venerdì 18 febbraio 2011

Ikea a Catania. Ecco il catalogo dei prodotti!

 

Stamattina a Pedara (Ct) ci siamo svegliati con una sorpresa: il catalogo dell’IKEA si trovava davvero dappertutto! Un’invasione di cataloghi dell’IKEA degna di un film di fantascienza. E’ evidente che l’apertura dell’IKEA a Catania è davvero vicina (è prevista per il 9 marzo 2011) e quindi la campagna pubblicitaria è giunta al suo atto finale! Occhiolino

catalogo IKEA Catania

L’apertura avverrà nella Zona industriale Nord (vedi mappa sotto).

IKEA a Catania

Orari di apertura: dal lunedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle 21:00. Il parcheggio è gratuito.


Zichichi - Hack

 

In questo filmato possiamo vedere un divertentissimo confronto, sotto forma di intervista doppia, tra due grandi scienziati italiani: Antonino Zichichi e Margherita Hack. In poche domande le differenze tra la loro visione della scienza, della vita, della politica, della religione e in definitiva dell’esistenza stessa.

Buona visione.

Zichichi–Hack


La polarizzazione

 

La polarizzazione in Fisica si verifica quando un fenomeno, come la propagazione della luce, perde delle simmetrie nel suo comportamento. Nel 1808 il fisico francese Étienne Louis Malus (1775 – 1812), servendosi di  uno specchio, osservò che, in particolari condizioni, i riflessi dei raggi del Sole proiettati sui vetri di una finestra “scomparivano” dalla vista.

Questo accadeva solo quando il raggio di luce colpiva lo specchio e, successivamente, la finestra, con certi angoli di incidenza; variando l’inclinazione dello specchio rispetto alla finestra, invece, la luce tornava a essere visibile ma con intensità ogni volta differenti.

Questo fenomeno, che può essere osservato nella vita di tutti i giorni, è dovuto alla polarizzazione della luce e dipende dal fatto che l’onda luminosa, che normalmente oscilla in modo caotico in tutti i piani perpendicolari alla sua direzione di propagazione, viene costretta dal vetro a vibrare all’interno di un piano solo e manifesta, così, effetti particolari.

onda elettromagnetica

In natura si possono osservare diversi esempi di luce polarizzata; la luce dell’arcobaleno è polarizzata totalmente, mentre quella riflessa da superfici lisce, come quelle del vetro e di un lago, è parzialmente polarizzata. La polarizzazione della luce può essere prodotta anche in altri modi, per esempio per rifrazione. Per produrre e studiare la luce polarizzata si utilizzano dispositivi chiamati polaroidi; si tratta di lamine realizzate con materiali speciali che lasciano passare solo certe oscillazioni luminose e bloccano le altre.


giovedì 17 febbraio 2011

Azoto

 

L’azoto è un elemento chimico non metallico, con simbolo N, numero atomico 7 e peso atomico 14. È un gas che si trova in natura principalmente allo stato libero (concorre per il 78% alla composizione dell'aria). L'azoto è uno degli elementi fondamentali che costituiscono la materia vivente. Assieme al carbonio, all'idrogeno e all'ossigeno contribuisce alla composizione delle proteine animali e vegetali, degli acidi nucleici, di vitamine e di altri materiali organici indispensabili per lo svolgimento dei processi vitali delle cellule. È un gas incolore e inodore.

L'azoto è impiegato per la preparazione di molti composti come l'ammoniaca, i sali di ammonio, l'acido nitrico e altri. Inoltre è utilizzato nell'industria dei fertilizzanti e degli esplosivi.

Si chiama ciclo dell'azoto (vedi immagine sotto) il complesso delle trasformazioni che l'azoto subisce nell'ambiente e attraverso le quali viene assicurato agli esseri viventi l'apporto continuo e regolare di materiali azotati indispensabili per le funzioni vitali. L'azoto, a differenza dell'ossigeno, non può infatti essere utilizzato direttamente dalla maggior parte degli esseri viventi. Deve essere prima trasformato (fissato) in composti inorganici (per esempio, in forma di ammoniaca, di nitrati e di nitriti) a opera di microrganismi specializzati (azotofissatori) o mediante processi industriali.

ciclo dell'Azoto

L'azoto fissato industrialmente può essere somministrato ai vegetali sotto forma di fertilizzanti azotati. I vegetali utilizzano i composti inorganici dell'azoto (naturali o industriali) per produrre le molecole organiche che compongono le loro strutture. Gli animali, incapaci di utilizzare l'azoto minerale, si nutrono delle sostanze organiche azotate sintetizzate dai vegetali, soprattutto proteine. Parte dell'azoto alimentare viene eliminato nelle urine e come composti semplici nelle feci. Quando gli organismi animali e vegetali muoiono, la materia organica che li compone viene distrutta da microrganismi demolitori che riportano in forma minerale le componenti azotate.


