuole scaldarci dell' acqua e chi vuole immetterla in rete. L'argomento del riversare in rete l'energia generata da una pala eolica è complesso e merita di essere affrontato in modo specifico. Come dicevo questa invece vuole essere una breve guida generica e quindi vediamo in sintesi i componenti di cui abbiamo bisogno per sfruttare l'elettricità prodotta:

Batterie
Necessarie per immagazzinare l'energia. Inoltre regola il voltaggio del sistema che altrimenti varierebbe con la velocità del vento, danneggiando il sistema. Si possono usare le batterie per auto o moto, ma è conveniente usare batterie di capacità maggiore. Le batterie per auto inoltre sono progettate per essere scaricate solo parzialmente per cui non sono molto adatte allo scopo.
Controller di carica
Devia il flusso della corrente su degli elementi che possano disperdere energia, ad esempio delle lampadine o delle resistenze termiche quando la batteria è completamente carica.
Inverter
L'inverter consente di trasformare la corrente continua a basso voltaggio che esce dalla batteria (di solito 12 V) in corrente alternata a 220-240V.


Ecco un immagine che chiarisce meglio la composizione dei collegamenti:

schema collegamenti eolico

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martedì 6 aprile 2010

Come diventare ricchi semplicemente desiderandolo…

 

Sono molte le cose bizzarre che si possono trovare nel mondo. Una di queste è il modo come si formano le illusioni della nostra mente, oppure come si riescono a infondere illusioni nella mente delle persone.

In questo filmato si parla di un presunto metodo infallibile, chiamato “Il Segreto” basato sulla “legge di attrazione” che permetterebbe di ottenere tutto ciò che si vuole focalizzando la propria mente su un atteggiamento positivo.

Quanto c’è di “truffa” o di verità in una “filosofia” come quella presentata? Difficile dirlo. Il sospetto è che coloro che inventano questi “metodi” per ottenere successo e ricchezza con facilità siano gli unici che riescano in effetti ad ottenere successo e ricchezza, visto che poi “vendono” in qualche modo questo metodo (attraverso libri o manuali). E lo vendono con facilità, perché chi è che non vorrebbe successo e ricchezza?

Cosa c’è di valido in questi metodi? Funzionano veramente? Nonostante il mio naturale scetticismo per queste cose, tuttavia credo che qualcosa di “vero” ci sia.

Senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, sappiamo bene che le persone che non si scoraggiano mai di fronte alle difficoltà, che non si abbandonano alla depressione, che non si creano delle “barriere mentali”, riescono effettivamente a raggiungere traguardi più elevati di quelle che fanno esattamente il contrario.

Quindi guardate pure questo filmato introduttivo (gli altri nove li potete trovare facilmente su YouTube) ma consideratelo con il giusto distacco. NON fatevi incantare dallo stile da “imbonitori all’americana”. Cercate pure altre informazioni sulla “legge di attrazione”, ma NON comprate libri sull’argomento o costosissimi “kit” di tecniche di meditazione o altre stramberie, altrimenti invece di diventare ricchi, avrete speso soldi inutilmente e avrete contribuito solo a rendere più ricchi gli imbonitori che li vendono.

Non avete bisogno di queste cose per avere successo: vi bastano la vostra intelligenza, il vostro entusiasmo, la vostra fantasia e la vostra passione! ;-)

Buona visione.

Mini turbina eolica autocostruita: il Turbino

 

Anche le turbine eoliche possono raggiungere dimensioni talmente piccole da essere davvero portatili. In questo caso la turbina eolica presentata nel video ha un diametro delle pale di soli 15 centimetri e la lunghezza totale (da rotore a estremo del timone di coda) è di soli 40cm! Ovviamente riesce a muoversi con un vento debolissimo ed è stata battezzata con il nome “Turbino”. Il costruttore di questa piccolissima turbina eolica cura un blog che si occupa di elettronica e che potete visitare a questo indirizzo: http://www.thenextlab.org/.

domenica 4 aprile 2010

Come diventare famosi su YouTube?

 

Al giorno d’oggi diventare famosi è diventato quasi un’ossessione. Molti ci provano e ci riescono con la televisione, con relativa facilità, senza saper cantare, recitare o ballare; semplicemente partecipando a un reality o a qualcosa di simile. La televisione negli ultimi dieci anni è diventata uno strumento per fare emergere la mediocrità. Anche su YouTube alcuni “incapaci” sono riusciti a diventare famosi con filmati “demenziali” o comici o semplicemente curiosi. In realtà molti si illudono di riuscire a diventare famosi “a buon mercato” e cioè senza fare nulla. Costoro non si rendono conto che in realtà si stanno basando sulla pura e semplice fortuna e non stanno facendo altro che la stessa cosa di quelli che giocano alla lotteria.

