Nel 1996 Piero Angela realizzò una serie di brevissimi documentari (pillole) di psicologia dell'insolito, scritte da Massimo Polidoro, che avevano come scopo quello di spiegare al pubblico semplici esperimenti per mettere alla prova fenomeni in apparenza inspiegabili, come la telepatia e la precognizione.
In realtà basta un minimo di buon senso per capire che questi fenomeni spariscono anche con i più banali controlli. Molti fenomeni che ci sembrano strani in realtà possono essere spiegati con meccanismi molto semplici, che non comprendono necessariamente l’esistenza di fenomeni “paranormali”. Il filmato ci mostra come fare alcuni controlli anche da soli.
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Per amore di cultura, cito dall'articolo "presagi e telepatia":
RispondiElimina"..per mettere alla prova fenomeni in apparenza inspiegabili"
Fenomeni come la telepatia sono inspiegabili solo alla luce della fisica classica...ma tale luce è stata ormai -dagli inizi del secolo scorso- adombrata dalla fisica dei quanti. Per un fisico quantistico l'ipotesi dell'esistenza della telepatia dovrebbe essere almeno plausibile...Non capisco perchè il Cicap continui a rimanere attaccato ai principi di una fisica ormai superata, quasi non si volesse distaccare dai "dogmi" un tempo accolti e cristallizzati. Più che alla "scienza" tali atteggiamenti mi fanno pensare alla religione....per carità: io rispetto tutte le "fedi" (perfino lo scientismo...): ma da chi si mette sul podio come scienziato che dovrebbe illuminare i "poveri ingenui" pretendo almeno la corretta informazione.
La telepatia è spiegabilissima con principi anche molto più antichi della fisica classica... ma non voglio addentrarmi in questo sentiero, perché altrimenti potrei essere tacciato di essere il solito scettico, razionale con i paraocchi, cicappino, ecc... Invece, poiché conosco la meccanica quantistica, mi piacerebbe sapere che pertinenza possa avere con la telepatia. Il fatto che il determinismo venga sostituito dal concetto di probabilità non giustifica che la meccanica quantistica possa essere considerata un sostegno del funzionamento della telepatia. Prima bisogna sapere se la telepatia "esiste" realmente, poi si potranno formulare delle ipotesi per spiegarla. Sull'esistenza della telepatia ci sono molte discussioni. Io mi auguro che la telepatia esista veramente e non sia solo un fenomeno dovuto a selezione o a coincidenze. La telepatia però, anche se esistesse, non credo possa essere riproducibile. Sarebbe qualcosa di simile a "un'idea geniale" oppure ad "un'intuizione artistica". Non si potrà mai dire a una persona chiusa dentro ad un laboratorio: "fatti venire un'idea geniale", così poi studiamo le onde provenienti dal tuo cervello! E se poi l'idea geniale non gli viene? :-) Allo stesso modo sarà difficile dire ad un tizio: "trasmetti (o capta) un pensiero". E se poi proprio in quel momento non ci riesce? Non so se mi sono spiegato. Sarebbero degli eventi talmente rari che si confonderebbero con il "rumore di fondo" della probabilità. Come vedi non mi sono "messo sul podio", ma mantengo sempre l'atteggiamento umile di chi vuole capire le cose, ma nello stesso tempo non vuole essere preso in giro.
RispondiEliminaPrima parte (c’è un limite di caratteri accettati, purtoppo):
RispondiEliminaI riferimenti ad Heisemberg e la “sua” indeterminazione” che scardina il determinismo a favore del concetto probabilistico sono farina del tuo sacco….
Posto che mi riferivo al fenomeno dell’Entanglement, “bizzarria” della fisica dei quanti che ha regalato notti agitate ad Einstein, il quale in proposito parlò di incredibili “spettrali azioni a distanza” tra particelle subatomiche, non volendo accettare la violazione del principio di località, ma che è comunque stato empiricamente dimostrato da A. Aspect da decenni, ammetterai che anche senza usare troppa fantasia un parallelismo con la telepatia non sia poi così azzardato (stiamo parlando di particelle che indipendentemente dalla distanza che le separa riescono a trasmettersi informazione in tempo reale…)…e non sono solo io “povera ingenua” ad avere osato, ma più di un eminente fisico….. .Ovvio che ciò non costituisce una “spiegazione” al fenomeno in oggetto ma almeno dovrebbe rendere possibilisti coloro che vantano una mentalità scientifica (e ciò presuppone un’apertura a 360 gradi e non un arroccamento su posizioni preconcette).