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Pulp fiction: la scena del ballo con Uma Thurman e John Travolta

 

Il film Pulp Fiction, diretto da Quentin Tarantino (1994), mi lasciò a bocca aperta quando lo vidi al cinema. Era uno stile originale, graffiante, pieno di ritmo. Mi colpì anche una scena che è rimasta nella storia del cinema: il ballo, protagonisti Uma Thurman e John Travolta. Un ballo straordinario nella sua semplicità, ma che richiede una interpretazione magistrale per non sembrare banale.

Guardatelo e capirete perché questa scena è rimasta nella storia del cinema.

Buona visione.

Pulp Fiction: la scena del ballo


mercoledì 16 febbraio 2011

Gatto delle nevi Lego Mindstorms con pannello solare

 

Questo stupendo gatto delle nevi è stato realizzato con il Lego Mindstorms NXT ed è davvero bellissimo. Riesce a camminare realmente sulla neve ed è alimentato anche da un piccolo pannello solare. Da ammirare Sorriso

Nel filmato sono riportati anche i dettagli costruttivi.

Buona visione.

Gatto delle nevi Lego Mindstorms NXT


Disinstallazione dittatori…

 

Un po’ di sana satira politica non guasta. E su facebook la satira politica non manca mai ed è proprio lì che ho trovato questa:

disinstallazione dittatori

Se fosse così semplice non sarebbe male Occhiolino


martedì 15 febbraio 2011

I fratelli Wright: gli inventori del volo

 

Wilbur e Orville Wright, inventori e costruttori aeronautici statunitensi. Proprietari di una fabbrica di biciclette, divennero pionieri dell'aeronautica, interessandosi sin dal 1896 alle esperienze e agli studi sul volo di mezzi più pesanti dell'aria.

Per apprendere i rudimenti dell'aerodinamica, i Wright progettarono una specie di galleria del vento, nella quale effettuarono centinaia di prove e, sulla base delle conoscenze raccolte, iniziarono a costruire dei biplani a motore.

La carta vincente dei due fratelli, la tessera mancante per completare la costruzione di un velivolo funzionante, fu un motore a benzina a quattro cilindri da 15 cavalli, in grado di muovere le due eliche del biplano. Il 17 dicembre del 1903, Orville Wright si sollevò dalle dune di sabbia di Kitty Hawk, nella Carolina del nord, a bordo del Flyer I, coprendo una distanza di 266 metri in 49 secondi.

fratelli Wright
Le prove di volo dei fratelli Wright documentate dal Journal des Voyages, nel 1908. Dopo i primi successi, i Wright fondarono a Dayton, nel 1911, una fabbrica sperimentale di aerei: ancora oggi la città resta uno dei maggiori laboratori di ricerche aeronautiche degli Stati Uniti.

Al Flyer I seguì, nel 1904, il Flyer II, con un motore potenziato. Su un campo fuori mano dell'Ohio, i Wright riuscirono a compiere delle virate e altre manovre con variazioni di altitudine e direzione. Nel 1905, Wilbur riuscì a volare per quasi 38 minuti, un vero record per l'epoca. I fratelli, che compresero presto le potenzialità anche commerciali della loro invenzione, lavorarono in segreto, ma quando resero pubblici i risultati del proprio lavoro si scontrarono con una diffidenza generalizzata.

Le riserve degli scettici vennero sciolte solo nel 1908, anno del viaggio di Wilbur Wright in Europa: la dimostrazione di volo compiuta 1'8 agosto a Le Mans, in Francia, mise a tacere tutti i detrattori.


La stella polare

 

La stella polare si trova nella costellazione boreale dell’Orsa Minore, composta da sette stelle principali disposte in forma di carro (da cui il nome di piccolo carro), di cui la stella polare rappresenta il timone, ed è la stella visibile ad occhio nudo più vicina al Polo Nord Celeste, il punto cioè in cui il prolungamento dell’asse terrestre incontra la sfera celeste.

come trovare la stella polare

Trovandosi in questa posizione la stella polare appare quasi immobile in cielo, mentre tutte le altre sembrano ruotarle intorno. Le stelle che ruotano attorno alla polare, senza scendere mai sotto l’orizzonte, si definiscono circumpolari.

