La mano di Ed Catmull "renderizzata" |
40 Year Old 3D Computer Graphics (Pixar, 1972) from Robby Ingebretsen on Vimeo.
La mano di Ed Catmull "renderizzata" |
Giove ha moltissimi satelliti naturali (attualmente sono 63), ma solo 4 sono facilmente visibili con piccoli telescopi. Qualche giorno fa sono riuscito a filmare i satelliti di Giove detti medicei (o galileiani) che furono scoperti nel 1610 da Galileo Galilei. Si tratta di Io, Europa, Ganimede e Callisto. Sono satelliti molto grandi. Io, Ganimede e Callisto sono più grandi della Luna, solo Europa è leggermente più piccola, come possiamo vedere dalla tabella. La curiosità è che Ganimede è addirittura più grande del pianeta Mercurio, mentre Callisto ha quasi le stesse dimensioni del pianeta più vicino al Sole. Satelliti grandi come pianeti! Nella tabella sotto potete rendervi conto della situazione leggendo direttamente i numeri.
Satellite (o pianeta) | Diametro (km) |
Luna | 3476 |
Io | 3643 |
Europa | 3122 |
Ganimede | 5262 |
Callisto | 4821 |
Mercurio | 4879 |
Giove con i suoi satelliti è stato filmato con un telescopio Newton 150/1000, una fotocamera digitale Casio Exilim EX-Z1050. La fotocamera è stata semplicemente accostata all'oculare Celestron ortoscopico da 9 mm. La mancanza di moto orario ha permesso di fare una carrellata dei 4 satelliti medicei di Giove, sfruttando il modo diurno. Dal basso verso l'alto possiamo vedere: Europa, Callisto, Io, Ganimede.
Buona visione.
L'ambientazione caotico-tecnologica del film Blade Runner |
Periodicamente vengono fuori: stiamo parlando degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UFO). Si tratta di testimonianze che vengono da ogni parte del nostro pianeta da decenni, ma non c’è mai nessuna conferma. Dagli archivi dell’FBI sbucano fuori nuovi documenti che dovranno essere valutati attentamente. Il dibattito sulla presenta di intelligenze aliene sul nostro pianeta non si spegne, anzi, diventa sempre più rovente. Ma anche nei documenti dell’FBI sembra che siano contenuti solo verbali di testimonianze e non vere “prove”. Le testimonianze restano solo testimonianze e anche se molto numerose non riescono a diventare una prova, infatti si potrebbe dire che milioni di vaghe testimonianze non riescono a fare un solo straccio di prova. Secondo molte persone però gli alieni sarebbero già in mezzo a noi, addirittura ci rapiscono a nostra insaputa, alcuni dicono di comunicare con loro (contattisti). Ma anche stavolta non c’è modo di sapere se c’è un minimo fondo di verità. Ma vale la pena di perdere tempo con queste cose? Sembra quasi che ci si stia occupando di “pettegolezzi” e non di “fatti”, come se fossero i gossip dei reali di Inghilterra o dei divi del cinema, solo che l’attenzione è più spostata su un asse più fantascientifico. Lo sai cosa hanno fatto gli alieni? Hanno rapito una tizia e l’hanno messa incinta per 18 volte! Noooo! Ma non è possibile! Quando? L’unico reale interesse che si riesce a trovare nella “questione UFO” è un interesse psicologico e sociologico.
Ma prima di lasciare questo “gossip interstellare”, gustatevi questo breve servizio di TG Leonardo su alieni ed extraterrestri rivelati nell’archivio dell’FBI. Buona visione.
Sappiamo perfettamente che la persuasione fa sempre leva, sia sulla ragione, sia sulle emozioni. Ma il risultato si può vedere scientificamente? Si può guardare, letteralmente, dentro la testa del consumatore o del cittadino? Nel filmato che vi presento viene mostrato un servizio realizzato presso l’Università di Pisa in cui viene descritto un interessante esperimento.
Il professor Pietro Pietrini, docente di Biochimica Clinica dell’Università di Pisa, attraverso la risonanza magnetica funzionale, sempre più usata dai neuroscienziati, studia da anni le risposte del cervello ad una serie di sollecitazioni. Neuroscienza e marketing insieme, per comprendere i nostri comportamenti, cosa ci piace e cosa no.
Come risponde il nostro cervello davanti all’immagine pubblicitaria di un marchio piuttosto che di un altro? E’ ciò che possiamo vedere nel seguente filmato. Buona visione a tutti.
Il prossimo telescopio spaziale della NASA orbiterà attorno ad un punto particolare dello spazio. Se un oggetto si allontana dalla Terra subisce sempre meno la forza di attrazione gravitazionale, questa forza diminuisce sempre più fino ad annullarsi per una distanza che tende all’infinito. Ma se ci allontaniamo dalla Terra esisteranno dei punti in cui la forza di attrazione del Sole e della Terra si equilibrano; questi punti di equilibrio si chiamano punti di Lagrange; uno di questi punti è il punto chiamato L2 definito come il punto in cui la forza gravitazionale combinata del Sole e della Terra uguaglia la forza centrifuga. Tale punto si trova a circa 1,5 milioni di chilometri oltre la linea che congiunge la Terra con il Sole, oltre l’orbita lunare.
Il punto di Lagrange L2 del sistema Terra-Sole è un eccellente punto di osservazione dello spazio ed è proprio attorno a questo punto che orbiterà il nuovo telescopio spaziale della NASA, il James Webb Space Telescope. Il vantaggio maggiore è che orbitando attorno a questo punto il telescopio potrà osservare il cosmo a tempo pieno, lo svantaggio è che non saranno possibili operazioni di manutenzione, perché è troppo costoso raggiungere quella distanza.
Il “vecchio” telescopio spaziale è il mitico Hubble Space telescope che resterà in funzione fino al 2014. Fra pochi anni quindi ci sarà il “cambio della guardia” tra i due potentissimi strumenti. In questo servizio di Superquark, andato in onda il 25 agosto 2011, possiamo vedere quali saranno le straordinarie caratteristiche del telescopio spaziale James Webb e cosa ci permetteranno di scoprire riguardo all’Universo. Vedremo che questo nuovo strumento sarà completamente diverso dall’attuale telescopio spaziale, ad esempio sarà sensibile alle radiazioni infrarosse. Buona visione del filmato.
Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...