Per diventare “famosi” mettendo in gioco le proprie capacità e la propria creatività invece occorre un duro lavoro e una costante disciplina.

Ascoltiamo allora i consigli che ci da Clio Zammatteo in un filmato davvero interessante. Con semplicità ci dice cosa di potrebbe fare per diventare famosi con trucchi poco etici, oppure, come è riuscita a fare lei, a diventare famosi con la sincerità e l’onestà, perché la fama e il successo non sono il fine ma il mezzo per migliorare il mondo. Un video da vedere e ascoltare con attenzione.

Buona visione.

Buona Pasqua 2010 a tutti i lettori

Ormai siete numerosi voi che mi leggete assiduamente :-) Per questo colgo l'occasione per auguravi Buona Pasqua :-)

Ci vediamo presto con nuovi articoli.

venerdì 2 aprile 2010

I danni dell’alcool sul fegato

 

L’alcool determina danni praticamente su tutti gli organi” afferma il prof. Franco Filipponi, direttore di trapiantologia epatica dell’ospedale Cisanello (Pisa).

In questo filmato tratto dal programma Report di Rai Tre, viene mostrato un confronto tra un fegato sano e un fegato affetto da cirrosi epatica. Si tratta di immagini non adatte a persone particolarmente sensibili.

Bisogna segnalare che l’alcool è tutt’ora una piaga della società, dato che, come viene detto anche nel filmato, il 20% degli ospedali italiani è occupato da pazienti ricoverati per cause direttamente o indirettamente correlate all’alcool.

Buona visione del video.

giovedì 1 aprile 2010

La storia dell’energia eolica

 

Il vento ha svolto per molto tempo un ruolo importante nella storia della civiltà umana. Il primo uso conosciuto del vento risale a 5000 anni fa, in Egitto, dove si usavano barche a vela per attraversare il Nilo da sponda a sponda o per navigarlo controcorrente. Il primo mulino a vento, formato da delle pale attaccate ad un asse per produrre un moto circolare, potrebbe essere stato costruito nel 2000 a.C. nell’antica Babilonia.

Ricostruzione di una barca a vela da trasporto dell’antico Egitto.

 

Nel decimo secolo d.C si cominciano a vedere i primi mulini a vento dotati di notevoli dimensioni in una zona tra l’attuale Iran e l’Afganistan orientale. Venivano usati per la macinazione del grano.

Il mondo occidentale ha scoperto il mulino a vento molto più tardi: i primi riferimenti scritti riguardanti macchine funzionanti che sfruttavano il vento cominciano a partire dal XII secolo. Anche queste macchine venivano usate per la macinazione del grano. La stessa parola “mulino” deriva da mola, la ruota in pietra impiegata nelle macine. Sono passati ancora alcuni secoli prima che i mulini a vento fossero modificati per pompare acqua ed aiutare a liberare gran parte del territorio dell’Olanda dalle acque. In Olanda i mulini svolgevano quindi un doppio ruolo: da un lato inviavano le acque verso i canali di drenaggio, dall'altro venivano impiegati per macinare il grano, segare il legno o spremere l'olio.

Un classico mulino a vento olandese.

 

La familiare fattoria con mulino a vento si sviluppa negli Stati Uniti a partire dalla seconda metà del 19° secolo. Nel 1889 esistevano già ben 77 fabbriche a mulino a vento negli Stati Uniti e fino alla fine del secolo il mulino a vento costituiva una delle maggiori esportazioni americane. Fino all’avvento del motore diesel, molte linee ferroviarie transcontinentali negli Stati Uniti dipendevano da grandi mulini a vento che erano necessari per pompare l’acqua per le locomotive a vapore. Nel 1888 Charles F. Brush aveva però già realizzato la prima turbina eolica in grado di produrre energia elettrica. Per la prima volta qualcuno ha l’idea di usare il vento per produrre energia elettrica: l’ambizione visionaria di Charles F. Brush avrà l’effetto di rivoluzionare lo sfruttamento della forza del vento.

image
Una tipica fattoria con mulini a vento.