In generale “fenomeni, che non avrebbero trovato alcuna possibilità di inquadramento o di spiegazione nella Fisica classica, non sono poi così in contraddizione con il framework concettuale della Fisica moderna ; anzi , in connessione con il fondamentale problema della misura in Meccanica Quantistica, quasi tutti i fondatori di tale teoria (Planck, Einstein, Pauli, Schroedinger, de Broglie etc.) hanno sviscerato a fondo il problema dell' interazione tra mente-coscienza e materia-realtà e la discussione è ancora quanto mai attuale”(da un articolo di M. Bruschi, fisico docente a “La Sapienza” di Roma).
Considerato il nuovo, sconcertante concetto di “realtà” delimitato dalla fisica quantistica (Chi non rimane scioccato quando studia la fisica quantistica probabilmente non l’ha capita Niel Bohr, 1971), mi meraviglio ancora del fatto che chi si definisce scienziato non tenga conto delle conseguenti implicazioni.
Certo, la classica escamotage è che “le leggi che regolano il “macroscopico” non valgono per il “subatomico” e viceversa”. E’ innegabile che ciò sia vero. E’ altrettanto innegabile che dobbiamo tener comunque conto del fatto che l'intero universo è composto da particelle e che pertanto tutti gli enti e i fenomeni ne sono condizionati. Ne consegue che tali scoperte si proiettano sull'intero campo dello scibile con enormi conseguenze sul piano filosofico e teoretico
Seconda parte:
RispondiElimina…Lasciando da parte telepatia e dintorni, parliamo di riproducibilità… Ci sono teorie scientifiche che difficilmente, per difficoltà intrinseche, soddisfano il requisito della riproducibilità. In particolare la Cosmologia: ammesso, e non concesso, che alla fine spieghi come è nato e si è poi evoluto questo Universo, come farei io ,scientificamente scettico, a riprodurlo?
Qualcuno, sempre per fare un esempio, può ritenersi in grado di riprodurre il “Big Bang”in laboratorio? A quanto ne so al CERN il bosone di Higgs è ancora latitante….
Quindi la riproducibilità resta sì un requisito importante per una teoria scientifica ma forse non è così strettamente caratterizzante.
Detto questo (e ci sarebbe molto altro da dire…), resto convinta che il Cicap sia nato solo per “spiegare lo spiegabile”, come chiunque di noi, senza vantare preparazioni scientifiche di sorta, sarebbe in grado di fare con il semplice ausilio di una psicologia spicciola. Esempio: di fronte ad una cosiddetta guarigione “miracolosa”, sostenuta da certificati medici, testimonianze degli stessi medici (scettici, ma non per questo non obiettivi..), si limita ad illustrare il potere dell’autosuggestione, dell’effetto placebo, le potenziali capacità di autoguarigione dell’organismo non ancora scoperte,etc…Tutto vero.E in alcuni casi, argomenti più che appropriati. Ma come si può accampare una spiegazione del genere quando la guarigione è immediata, quando siamo in presenza di rigenerazione istantanea di tessuti organici, o “sparizione” di massa tumorale, ove gli stessi dottori increduli sono messi alle corde dall’oggettività del fatto? Bè, per il Cicap non è un problema…basta sghignazzarci su, negare a priori. E questa sarebbe mentalità scientifica? Per piacere….E sei tu quello che non vuole essere preso in giro?
Terza parte (l'ultima, lo giuro!):
RispondiElimina....Ma se poche settimane fa mi è capitato di assistere ad una trasmissione TV dove un membro del Cicap ha fatto ampio uso di citazioni di Laplace a sostegno del determinismo??? Ma scherziamo?
A cosa si deve imputare ciò? Ignoranza o semplice malafede?
Io come telespettatrice mi sento offesa da questa mancanza di rispetto: perché è di questo che si tratta… In altre parole chiunque ambisca ad una corretta informazione scientifica (e parlo di Scienza, non di Scientismo…) scevra dai pregiudizi di chi vuole mantenere lo status quo, deve essere autodidatta! Per fortuna che siamo nell’era di internet.
