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L’effetto nocebo

 

Numerosi studi antropologici evidenziano come in gruppi fortemente caratterizzati dal punto di vista etnico e religioso, l’efficacia simbolica dei rituali può trasformarsi in una pratica terapeutica non scientifica, tanto da attivare guarigioni apparentemente miracolose o, nei casi meno fortunati, scatenare effetti deleteri per l’organismo.

Che lo stress emotivo possa produrre alterazioni viene dimostrato dal fisiologo Walter Bradford Cannon, che studiò come nelle popolazioni aborigene dell’Australia alcuni rituali dello stregone potessero produrre cambiamenti dannosi nel fisico delle persone.

Tali avvenimenti sembrano appartenere a luoghi remoti o a culture distanti dalla nostra, ma non è così.

Tutti noi potremmo subire il potere della suggestione, una suggestione che può provocare in noi una risposta o positiva o negativa. Parliamo dell’effetto placebo e del suo esatto contrario: l’effetto nocebo.

Studi clinici rigorosi dimostrano che il potere della suggestione può farci star meglio, sollecitando risposte positive nei confronti di un farmaco o di un comportamento. E’ il cosiddetto “effetto placebo”, che produce effetti fisici misurabili.

Finte medicine e aspettative negative possono dare risposte negative e quindi risultare dannose: stiamo parlando dell’effetto nocebo, opposto e cattivo gemello del placebo.

E’ stato dimostrato che il 60% dei pazienti sottoposti a chemioterapia, cominci a provare nausea prima ancora dell’inizio del trattamento. Il solo pensiero o la voce del medico sono sufficienti perché il paziente si senta male.

Mentre molta ricerca è stata svolta sull’effetto placebo, molto limitata è quella che riguarda l’effetto nocebo.

Il punto della situazione riguardo alle ricerche sull’effetto nocebo lo potete vedere nel filmato qui presentato. Si tratta di un video tratto dalla trasmissione Superquark (la serie del 2010) a cura di Piero Angela.

Buona visione.

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