 

E’ per questo che negli anni tra i 1930 ed il 1940 vennero costruite migliaia di piccole turbine eoliche negli Stati Uniti per la produzione di energia elettrica per l’illuminazione delle fattorie (illuminazione costituita di solito da un massimo di due lampadine), per caricare batterie elettriche o per alimentare apparecchi radio. Queste turbine eoliche non erano collegate a nessuna rete elettrica e servivano piuttosto per ovviare alla mancanza della rete elettrica in zone lontane dalle grandi città.

Negli anni successivi al 1950 però la rete elettrica pubblica venne estesa anche in zone precedentemente inaccessibili e anche questo tipo di turbine eoliche rimase senza mercato per i venti anni successivi.

All’inizio degli anni ‘70 l’interesse per le turbine eoliche si risveglia. Si comincia a parlare di “fine del petrolio” e si fanno le prime previsioni sulle conseguenze dell’inquinamento atmosferico a causa della massiccia combustione di petrolio e derivati del petrolio. E’ l’inizio di una nuova rivoluzione nel campo dell’energia eolica.

In molti paesi del mondo vengono portati avanti dei programmi energetici che prevendono lo sfruttamento dell’energia eolica. Da questo momento in poi i tipi di turbina eolica che vengono sviluppati sono innumerevoli, alla ricerca di una sempre migliore efficienza nello sfruttamento dell’energia del vento. Per avere anche solo una parziale idea della varietà di forme e profili alari delle turbine eoliche potete leggere il mio articolo: tutti i tipi di turbine eoliche.

Una turbina eolica con un profilo alare studiato per avere la massima efficienza ed la minima produzione di rumore.

 

Questo nuovo millennio sta vivendo un’epoca d’oro per quanto riguarda l’energia eolica. Anche in Italia possiamo già vedere da tempo numerosi “parchi eolici” dotati di turbine eoliche di grandi dimensioni. Inoltre c’è un notevole fermento riguardo alle turbine eoliche fai da te. Gli autocostruttori di sistemi per lo sfruttamento dell’energia eolica aumentano di giorno in giorno, come documentato spesso anche in questo blog (questa turbina eolica ad asse verticale ne è un buon esempio), e non solo per alimentare realmente qualche dispositivo casalingo, ma anche solo per conoscere, imparare, sperimentare, inventare nuove soluzioni.

Si spera che questo nuovo fermento non si arresti più e che porti una soluzione determinante al problema dell’energia e dell’inquinamento.

Buona energia eolica ;-)

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Cosa si può vedere con un piccolo telescopio?

 

Spesso, quando nei negozi di ottica ammiriamo in vetrina quei meravigliosi telescopi, ci si chiede: ma cosa si può riuscire a vedere con strumenti del genere e, soprattutto, come si riesce a vedere? In questo articolo mi occuperò solo dell’osservazione visuale al telescopio, cioè dell’osservazione diretta accostando l’occhio all’oculare dello strumento, e non della fotografia, che richiederebbe conoscenze tecniche ben più ampie. Vi mostrerò però alcune foto per dare un’idea di cosa ci si può aspettare di vedere.

Per rispondere alla domanda precedente prendiamo in considerazione come strumento “tipico” un telescopio che è possibile trovare quasi ovunque, anche in un normale negozio di ottica non specializzato in strumenti astronomici. Si tratta di un telescopio con configurazione ottica newtoniana con un diametro di obiettivo di 114 mm e focale 900 mm, come quello che vediamo nella foto sotto.

newton 114-900

Si tratta di uno strumento adatto ai principianti e che viene prodotto da moltissime case costruttrici di telescopi (basta cercare newton 114/900 su Google per rendersene conto), ed ha un prezzo medio intorno ai 200 euro, quindi alla portata di tutte le tasche.

 

I tipi di oggetti astronomici visibili con il newtoniano 114/900.

Adesso abbiamo il nostro bel telescopio nuovo fiammante e lo dobbiamo puntare verso il cielo. Ma quali sono gli oggetti astronomici che possiamo vedere? Ecco un piccolo elenco (senza pretese di completezza), con relativa descrizione di ciò che ci possiamo aspettare di vedere. Per qualsiasi altra curiosità riguardo all’uso di un telescopio potete attingere informazioni da questa pagina.

 

SOLE E PIANETI

Sole. Con la dovuta protezione di un buon filtro solare è possibile vedere molti particolari della fotosfera solare, come le macchie solari e le facole.

Uno spettacolare gruppo di macchie solari fotografato con un 114/900. (fonte: Alberto Zampieron).