Mi trovi d’accordo sul fatto che certe menti vogliano “credere a tutti i costi”…..La cronaca ne è testimone: vedi i molti casi di sedicenti “guaritori” smascherati da “Striscia la Notizia”. Ma è altrettanto vero che per alcune forme mentis sia più congeniale “non credere ad oltranza”: del resto per curare l’umana insicurezza un consulto dalla chiromante può essere efficace quanto l’illusoria percezione di una realtà riproducibile e perfettamente sotto controllo.
Brian Josepson (fisico premio Nobel a 22 anni) è del parere che una dose di scetticismo tale da sconfinare nell’oscurantismo sia da ascrivere ad una vera e propria malattia, da lui definita come “incredulità patologica”. E in una relazione dall’omonimo titolo illustra egregiamente i suoi sintomi.
Io consiglierei al Cicap di impegnarsi nella divulgazione della scienza –quella vera- , con lo scopo di illuminare noi poveri ignoranti sulle scoperte da Einstein in poi…mi sembra giusto che anche la “casalinga di Voghera” sia dotata degli strumenti per farsi una propria idea sulla realtà secondo i nuovi principi della fisica.
So che è più facile controllare (in maniera faziosa) le affermazioni sul paranormale….ma io suggerisco, per amore della conoscenza, di controllate quelle sulIa scienza (vedi “l’esperto” suddetto..).
Sarà sicuramente più utile visto che, se ancora non lo avete capito, dal mago Merlino siamo capaci di proteggersi benissimo da soli..E se qualcuno è talmente vulnerabile da cadere nelle trappole di certi ciarlatani certo non saranno le parole di chicchessìa a donargli, per magia, un sano senso critico. O in tal caso diviene possibile anche per il Cicap fare incantesimi?
Per quanto riguarda l'entanglement quantistico si sa che non è possibile trasmettere informazione solo attraverso l'entanglement. In ogni caso mi sfugge ancora la correlazione con la telepatia. L'entanglement è più un fenomeno che dovrebbe portare al "teletrasporto" o al "computer quantistico", due cose che una volta appartenevano alla fantascienza, ma che nel futuro potrebbero diventare realtà. E poi dicono che gli scienziati hanno poca fantasia... Per il resto Josephson è diventato un idolo in certi ambienti solo perché crede nel paranormale, ma, dopo avere vinto il Nobel da giovane, da quando ha abbracciato le nuove ipotesi i suoi risultati sono crollati a zero. Non è un caso, infatti è successo anche al matematico John Nash, che otteneva risultati straordinari nei momenti di lucidità, ma la sua produzione si bloccava quando veniva preso dai deliri sugli extraterrestri e le "visioni" di messaggi criptati. Le idee esposte nella relazione di Josephson sono, ahimè, trite e ritrite, e mostrano solo in maniera drammatica la regressione della sua mente geniale. Ad esempio non è vero che la deriva dei continenti fu considerata un'idea bizzarra (era già stata formulata nel 1590), fu considerata bizzarra la spiegazione di Taylor (1910) che spiegava il movimento con le maree! La fusione fredda o la "memoria dell'acqua" sono altri tipici "cavalli di battaglia" di coloro che portano avanti, da anni e anni, la "scienza alternativa". Ma qui parlarne comincia a diventare davvero imbarazzante... In ogni caso se ti ha offesa l'intervento del membro del Cicap in tv, immagino che ti sia sentita offesa ancor di più quando hanno parlato di "morgellons" o quando hanno presentato una donna che affermava di avere partorito "18 feti alieni" e mostrava un filmato di questi feti che era in realtà un coniglio scuoiato! Secondo me il CICAP svolge un'opera meritoria in questo campo, anche se non sempre pubblicizzata in maniera adeguata (fanno più audience le stupidaggini di mistero o di Voyager). Anche se non è vera ricerca scientifica, permette però di capire e scoprire molte cose. Io stesso sono riuscito a "smascherare" una presunta "anomalia" astronomica, interpretata dagli "scienziati alternativi" come il pianeta Nibiru, mentre invece era il... Sole! Puoi leggere il mio articolo a questo indirizzo: http://alieniemisteri.blogspot.com/2011/02/nibiru-no-e-semplicemente-il-sole.html
RispondiEliminaSeconda parte (anche io mi dilungo un po' ;-) ).