L’attuale stella polare è una supergigante con una temperatura di 7200 K, una luminosità 2200 volte superiore a quella del Sole e un diametro 30 volte maggiore e dista da noi circa 430 anni luce.

A causa delle precessione degli equinozi, il polo si sposta sulla volta celeste, quindi la stella polare non è sempre stata la stessa nel corso del tempo: secondo i calcoli, nel 3000 a.C. la stella polare era alfa Draconis, nel 7500 d.C. sarà alfa Cefei, nel 14000 d.C. sarà Vega.

La stella polare è usata fin dai tempi più antichi come punto di riferimento: viene menzionata nelle più antiche tavolette assire ritrovate dagli archeologi.


La rosa dei venti

 

La rosa dei venti è la rappresentazione grafica delle direzioni da cui soffiano i venti che corrispondono ai punti cardinali.

rosa dei venti

Nella forma classica, la rosa dei venti è costituita da un cerchio che contiene il disegno di una stella; le punte della stella indicano la direzione di provenienza dei venti principali e la loro distanza angolare rispetto al nord: tramontana (N, 0°), grecale (NE, 45°), levante (E, 90°), scirocco (SE, 135°), austro o mezzogiorno (S, 180°), libeccio (SW, 225°), ponente (W, 270°), maestrale (NW, 315°).


Arcobaleno

 

Pochi fenomeni atmosferici hanno affascinato l’umanità come l’arcobaleno. Prima ancora che qualcuno mi dica che amo distruggere la poesia, lo anticipo e vi fornisco subito una definizione scientifica: l’arcobaleno è un fenomeno ottico dell’atmosfera frequentissimo dopo i temporali, o quando i raggi solari colpiscono goccioline d’acqua finemente disperse nell’aria da cascate o grosse fontane.

Appare come un semicerchio formato da sottili strisce concentriche di diverso colore nell’ordine dello spettro visibile: violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancio, rosso. La scomposizione della luce nei colori dell'iride è dovuta a fenomeni di riflessione, rifrazione e diffrazione: i raggi solari attraversano le gocce d'acqua disperse nell'atmosfera e si scompongono come attraverso una lente. Quando la luce penetra all'interno di una goccia si rifrange, mentre sulla parete opposta si riflette, come su uno specchio concavo. Uscendo dalla goccia, il raggio si rifrange nuovamente, ed è proprio la doppia rifrazione a scompone la luce solare bianca nei sette colori dello spettro.

L'intensità e la larghezza delle strisce colorate dipendono dal diametro delle goccioline di acqua. Concentrico ed esterno al primo arcobaleno è spesso osservabile un secondo arco colorato, detto arcobaleno secondario, con colori meno intensi e disposti in ordine inverso (violetto all'esterno).

L'arcobaleno secondario è dovuto a una doppia riflessione. Fu lo scienziato Isaac Newton a darne per primo la prova. Espose a un raggio di sole un prisma di vetro provocando la formazione di un fascio di colori. Dimostrò che la luce bianca è una mescolanza di colori. Le gocce di pioggia agiscono sui raggi del sole come tanti minuscoli prismi.

arcobaleno

Origine della parola arcobaleno.

Certe parole sono talmente graziose che tutti le vogliono e così un gruppo di persone ha fatto quasi a gara per cercare di capire la storia di arcobaleno. Innanzitutto bisogna dire che nel passato l'arcobaleno veniva chiamato, per la sua forma, solo "arco" oppure arco delle stelle, arco della pioggia, arco celeste. A un certo punto compare l'arcobaleno, e per alcuni studiosi quel "baleno" non è nient'altro che il "lampo”. Altri studiosi di parole si oppongono, perché, sostengono, l'arcobaleno non appare né scompare all'improvviso, come fa il lampo. Affascinati più dal mare che dal cielo, essi pensano che il nome nasca da arco e balena, il grosso cetaceo che guizza e si inarca, nel mare, come un arcobaleno. E il francese arc-en-ciel "arco in cielo", l'inglese rainbow "arco di pioggia", lo spagnolo arcoiris "arco dell'iride"? Davvero tanti nomi quanti sono i colori!


Space X Starship: il nuovo tentativo di lancio del 18 novembre 2023.

Vediamo un frammento della diretta del lancio dello Starship del 18 noembre 2023. Il Booster 9, il primo stadio del razzo, esplode poco dopo...