 

Luna. La Luna ci apparirà davvero spettacolare con questo strumento, con tutti i suoi crateri, catene montuose, vaste pianure. Sembrerà quasi di “camminarci sopra”. Ingrandimento ottimale 100x.

Una fotografia della Luna (zona del cratere Clavius) ottenuta con un 114/900. (fonte).

 

Venere. Il pianeta più luminoso del cielo rivola pochissimi particolari anche nei telescopi più potenti del mondo (a causa della sua spessa atmosfera), figuriamoci quindi con il nostro piccolo telescopio. Tuttavia potremo facilmente osservare le sue “fasi” che lo fanno somigliare ad una minuscola falce di luna.

Marte. Il pianeta rosso con questo strumento non mostrerà molti particolari, tranne qualche macchia scura e le bianchissime calotte polari.

Un disegno di Marte realizzato osservando all’oculare di un 114/900. (fonte).

 

Giove. Giove è il pianeta più grande del Sistema Solare e nel nostro piccolo strumento ci mostrerà qualche piccolo dettaglio. Quelli che spiccano di più sono le due fasce equatoriali e i quattro satelliti galileiani. E’ abbastanza facile riuscire a vedere le ombre dei satelliti galileiani proiettarsi sul pianeta.

Immagine di Giove ottenuta con un 114/900. (fonte).

 

Saturno. Il pianeta con gli anelli ci apparirà bellissimo, visto che gli anelli saranno perfettamente visibili, ma avaro di dettagli. Con difficoltà sarà visibile la divisione principale degli anelli (divisione di Cassini) e una fascia bruna nella zona equatoriale della sua atmosfera. Ingrandimento consigliato 180x.

Una bella immagine di Saturno ottenuta con un 114/900. (fonte: Alberto Zampieron).

 

Urano e Nettuno. Sarà possibile vedere questi due lontanissimi e freddissimi pianeti, ma non riveleranno alcun dettaglio superficiale nel nostro 114/900. Ci potremo ritenere fortunati se riusciremo a scorgere che non si tratta di oggetti puntiformi come le stelle, ma di piccoli dischetti luminosi.

Plutone. E’ al di fuori della portata dello strumento.

 

NEBULOSE

M42, Grande Nebulosa di Orione. Si tratta della nebulosa più famosa del cielo, visibile nella costellazione di Orione.

M8, nebulosa Laguna. Visibile come un’ampia luminescenza divisa in due parti da una zona oscura.

M16, nebulosa Aquila. Osservabile come una tenue luminescenza attorno ad un ammasso di stelle formato da una ventina di stelle.

Si possono vedere anche altre nebulose più deboli, ma solo come delle tenui macchie luminescenti.

 

GALASSIE

Le galassie alla portata di questo strumento sono centinaia, anche se nessuna appare davvero in maniera soddisfacente a causa dei pochi dettagli visibili. Per la proficua osservazione delle galassie occorrono telescopi ben più grandi. Fanno eccezione due delle galassie più luminose e vicine.

M31, galassia di Andromeda. Apparirà come una larga zona luminescente a forma di fuso a bassi ingrandimenti (i bassi ingrandimenti sono sempre consigliati con gli oggetti come le galassie e le nebulose perché mettono meglio in evidenza gli oggetti con bassa luminosità superficiale).

M33, galassia del Triangolo. Appare come una macchia luminosa che si staglia molto poco dal fondo del cielo con una zona centrale appena più brillante. Questa è una galassia molto bella nelle foto realizzate con i grandi telescopi.

 

AMMASSI STELLARI APERTI

Gli ammassi stellari aperti visibili con questo strumento sono davvero innumerevoli, alcuni danno veramente soddisfazione, come M45, M37, M35, M11, M7 e moltissimi altri.

 

AMMASSI STELLARI GLOBULARI

Gli ammassi stellari globulari in questo strumento appaiono come dei batuffoli luminescenti e solo in pochissimi casi vengono risolti nelle singole stelle, come M13 ed Omega Centauri.

Una foto dell’ammasso globulare M13 ottenuta con un 114/900. (fonte).

 

STELLE DOPPIE

E’ possibile vedere con soddisfazione moltissime stelle doppie o multiple con il 114/900, limitati solamente dal suo potere risolutivo. In questa pagina potete vedere un elenco delle stelle doppie più spettacolari visibili con un piccolo telescopio con le relative descrizioni.

Non mi resta che augurare a tutti una buona osservazione del cielo.

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Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...