RispondiEliminaHai sollevato il problema dei "miracoli". Mi sembra che qui ci si muova in un campo ancora più minato di quelli trattati prima. Il miracolo dovrebbe essere un evento "non spiegabile" con le "attuali conoscenze scientifiche". E già questo condanna il miracolo, di fatto, alla "non esistenza". Ciò che è inspiegabile con le attuali conoscenze, potrebbe essere spiegabilissimo con le conoscenze che avremo tra 2000 anni. Anche fulmini e tuoni erano considerati interventi divini, ora sappiamo che sono fenomeni naturalissimi. Fino a Torricelli l'aria era considerata un "fluido vitale", poi Torricelli dimostrò che aveva un "peso", quindi era una "cosa". Il problema dell'intervento divino "diretto" in ogni caso non è un problema scientifico, alcune cose potrebbero essere definitivamente al di là della comprensione umana.
Benissimo, ciò che adesso non è spiegabile potrebbe esserlo domani. Sono d'accordo. E' a ciò che mi riferisco quando parlo di apertura mentale. Perchè quello che si percepisce innanzi al Cicap è tutt'altro: la presunzione di avere la verità in tasca, il sarcasmo di chi si ritiene superiore, di chi relega in un universo intellettualmente inferiore chiunque ipotizzi l'esistenza di "qualcos'altro" oltre il conosciuto.E questa non è scienza...
RispondiElimina“uno scienziato non potrà mai dire: "questo è vero, questo è falso; questo è possibile, questo è impossibile". O meglio... se lo dice sempre avrà presente, anche se spesso non viene esplicitata, la premessa: "alla luce delle conoscenze attuali". Cioè uno scienziato sa (o dovrebbe sapere) che la scienza è la terra delle "verità" transitorie... la teoria oggi valida, potrebbe benissimo cadere domani.” (M.Bruschi)
Soltanto questo pretendiamo, verità ed umiltà. Ed a proposito di certi personaggi che si dichiarano genitori di alieni, bè essi non si presentano come scienziati, né tanto meno come “controllori” di affermazioni altrui. Per me sono soltanto folcklore. Diverso è il caso di chi si definisce voce scientifica: in questo caso non ammetto una divulgazione faziosa. Non mi convincono invece le tue affermazioni su scienziati come Jhosepson: qualunque voce “fuori dal coro” (e sono tante) non è ben vista dalla comunità accademica, è sempre in agguato il giudizio di parte…Qualcuno, addirittura, non rende pubbliche le proprie idee sul paranormale proprio per evitare il “linciaggio” da parte di certi “sapientoni” impegnati a proteggere ostinatamente lo status quo. Conosco personalmente un fisico nucleare che nasconde accuratamente le sue idee “alternative” per non subire attacchi nel proprio ambiente di lavoro…(Galilei sobbalzerà nelle tomba: l’inquisizione scientifica davvero non avrebbe potuto immaginarla!)….
Sarebbe comunque auspicabile che le trasmissioni TV che trattano temi “di confine”invitassero non solo i membri del Cicap a rappresentanza della “parte razionale”: facile il contraddittorio con personaggi folcloristici e spesso ignoranti o mamme addolorate dalla morte di un figlio! Tutt’altra cosa se a sostegno di idee alternative si presentassero scienziati come F. Capra o, che so, Fred Hoyle. Sicuramente il dibattito sarebbe molto più interessante e costruttivo, oltre che imparziale.
Avevo scritto una risposta, ma è mancata la luce e ho perso tutto :-) Dovrai aspettare quando ho un po' di tempo libero per continuare il discorso.
RispondiEliminaNon attacco Josephson perché è una "voce fuori dal coro", ma perché le sue affermazioni sono superficiali. Il fatto che gli scienziati siano "sapientoni" è un pregiudizio, la negatività della "parte razionale" è un pregiudizio e che le "teorie alternative" siano migliori delle altre è un pregiudizio. L'idea di una "inquisizione scientifica" è talmente faziosa da lasciare allibiti. E poi non c'è nessun contraddittorio con personaggi folkloristici o con "mamme addolorate" perché questi si guardano bene dall'accettare contraddittorio...
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